Libri di Marco Mondini
Il ritorno della guerra. Combattere, uccidere e morire in Italia 1861-2023
Marco Mondini
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2024
pagine: 408
La storia è tornata e ha riportato la guerra. Dal momento in cui è stata immaginata come Stato nazionale fino all'atto della sua nascita, durante le campagne del Risorgimento, i conflitti mondiali e la lotta partigiana, la storia dell'Italia unita sembra un'unica narrazione di uomini in armi, sacrificio, guerre e combattimenti. Certo, a conti fatti a essere tramandate sono più sconfitte e ritirate che vittorie gloriose. Ma ciò non toglie che da oltre un secolo le memorie degli italiani siano state affollate soprattutto dall'esperienza della morte sul campo di battaglia. La morte temuta, la morte inferta, la morte per la collettività, la morte per poter immaginare un futuro democratico, la morte onorevole. Marco Mondini rilegge questo lungo racconto in un viaggio attraverso l'immaginario e il ricordo delle guerre. E oggi? Armi e morte sono tornate a occupare il nostro spazio quotidiano sfidando la tentazione di distogliere lo sguardo.
Alpini. Parole e immagini di un mito guerriero
Marco Mondini
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2008
pagine: 255
Perché gli alpini sono diventati un mito così popolare nell'immaginario degli italiani, passando indenni attraverso due guerre mondiali, la dittatura, la guerra civile, la guerra fredda, mentre il resto della forze armate perdeva molto del proprio prestigio e della propria capacità di attirare consenso? Le origini di questa straordinaria fortuna, unica in Europa, deve forse essere ricercata in una complessa interazione tra testi letterari di successo, capaci di riutilizzare il preesistente mito delle Alpi di origine romantica, e una potente rete associativa, l'Associazione Nazionale Alpini, capace di farsi promotrice del mito, collettore di consenso, e di mobilitare negli ultimi cinquant'anni decine di migliaia di persone in grandi feste pubbliche e patriottiche.
Armi e potere. Militari e politica nel primo dopoguerra
Marco Mondini
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2006
pagine: 64
Dalla guerra alla pace. Retoriche e pratiche della smobilitazione nell'Italia del Novecento
Marco Mondini, Guri Schwarz
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2008
pagine: 240
Venezia, Treviso e Padova nella grande guerra
Lisa Bregantin, Livio Fantina, Marco Mondini
Libro: Libro in brossura
editore: ISTRESCO
anno edizione: 2008
pagine: 204
Fiume! Scene, volti, parole di una rivoluzione immaginata 1919-1920
Marco Mondini, Alessio Quercioli, Fabrizio Rasera
Libro
editore: Museo Storico Italiano della Guerra
anno edizione: 2010
pagine: 136
Nel 1919, all'indomani della fine della guerra, a Fiume si raccolsero intellettuali, soldati, militanti rivoluzionari provenienti da tutta Italia – guidati da Gabriele D’Annunzio – decisi a rifiutare gli accordi di Londra e a dare vita ad un’esperienza che esaltasse l'identità italiana della città. Fiume divenne il luogo dove sperimentare il cambiamento che la fine del conflitto aveva promesso. Il Museo della Guerra ha dedicato alle vicende fiumane una mostra nel 2010; il catalogo presenta un album fotografico e saggi di Marco Mondini (Fiume e l’Italia del dopoguerra. Dalla mancata smobilitazione alla rivoluzione generazionale) e Alessio Quercioli (“Con la Spada e col Cuore”: i trentini a Fiume con D’Annunzio), con un’antologia curata da Fabrizio Rasera (Da Trento a Fiume. Una piccola antologia).
Generazioni intellettuali. Storia sociale degli allievi della Scuola Normale Superiore di Pisa nel Novecento (1918-1946)
Marco Mondini
Libro: Libro in brossura
editore: Scuola Normale Superiore
anno edizione: 2011
pagine: 305
Il volume di Marco Mondini si inserisce in un complessivo progetto editoriale mirante a illuminare momenti decisivi della storia della Scuola Normale Superiore di cui quest'anno è stato celebrato il bicentenario. In modo particolare è illuminata la storia della Normale in un periodo cruciale, quello compreso tra gli anni Venti e Cinquanta del Novecento: avvalendosi anche di ampie e documentate indagini d'archivio sono ripercorse le vicende dell'istituzione, e dei suoi allievi, attraverso il primo dopoguerra, la direzione di Giovanni Gentile, il secondo conflitto mondiale. Ne viene fuori un ritratto della Scuola, che contribuisce a gettare luce su un capitolo importante della storia italiana colta anche, al di là della superficie, nei suoi momenti di tensione e di conflitto.
Andare per i luoghi della grande guerra
Marco Mondini
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2015
pagine: 150
Raramente una guerra ha lasciato tracce così tanto indelebili sul paesaggio come il primo conflitto mondiale in Italia. Le battaglie combattute tra il 1915 e il 1918 sono visibili ovunque. Non solo nella natura ma anche nelle città, bombardate, occupate, a volte completamente distrutte e ricostruite dalle fondamenta (come Asiago, rasa al suolo nel 1916 e rifatta da capo negli anni venti). E nelle opere d'arte, a volte perse per sempre, a volte solo ferite e recuperate - il duomo di Padova, la chiesa degli Scalzi di Venezia, la gipsoteca di Possagno, con i modelli originali delle sculture di Antonio Canova, centrata da una granata nel 1918. Questo volume delinea un itinerario, dalle montagne ai fiumi alle città, tra i teatri della guerra italiana.
La guerra italiana. Partire, raccontare, tornare 1914-18
Marco Mondini
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2018
pagine: 458
Alla Grande Guerra si guarda oggi da una nuova prospettiva che privilegia la storia culturale e sociale. A tale approccio originale guarda questo libro per raccontare l'esperienza italiana nel contesto dell'apocalisse globale del 1914-18. Facendo ricorso a un ventaglio vastissimo di fonti, dagli archivi ufficiali alle fotografie private, dalla memorialistica alle cartoline illustrate, il volume mette a fuoco tre aspetti essenziali della guerra italiana: l'attesa del conflitto e la mobilitazione prima del 1915; la vita al fronte e l'esperienza della battaglia così come fu raccontata dai soldati (e reinventata da giornali, riviste e film); infine la difficile, e per molti impossibile, uscita da quell'orizzonte di morte e violenza.
Soldati e quotidianità della guerra
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2019
pagine: 143
I saggi raccolti in questo volume sono il frutto dell'approfondimento di alcuni interventi presentati al convegno "Soldati e quotidianità della guerra", svoltosi all'Università di Padova nel maggio 2016. Si tratta di contributi di studiosi di discipline diverse, di nazionalità differenti (italiani, sloveni, francesi), appartenenti a generazioni differenti e con prospettive disciplinari e metodologie molto variegate, accomunati tutti dall'obiettivo di ripensare i mille volti del primo conflitto mondiale attraverso sguardi originali. Un confronto che ha come risultato il disvelamento della quotidianità della guerra attraverso un prisma di approcci più o meno inconsueti. Dal problema della sopravvivenza materiale, che spinge a rileggere le condizioni di vita e di approvvigionamento dei soldati sloveni e italiani, alle testimonianze di attori fondamentali per il consenso in trincea; dal racconto misconosciuto di una guerra vissuta sotto due e a volte tre bandiere, al problema della giustizia militare sul crinale tra codici obsoleti, repressione e applicazione quotidiana al fronte; dall'eredità di lungo periodo della violenza sui mutilati, fino al racconto e alla memoria delle battaglie che diventano collante di un'identità regionale o fucina di una ancora meno nota «grande famiglia militare». Tessere di un mosaico ancora largamente da ricomporre, i saggi di "Soldati e quotidianità della guerra" testimoniano efficacemente di come la ricerca sulla «guerra italiana» e il fronte italiano abbia mosso decisamente dei passi in avanti.
Il capo. La grande guerra del generale Luigi Cadorna
Marco Mondini
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2019
pagine: 388
Luigi Cadorna diresse con poteri pressoché assoluti le operazioni militari italiane nella Grande Guerra. L’enorme consenso personale e la debolezza dei governi di Roma lo misero al riparo da ogni critica: nonostante l’insuccesso dei suoi piani, le enormi perdite di vite umane, il rischio di una sconfitta sul fronte trentino nel 1916, egli rimase al suo posto fino alla disfatta di Caporetto, nell’autunno 1917. Quanto era stato incensato prima, tanto venne demonizzato poi. Nel contesto della cultura militare europea e della storia italiana dell’epoca, Cadorna appare come il rappresentante, non eccezionale, di una generazione di professionisti delle armi ossessionata dal passato inglorioso, dalle umilianti sconfitte e dai difetti di un paese che ritenevano debole e indisciplinato.
Fiume 1919. Una guerra civile italiana
Marco Mondini
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 132
La fine del primo conflitto mondiale aveva lasciato in eredità al vecchio continente tensioni tra vincitori e vinti, la convinzione che i trattati di Versailles avessero tradito non solo lo spirito della «pace giusta» promessa dal presidente Wilson ma anche le aspettative di rinnovamento (o di grandezza) che avevano spinto molti europei a cercare la guerra. La pace si rivelò un fallimento anche per molti italiani, soprattutto per i giovani. La nuova Italia uscita dalla vittoria non sembrò a molti quella gloriosa potenza imperiale, ammirata e rispettata, che si aspettavano. La questione di Fiume, la città portuale, italiana di cultura, che il governo di Roma aveva omesso di chiedere tra i compensi per l'intervento del 1915 e il cui destino era appeso a pazienti discussioni con i vecchi alleati, sembrò catalizzare tutte le delusioni, le umiliazioni e le ingiustizie di un dopoguerra amaro. Su di essa finirono per convergere le frustrazioni di una generazione di giovani che si sentiva mortificata da un olocausto apparentemente inutile, oltre che le ansie e le velleità di una galassia di spiriti bizzarri e insoddisfatti (intellettuali, artisti, avventurieri di ogni risma) che la fine delle battaglie aveva lasciato senza un palcoscenico. Questo libro racconta la questione fiumana nel contesto internazionale di un'Europa in crisi, squassata da rivendicazioni nazionali e generazionali e scossa da guerre non dichiarate tra gli stati successori degli imperi dissolti dal primo conflitto mondiale. Lungi dall'essere una questione italiana (o italo-slava), Fiume fu un teatro mondiale, la messa in scena di una comunità di giovani sedotta dalle parole di cattivi maestri e convinta di poter scatenare la rivoluzione contro il vecchio ordine.