Libri di Gaetano Rametta
Giornale critico di storia delle idee. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 304
«L’idea di fondo del presente volume è che l’esperienza del pensiero sia in se stessa pratica; che se il trascendentale è inseparabile da una certa modalità di auto-posizione della soggettività, il suo rapporto con la pluralità delle pratiche in cui si articolano le diverse forme della vita umana è radicato in un nucleo pratico che costituisce il pensiero in quanto innanzitutto “atto” del pensare» Gaetano Rametta, Nota editoriale / Editorial Note Il trascendentale e le pratiche Rocco Ronchi, Il cogito e il suo doppio Riccardo Manzotti, L’errore delle neuroscienze Fabio Grigenti, Morfogenesi trascendentale. Su Gilles Deleuze e il digitale Alessandro Bertinetto, Il trascendentale e l’improvvisazione Simone Furlani, “Some flying scheme”: teoretico e pratico nel trascendentalismo di Emerson Simone Aurora, Campo trascendentale e teoria dell’azione. Percorsi fenomenologici tra Gurwitsch e Sartre Giacomo Gambaro, Filosofia trascendentale e giurisprudenza a partire dalla Rechtsphilosophie di Emil Lask Silvestre Gristina, Il trascendentale come pratica storico-filosofica e politica. A proposito di Mario Dal Pra, trascendentalista della prassi Andrea Colombo, Deleuze come educatore. Empirismo trascendentale e statuto pratico della filosofia Sonia Maria Lisco, Pratiche e forme di vita nel secondo Wittgenstein Christian Frigerio, La conoscenza è la cosa più comprensibile del mondo: Carlo Sini e Bruno Latour, filosofi delle pratiche Andrea Gentili, Il trascendentale e l’ecologia: sul concetto di ambiente Controversie Stefania Monti, Ipotesi di confutazione della fondazione sacrificale del sapere negli Eroici furori di Giordano Bruno Alfredo Gatto, Il privilegio del narratore. Storia e tradizione in filosofia Giorgia Maria Sanna, Presenza-assenza. La donna nella filosofia di Kierkegaard Alessandro Volpe, Eticità e moralità nella critica sociale Note critiche Nicolò Germano, Francesco Mora e il suo itinerario nella storia della filosofia. Un percorso rammemorante Raffaele Ariano, Regimi di verità foucaultiani e atti linguistici austiniani. Su di una recente strategia ermeneutica Michele Ricciotti, Con e oltre l’archeologia filosofica. Considerazioni su Melandri e Agamben a partire da un recente saggio di Ido Govrin.
Il volere che si fa norma. Quaderno primo. Dialogo tra giuristi e filosofi
Tommaso Dalla Massara, Gaetano Rametta
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2025
pagine: 160
L'idea che la volontà del singolo sia in grado di fondare la vincolatività rappresenta un tratto identificativo della cultura giuridica europea, in Roma antica, nell'Ottocento tedesco, come pure - in una misura che al lettore rimane da valutare - nella contemporaneità. Con quale fondamento e attraverso quali modalità il singolo, nel momento in cui si accorda con altri, dovrebbe fissare una regola munita di «forza di legge»? A questo primo Quaderno della serie "Il volere che si fa norma" studiosi di differente formazione affidano le loro riflessioni, nelle quali il pensiero giuridico appare fittamente intrecciato con quello filosofico, l'uno e l'altro sempre da osservarsi entro una prospettiva storica di lunga durata.
György Lukács. Cento anni di «Storia e coscienza di classe»
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2024
pagine: 192
György Lukács è un clamoroso esempio di rimozione, agita contro una delle figure chiave del pensiero del Novecento e del marxismo. I cento anni dall'uscita del suo capolavoro Storia e coscienza di classe sono stati l'occasione per una rilettura, nella convinzione che costituisca uno dei pochi autentici classici della filosofia contemporanea. Il libro affronta il testo da una molteplicità di punti di vista, mostrando la ricchezza e la varietà dei problemi affrontati dal giovane Lukács, sottolineandone l'audacia e la novità. A una collocazione storico-filosofica dell'opera, particolarmente in rapporto a Hegel e al neo-kantismo, si accompagnano analisi comparative con altri classici della filosofia e del marxismo novecentesco (come Korsch, Bloch e Gramsci), il rapporto con la sociologia e il diritto, nel contesto dello straordinario significato storico-politico dell'opera. Gli autori del volume sono alcuni tra i massimi esperti del pensiero di Lukács a livello mondiale: Giorgio Cesarale, Rüdiger Dannemann, Patrick Eiden-Offe, Mauro Farnesi Camellone, Giacomo Gambaro, Bruno Karsenti, Konstantinos Kavoulakos, Gaetano Rametta, Falko Schmieder.
Filosofia come «Sistema della scienza». Introduzione alla lettura della Prefazione alla «Fenomenologia dello spirito» di Hegel
Gaetano Rametta
Libro: Copertina rigida
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2021
pagine: 336
La Prefazione alla Fenomenologia dello spirito di Hegel è un testo che si pone alla soglia del sistema, ma in pari tempo ne definisce il limite e il bordo estremi. Essa infatti da un lato si colloca prima dell'inizio, dall'altro dopo e oltre la fine. Essa dunque è e non è una prefazione, è e non è interna al «sistema della scienza». Così, essa si carica di quella medesima ambiguità che, nel pensiero di Hegel, caratterizza il concetto di negativo: da una parte, funzionale all'attuazione dell'episteme; dall'altra, ripristinato al suo termine come esterno e non più contenibile in essa. In questo paradossale aver luogo senza che per essa, nel sistema, ci sia un luogo, la Vorrede non apre soltanto la Fenomenologia dello spirito, ma anche lo spazio da cui l'opera di Hegel è stata sempre di nuovo interrogata. Il volume presenta, in appendice, la Prefazione alla "Fenomenologia dello spirito" nella traduzione di Enrico De Negri.
Take five. Cinque contributi su Fichte e la filosofia trascendentale
Gaetano Rametta
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 128
Take Five. Sull'onda del classico di Paul Desmond, una suggestione e un invito a considerare la prospettiva di una filosofia trascendentale come proposta attuale per il presente e per il futuro. A partire dal pensatore che più radicalmente ne ha delineato i contorni, nell'età dell'idealismo tedesco che egli stesso ha contribuito a inaugurare: J. G. Fichte. Cinque contributi, secondo il privilegio che Fichte ha accordato alla forma della quintuplicità, che tentano di coniugare scavo filologico e approfondimento teoretico, scritti nell'arco di quasi vent'anni e che sono stati scelti come tappe di una ricerca tuttora in corso, volta a delineare una filosofia trascendentale all'altezza del contemporaneo.
Il problema dell'esposizione speculativa nel pensiero di Hegel
Gaetano Rametta
Libro: Copertina rigida
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2020
pagine: 256
Le relazioni tra pensiero e linguaggio, eternità e tempo, rappresentazione e concetto sono le questioni teoretiche di fondo affrontate da Hegel. Il presente volume cerca di interpretarle alla luce di una problematica centrale: quella dell'esposizione speculativa. Le tappe di sviluppo del pensiero hegeliano vengono ricostruite attraverso la minuziosa analisi dei testi, dagli scritti di Jena alla Vorrede della Fenomenologia, dalla Psicologia del 1830 alla seconda Prefazione della Logica. Alla radice del sistema vengono evidenziate tensioni e aporie, che se da un lato si mostrano funzionali all'instaurazione del dispositivo dialettico, dall'altro sembrano comprometterne la coerenza, aprendolo in direzione del pensiero contemporaneo.
Deleuze interprete di Hume. Con un'appendice su «Politica e giurisprudenza»
Gaetano Rametta
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 90
Il volume apre la collana "Metamorfosi del trascendentale" e affronta questa problematica esaminando l'interpretazione di Hume proposta da Gilles Deleuze. L'indagine di Rametta ricostruisce la lettura deleuziana attraverso un'attenta analisi dei testi, spaziando dal volume del 1953, Empirismo e soggettività, al ruolo svolto da Hume in Differenza e ripetizione, sino al capitolo dedicato al filosofo scozzese nella Storia della filosofia di Châtelet. Gli aspetti teoretici e gnoseologici vengono intrecciati con quelli pratici e politici, su cui si concentra l'Appendice al volume, dedicata al libro Mille piani scritto con Félix Guattari. Rametta focalizza la sua attenzione sui concetti di rizoma, nomos e macchina da guerra, mostrando come in essi l'eredità humiana resti ancora operante.
Essere e divenire. Riflessioni sull'incontradditorietà a partire da Fichte
Gaetano Rametta, Massimo Donà
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 69
Un volume a due voci: quella di Massimo Donà e quella di Gaetano Rametta – due filosofi che tornano a fare i conti con Fichte per riconsiderare in toto il modo in cui la filosofia s’è declinata nel corso del Novecento. A partire da Fichte, cioè, per ripensare categorie intorno alle quali s’è disegnata l’intera vicenda Occidente. Un tentativo coraggioso, volto a ripensare anzitutto il rapporto “essere-divenire”, di là dalle stanche e spesso “apparenti” contrapposizioni che hanno visto schierarsi su fronti contrapposti i cosiddetti filosofi dell’essere e i cosiddetti filosofi del divenire. Di là dall’idea ormai consolidata secondo cui la metafisica avrebbe fatto definitivamente i conti con la questione dell’essere, liberando e consegnando la scena dell’esperienza a un divenire del tutto arbitrario, contingente e casuale. Un volume che, peraltro, nel ridisegnare ex novo il rapporto tra queste due architravi della concettualità filosofica, giunge da ultimo anche a una radicale ridefinizione del concetto di non-contraddizione. Finendo per svincolarlo dal tocco pietrificante dell’elenchos – con cui, sino a Emanuele Severino, si è sempre preteso di garantirne la solidità.
Fichte
Gaetano Rametta
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2013
pagine: 315
"Il fondamento vero e proprio della distinzione sta qui: si crede in qualcosa di veramente primo e originale nell'uomo stesso, nella libertà, nella migliorabilità infinita, nell'eterno progredire della nostra specie; oppure, se non si crede a nulla di tutto ciò, anzi erroneamente si ritiene d'intendere e di capire che è vero il contrario di tutto questo." (Johann Gottlieb Fichte)
La metafisica di Bradley e la sua ricerca nel pensiero del primo Novecento
Gaetano Rametta
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2006
pagine: 352
Francis Herbert Bradley (1846-1924) è considerato il massimo esponente della ripresa idealistica che ha avuto luogo in Inghilterra nell'ultimo scorcio dell'Ottocento, e da circa un trentennio è oggetto di un rinnovato interesse critico, soprattutto nel mondo anglosassone. Nel presente volume, Bradley viene indagato non soltanto come momento emblematico di ripresa e di crisi del progetto filosofico dominante nell'idealismo tedesco, ma anche come punto d'incrocio di alcuni tra i dibattiti più vivaci e significativi nel pensiero del primo Novecento. Assieme a Bradley, emergono in primo piano autori come James, Dewey e Russell; figure ingiustamente trascurate come Royce, oppure destinate a un brillante avvenire poetico, com'è il caso del giovane T. S. Eliot. Il confronto col pensatore di Oxford si staglia così all'origine di molte tra le correnti principali della filosofia del Novecento.