Libri di Federica Castelli
Jane Addams, Chicago e la Hull House. Una democrazia radicata
Federica Castelli
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 156
Jane Addams, premio Nobel per la pace nel 1931, fu filosofa, sociologa e attivista, ma soprattutto fu una pioniera. Alla fine del Diciannovesimo secolo, il suo pensiero innovativo e le coraggiose iniziative intraprese mutarono per sempre la percezione della vita sociale, degli spazi urbani e della democrazia. Cofondò la Hull House di Chicago, uno spazio concepito per fare comunità e dedicato all’impegno sociale in cui saperi, invenzioni e pratiche politiche ridisegnarono i contorni di un vicinato marginalizzato e oppresso. Come spazio di libertà e di cura, la Hull House produsse pratiche di cittadinanza e partecipazione, che ancora oggi interloquiscono con i movimenti femministi urbani contemporanei. Lo spazio urbano rivela così la sua natura profondamente politica, come campo di conflitti, di invenzioni e alleanze per una democrazia radicata, in continuo mutamento. Prefazione di Núria Sara Miras Boronat e Matteo Santarelli; Postfazione a cura di Simona Ammerata e Mara Bevilacqua per la Casa delle donne Lucha y Siesta.
Bruci la città. Generi, transfemminismi e spazio urbano
Giada Bonu Rosenkranz, Federica Castelli, Serena Olcuire
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2023
pagine: 176
Il libro affronta l'intreccio tra la dimensione del genere e quella della città, attraverso le riflessioni e le pratiche sviluppate dai movimenti femministi e transfemministi in Italia. Utilizzando gli strumenti di diversi ambiti disciplinari, il testo mette a tema lo spazio pubblico, gli spazi transfemministi, gli spazi delle pratiche quotidiane, gli spazi del rapporto con le istituzioni. Il titolo allude al desiderio, come passione e motore dell'azione politica, e al conflitto. Più che un resoconto, infatti, questo libro vuole essere un dialogo a più voci che restituisce la postura critica e conflittuale con cui i movimenti e le pratiche transfemministe oggi contestano, risignificano, trasformano, fanno ardere gli spazi urbani.
Comunarde. Storie di donne sulle barricate
Federica Castelli
Libro: Libro in brossura
editore: Armillaria
anno edizione: 2021
Formatesi politicamente e pubblicamente in un contesto storico che le negava in quanto donne, le Comunarde hanno lottato per un’idea di collettività nuova, seguendo percorsi inattesi, fuori dalle narrazioni misogine dell’epoca. Hanno immaginato una società radicata su altre basi, che permettesse uguaglianza e pieno esercizio della cittadinanza a stranieri e francesi, borghesi e proletari, uomini e donne. Nell’anno del 150° anniversario, questo saggio riconosce la voce delle donne che hanno dato vita alla Comune di Parigi e al radicale mutamento dell’immaginario politico mantenendo lo sguardo sui corpi, sulle esperienze materiali e sulle pratiche collettive. Alle generazioni successive ricordano che niente è mai acquisito quando si tratta di uguaglianza dei sessi, che il progetto politico deve orientarsi in modo plurale e che i rapporti di genere si danno sempre su piani intricati e stratificati. Tutto ciò comporta rileggere questa esperienza con una postura femminista per rintracciare parole e azioni che parlino alla nostra contemporaneità. Più di tutto, le Comunarde dimostrano che anche le donne hanno il diritto di essere rivoluzionarie.
Femminismi. Idee, movimenti, conflitti
Libro: Libro in brossura
editore: Nova Delphi Libri
anno edizione: 2021
pagine: 168
Il volume si propone come strumento di orientamento nel panorama, plurale e sempre in movimento, dei femminismi internazionali, in un percorso genealogico che abbraccia gli ultimi due secoli. Il suo intento è quello di disporre quadri di riferimento, aggiornandoli con riflessioni critiche, spunti e dialoghi utili a fornire strumenti concettuali per una lettura sessuata e femminista delle dinamiche contemporanee. Seguendo traiettorie policrome, le autrici e gli autori di queste pagine mettono a fuoco e in relazione i femminismi e le lotte che compongono il nostro presente, in un vivace dialogo multidisciplinare e interdisciplinare. Contributi di A. Balzano, L. Benadusi, L. Bernini, G. Bonu, R. Carocci, F. Casafina, F. Castelli, A. Chiricosta, C. Corazza, A. Curcio, N. Elsakaan, S. Federici, S. Fiorletta, V. Mercandino, R. Pepicelli, D. Ribeiro, D. Rossini, P. Stelliferi.
Conflitti. Filosofia e politica
Federica Castelli, Federica Giardini, Francesco Raparelli
Libro
editore: Le Monnier Università
anno edizione: 2020
pagine: VIII-160
Il volume offre una ricognizione introduttiva, e al contempo approfondita, del conflitto politico nelle sue diverse forme ed evoluzioni storiche e sociali, attraverso una successione di voci che, in interlocuzione tra loro, declinano il concetto e ne colgono lo spessore filosofico, le genealogie. Il conflitto – sia quando esso viene ritenuto legittimo, sia quando viene neutralizzato o addirittura espulso dai sistemi di potere – è la chiave per afferrare i processi di innovazione o di regressione del quadro istituzionale, per affrontare le urgenze teoriche sollevate dalle faglie e dagli smottamenti del nostro tempo, per presentare in modo inedito la storia del pensiero politico moderno e contemporaneo. Ponendo il conflitto al centro dell’analisi, emergono soggetti ed eventi – dalle lotte femministe a quelle decoloniali – che il canone disciplinare ha tralasciato o relegato al rango di storia minore. E altrettanto si mostra come il politico – con le sue descrizioni – sia continuamente modificato dalle tensioni sociali che lo disgregano e lo ricompongono.
La leggenda della verità. Scienza, filosofia, arte di fronte alla verità
Jean-Paul Sartre
Libro: Libro in brossura
editore: Marinotti
anno edizione: 2019
pagine: 100
Di straordinaria attualità e pubblicati per la prima volta in Italia, i testi raccolti in questo volume riportano per intero le riflessioni di Sartre su un tema - la verità - sul quale è tornato a più riprese durante la sua vita di filosofo. Sartre si confronta con quelle che lui individua come le tre possibili accezioni di verità: la "verità del certo" rappresentata dalla scienza e dal suo corollario politico, la democrazia; la "verità del probabile" definita dalla filosofia ed infine la "verità dell'uomo solo", che prova ad andare al di là del certo e del probabile per scoprire quella verità che scaturisce dalla propria ricerca individuale. Sartre cerca, in chiave ironico-critica, di difendere la sua tesi, ovvero la superiorità "dell'uomo solo" sulle verità della scienza e le approssimazioni dei filosofi, procedendo di aporia in aporia moltiplicando dubbi e obiezioni. Non è affatto semplice imporre oggi un'alternativa alla scienza ed alla filosofia.
Lo spazio pubblico
Federica Castelli
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 240
I mutamenti sociali degli ultimi anni hanno mostrato l'esigenza di rimettere in discussione il tema dello spazio pubblico, portando all'apertura di forti dibattiti circa la sua natura e le sue definizioni. Una delle cause principali delle ambiguità che segnano tali discussioni deriva dal continuo oscillare tra l'idea di spazio pubblico come spazio fisico e materiale e l'idea di spazio pubblico nel suo senso metaforico, come arena politica. L'intento del volume è mostrare come lo spazio pubblico, in quanto spazio politico, sia sempre legato alla sua dimensione materiale. Procedendo attraverso la ricostruzione genealogica e l'analisi critica delle recenti dinamiche sociali e politiche secondo la prospettiva del conflitto e della differenza, queste pagine cercano di evidenziare gli slittamenti, i ritorni, le reinvenzioni dietro i diversi usi del concetto, articolandone e problematizzandone gli assunti, mostrandone le implicite visioni ed esigenze politiche.
Tortura, diritto e libertà
Jean-Paul Sartre
Libro: Libro in brossura
editore: Marinotti
anno edizione: 2018
pagine: 190
Di straordinaria attualità, le riflessioni politiche di Sartre raccolte in questo volume, a cura di Michel Kail, ripercorrono, in momenti storici differenti, le analisi e le lucide considerazioni sulla Tortura, il Diritto e la Libertà, del tutto inedite al pubblico italiano. I primi studi sul Diritto risalgono al 1927 dedicati al rapporto tra sovranità dello Stato e diritto naturale degli individui ed all'amara constatazione dei perpetui conflitti tra diritti individuali e diritti collettivi. Il diritto non è il frutto della libertà individuale, né del costume, bensì è un'esperienza dialettica che assicura alla collettività la sua coesione. Ma quando la collettività s'istituzionalizza in società, non è escluso pensare che lo Stato possa anche assumere prerogative basate sul Terrore e sulla Violenza. A partire dal 1947-48 le riflessioni di Sartre si rivolgono ai crimini di guerra ed alla funzione del Tribunale Russell e di quello di Norimberga convocati per discutere sui temi della tortura e del genocidio. È ipotizzabile la creazione di un Tribunale tanto rivoluzionario da essere capace di garantire alle esigenze etiche delle masse una dimensione giuridica? Nel 1972 Sartre tiene una Conferenza a Bruxelles sul rapporto fondamentale tra la Giustizia e lo Stato. Sartre pone due questioni di rilievo, ancora oggi al centro del dibattito politico: può esserci libertà se il potere giudiziario non è separato dal potere legislativo e dall'esecutivo? Ed altra questione: la Giustizia deriva dallo Stato o dal popolo? Le analisi di Sartre, data la complessità dei temi affrontati, sono costellate da ripensamenti, revisioni, paradossi e contraddizioni derivanti, anche e soprattutto, dalla dialettica della storia che trasforma ogni concetto nel suo contrario in una tensione sempre aperta a nuovi sviluppi. Sartre ancora una volta ci sorprende lasciandoci degli scritti profetici che aiutano a comprendere con più consapevolezza l'epoca tumultuosa che stiamo vivendo, sempre più turbata da tensioni e conflitti mondiali, che corrono il rischio di innescare dittature e massacri.
Corpi in rivolta. Spazi urbani, conflitti e nuove forme della politica
Federica Castelli
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 196
Cosa significa protestare per le strade, perché occupare uno spazio nella città? Veniamo da un recente risveglio, da anni che hanno riportato la politica nelle piazze e nelle strade. In tutto il mondo uomini e donne sono scesi in piazza manifestando un'urgenza condivisa di resistenza, di riappropriazione degli spazi e della capacità di agire e fare politica a partire dalle vite. Come comprendere la specificità di queste esperienze? Perché chiamarle rivolte urbane e non rivoluzioni? Quali sono gli strumenti per leggere una rivolta senza astrarre, generalizzare, neutralizzare? Stare per le strade è la pratica di 'stasis' che crea lo spazio per la rivolta e contemporaneamente dispone un modo affettivo di vivere lo spazio urbano. Durante una protesta, la corporeità è esposta in tutta la sua intensità appassionata e vulnerabile. Il corpo al centro permette di cogliere la relazione che questi eventi intessono con gli spazi urbani, il nuovo senso della politica che propongono e i rapporti tra uomini e donne nel momento della protesta.