Besa muci: Entropie
Vietnam del nord. Minoranze etniche e doposviluppo
Alessandro Pellegatta
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2018
pagine: 159
Dopo la riunificazione del 1975 e grazie all'impetuosa crescita avviata con le riforme politiche ed economiche nel 1986 (Doi Moi), il Vietnam si è trasformato da una delle più povere nazioni del mondo in uno dei paesi emergenti più dinamici del Sud-Est asiatico. Tuttavia, l'attuale modello di sviluppo del "socialismo orientato al mercato" non è stato accompagnato da sufficienti interventi per mitigare le diseguaglianze, che ancora oggi colpiscono in prevalenza le minoranze etniche. Tale sviluppo ha creato inoltre seri problemi ambientali, inquinando pesantemente l'aria, la terra e le acque, e ha introdotto forme di sfruttamento dei lavoratori che risultano sempre più esposti alle fluttuazioni dell'economia internazionale. Questo libro è il resoconto di un esperimento, la cronaca quotidiana di un viaggio nel Nord del Vietnam che l'autore ha condotto visitando l'antica capitale Hoa Lu, Tarn Coc, il delta del Fiume Rosso e Hanoi. L'itinerario di viaggio si estende inoltre fino alle remote montagne al confine con la Cina, esplorando Sapa, i mercati di Can Cau e Bac Ha, la regione di Ha Giang e Ba Be, dove vivono le minoranze etniche Hmong, Dao, Lolo e Nung. Muovendosi tra saggistica, narrativa e poesia, in un territorio letterario volutamente ambiguo, questo volume ci lascia una testimonianza di uno dei Quarti Mondi che ancora resiste all'assalto della modernità, ricordandoci tutta la bellezza dell'uomo e della natura.
I migranti pionieri. La prima generazione di emigrati pugliesi
Franco Merico
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2018
pagine: 173
Il volume rappresenta un omaggio ai migranti pugliesi della prima generazione che attualmente sono residenti in molte nazioni d'Europa e del mondo ma che conservano un legame profondo con la Puglia. Nel libro si mette bene in evidenza l'importanza del contributo allo sviluppo economico e sociale della regione da parte di questa generazione che oggi è diventata anziana e in parte è scomparsa. Attraverso il racconto autobiografico di ventisei emigranti pugliesi che hanno vissuto in varie parti del mondo, il volume si pone come una narrazione corale destinata alla lettura da parte di tutti i pugliesi, soprattutto i più giovani, che non hanno avuto esperienza diretta della grande epopea migratoria.
Letteratura gastronomica del meridione d'Italia
Gennaro Avano
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2018
pagine: 166
Gennaro Avano presenta la letteratura e la tradizione gastronomica meridionale come la storia di una condivisione, cui tutte le anime di quello che fu il Regno di Napoli (e oltre) presero parte. L'analisi si sviluppa su un piano geografico e temporale, osservando l'evoluzione e le caratteristiche della gastronomia nei diversi territori provinciali e nel corso delle epoche storiche, dal periodo antico e medievale fino a quello moderno e contemporaneo. Si scoprono così ricette che nel corso del tempo hanno cambiato denominazione e ricorrono quindi nella storia gastronomica con titoli "ingannevoli" rispetto alla nostra attuale idea di quei piatti: è il caso ad esempio della pizza, che nel vocabolario cinque-seicentesco era qualcosa di simile a una crostata o a una torta; e della classica "salsa di pomidoro", molto diversa da come la prepariamo oggi. Trova spazio in questo contesto l'esame di documenti letterari quali il poema "Gastronomia" del filosofo epicureo Archestrato di Gela (IV secolo a. C), il "De re coquinaria" di Marco Gavio Apicio (Il secolo a. C.) e il "Liber de Coquina" di anonimo napoletano, risalente all'età angioina. Dal Seicento in avanti, con la nascita di una vera e propria editoria gastronomica meridionale, compaiono poi opere quali "La Lucerna de' Corteggiai" (1634) di Giovan Battista Crisci e "Lo scalco alla moderna" di Antonio Latini (1692-94), fino alla vasta produzione del grande gastronomo salentino Vincenzo Corrado, autore di testi quali "Il cuoco galante" (1773) e "Del cibo pitagorico" (1781), senza dimenticare "Cucina teorico-pratica" (1837) di Ippolito Cavalcanti. L'ultima parte del volume è focalizzata sulla percezione della gastronomia meridionale all'estero negli ultimi due secoli e prende in esame le citazioni che di questa cucina sono presenti nelle opere di autori stranieri quali Marie-Antoine Carème, Auguste Escoffier e Ferran Adria. Prefazione di Antonella Laudisi. Introduzione di Antonio Attorre.
Un mondo pellegrino. In viaggio lungo la via Francigena. Da Canterbury al Gran San Bernardo
Roberto Montella
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2018
pagine: 249
"Un mondo pellegrino" è il diario quotidiano di un viaggio a piedi compiuto dall'autore lungo il tracciato della Via Francigena, anticamente percorsa dai pellegrini diretti a Roma e a Gerusalemme. Di villaggio in villaggio, di incontro in incontro, il cammino si fa intreccio di umanità, spiritualità, culture e paesaggi mozzafiato, in un'esperienza che aiuta a guardare dentro se stessi, a comprendere i propri limiti e ad accettare nuove sfide. In questo primo volume l'autore racconta la parte del viaggio che va dalla cattedrale di Canterbury all'hospice del Gran San Bernardo. Attraverso tre Stati - Gran Bretagna, Francia e Svizzera - si passa da luoghi simbolo della cristianità e della storia: lo Chemin des Dames e i suoi cimiteri dedicati ai caduti della prima guerra mondiale; l'imponente cattedrale gotica di Reims, dove Carlo VII fu incoronato re di Francia accanto a Giovanna D'Arco; le meravigliose distese di vitigni della Champagne; l'antica cittadella medievale di Besançon; l'idilliaca bellezza del lago di Ginevra; e infine la scalata verso le Alpi, con l'arrivo al di qua del confine italiano. Un viaggio che ha il sapore di un'avventura, non solo nello spazio, ma anche nel tempo e nel cuore degli uomini. Un viaggio che parte dal passato ma abbraccia la contemporaneità, nel doloroso presente degli attentati di Nizza e di Rouen, e nell'impatto che eventi simili hanno su chi continua a ospitare i pellegrini e a credere nel valore dell'accoglienza.
Infoalbania. I media albanesi dal XX secolo a oggi
Elena Pagani
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2018
pagine: 73
Com'è nato il telegiornalismo in Albania? Che sviluppo ha avuto durante il regime comunista di Enver Hoxha? Il presente volume affronta la storia della nascita e dell'evoluzione dell'informazione televisiva facendo una panoramica dei rapporti tra la comunicazione massmediatica e la politica albanese, sia nel lungo periodo del regime comunista, sia durante la successiva democratizzazione del Paese. L'indagine si concentra sulla realtà storica dell'Albania dagli inizi del Novecento ai giorni nostri, evidenziando lo stretto rapporto con l'Italia e l'influenza della RAI nella formazione della tv pubblica albanese. Se ai tempi del regime si doveva fare i conti con un'informazione imbavagliata e costretta a trasformarsi in propaganda di partito, anche nella successiva fase di transizione verso la democrazia le sorti dell'informazione pubblica in Albania non registrano considerevoli miglioramenti. Le numerose emittenti televisive nate negli anni non sembrano infatti garantire un'adeguata qualità informativa, basti pensare che la classifica di Reporters Without Borders colloca l'Albania all'82° posto per la libertà d'espressione dei media.
Io ho ucciso
Eni Vasili
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2017
pagine: 219
Una raccolta di interviste a ragazze e donne albanesi colpevoli di omicidio. Un viaggio nell'inferno di drammi al femminile che si sviluppano spesso fra le mura di casa, all'ombra di una mentalità maschilista, fra mariti padroni e famiglie capaci di tessere intorno alle donne una rete di sottili violenze, soprusi e pressioni quotidiane che covano in silenzio fino all'estremo punto di rottura. Rispondendo alle domande di Eni Vasili, le assassine che si raccontano in lo ho ucciso fanno emergere storie e vissuti in cui il reato sfida la morale mentre i ruoli si capovolgono, con l'omicida che diventa vittima e la vittima che è quasi impossibile non percepire come colpevole. Prefazione di Ismail Kadaré.
Eritrea. Fine e rinascita di un sogno africano
Alessandro Pellegatta
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2017
pagine: 183
L'Eritrea è ancora il luogo della multietnicità e della diversità, e in essa convivono pacificamente cultura cristiano-copta e islamica. Asmara e Massaua, pur essendo a soli sessanta chilometri di distanza, appaiono come due mondi a sé stanti. Le due principali città eritree sono agli antipodi sia per le difficoltà del percorso sia per le opposte condizioni climatiche. Hanno stagioni invertite: l'ecosistema eritreo è molto complesso e le diversità climatiche che ne caratterizzano il territorio hanno determinato la necessità dello scambio e del contatto tra i diversi gruppi umani. Questo spiega l'attitudine alla varietà culturale e l'amichevole rapporto con gli altri tipici della società eritrea. Alla bipolarità tra coltivatori e nomadi che abitano rispettivamente l'altopiano e le zone costiere, si deve aggiungere ovviamente anche il terzo elemento costituito dal mare: sulle distese piatte e nei suoli madreporici delle Dahlak l'uomo è riuscito anche nel miracolo di raccogliere la rugiada marina alimentando cisterne di acqua purissima, con tecniche antiche che ricordano quelle introdotte dagli islamici a Pantelleria e nel Mediterraneo.
Dalle Dolomiti alle Murge. A 100 anni dall’arrivo in Puglia dei profughi trentini della Grande Guerra
Francesco Altamura
Libro
editore: Besa muci
anno edizione: 2017
pagine: 148
La scoperta della dissociazione
Georges Lapassade
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2017
pagine: 87
Intendere la dissociazione alla stregua di un disturbo della personalità, sintomo di una qualche forma di malattia mentale, impedisce di analizzarla come meccanismo positivo, e cioè alla stregua di una vera e propria risorsa vitale. La ricerca etnografica e storica sugli stati di transe e sul misticismo, su fenomeni come la catalessi, il sonnambulismo, l'isteria, l'ipnosi, il medianismo fornisce ampia materia all'elaborazione del modello di un io molteplice, utile a descrivere esperienze molto complesse, se non estreme (carcere, tortura, isolamento), in cui l'insorgere di stati dissociativi funziona come meccanismo di resistenza. Lo stesso modello è utile anche per indagare pratiche fortemente ritualizzate (la transe di possessione e sciamanica) e momenti della vita quotidiana in cui ci si sottrae alla noia e alla ripetizione. Lapassade indaga sulle forme della dissociazione, si sofferma sui casi clinici e sulle analisi proposte dagli autori, cominciando dai classici, da Mesmer a Charcot, da Janet a Freud. Lo spettro di riferimenti che l'autore offre è però più ampio, optando per la proposta interpretativa di Hilgard e, prima ancora, di Tart: nella mente la compresenza di una pluralità di stati non ha necessariamente implicazioni di carattere patologico. Il volume si arricchisce di un breve saggio sulla "dissociazione estatica" edito negli Annali del dipartimento di Scienze storiche, filosofiche e geografiche dell'Università del Salento: anche qui Lapassade conclude opponendo alla visione medicalizzante della dissociazione una sua interpretazione in termini di risorsa.
I segreti della lupa. Il lato oscuro di Lecce
Stefano Martella
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2017
pagine: 163
Guardate lo stemma di Lecce: una lupa nera campeggia su un albero di leccio carico di ghiande dorate, le cui radici sono scoperte e in bella vista. Le radici reali di Lecce sono invece coperte e invisibili, al di là delle stilizzazioni folkloristiche utili ad attrarre i turisti. Non solo le periferie: le prostitute; i migranti; i nuovi poveri. È la faccia nascosta della Lecce che non compare nelle tv o nei quotidiani maìnstream, che sembrano più attenti a quanto accade sul grande palco del dibattito pubblico, ai sussurri della politica, alle parate delle istituzioni, tanto da non trovare il tempo di occuparsi dei macchinisti sporchi di grasso nel retropalco. È come se Martella, che pure scrive da cronista per un medium tradizionale, tentasse un'operazione di carotaggio di quelle radici che nutrono Lecce, fra la straordinaria umanità che popola gli alveari della 167, lungo i viali intorno alla stazione ferroviaria, nelle casette impregnate di umidità del centro storico, sui pavimenti delle sagrestie del centro che risuonano dei passi dei professionisti impoveriti in cerca di aiuto.
Il fado di Coimbra. Storia e significato sociale della canzone accademica portoghese
Carlo Giacobbe
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Besa muci
anno edizione: 2017
pagine: 211
Il fado è una musica che prende corpo, meno di due secoli fa, nel sottoproletariato urbano di Lisbona, per poi estendersi ad altri segmenti della società portoghese. Ma il fado si identifica con Lisbona? Si può parlare di fado fuori da questa città o, più precisamente, esiste un fado di Coimbra? Sono le domande che si pone Carlo Giacobbe, in questo saggio che ricostruisce il percorso e individua le specifiche caratteristiche di una corrente musicale che reclama il riconoscimento della propria originalità e autonomia dalla più celebre variante di Lisbona. Infatti, se nella capitale portoghese il fado è praticato dalle donne all'interno di locali pubblici, ristoranti tipici, teatri di varietà e tabarins di tipo francese, il fado di Coimbra, al contrario, è espressione esclusivamente maschile e si svolge all'aperto, nelle piazze, sui sagrati delle chiese, nei giardini e nei parchi che abbelliscono la città.

