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Libri di Marco Cuzzi

Letture dell'antico, mito di Roma e retoriche antisemite in epoca fascista

Letture dell'antico, mito di Roma e retoriche antisemite in epoca fascista

Libro: Libro in brossura

editore: Milano University Press

anno edizione: 2024

pagine: 348

Il volume raccoglie gli atti di un convegno tenutosi presso il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Milano e realizzato nell’ambito del progetto PRIN 2017 "Studiosi italiani di fronte alle leggi razziali (1938-1945): storici dell’antichità e giuristi". Attraverso un serrato dialogo tra specialisti di varia formazione, l’incontro mirava principalmente ad enucleare gli intricati legami tra l’uso (o meglio, l’abuso) politico della storia antica da parte del fascismo e le aberrazioni teoriche che condussero alla formulazione del "Manifesto degli scienziati razzisti", con specifica attenzione al tema dell’antisemitismo. Pur nella diversità degli approcci, i saggi presentati concorrono a chiarire la duplice prospettiva attraverso cui l’eredità del mondo antico venne saldata alla questione razziale: da un lato, l’affannosa ricerca di radici illustri per l’antisemitismo moderno; dall’altro, la pretestuosa affermazione della primazia della razza italica, in virtù del suo glorioso passato, sulle nazioni concorrenti. Un lavoro corale che speriamo possa contribuire a una più profonda interpretazione della humus culturale in cui, in Italia, allignò l’esiziale germe del razzismo.
28,00

La strategia della tensione tra piazza Fontana e l’Italicus. Fenomenologia, rappresentazioni, memoria

La strategia della tensione tra piazza Fontana e l’Italicus. Fenomenologia, rappresentazioni, memoria

Libro: Libro in brossura

editore: Biblion

anno edizione: 2022

pagine: 500

Questo volume collettaneo raccoglie 26 contributi di accademici, ricercatori, giornalisti, uomini della giustizia e della politica per cercare di ricomporre il quadro delle conoscenze storiografiche relative alla “strategia della tensione”, così come si è espressa tra le stragi di piazza Fontana (12 dicembre 1969) e del treno Italicus (4 agosto 1974), mettendo a sistema il contesto internazionale, le matrici ideologiche, la fenomenologia operativa, la comunicazione mass-mediale, la rappresentazione pubblica e il riverbero memoriale degli eventi.
32,00

Seicento giorni di terrore a Milano. Vita quotidiana ai tempi di Salò

Seicento giorni di terrore a Milano. Vita quotidiana ai tempi di Salò

Marco Cuzzi

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2022

pagine: 464

Salvatore Quasimodo restituisce la drammatica immagine della città nelle poche righe della sua disperata poesia "Milano, agosto 1943": «Invano cerchi tra la polvere: / povera mano, la città è morta. / È morta: s’è udito l’ultimo rombo sul cuore del Naviglio…». I bombardamenti hanno costretto a sfollare mezzo milione di milanesi, e molti senza tetto non sanno dove andare. Entro la cerchia dei Navigli, oltre i due terzi delle case sono distrutte o seriamente danneggiate. Ma il peggio deve ancora venire. Dal settembre del 1943 all’aprile del 1945 Milano vive i suoi giorni più terribili. Firmato l’armistizio, il generale Ruggero, che comanda la piazza di Milano, negozia un trattamento “umano” da parte dei tedeschi. Ma è una trappola e pochi giorni dopo viene arrestato. La città cade in mano alle SS, che operano e soprattutto torturano all’Albergo Diana e al Regina. Prendono il sopravvento i fascisti più violenti, affiancati da illusi e irriducibili. Podestà e prefetti moderati vengono emarginati e la spoliazione della città procede a tappe spedite. Il famigerato Franco Colombo crea la Muti, congrega di assassini e torturatori a cui si aggiungono, provenienti da Roma, quelli della banda Koch. C’è una palazzina Liberty, in zona Lotto-Fiera, dove danno sfogo al loro sadismo sui prigionieri: verrà ricordata come Villa Triste. I tedeschi fanno smontare i macchinari delle grandi fabbriche per spedirli in Germania e impongono contributi in minerali, oro e persino in polli, maiali e mucche. Poi comincia il rastrellamento degli ebrei e il loro invio nei campi di sterminio dal Binario 21 della Stazione Centrale. In quest’inferno la gente cerca una parvenza di normalità. Nel 1944 i cinema e i teatri sono pieni. Si proiettano film e si danno spettacoli che nulla hanno a che vedere con la guerra: storie d’amore o d’avventura. I ristoranti prendono il nome di “refettori” e i bordelli diventano il luogo di trattative segrete. Venerdì 20 ottobre 1944 è il più drammatico dei seicento giorni. I bombardieri americani di ritorno da un raid sulle fabbriche della città sganciano le ultime bombe su Gorla, un quartiere nel Nordest, dove centrano la scuola Crispi. Il bilancio è spaventoso: 614 morti e almeno 600 feriti gravi; tra questi, 184 alunni, la direttrice e 19 tra maestri, bidelli e collaboratori. Mussolini intanto si tiene distante dalla città. Torna a Milano, dove la sua parabola era cominciata, solo alla fine… per il tragico epilogo.
22,00

La versione di Michael. Un «amerikano» alla scoperta dell'Italia

La versione di Michael. Un «amerikano» alla scoperta dell'Italia

Marco Cuzzi, Andrea Vento

Libro: Libro in brossura

editore: Biblion

anno edizione: 2019

pagine: 206

Provate a digitare il nome "Michael Ledeen" su un qualsiasi motore di ricerca. Ne uscirà di tutto. Nel bene e nel male, il più delle volte nel male. Ma chi è questo Ledeen? Michael è uno degli intellettuali d'Oltreoceano che conosce meglio il nostro Paese. In quanto storico ebreo ha cercato di comprendere le origini della Shoah e di ogni altra discriminazione antisemita e, mosso da questa esigenza, ha ricostruito e reinterpretato gli anni del fascismo; come analista presso la Casa Bianca, il Dipartimento di Stato e il Dipartimento della Difesa si è rivelato non solo testimone ma protagonista di alcuni dei momenti più difficili per l'Italia: l'ultima fase degli anni di piombo, l'attentato a Giovanni Paolo II, la vicenda di Sigonella, Mani Pulite, la Seconda Repubblica. Le sue risposte ci svelano così pezzi di storia italiana: in certi casi Ledeen ci spalanca gli scrigni, in altri ce li socchiude permettendoci solo di intuire qualche verità, e in altri ancora li tiene chiusi liquidando le domande con sagacia e con spiazzante ironia. Questa è la versione di Michael.
20,00

Massoneria e totalitarismi nell'Europa tra le due guerre

Massoneria e totalitarismi nell'Europa tra le due guerre

Marco Cuzzi, Santi Fedele, Marco Novarino

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2018

pagine: 240

Nell’Europa tra le due guerre la diffusione del fenomeno totalitario procede di pari passo con quello dell’avversione alla Libera muratoria e della persecuzione dei suoi aderenti. Alle prese di posizione dei primi congressi dell’Internazionale Comunista che danno l’ostracismo alla massoneria considerata “strumento della borghesia”, fa riscontro la lotta contro di essa ingaggiata dal fascismo al potere con l’uso combinato della violenza squadrista e della legislazione antimassonica. Con non minore rapidità con la quale il nazismo pervenuto al governo del Reich procede all’annientamento della massoneria, i franchisti avviano, sin dai giorni immediatamente successivi allo scoppio della guerra civile spagnola, l’eliminazione sistematica dei Liberi muratori che cadono nelle loro mani. La persecuzione antimassonica culminerà nella parossistica campagna propagandistica e nell’implacabile caccia al massone messa in atto in Francia, Belgio, Olanda, Norvegia, Jugoslavia, Romania, da governi fantoccio o movimenti asserviti all’occupante nazista, senza che ciò riesca tuttavia a impedire una significativa presenza dei Liberi muratori nel movimento resistenziale dei rispettivi paesi.
27,00

CasaPound Italia. Fascisti del terzo millennio

CasaPound Italia. Fascisti del terzo millennio

Elia Rosati

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2018

pagine: 238

Quando nel 2003, a Roma, CasaPound Italia mise radici nel palazzo occupato di via Napoleone III, nessuno avrebbe potuto prevedere la sua rapidissima ascesa. Dalle piazze alle scuole, dai media ai consigli comunali, dalle periferie alle sottoculture musicali, fino ad arrivare alle elezioni politiche del marzo 2018. In quindici anni di attività, il movimento-partito di Iannone e Di Stefano è diventato l'organizzazione neofascista più solida nel frastagliato universo di estrema destra, guadagnando consensi in nuove fasce di popolazione. Un viaggio storico-politologico tra razzismo, apologia dello squadrismo mussoliniano, militanza di strada in stile Alba Dorata e uso spregiudicato della comunicazione. In parole povere: chi sono e cosa vogliono i fascisti del terzo millennio? Dopo il libro scritto a quattro mani con Aldo Giannuli su Ordine Nuovo, Elia Rosati analizza l'ascesa delle moderne camicie nere in marcia nell'Italia della crisi. In appendice al volume, un saggio di Valerio Renzi sulle relazioni di CasaPound con la criminalità organizzata e sulla vicenda del "lupo solitario" Gianluca Casseri, il simpatizzante che nel 2011 uccise in pieno giorno a Firenze i senegalesi Samb Modou e Diop Mor. Nel saggio vi è anche un'intervista all'analista web Giovanni Baldini su come CasaPound sta utilizzando i social network.
18,00

L'internazionale delle camicie nere. I CAUR 1933-1939

L'internazionale delle camicie nere. I CAUR 1933-1939

Marco Cuzzi

Libro

editore: Mursia

anno edizione: 2018

pagine: 472

Dalla fine degli anni Venti il regime fascista iniziò a rivolgere lo sguardo oltre frontiera. La stagione dell'"universalismo fascista" fu sostenuta da gerarchi e intellettuali, e infine dal Duce. Il passo successivo fu nel 1933 la costituzione dei Comitati d'azione per l'universalità di Roma (CAUR), che ebbero il compito di inquadrare i simpatizzanti stranieri residenti in Italia, ma soprattutto di preparare il terreno all'estero mediante la creazione di una rete di rapporti tra il partito-guida italiano e i suoi epigoni. Si creò la base di un'Internazionale fascista, con tutti i corollari fatti di ispettori itineranti, intelligence, attività ai limiti della cospirazione, propaganda.
22,00

«Pugni proletari e baionette prussiane». Il nazionalbolscevismo nella Repubblica di Weimar

«Pugni proletari e baionette prussiane». Il nazionalbolscevismo nella Repubblica di Weimar

David Bernardini

Libro: Libro in brossura

editore: Biblion

anno edizione: 2017

pagine: 278

Il 30 gennaio 1933, mentre Hitler veniva nominato cancelliere, alcuni "nazionalisti socialrivoluzionari" distribuivano nelle strade di Berlino un libretto intitolato "Il manifesto nazionalbolscevico". Sulla copertina, sotto il titolo in caratteri gotici, c’era uno strano simbolo composto da una falce e un martello che incrociavano una spada. Quel simbolo rappresenta il cuore del progetto politico del nazionalbolscevismo, un movimento che si sviluppò durante la Repubblica di Weimar e giunse a contare qualche migliaio di militanti e un pugno di giornali, circoli e case editrici. Il suo obiettivo era la rigenerazione politica, economica e spirituale della Germania, che avrebbe dovuto recuperare la sovranità persa con il trattato di Versailles attraverso l’alleanza con la Russia bolscevica e con il Partito comunista tedesco. Questo libro prende in esame le sue vicende politiche e ideologiche, rimaste finora tra le pieghe della storia. Prefazione di Marco Cuzzi.
20,00

Sui campi di Borgogna. I volontari garibaldini nelle Argonne (1914-1915)

Sui campi di Borgogna. I volontari garibaldini nelle Argonne (1914-1915)

Marco Cuzzi

Libro: Libro in brossura

editore: Biblion

anno edizione: 2015

pagine: 180

Dal dicembre 1914 al gennaio 1915 circa duemila volontari italiani combatterono sul fronte occidentale, inquadrati nella Legione Straniera francese nella guerra contro le armate tedesche. Si trattava del "Primo reggimento di marcia del Quarto straniero", chiamato da tutti "Legione Garibaldina", guidata da Peppino Garibaldi e dai suoi fratelli, nipoti dell'Eroe dei Due Mondi, combattendo con entusiasmo nella foresta delle Argonne. Provenivano da tutte le regioni italiane e dall'emigrazione ed erano animati da tante speranze: spingere l'Italia a una guerra che avrebbe perfezionato l'unità del Paese e combattere contro chi era considerato oppressore dei diritti dei popoli. Ma ci fu anche chi, in ambito repubblicano, aveva sognato una guerra rivoluzionaria, per porre fine anche al regno dei Savoia. Tutto si trasformò in un'icona nelle settimane precedenti all'ingresso in guerra dell'Italia, al termine sarebbe rimasto il mito, ripreso poi da più fronti nel primo dopoguerra. Di fatto resta consegnata alla storia un'impresa entusiasta, forse incosciente e ingenua, sconclusionata e incoerente, ma anche eroica e appassionata. L'impresa degli ultimi italiani in camicia rossa.
18,00

Cibo di guerra. Sofferenze e privazioni nell'Italia dei conflitti mondiali

Cibo di guerra. Sofferenze e privazioni nell'Italia dei conflitti mondiali

Marco Cuzzi

Libro: Libro in brossura

editore: Biblion

anno edizione: 2015

pagine: 158

Il rapporto tra alimentazione e guerra è molto antico e ogni conflitto del passato ha avuto come dirette conseguenze fame e carestia. Questo rapporto trova la sua più completa declinazione nelle guerre industriali del XX secolo, la Prima e la Seconda guerra mondiale. Durante la Grande Guerra si è assistito a una serie di decisive rivoluzioni nel campo dell'organizzazione dell'alimentazione, sia militare sia civile e, al contempo, si sono verificati sempre più ampi coinvolgimenti delle popolazioni, che hanno dovuto subire la crisi alimentare conseguente ai conflitti. Nella guerra successiva tutti gli avvenimenti del 1914-18 si sono amplificati, anche per quanto concerne il rapporto tra popolazione e alimentazione. E in Italia? In che modo soldati, civili e governi hanno affrontato questo tema nelle due guerre che hanno cambiato la storia del mondo? Senza voler essere esaustivi, si cercherà qui di tracciare alcune risposte a queste domande, delineando alcuni aspetti significativi per cercare di spiegare come i due cavalieri dell'Apocalisse, Guerra e Carestia, hanno attraversato il nostro Paese nel Novecento e cosa si sono lasciati alle spalle.
14,00

Dal Risorgimento al Mondo Nuovo. La massoneria italiana nella prima guerra mondiale

Dal Risorgimento al Mondo Nuovo. La massoneria italiana nella prima guerra mondiale

Marco Cuzzi

Libro

editore: Mondadori Education

anno edizione: 2017

pagine: X-406

La massoneria italiana rappresentò uno dei protagonisti della Grande Guerra, dall’impegno per l’intervento al conflitto a fianco dell’Intesa. Dal maggio 1915 i massoni si mobilitarono con tutte le loro «logge» nel cosiddetto «fronte interno», con azioni di propaganda e di solidarietà, affiancando le autorità nell’individuazione degli elementi disfattisti e dei sabotatori, e trasformandosi pertanto in una sorta di «milizia civile». Il conflitto rappresentava per i massoni il compimento del Risorgimento e la sua evoluzione verso un «Mondo nuovo» dominato dalla democrazia e dall’armonia tra i popoli. Ma il nazionalismo sempre più radicale avrebbe dominato i massoni, che sarebbero giunti all’appuntamento con il dopoguerra profondamente trasformati, al pari dello Stato liberale che avevano contribuito a creare. Attraverso un’approfondita analisi dei documenti disponibili e in gran parte inediti, questo libro vuole dare un contributo significativo alla comprensione di quel particolare periodo della nostra storia, ricostruendo le complicate dinamiche delle Obbedienze massoniche nazionali.
28,00

Istria-Quarnero-Dalmazia. Storia di una regione contesa dal 1976 alla fine del XX secolo
32,00

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