Libri di Francesco Raparelli
Singolarità e istituzioni. Antropologia e politica oltre l'individuo e lo Stato
Francesco Raparelli
Libro: Libro in brossura
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2021
pagine: 172
L'individuo è un atomo, una monade senza finestre, un confine con tanto di muri e filo spinato; la singolarità è potenza – ovvero desiderio di vita – e intreccio – ovvero combinazione dei desideri secondo i corpi, le tracce o immagini che di questi abbiamo, le idee. L'individuo è un'emergenza, un'isola, lava rappresa; la singolarità è un modo di essere della materia-energia dalla quale la natura tutta costantemente sorge. Gli individui sono sempre giustapposti e in competizione, le singolarità sono sempre in composizione o, al contrario, compresse, avvelenate, infine decomposte: i primi pretendono contratti e denaro, sovrani e leggi; le seconde, nel conflitto, mostrano con esempi, usano regole, inventano istituzioni. Il libro, attraverso un confronto serrato con i classici del pensiero politico e della metafisica, ma anche con la psicoanalisi, la filosofia del linguaggio e le scienze sociali, ricostruisce l'alternativa che segna la modernità capitalistica e la lunga crisi del nostro tempo, avanzando alcune proposte per prendere congedo da entrambe.
L'intelligenza in lotta. Sapere e produzione nel tardocapitalismo
Hans-Jürgen Krahl
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2021
pagine: 163
Questo libro, a cinquant’anni dalla scomparsa dell’autore, raccoglie una selezione essenziale dei suoi scritti più importanti, da tempo non più disponibili in italiano, rendendo così di nuovo accessibile un laboratorio teorico-politico di straordinaria attualità: è proprio in questi ultimi anni, infatti, che le intuizioni e le previsioni di Hans-Jürgen Krahl – dalla fine della separazione tra lavoro manuale e lavoro intellettuale all’intellettualità di massa come nuova forza-lavoro, fino al linguaggio e alla vita della mente come risorse immediatamente produttive – si sono dispiegate in tutta la loro complessità, trasformando radicalmente il mondo in cui viviamo. Punto di riferimento imprescindibile per l’operaismo italiano, segno dell’attualità di questo francofortese anomalo è anche il rinnovato interesse per i suoi scritti dimostrato da molti giovani studiosi. Quello che avete tra le mani è di fatto un piccolo classico del pensiero critico contemporaneo, indispensabile per chiunque intenda non solo interpretare il mondo, ma anche trasformarlo. Postfazione di Detlev Claussen.
Conflitti. Filosofia e politica
Federica Castelli, Federica Giardini, Francesco Raparelli
Libro
editore: Le Monnier Università
anno edizione: 2020
pagine: VIII-160
Il volume offre una ricognizione introduttiva, e al contempo approfondita, del conflitto politico nelle sue diverse forme ed evoluzioni storiche e sociali, attraverso una successione di voci che, in interlocuzione tra loro, declinano il concetto e ne colgono lo spessore filosofico, le genealogie. Il conflitto – sia quando esso viene ritenuto legittimo, sia quando viene neutralizzato o addirittura espulso dai sistemi di potere – è la chiave per afferrare i processi di innovazione o di regressione del quadro istituzionale, per affrontare le urgenze teoriche sollevate dalle faglie e dagli smottamenti del nostro tempo, per presentare in modo inedito la storia del pensiero politico moderno e contemporaneo. Ponendo il conflitto al centro dell’analisi, emergono soggetti ed eventi – dalle lotte femministe a quelle decoloniali – che il canone disciplinare ha tralasciato o relegato al rango di storia minore. E altrettanto si mostra come il politico – con le sue descrizioni – sia continuamente modificato dalle tensioni sociali che lo disgregano e lo ricompongono.
Marco Raparelli. Human is a state of mind
Francesco Raparelli
Libro: Copertina morbida
editore: Produzioni Nero
anno edizione: 2020
pagine: 184
Rivolta o barbarie. La democrazia del 99 per cento contro i signori della moneta
Francesco Raparelli
Libro: Copertina morbida
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2012
pagine: 219
Ormai anche i più accesi sostenitori del libero mercato devono fare i conti con un sospetto: che l'odierna crisi del capitalismo, con le enormi contraddizioni sociali che porta con sé, ne mostri limiti irreparabili. "Rivolta o barbarie", il nuovo lavoro di Francesco Raparelli, radicalizza quest'interrogativo, smascherando tanto le menzogne prodotte da un trentennio di dittatura neoliberista quanto l'odiosa retorica del sacrificio collettivo propinata da governi tecnici e "grandi coalizioni" europee: e se la crisi globale, si chiede Raparelli, fosse in realtà l'occasione per il capitalismo di compiere un decisivo salto di qualità nello sfruttamento dell'uomo e della natura? Attraverso una lucida analisi dei dati economici e delle dinamiche sociali, Raparelli mostra il legame tra l'offensiva contro diritti del lavoro, welfare e beni comuni, in corso ovunque in Occidente, e un più vasto progetto di "recinzione" dell'intera società, giungendo a scorgere i tratti, con Marx, di una "nuova accumulazione originaria". Come possiamo scongiurare questa catastrofe? Attraverso una grande "coalizione di poveri", che miri a realizzare, come non teme di ribattezzarlo l'autore, il comunismo del XXI secolo. In altre parole, la democrazia di quel 99 per cento di cui si sono definiti parte il movimento Occupy e la rivolta degli indignados. Consapevoli che, come direbbe Brecht, la rivoluzione è la semplicità difficile a farsi. Prefazione di Paolo Virno.