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Biblion: Guicciardiniana

Il protestantesimo italiano negli anni di Firenze capitale

Il protestantesimo italiano negli anni di Firenze capitale

Libro: Libro in brossura

editore: Biblion

anno edizione: 2018

pagine: 98

Parlare della presenza protestante a Firenze negli anni in cui essa fu capitale d’Italia significa riferirsi a una comunità evangelica già presente dai tempi precedenti l’unità nazionale. La più antica, a parte la colonia degli stranieri, era quella dei Fratelli, di cui fu magna pars il nobiluomo fiorentino Piero Guicciardini. La testimonianza valdese fu invece iniziata dal pastore Bartolomeo Malan a partire dal 1835 e sviluppata soprattutto all’indomani dell’Unità d’Italia, quando fu trasferita nel capoluogo toscano la Scuola Valdese di Teologia nel Palazzo Ricasoli-Salviati, in via dei Serragli. Senza dimenticare che la passione pedagogica, tipica dei protestanti, si manifestò a Firenze più che altrove, creando ogni sorta di istituti di educazione per ragazzi e ragazze. Da tutto questo possiamo comprendere come, all’indomani dell’Unità d’Italia, Firenze divenne una sorta di capitale morale dei protestantesimo italiano – grazie a personalità di altissimo rilievo come Piero Guicciardini, Gian Pietro Vieusseux, Salvatore Ferretti e Paolo Geymonat – e tale sarebbe rimasta ancora per molti decenni dopo il trasferimento della capitale politica a Roma.
16,00

Un capitolo della intolleranza religiosa in Italia: la circolare Buffarini Guidi e i pentecostali (1935-2015). Atti del Convegno promosso dall'Associazione Piero Guicciardini (Roma, 5-6 novembre 2015)

Un capitolo della intolleranza religiosa in Italia: la circolare Buffarini Guidi e i pentecostali (1935-2015). Atti del Convegno promosso dall'Associazione Piero Guicciardini (Roma, 5-6 novembre 2015)

Libro: Copertina morbida

editore: Biblion

anno edizione: 2017

pagine: 120

L'emanazione della circolare Buffarini Guidi rimanda a una brutta pagina della storia del nostro Paese, che ha avuto effetti devastanti per la libertà religiosa in Italia. L'Associazione Piero Guicciardini ha inteso delineare i contorni e chiarire le ragioni di un provvedimento che, firmato nel 1935 dal ministro dell'Interno Buffarini Guidi, mise di fatto fuori legge i pentecostali, il cui culto era ritenuto «contrario all'integrità fisica e psichica della razza». La persecuzione di polizia contro i pentecostali sopravvisse ben oltre la fine del regime fascista. La ragione per la mancata abrogazione della circolare Buffarini Guidi si dovette principalmente alla volontà delle autorità governative di preservare l'unità spirituale della nazione, ritenuta compromessa dalla predicazione pentecostale, soprattutto nel Mezzogiorno e in Sicilia. Una repressione che si rivelò tuttavia inefficace. L'avvento dei primi governi di centrosinistra e l'entrata in vigore della Corte Costituzionale portarono infine alla completa emancipazione dei pentecostali nello Stato.
20,00

Settecento religioso, Settecento riformatore. Atti del Convegno promosso dall'Associazione Piero Guicciardini (Pescia, 6 dicembre 2014)

Settecento religioso, Settecento riformatore. Atti del Convegno promosso dall'Associazione Piero Guicciardini (Pescia, 6 dicembre 2014)

Libro: Copertina morbida

editore: Biblion

anno edizione: 2016

pagine: 202

Il volume torna sulle tesi del grande storico del Settecento italiano, Franco Venturi, per offrire al mondo della cultura una nuova prospettiva delle ragioni che permisero al secolo XVIII di divenire il secolo della nuova spiritualità religiosa cristiana. Il Settecento italiano non fu solamente il grande secolo dei Lumi e della cultura irridente ai problemi dello spirito, ma rappresentò soprattutto il periodo di rottura delle barriere esistenti tra Europa della Riforma ed Europa della Controriforma. I novatori del pensiero italiano guardarono con interesse crescente e mai marginale ai padri dell'Illuminismo di area riformata. Tra di essi informati da letture protestanti erano, ad esempio, uomini come il conte Alberto Radicati di Passerano e soprattutto il Giannone, cui erano legati gran parte di coloro che avrebbero illustrato la rivoluzione napoletana del 1799, ginevrini come Sismondi, con il suo impegno per l'unità culturale degli italiani, il vescovo toscano Scipione de' Ricci, la cui fede nel valore dirompente dell'educazione civile e religiosa degli italiani sarebbe stata successivamente raccolta da un altro illustre protestante fiorentino, Salvatore Ferretti, nipote di Pio IX.
20,00

150 anni di presenza battista in Italia (1863-2013). Atti del Convegno organizzato dall'Associazione Piero Guicciardini... (Roma, 22-23 ottobre 2013)

150 anni di presenza battista in Italia (1863-2013). Atti del Convegno organizzato dall'Associazione Piero Guicciardini... (Roma, 22-23 ottobre 2013)

Libro: Copertina morbida

editore: Biblion

anno edizione: 2015

pagine: 164

La presenza battista ebbe il suo radicamento in Italia a partire dal 1863. Quest'opera si muoveva a quel tempo all'interno della lotta che i paesi protestanti di lingua inglese intendevano sostenere contro il cattolicesimo romano. I battisti seppero successivamente dialogare con le forze più vive della società italiana: si confrontarono con la politica, si batterono per il progresso della società e dei braccianti meridionali, si opposero al fascismo, parteciparono alla Resistenza e dettero il proprio contributo al dibattito costituzionale sulla libertà religiosa fino alla stipulazione di un'Intesa con lo Stato Italiano. Questo volume è dunque la testimonianza evidente di come una denominazione religiosa di minoranza possa contribuire grandemente al progresso morale e civile di una nazione.
20,00

Il protestantesimo italiano nel Mezzogiorno tra Otto e Novecento. Atti del Convegno organizzato dall'Associazione Piero Guicciardini (Napoli 22-23 ottobre 2010)

Il protestantesimo italiano nel Mezzogiorno tra Otto e Novecento. Atti del Convegno organizzato dall'Associazione Piero Guicciardini (Napoli 22-23 ottobre 2010)

Libro: Copertina rigida

editore: Biblion

anno edizione: 2013

pagine: 203

Il nostro protestantesimo meridionale è oramai una realtà non solamente di numero e di comunità, come dimostrano gli studi qui raccolti, ma anche di forze di pensiero e di azione nella vita civile del paese. Il confronto tra studiosi di varia tendenza e provenienza è tornato su questioni vecchie e nuove fino a giungere oltre il secondo dopoguerra, quando soprattutto Giorgio Spini sottolineava una rinascita della Riforma nel Mezzogiorno, con particolare riferimento al movimento pentecostale. Il volume raccoglie anche contributi sul nesso tra protestantesimo e marxismo e sulla questione femminile. Gli spunti di riflessione storica, letteraria e filosofica sottolineano come il Sud sia stato e sia tuttora terra d'incontro tra culture, etnie, tradizioni e religioni diverse; vocazione particolarmente necessaria per comprendere una società contemporanea sempre più plurale e in attesa di vie di integrazione.
18,00

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