Bonanno: Cultura, società e ricerca
Mozart e la musica massonica. Dal simbolismo orientale delle opere minori al Flauto Magico
Alessandro Decadi
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2022
pagine: 208
Il flauto magico è sicuramente una delle opere maggiormente apprezzate della produzione mozartiana. Quest'opera è stata connotata da molteplici significati simbolici e filosofici, fino a connotarla come opera massonica. Nel Settecento assistiamo al proliferare delle società segrete, degli ordini, delle massonerie, ma anche di un rinnovato interesse per l'esotismo. Come ha influenzato tutto ciò il compositore salisburghese? A questa e altre domande si cerca di dare risposta attraverso questo studio che vuole mettere in evidenza quanto attraverso la massoneria Mozart abbia affrontato le tematiche a carattere orientale ma anche, e soprattutto, quale sia stato il rapporto tra la massoneria e la sua produzione artistica. Saranno affrontate opere minori, come la Zaide, ma anche il Thamos, Re d'Egitto, opera di chiara ispirazione massonica, analizzate le cantate massoniche, per finire con Il flauto magico che, con il suo particolare simbolismo orientale e massonico, vuole dare risposte sul significato profondo dell'esistenza umana nella ricerca della conoscenza.
Dinamiche dell'opinione. i nessi tra informazione, credenza e azione sociale
Daniele Nigris
Libro: Libro rilegato
editore: Bonanno
anno edizione: 2022
pagine: 196
Il libro, un testo di epistemologia sociologica, vuole fornire risposte a queste e altre domande. Il focus non è sulle teorie, ma su meccanismi, principi operativi e strumenti utili a capire come si formano le nostre opinioni. Vengono analizzati e collegati tra loro in modo sistematico e critico i concetti di esperienza, informazione, credenza, conoscenza, opinione, azione sociale, le pietre che formano il pavimento della nostra visione del mondo. Risulteranno così più comprensibili tematiche delicate come il confronto tra sistemi culturali, la delega al sapere degli esperti, il ruolo della Rete, la formazione dell'opinione nei soggetti collettivi, i meccanismi di manipolazione delle opinioni, i nessi tra ignoranza, disinformazione, e democrazia. Il testo è accompagnato da un breve glossario di termini specialistici.
Politiche educative e integrazione multietnica
Giada Cascino
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2021
pagine: 152
Il volume affronta il tema della convivenza multietnica, ponendo l'accento sul processo di integrazione, sulla sua misurazione e sui fattori che possono (o dovrebbero) favorirla. Orientando il suo focus verso il legame sociale di una società e la bidirezionalità del processo di integrazione (data dal rapporto tra autoctoni e immigrati, nonché dalla responsabilità istituzionale nella ideazione e nella applicazione delle immigrant's policies), il lavoro propone una prospettiva di analisi e interpretativa del processo di integrazione. La proposta di analisi e di interpretazione trova applicazione nel lavoro empirico, che ha avuto l'obiettivo di misurare il livello di integrazione sociale multietnica, in contesti informali scolastici ed extrascolastici, di studenti italiani e studenti con cittadinanza non italiana, frequentanti alcuni istituti scolastici siciliani di Scuola Secondaria di I e II grado. Inoltre, considerata la centralità dell'istruzione per ottenere una buona integrazione sociale delle nuove generazioni, lo studio ha misurato l'effetto di condizionamento delle politiche educative locali, analizzate in termini di orientamento allo scambio e al dialogo interculturale, sull'integrazione sociale multietnica degli studenti. Il processo di misurazione ha fatto ricorso alla famiglia dei modelli dell'Item Response Theory.
La valutazione della comunicazione pubblica
Claudio Bezzi, Walter Antonio Canu, Fabrizio Tenna
Libro
editore: Bonanno
anno edizione: 2021
pagine: 160
L'importanza della comunicazione pubblica, istituzionale, politica, è ormai ben compresa a ogni livello. Dalla necessità di informare i cittadini di un Comune dell'avvio di un servizio di raccolta differenziata alla volontà dell'UnioneEuropea di comunicare ai cittadini il senso e la portata dei Fondi strutturali; dalla gestione della governance ai processi di moral suasion, ormai la comunicazione pubblica è una presenza costante della nostra vita. Ma come si fa a sapere se è davvero efficace? La comunicazione pubblica costa denaro, impiega tempo, occupa persone, con l'evidente finalità di modificare dei comportamenti dei cittadini: funziona davvero? Come facciamo a dirlo con ragionevole certezza? Esiste poca letteratura, e pochissima pratica, sulla valutazione della comunicazione pubblica, e questo volume cerca di dare una prima risposta, rivolgendosi specialmente agli operatori del settore, ai funzionari pubblici, ai valutatori di politiche pubbliche, con una trattazione teorica ed esempi pratici, e in particolare con la descrizione di alcune tecniche specifiche, utili per indagare questo ambito davvero delicato e particolare. Introduzione di Paolo Mancini.
Sicurezza e legalità. Le armi nelle case degli italiani. Prima ricerca italiana sugli omicidi commessi con armi legalmente detenute
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2019
pagine: 133
Tradizionalmente le armi sono state sempre presenti nelle case degli italiani: come strumento di caccia o come attrezzo sportivo e ricreativo, le armi hanno sempre accompagnato la cultura del nostro Paese. Ma già con il fascismo - che, come tutti i regimi totalitari, richiedeva un preciso controllo e una rigida sorveglianza sulla possibilità di portare armi - questi strumenti e attrezzi cominciano ad allontanarsi dalla quotidianità degli italiani. Nel secondo dopoguerra, con l'introduzione in Italia di elementi della cultura statunitense - i film dell'epopea del West prima, poi i film di guerra e infine i film e telefilm d'azione e i videogames - le armi cessano di essere mezzi di utilità e svago per divenire, nell'immaginario collettivo, strumento di morte. Nel contempo il terrorismo e gli "anni di piombo" portano a irrigidire ulteriormente la normativa sulle armi, rafforzando il controllo già previsto dal fascismo e a esso sopravvissuto. Le armi escono quindi dalle case degli italiani: la doppietta dietro la porta o appesa sopra il camino viene chiusa nell'armadio blindato, sparisce dalla vista. Tra gli italiani e le armi si scava un fossato, si determina una distanza cognitiva che rafforza la visione negativa delle armi generata dalla cultura dell'intrattenimento statunitense. Le armi cominciano a far paura, vengono considerate come oggetti carichi di negatività, da cui tenere lontani i giovani per evitare che ne siano corrotti. Lo stato sociale maturo ha generato un modello di tutela sociale in cui il rischio percepito prende il posto di quello reale nella progettazione delle politiche pubbliche, e qualsiasi azione individuale che possa comportare un rischio potenziale viene scoraggiata e ingabbiata in severe e complesse regole di comportamento. Così le armi detenute dai cittadini sono quindi viste come un elemento di turbativa dell'ordine pubblico, almeno potenziale, ed è patrimonio comune il pensiero che la limitazione delle armi private diminuisca i reati e aumenti la sicurezza, e che l'aumento delle armi detenute dai cittadini aumenti parimenti i reati compiuti con le armi. Queste convinzioni erano rese possibili dal fatto che mancava, finora, una ricerca sui reati compiuti con le armi legalmente detenute, e, in particolare, sugli omicidi. Questo studio colma la lacuna, e contribuisce, come primo passo, al tentativo di avviare una valutazione più serena del fenomeno, mettendo in luce elementi che smentiscono alcuni luoghi comuni, e aprono nuovi interrogativi che costituiscono un importante filone di ricerca, ancora tutto da scoprire.
Teoria sociale e teatro. Struttura e azione sociale in Marx, Durkheim, Gurvitch, Goffman
Francesca Anna Maria Caruso
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2018
pagine: 148
Ripercorrendo in prospettiva storico-evolutiva il rapporto intercorrente fra teatro e sociologia, questo volume rappresenta un tentativo di sistemazione degli approcci relativi alle fondamentali diramazioni di questa relazione. Partendo dal presupposto che la lettura delle macrostrutture teatrali non può prescindere dall'ambiente sociale in cui queste hanno avuto origine, si è cercato di analizzare il fenomeno teatrale come processo che si differenzia secondo percorsi che riflettono i mutamenti sociali dei contesti in cui esso si manifesta attraverso il pensiero di drammaturghi dallo spirito "rivoluzionario" come Brecht, registi di spicco dell'avanguardia teatrale del Novecento come Grotowski e classici del pensiero sociologico come Marx, Durkheim, Gurvitch e Goffman.
Suicidio e tentato suicidio in adolescenza. Cause, motivi, significati e interventi
Nicola Malizia
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2017
pagine: 295
Un'opera completa finalizzata ad approfondire le particolari caratteristiche del periodo adolescenziale, spesso connotato da una peculiare vulnerabilità psicologica, da disturbi psichici e costellato da profonde sofferenze e turbamenti emotivi, legati alla maturazione psico-fisica e psico-sessuale; a queste si accompagnano anche complesse dinamiche familiari, abusi e maltrattamenti inerenti la sfera psicologica. Nel determinismo degli autori di tali gesti estremi sono riscontrabili soventemente fattori psicologici, individuali e contestuali, più o meno tra loro connessi, che supportano momenti predisponenti e scatenanti. Il tentativo di suicidio, generalmente, giunge al termine di un percorso lineare: in un primo momento si struttura un'ideazione di morte in cui il pensiero è rivolto frequentemente alla morte che è spesso ritenuta come l'unica possibile soluzione per affrontare l'impasse in cui il soggetto si trova; in un secondo momento può strutturarsi un'intenzionalità suicidaria, cioè l'adolescente può iniziare a immaginare di darsi la morte che desidera; infine, il pensiero di morte e l'ideazione suicidale si possono associare alla costruzione di un vero e proprio progetto suicidale, quando viene definito un modo di agire per procurarsi la morte: vengono decisi gli strumenti, i tempi e le modalità. Il gesto suicidale segue la fase della progettazione e ne rappresenta il superamento ma solo fortunatamente un ristretto numero di adolescenti con ideazione e progettualità suicidale passa realmente a mettere in atto un progetto suicidale. Prefazione di Paolo De Nardis.
La devianza minorile nell'ottica sociologica e scientifica
Nicola Malizia
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2017
pagine: 180
Il volume si inserisce nel dibattito attuale sulla condotta delle nuove generazioni, indagata dalla lunga tradizione di studi che, negli anni, ha fornito un importante contributo alla definizione di questo settore. In effetti, se osserviamo retrospettivamente tali studi, siamo in grado di operare una riflessione critica che, nonostante evidenti diversità di metodologia e di disciplina, conduce alla individuazione delle cause del comportamento deviante negli adolescenti. Pur riconoscendo una base positivistica che accomunerebbe tutti gli studi sulla genesi della devianza, i cambiamenti che caratterizzano questo settore appaiono, soprattutto in questi ultimi anni, più rapidi e complessi dei contributi scientifici elaborati dagli studiosi rispetto alla prevenzione del disagio e alle politiche sociali in grado di contrastare questo fenomeno. Prefazione di Paolo De Nardis.
Miti, sport e simboli politici. Per un'analisi sociologica dei Giochi Olimpici (1896-1936)
Simona Iannaccone
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2017
pagine: 222
La fase protostorica della moderna istituzionalizzazione delle olimpiadi da Atene (1896) a Berlino (1936) vede il consolidarsi dello sport agonistico come condivisione di valori comuni che sussumono in regole tanto da far ripensare lo stesso sport dal punto di vista della sociologia del diritto come un'accettazione di norme insite nella dinamica dei Giochi Olimpici. Da ciò la possibilità di spiegare lo stesso diritto come una forma interna dell'azione e non solo come mero guscio esterno di un contenuto allogeno. Ma il punto finale di tale fase protostorica dei primi decenni del Novecento è rappresentato dall'approdo dei Giochi Olimpici a Berlino in pieno regime nazista con l'interpretazione dominante delle regole insite nel fenomeno agonistico come liturgia di una volontà di potenza prodromica della tragedia bellica e presaga della grande catastrofe mondiale. Il lavoro ripercorre con un taglio di analisi storico-sociologico il periodo considerato, collegando la vicenda olimpica con il mutamento culturale e mediatico della società dell'epoca segnata da vicende assolutamente inedite che hanno determinato anche la narrazione dei primi decenni del secolo scorso.
Media diplomacy e narrazioni strategiche. Autorappresentazione dello stato e attuazione della politica estera in rete
Giuseppe Anzera, Alessandra Massa
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2017
pagine: 215
Gli stati sovrani, nel contesto contemporaneo, si trovano a dover gestire la costruzione della propria immagine per definire il proprio ruolo e le proprie aspirazioni. Nella rinuncia a una politica “statocentrica”, a fronte del moltiplicarsi dei centri di potere e dei sensi di appartenenza individuali, diventa importante il racconto delle stesse strategie politiche messe in atto: se la comunicazione è una forma di potere, la comunicazione in rete diventa, allora, un modo per conquistare le sfere pubbliche transnazionali, costruite attraverso reti di mutua affinità, e solidificare le proprie narrazioni strategiche. Attraverso di esse, si cerca pertanto di spiegare il racconto degli affari internazionali e delle politiche estere al fine di proporre una visione del mondo, un'interpretazione causale, una soluzione consona ai propri mezzi e alle proprie capacità; si tratta, in sintesi, di determinare politicamente quali frame condizioneranno la propria posizione nell'ambiente internazionale. Allo stesso tempo, i temi della media diplomacy e della narrazione strategica consentono di recuperare quanto è stato definito come nationbranding: nel sovraffollato ambiente competitivo internazionale, non si vendono soltanto prodotti e idee di politica estera, ma si deve gestire l'identità, la lealtà e la reputazione presso cittadini globalizzati. Il branding, allora, è uno strumento di imposizione di un frame alla nazione, determinando nuove regole di appartenenza e identità. In una sorta di stereotipizzazione auto-inflitta, gli stati si definiscono attraverso la selezione di caratteristiche “accettabili”, non divisive, costruite su una differenziazione non sciovinista che tuttavia è tale solo quando può aderire a modelli di consumo. Lo scopo di questo lavoro è di spiegare quali impostazioni politiche e comunicative supportino la realtà della media diplomacy attuale e di analizzare in profondità la strutturazione delle narrazioni strategiche, partendo dall'evoluzione del soft power, ovvero il social power, per arrivare a ridefinire le caratteristiche della diplomazia digitale contemporanea.
La ricchezza intangibile. Economia, società e capitale umano nell'Italia contemporanea
Federica Cornali
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2017
pagine: 180
Questa nuova edizione de "La ricchezza intangibile. Economia, società e capitale umano nell'Italia contemporanea" appare a alcuni anni di distanza dalla prima per riorganizzarne i contenuti e revisionarne le argomentazioni alla luce di dati più recenti. La prima parte del volume, Che cos'è il capitale umano?, a partire da una rassegna degli studi più influenti, chiarisce origine e sviluppo della nozione di capitale umano. Risalendo dai suoi inizi, ne presenta le principali definizioni e i tentativi per una sua operalizzazione. La seconda parte, Gli italiani sono poveri di capitale umano?, intende accertare diffusione e qualità della risorsa capitale umano nel nostro paese. La terza parte, Che cosa spiega la teoria del capitale umano?, ha per oggetto la portata esplicativa della teoria del capitale umano, sorta dalle implicazioni della nozione e dalle sue possibili applicazioni. Le sua proposizioni rendono conto in maniera persuasiva dell’occupazione, della dinamica dei redditi e della crescita economica? Le spiegazioni fornite sono consistenti con i riferenti empirici osservati? Supera il confronto con teorie rivali?
Barboni e volontari. Viaggio nelle fragilità e solidarietà sociali
Marco Cauda
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2015
pagine: 156
Andrea pensa che la vita lo abbia riposto nel cassetto delle cose inutili perché non ha il coraggio di buttarlo via, trasformando la speranza in agonia. Uccidendola. Mario si chiede cosa può fare per aiutare Andrea. Lele studia il modo di utilizzare competenze, disponibilità e motivazioni di Mario per creare servizi utili a soddisfare i bisogni ed alimentare la speranza nelle persone come Andrea. Il libro analizza le testimonianze di Andrea, Mario e Lele nel tentativo di delineare il volto, in chiave sociale e psicologica, delle persone che chiedono ed offrono aiuto, contestualizzandole all'interno di un'organizzazione di volontariato.