Libri di Federica Giardini
Quaderno di appunti di filosofia politica
Federica Giardini, Gea Piccardi
Libro
editore: Pigreco Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 96
In cielo come in terra. Storia filosofica del male
Susan Neiman
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2013
pagine: XV-351
"Ci chiediamo se spiegare le cose si avvicini troppo a giustificarle e, se è così, dove dovremmo fermarci. Ci preoccupiamo su come mantenere un impegno di giustizia quando il mondo intero non lo fa. Ci chiediamo quale sia lo scopo di dare senso teorico al mondo quando non possiamo dare un senso alla miseria e al terrore. Possiamo farlo con ironia, asciuttezza o passione, ma in ogni caso troviamo il modo per considerare una parte trascurata del problema come il senso stesso della vita. Concentrarsi su tali questioni non consiste nel sostituire il pensiero critico con il buonismo. Al contrario: i testi qui discussi dovrebbero rivelare che poche cose danno adito a un pensiero di profondità e rigore tali da togliere il fiato e che, soprattutto, danno adito al dialogo, il vero inizio della filosofia": da queste considerazioni prende avvio la riflessione di Susan Neiman sul problema del male. Che senso ha un mondo dove gli innocenti soffrono? Quale fede in un potere divino o nell'umano progresso resiste a non catalogare il male? Il male è forte e radicato o banale e mediocre? Fino a quando l'impossibile può divenire possibile in termini di brutalità e violenza? In un serrato confronto con molte voci della filosofia degli ultimi tre secoli - da Voltaire e Rousseau a Kant, da Leibniz a Schopenhauer, passando per Nietzsche e Freud, fino a giungere ai contemporanei Adorno, Camus, Arendt e Rawls - Susan Neiman dimostra come il male non abbia una essenza costante.
L'alleanza inquieta. Dimensioni politiche del linguaggio
Federica Giardini
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2011
pagine: 210
Teatro Valle occupato. La rivolta culturale dei beni comuni
Federica Giardini, Ugo Mattei, Rafael Spregelburd
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2012
pagine: 95
Dalle piazze spagnole a quelle arabe, da occupywallstreet alla primavera italiana dei referendum, mobilitazioni e tumulti superano la dimensione della protesta ed esprimono il bisogno di una reale alternativa sociale. Al Valle, il più antico Teatro di Roma, si respira lo stesso anelito. La sua occupazione, a opera di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo, sperimenta un nuovo modello di produzione culturale nel tentativo di superare governance amministrativa e logica del profitto privato. La "Fondazione Teatro Valle Bene Comune" è infatti la prima istituzione di rilevanza europea a essere gestita secondo un principio di autogoverno. Un prototipo riproducibile in settori diversi: dai musei ai centri di ricerca, dalle scuole agli ospedali. Lo statuto della "Fondazione Teatro Valle", che trascrive in forma giuridica la rivendicazione di un "bene comune", presenta due elementi radicalmente innovativi: la gestione partecipata della cittadinanza e l'autogoverno delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo. Sui contenuti e la valenza di questo statuto, nel libro vengono chiamati a esprimersi, oltre agli occupanti, il giurista Ugo Mattei, la filosofa Federica Giardini e il drammaturgo Rafael Spregelburd.
La chiesa cattolica. Dove tutte le verità si danno appuntamento
Gilbert Keith Chesterton
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2015
pagine: 117
È con la consueta inclinazione al paradosso e all'ironia che Chesterton ci parla di un'esperienza drammatica come la conversione religiosa, partendo ovviamente dalla sua personale, avvenuta nel 1922. In queste pagine - sottili, brillanti, appassionate - accompagna l'anima perennemente in bilico del convertito attraverso le tre fasi che precedono l'ingresso nella Chiesa di Roma: l'assunzione di un atteggiamento intellettualmente onesto nei confronti di essa, quindi la sua progressiva e irresistibile scoperta e infine l'impossibilità di abbandonarla una volta entratovi. Al termine di tale pellegrinaggio interiore, la religione più antica si rivela sorprendentemente la più nuova, più nuova delle cosiddette religioni nuove - come protestantesimo, socialismo o spiritismo -, perché, a differenza di esse, da duemila anni la tradizione e la verità cattoliche conservano intatta la propria validità. Per Chesterton il solido fondamento di questa autentica universalità (al di là dell'azione della Grazia, mistero teologico sempre sotteso alla fede) risiede nella razionalità e nella libertà del cattolicesimo.
La chiesa cattolica. Dove tutte le verità si danno appuntamento
Gilbert Keith Chesterton
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2025
pagine: 118
È con la consueta inclinazione al paradosso e all’ironia che Chesterton ci parla di un’esperienza drammatica come la conversione religiosa, partendo ovviamente dalla sua personale, avvenuta nel 1922. In queste pagine – sottili, brillanti, appassionate – accompagna l’anima perennemente in bilico del convertito attraverso le tre fasi che precedono l’ingresso nella Chiesa di Roma: l’assunzione di un atteggiamento intellettualmente onesto nei confronti di essa, quindi la sua progressiva e irresistibile scoperta e infine l’impossibilità di abbandonarla una volta entratovi. Al termine di tale pellegrinaggio interiore, la religione più antica si rivela sorprendentemente la più nuova, più nuova delle cosiddette religioni nuove – come protestantesimo, socialismo o spiritismo –, perché, a differenza di esse, da duemila anni la tradizione e la verità cattoliche conservano intatta la propria validità. Per Chesterton il solido fondamento di questa autentica universalità (al di là dell’azione della Grazia, mistero teologico sempre sotteso alla fede) risiede nella razionalità e nella libertà del cattolicesimo.
Fai fiorire la tua vita. Una nuova, rivoluzionaria visione della felicità e del benessere
Martin E. P. Seligman
Libro: Libro in brossura
editore: Anteprima Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 443
Per Martin Seligman, il fondatore della psicologia positiva - la teoria che rivoluziona molti dei risultati della psicologia tradizionale -, è possibile insegnare (già a scuola) che cos'è il benessere e capire scientificamente che cosa rende felici le persone. Incentrata attorno a cinque capisaldi l'emozione positiva, il coinvolgimento, il significato, la realizzazione, i buoni rapporti -, la felicità è un obiettivo alla portata di tutti, purché si apprendano e si mettano in pratica i comportamenti corretti, verso gli altri e, innanzitutto, verso sé stessi. Attraverso semplici esercizi e test divertenti, sperimentati con successo negli ambiti più diversi, da quello militare a quello commerciale, da quello medico a quello scolastico - e anche grazie al racconto di numerosi casi reali -, il lettore scoprirà le proprie attitudini e abilità, così come le proprie carenze e i propri blocchi, compiendo così il primo passo verso il flourishing e il superamento dei vincoli imposti dalla società. A dieci anni da "La costruzione della felicità", Seligman propone qui l'esposizione della sua teoria sulle straordinarie possibilità insite nella natura dell'uomo.
I nomi della crisi. Antropologia e politica
Federica Giardini
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2017
pagine: 144
Le analisi del contemporaneo sono pervase da una tonalità di urgenza: che sia per ricomporre un senso di frammentazione, per articolare nuovamente i diversi momenti della vita associata, che altrimenti appaiono frammentati e caotici, o che sia per ritrovare un senso condiviso o una questione su cui affrontarsi, la domanda sull'umano si presenta impellente e convoca a dare risposte. In effetti è nei momenti di crisi che emerge il duplice movimento che lega antropologia e politica - se la domanda antropologica interpella la dimensione politica al trapasso delle forme della vita associata, l'ambito politico viene strappato alle forme già costituite e viene chiamato a riarticolare l'umano nelle sue grammatiche relazionali. Prendendo in esame le tesi canoniche del pensiero politico in merito alle passioni, alle relazioni, alle attività e alle loro forme, il percorso delinea le tensioni che di epoca in epoca hanno offerto risposte a tale domanda per riaprire le questioni del presente.
Il laboratorio del Gulag. Le origini del sistema concentrazionario sovietico
Francine-Dominique Liechtenhan
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2019
pagine: 319
Tra i monasteri e gli eremi delle Solovki – l’arcipelago del Mar Bianco, nell’estrema parte nord-occidentale della Russia, al largo di Archangel’sk – fu creato il primo campo di concentramento sovietico, il laboratorio di quella rete di 476 campi divenuti tristemente famosi con il nome di «Gulag». A partire dal 1923 e fino al 1939 i bolscevichi vi deportarono i «nemici» del comunismo: aristocratici, preti, «borghesi », contadini, operai, intellettuali, funzionari, artisti, quadri del Partito caduti in disgrazia. «Inventato» da Trockij, adottato da Lenin e perfezionato da Stalin, il campo delle Solovki arrivò a ospitare 70.000 detenuti e nel solo 1937 furono eseguite 2000 fucilazioni. Il modello delle Solovki (e, più in generale, il Gulag) influenzò profondamente la costruzione della società sovietica: si calcola che in quei decenni un adulto su sette trascorse almeno alcuni mesi in un campo. L’esperienza penitenziaria serviva a distruggere le «strutture» dell’epoca imperiale, a livellare le classi sociali e, soprattutto durante lo sforzo bellico, a fornire la manodopera necessaria all’industrializzazione del paese. L’«armata del lavoro» teorizzata da Trockij nel 1918, che avrebbe dovuto fare le fortune dell’Unione Sovietica, non consistette in altro che in migliaia e migliaia di esseri umani ridotti in schiavitù, mutilati e uccisi (anche mediante l’uso, sempre negato dalle autorità, di armi batteriologiche). Costruito sulla scorta di una vasta documentazione originale, resa in gran parte accessibile dall’apertura degli archivi dell’ex Unione Sovietica, e con l’ausilio di molte testimonianze inedite di prigionieri sopravvissuti e dei loro familiari, questo libro di Francine-Dominique Liechtenhan è un contributo alla conoscenza della verità e un omaggio alla memoria delle vittime del comunismo, ancora oggi dolorosamente neglette, in Russia come in Occidente.
La dieta agar-agar. Per ritrovare una linea e una forma perfette
Anne Dufour, Carole Garnier
Libro: Libro in brossura
editore: L'Età dell'Acquario
anno edizione: 2019
pagine: 192
L'agar-agar è una piccola alga, utilizzata da sempre sull'ormai famosa isola dei centenari giapponesi (Okinawa), che possiede qualità straordinarie. Come hanno accertato diverse ricerche condotte in tutto il mondo, diminuisce la fame, intrappola i grassi cattivi, gli zuccheri, le calorie e abbassa il tasso di colesterolo e dei trigliceridi. Priva di un gusto e di un profumo precisi, può essere aggiunta a qualsiasi alimento senza alterarne le qualità organolettiche. Per di più è facile da reperire e da utilizzare in una serie di ricette gustose e invitanti, che non richiedono speciali abilità o molto tempo da passare in cucina. Questa piccola e maneggevole guida alle virtù e all'uso dell'agar-agar si rivelerà perciò estremamente utile per chi vuole migliorare la qualità della sua alimentazione, o desidera perdere qualche chilo senza fare sacrifici inutili ed eccessivi, o deve limitare l'assunzione di zuccheri e grassi, e per chi vuole cucinare senza fare uso dei preparati di origine animale normalmente in commercio. Anche i meno esperti impareranno a preparare in pochi minuti e con soddisfazione flan, aspic, terrine, bavaresi, mousse, marmellate «extralight» e gelati, ma soprattutto apprenderanno come sia facile mangiare con gusto e sentirsi bene, per sempre.
La natura dell'economia. Femminismo, economia politica, ecologia
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2020
pagine: 198
Dalle mobilitazioni per il salario al lavoro domestico degli anni Settanta alla ripresa della questione della riproduzione sociale su scala planetaria, la critica femminista dell’economia politica, attingendo alle prospettive aperte dalle mobilitazioni e dalle pratiche dei movimenti delle donne, aiuta a comprendere la «natura» attuale dell’economia, tanto nei suoi aspetti ideologici che strutturali. L’analisi della natura dell’economia mostra, infatti, come i processi di valorizzazione capitalistica sottopongano le attività umane e le risorse naturali a un regime di visibilità e invisibilità strumentale: dalla disponibilità incondizionata della cura assegnata alle donne al consumo illimitato di quel che rende possibile la vita, fino alle falsificazioni del capitalismo green. I contributi presenti nel volume non si limitano a ricostruire la parte delle donne in questi processi, ma concorrono a una ridefinizione del campo economico e delle sue intersezioni con l’ecologia.
Conflitti. Filosofia e politica
Federica Castelli, Federica Giardini, Francesco Raparelli
Libro
editore: Le Monnier Università
anno edizione: 2020
pagine: VIII-160
Il volume offre una ricognizione introduttiva, e al contempo approfondita, del conflitto politico nelle sue diverse forme ed evoluzioni storiche e sociali, attraverso una successione di voci che, in interlocuzione tra loro, declinano il concetto e ne colgono lo spessore filosofico, le genealogie. Il conflitto – sia quando esso viene ritenuto legittimo, sia quando viene neutralizzato o addirittura espulso dai sistemi di potere – è la chiave per afferrare i processi di innovazione o di regressione del quadro istituzionale, per affrontare le urgenze teoriche sollevate dalle faglie e dagli smottamenti del nostro tempo, per presentare in modo inedito la storia del pensiero politico moderno e contemporaneo. Ponendo il conflitto al centro dell’analisi, emergono soggetti ed eventi – dalle lotte femministe a quelle decoloniali – che il canone disciplinare ha tralasciato o relegato al rango di storia minore. E altrettanto si mostra come il politico – con le sue descrizioni – sia continuamente modificato dalle tensioni sociali che lo disgregano e lo ricompongono.