Astrolabio Ubaldini: Opere di Krishnamurti
A se stesso. L'ultimo diario
Jiddu Krishnamurti
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 1990
pagine: 128
Nella sua camera da letto a Pine Cottage, Krishnamurti detta a un registratore il suo ultimo diario. Ha ormai ottantasette anni, e il tremito delle mani gli rende troppo faticoso scrivere. Per questo decide di esaudire le preghiere di quanti avevano accolto con gioia il Taccuino e il Diario, affidando a un registratore pensieri, ricordi e riflessioni sull’uomo e la sua sorte nel mondo. È uno dei pochi libri in cui Krishnamurti non si rivolge direttamente a un interlocutore, non risponde alle richieste, le domande, i bisogni e i dubbi di un’altra persona, ma parla con se stesso lasciando scorrere liberamente i suoi pensieri. Da queste pagine toccanti emerge intatta tutta l’essenza, la forza del suo insegnamento. Il lettore ha quasi l’impressione di entrare nella coscienza del Maestro, di contemplare con lui quei magici momenti in cui il sole si leva sulle colline dando inizio a un giorno nuovo, splendido, meravigliosamente unico. Il giorno in cui, forse, l’uomo può capire l’intimo significato della vita, del tempo, della libertà, di se stesso, della sua morte. Stranamente l’ultimo brano, forse il più bello, parla proprio della morte. E Krishnamurti, che due anni dopo moriva in quella stessa camera, ci insegna ancora una volta a vivere (e morire) come una foglia appassita, con dignità, semplicità e con un sorriso.
Gli ultimi discorsi: Saanen 1985
Jiddu Krishnamurti
Libro
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 1987
pagine: 132
Questo libro raccoglie gli ultimi discorsi di Krishnamurti a Saanen, dove ogni estate, per venticinque anni, si erano svolti gli incontri internazionali a lui dedicati. Krishnamurti ribadisce ancora una volta di non essere o voler essere né un guru né un leader, ma che lui e i suoi ascoltatori sono qui, insieme, come amici, che discutono della condizione umana; insieme vogliono capire perché l'uomo, nonostante il suo incredibile progresso tecnologico, sia rimasto interiormente un barbaro; insieme esplorano questioni vitali come il conflitto, il disordine, il senso di colpa, il desiderio, la paura, l'arte di vivere, la bellezza, il pensiero, la meditazione, l'amore e la morte. Nei programmi di Krishnamurti questo incontro doveva essere l'ultimo. Sentiva che, a novant'anni, avrebbe dovuto mettere fine al suo viaggiare. È morto il 17 febbraio 1986. Per coloro che sono stati a Saanen e per tutti coloro che leggono i suoi libri ma che non ci sono mai stati, questo volume, illustrato con le bellissime fotografie di Mark Edwards che così bene colgono lo spirito degli incontri, resterà come il testamento spirituale di un grande maestro religioso.
La visione profonda
Jiddu Krishnamurti
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 1982
pagine: 160
Per più di trent'anni, in India, un gruppo di persone diverse per formazione, ambiente e professione si è raccolto intorno a J. Krishnamurti. Attraverso la verifica del dialogo, queste persone hanno intrapreso insieme l'esplorazione della struttura e della natura della mente dell'uomo e della sua coscienza, e delle energie che in lui giacciono assopite. "Non è possibile migliorarsi attraverso la conoscenza", dice Krishnamurti, è necessario "possedere una capacità intuitiva, comprendere in modo immediato". Nel corso di questi dibattiti vengono sollevate questioni di primaria importanza, che sono i problemi di fondo, psicologici e spirituali, coi quali l'umanità si trova a confronto. Per coloro che hanno già dimestichezza col pensiero di Krishnamurti, le indagini e l'attenta verifica che sono qui messe in atto aiuteranno a chiarire molti temi importanti, cos'egli intenda, per esempio, quando parla della conoscenza di sé, dell'osservare 'senza l'osservatore', della dualità, dello stato distico, e della fonte primaria della paura. Altri, che lo leggono per la prima volta, rimarranno colpiti dalla lucidità delle sue intuizioni, e dal messaggio inquietante, provocante, cui danno origine.
Che cosa vi farà cambiare. Discorsi a Saanen 1978-1979
Jiddu Krishnamurti
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 1981
pagine: 196
Questo libro raccoglie due serie di discorsi tenuti da Krishnamurti nel 1978 e 1979 a Saanen, in Svizzera. Una scuola aperta a tutti coloro che siano interessati alla condizione psicologica umana. Krishnamurti ancora una volta ci indica la via d’uscita, la via che conduce alla libertà, offrendoci la possibilità di trovare armonia e amore anche in questa società corrotta, violenta e confusa. La libertà, come ci insegna Krishnamurti, è nella capacità di essere soli con se stessi e, nello stesso tempo, di vivere in armonia con tutto ciò che ci circonda, con profondo rispetto per tutto ciò che esiste. Essere liberi da paura, angoscia e confusione non dipende che da noi stessi, e non da qualche agente esterno, dal quale poi si diventerebbe dipendenti. Dobbiamo trovare il coraggio di azzerare la scala di valori fittizi a cui finora abbiamo dato un’importanza viscerale: questo coraggio, questa forza ci possono giungere solo dall’amore e dalla compassione profonda. Abbandonare l’illusione e, attraverso la percezione, giungere alla libertà, non è certo una via facile da percorrere, poiché l’uomo da millenni si è inconsciamente calato in un’ignoranza drammatica, accettando il proprio destino di sofferenza; ma Krishnamurti ci guida lungo la via della liberazione con pazienza e delicatezza, permettendoci di comprendere fino in fondo la necessità di questo cambiamento.
La pienezza della vita
Jiddu Krishnamurti
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 1980
pagine: 212
Questo volume, diviso in tre parti, contiene nuovi aspetti dell'insegnamento di Krishnamurti. Inizia con una serie di vive discussioni con un fisico e uno psichiatra a Brockwood Park, in Inghilterra; c'è poi un estratto dai discorsi pubblici tenuti nel 1977 in America e in Europa; infine seguono le conversazioni con un piccolo gruppo internazionale a Ojai, in California. Krishnamurti, il professor Bohm e il dottor Shainberg esplorano le ragioni per cui l'umanità è vissuta per millenni nel caos e nell'infelicità. Insieme ne additano la causa principale: la frantumazione della mente, condizionata da distinzioni di razza e nazionalità, religione e ideologia. II materiale tratto dai suoi recenti discorsi pubblici comprende quello che per molti anni, a differenti livelli di accentuazione, Krishnamurti si è appassionato a dimostrare. Egli non si cura di idee o ipotesi sulla coscienza, bensì della diretta comprensione della condizione immediata della psiche, della sostanza stessa dell'esistenza personale dell'uomo; qualsiasi teoria, filosofia e credenza religiosa è solo un'astrazione che nega tale immediatezza. Krishnamurti mostra che la mente è presa quasi senza sosta dal pensiero, così da aver perduto il contatto con la sua originaria libertà incondizionata; nel processo del pensiero la mente è legata al tempo e il suo spazio è ristretto nell'identificazione; se è liberata dal pensiero recupera un vasto spazio e il tempo assume un diverso significato; la mente raggiunge uno stato di chiarezza e comprende il vero senso dell'amore.
La prima ed ultima libertà
Jiddu Krishnamurti
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 1978
pagine: 224
Il nucleo centrale di tutti gli insegnamenti di Krishnamurti è che il problema umano centrale di ciascun singolo lettore può esser risolto in uno e un sol modo: quello valido per lui stesso. Quasi in ogni capitolo, quale che sia l’argomento, questo è il messaggio fondamentale. Attraverso la conoscenza di sé, non attraverso la fede nei simboli di qualcun altro, un uomo raggiunge la realtà eterna. La fede nell’assoluta adeguatezza e nel valore superiore di qualsivoglia sistema simbolico non conduce alla liberazione, ma alla storia, al rinnovarsi delle stesse antiche catastrofi. “Inevitabilmente la fede separa. Se avete una fede, o se cercate la sicurezza in una particolare fede, voi vi separate da coloro che cercano la sicurezza in un’altra forma di fede. Ogni fede organizzata è basata sulla separazione, per quanto essa possa predicare la fratellanza. Gli uomini di buona volontà non devono avere delle formule; perché le formule conducono inevitabilmente alla cecità”. Cos’è allora che Krishnamurti ci offre? Non auto-disciplina, né preghiera, né yoga. È, sostiene, una trascendente spontaneità di vita, una ‘realtà creativa’ come egli la chiama, che si rivela immanente solo quando la mente che la percepisce si trova in uno stato di ‘passività desta’, di ‘consapevolezza acritica’.
Di fronte alla vita
Jiddu Krishnamurti
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 1978
pagine: 164
Nelle pagine di questo libro Krishnamurti invita il lettore, e particolarmente il giovane lettore, ad accompagnarlo in un pellegrinaggio di scoperta: una ricerca dei più profondi significati delle cose che accadono ogni giorno intorno a noi e dentro di noi. Con la saggezza e l’eloquenza che distinguono tutte le sue opere, il grande maestro spirituale giunge al cuore della confusione dell’uomo moderno, e indica la strada per una creativa riaffermazione dei veri valori umani. Noi diamo per certo, ai giorni nostri, di sapere che cosa significhi essere civilizzati. Ma, dice Krishnamurti, in quanto a barbarie la società moderna ha dimostrato di superare ogni antica epoca. Siamo diventati più capaci, ma siamo lontani dalla saggezza. Il progresso della scienza è stato più rapido di quello della morale, e i nostri cuori sono vuoti perché essi si interessano di cose sbagliate. L’autore esamina brillantemente la nostra cultura, comprendente l’educazione, la politica e la tradizione, e, con un vigoroso rifiuto dei valori convenzionali, ci indica in quali punti abbiamo imboccato la strada sbagliata.
Libertà dal conosciuto
Jiddu Krishnamurti
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 1978
pagine: 132
Questo libro offre una sintesi del pensiero di Krishnamurti sulla condizione umana e sugli eterni problemi della vita. Le sue parole sono tratte da più di cento discorsi, che risalgono all’anno più produttivo della sua vita. Fu lo stesso Krishnamurti a chiedere a Mary Lutyens, sua grande amica e autrice dell’unica sua biografia completa (La vita e la morte di Krishnamurti, Ubaldini, Roma 1990), di compilare per lui questo libro suggerendone il titolo. Le parole sono sue, inalterate; la disposizione, intesa per facilitare la comprensione del lettore, è di Mary Lutyens. Secondo Krishnamurti è possibile cambiare noi stessi radicalmente a qualunque età, non in un lungo periodo di tempo ma istantaneamente, e, cambiando noi stessi, è possibile cambiare tutta la struttura della società e dei nostri rapporti. Il bisogno vitale del cambiamento e la sua necessità sono l’essenza di ciò che Krishnamurti vuol comunicare. Non si può parlare di insegnamento di Krishnamurti perché egli stesso non si pone come un maestro; non si può parlare di una sua filosofia perché egli non vuole essere detto filosofo. Krishnamurti stesso dice che le sue parole sono soltanto uno specchio in cui rimirarci. Chi sa guardare intrepidamente se stesso nello specchio delle sue parole non sarà mai più lo stesso, ma se lo specchio è appannato dal caldo alito della discordia non si potrà vedere assolutamente nulla.
L'uomo alla svolta
Jiddu Krishnamurti
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 1978
pagine: 136
In questo nuovo libro Krishnamurti si addentra, ancor più di quanto abbia fatto nei suoi scritti precedenti, nei problemi psicologici del vivere in pace in un mondo violento, portando un'ennesima sfida alla nostra comprensione. Krishnamurti risponde per la maggior parte alle domande di chi ha già senza successo cercato la saggezza presso i molti maestri e filosofi di molte parti del mondo. Sono problemi che possono apparire ben remoti da quelli quotidiani che quasi tutti noi dobbiamo affrontare, ma di pagina in pagina scopriamo che proprio questi problemi più remoti racchiudono le risposte ai nostri problemi personali. Il libro è quindi rivolto a chiunque abbia difficoltà psicologiche nella vita, così come a chi brami trovare una sintesi tra la bellezza potenziale della vita e il brutale caos che ne ha fatto l'uomo. Sebbene siano ormai molti anni che Krishnamurti si rivolge al mondo oralmente e nei suoi libri, il suo appello è diretto particolarmente ai giovani di oggi nella loro ribellione contro i vecchi valori di una società corrotta e competitiva.
La sola rivoluzione
Jiddu Krishnamurti
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 1978
pagine: 160
L’accesso al pensiero di Krishnamurti è meno facile di quanto si è portati a credere alla semplice lettura di un suo libro. A prima vista tutto appare chiaro: alcuni interlocutori, che provengono da tutte le culture, dai più vari gruppi sociali, e di tutte le età, interrogano sui problemi ultimi: Dio, la religione, la società, la verità, il bene, il male, e così via. Krishnamurti risponde, interroga a sua volta, cercando di portare l’interlocutore alla conoscenza di “ciò che veramente è”. Tutto sembra semplice. Ma si provi a rileggere qua e là il libro dopo qualche tempo. Tutto sembrerà nuovo, in una luce diversa. È perché il pensiero di Krishnamurti è denso e le illuminazioni si succedono l’una all’altra in uno stile conversativo che rinuncia alle complicazioni intellettualistiche ma esprime soltanto ciò che deve esser detto, e nel modo più piano in cui pensiero e parola formano un unico strumento che va diritto allo scopo: comunicare. Ecco come va letto Krishnamurti: lentamente e ripetutamente, finché non sia assimilato e si sia fatto pensiero del nostro pensiero. Resta da dire che questo libro, La sola rivoluzione, è forse il più affascinante fra i libri di Krishnamurti. E quale rivoluzione viene preconizzata! La più sconvolgente e rinnovatrice di tutte le rivoluzioni possibili: la rivoluzione nello spirito dell’uomo.
La domanda impossibile
Jiddu Krishnamurti
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 1978
pagine: 164
L’accesso al pensiero di Krishnamurti è meno facile di quanto si è portati a credere alla semplice lettura di un suo libro. A prima vista tutto appare chiaro: alcuni interlocutori, che provengono da tutte le culture, dai più vari gruppi sociali, e di tutte le età, interrogano sui problemi ultimi: Dio, la religione, la società, la verità, il bene, il male, e così via. Krishnamurti risponde, interroga a sua volta, cercando di portare l’interlocutore alla conoscenza di “ciò che veramente è”. Tutto sembra semplice. Ma si provi a rileggere qua e là il libro dopo qualche tempo. Tutto sembrerà nuovo, in una luce diversa. È perché il pensiero di Krishnamurti è denso e le illuminazioni si succedono l’una all’altra in uno stile conversativo che rinuncia alle complicazioni intellettualistiche ma esprime soltanto ciò che deve esser detto, e nel modo più piano in cui pensiero e parola formano un unico strumento che va diritto allo scopo: comunicare. Ecco come va letto Krishnamurti: lentamente e ripetutamente, finché non sia assimilato e si sia fatto pensiero del nostro pensiero. Resta da dire che questo libro, La sola rivoluzione, è forse il più affascinante fra i libri di Krishnamurti. E quale rivoluzione viene preconizzata! La più sconvolgente e rinnovatrice di tutte le rivoluzioni possibili: la rivoluzione nello spirito dell’uomo.
Al di là della violenza
Jiddu Krishnamurti
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 1978
pagine: 160
“Abbiamo costruito una società che è violenta”, dice Krishnamurti, “e noi, in quanto esseri umani, siamo violenti. Ecco perciò la domanda più importante: è possibile metter fine a questa tremenda violenza in noi stessi?”. Tecnologicamente l’uomo ha fatto enormi passi in avanti, ma nella sua natura egli rimane quello che era migliaia di anni fa: avido, invidioso, aggressivo e oppresso dal dolore. Un fondamentale cambiamento deve operarsi nella psiche umana e tale cambiamento potrà arrivare solo attraverso la completa libertà dalla paura; se la mente non è assolutamente libera dalla paura, ogni forma di azione porterà ulteriore danno, infelicità, confusione. Il cambiamento nella società è di secondaria importanza, si produrrà infatti naturalmente quando gli esseri umani avranno compiuto, attraverso la meditazione e la vera religione, il cambiamento vitale in loro stessi. Deve esserci quell’ordine che nasce da una comprensione del disordine; il processo stesso del controllo alimenta il disordine, ma anche il suo opposto – la mancanza del controllo – alimenta il disordine. Cosicché è richiesta è l’immobilità della mente, la sua disciplina completa, quieta e straordinaria. La mente religiosa è luce a se stessa. L’unico problema è che l’essere umano deve produrre in se stesso, radicalmente e profondamente, una rivoluzione; e tale opera richiede tutta una vita.