Bonanno: Tascabili Bonanno. Pallaio
Disegnarsi. Identità e alterità nei disegni infantili
Alessia Asti
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2011
pagine: 112
L'utilizzo delle parole spesso vincola e limita l'informazione comunicata rendendola parziale. Il disegno in quanto modalità di comunicazione analogica e visuale, può arricchire questa parzialità, ma non il disegno in sé come insieme di tratti colorati (altrimenti si rischierebbe di considerarlo unicamente una tecnica o un compito) ma come mezzo attraverso il quale i soggetti organizzano, strutturano e interpretano se stessi e il proprio mondo sociale e culturale, rivelando al tempo stesso le loro idee, i loro sentimenti e le loro conoscenze. Le immagini, quindi - come d'altronde le foto, i video, il mito (e i miti familiari), i riti sociali - sono fatti di cultura o fatti sociali totali che riflettono il sistema di valori, i codici interpretativi ed i processi cognitivi del loro autore e mettono in scena la realtà sociale e culturale nella sua globalità, permettendo a singoli o gruppi di confrontarsi con molteplici versioni del mondo oltre quella accettata e dominante della propria cultura.
La struttura strappata. Ragazzi albanesi fra emigrazione e ritorno
Stefano Morelli
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2011
pagine: 96
Ricerca sociale e progettazione partecipata
Francesco Farina
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2012
pagine: 136
Rivolto ai ricercatori sociali e agli antropologi questo testo, una sorta di manuale, propone i principi basilari della progettazione partecipata. Nella prima parte ne sono definiti i caratteri essenziali e gli elementi che in essa dovrebbero essere presenti perché si possa parlare di "buona partecipazione", ossia di una "buona pratica". Per fornire un quadro completo della portata culturale e sociale che può avere la pratica della progettazione partecipata, un capitolo è dedicato al contributo che questa pratica può dare alla diffusione dei concetti di bene comune e di senso di appartenenza alla "comunità di vita". In una seconda parte viene delineata la figura del ricercatore sociale e il ruolo che egli dovrebbe assumere nello svolgere il suo compito, sia come coprotagonista della progettazione sia come osservatore che verifica la rispondenza degli interventi ai bisogni reali dei cittadini. Infine viene discusso un caso particolare di applicazione della metodologia della progettazione nell'esperienza scolastica, per dimostrarne le potenzialità.
Bambini pensati
Sara Ferroni
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2011
pagine: 136
Chi sono i bambini pensati? Sono i bambini o i "bambini negli adulti" che hanno la possibilità di guardare e di essere visti, per poter così guardare a loro volta. Sono coloro che hanno o hanno avuto la possibilità di avere un posto nella mente dell'Altro, di essere stati desiderati dall'Altro. Sono i bambini che sono stati pensati e sognati dall'Altro, l'Altro per loro significativo. Il fatto è che in quanto esseri umani siamo .costituzionalmente. destinati ad inserire noi stessi all'interno di un mondo che ci pre-esiste. Non è possibile quindi negare che la natura di questo "incontro" condizionerà più o meno fortemente il nostro stato di esistente. La cornice teorica di riferimento per questo lavoro è il legame intersoggettivo. Si parla dunque di "contagi", come di "incontri di menti".