Libri di Fabrizio Scrivano
Fornace Volponi. Etica del corpo e genetica della scrittura
Fabrizio Scrivano
Libro: Libro in brossura
editore: Vallecchi Firenze
anno edizione: 2025
pagine: 174
"Fornace Volponi" racconta il precipitare del corpo nella scrittura, nei meandri del libro, nei personaggi di carta. Utopia, sogno, progetto, poetica, idea matta, ossessione, mistica, metafora o figura, qualsiasi cosa guidò la mano di Paolo Volponi nel dare vita a questa catena di invenzioni, di storie, di spasimi, di vertigini, l'effetto è un mondo di percezioni stranite, solcato da pieghe ombrose, abitato da identità metamorfe. Il saggio attraversa gli ambienti carichi di inquietudini e rabbie in cui si muovono i semieroi volponiani, spinti da un istinto demiurgico irrefrenabile, inconsapevole, cieco. Distante da ogni tentazione consolatoria e riparatrice, Volponi volta per volta dà vita a un solo romanzo interminabile, segnando una traiettoria ricca di varianti, di svolte, di tentativi da superare, come in un'impossibile ricerca dell'ubicazione del dolore.
Diario e narrazione
Fabrizio Scrivano
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2014
pagine: 163
Le forme di narrazione imperniate sul sé hanno preso il sopravvento, come se l'esperienza personale fosse l'ultimo baluardo della comunicazione e della trasmissione tra generazioni, l'ultima garanzia di realtà e di autenticità. Tra i tanti tipi di scrittura che incarnano il parlar di sé, il diario non è più solo il quaderno personale e spontaneo, a volte intimo e addirittura segreto. Anche il diario è diventato pensiero e scrittura pubblica; e spingendosi fin dentro le funzioni della cronaca si è proposto come difesa alla forza fagocitante dell'informazione o come isola estrema e salvifica per il racconto dell'esperienza. Illusione o finzione? La letteratura, soprattutto nel corso del Novecento, ha rafforzato questi caratteri, appropriandosi della forma diario con maggiore frequenza e consapevolezza.Il saggio, attraversando testi di autori italiani e stranieri, senza preoccuparsi di dimostrare l'esistenza di un genere, segue i movimenti e le migrazioni delle caratteristiche del diario tra scrittura spontanea e scrittura letteraria, cercando di restituire le modalità in cui l'attività narrativa circola tra scriventi e scrittori.
Il problema della forma nell'arte figurativa
Adolf von Hildebrand
Libro
editore: Aesthetica
anno edizione: 2002
pagine: 152
Re-lab immagini parole. Seminario delle scritture
Fabrizio Scrivano, Andrea Bernardelli, Gabriele Della Marta
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2007
pagine: 162
Calvino e i corpi. Il peso dell'immateriale
Fabrizio Scrivano
Libro
editore: Morlacchi
anno edizione: 2008
pagine: 120
Oggi il racconto. Come resistere alla banalità dell'informazione
Fabrizio Scrivano
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2017
pagine: 122
Abbiamo un modello che spieghi il motivo per cui i lettori riescono a credere che nella scrittura ci sono oggetti virtuali come i fatti, la storia, le opinioni, i giudizi e la realtà? La letteratura rinnova da sempre queste illusioni, facendo della narrazione uno strumento fondamentale per formare la coscienza e il significato della propria esistenza. Ma oggi, che le regole della conoscenza sono state monopolizzate dall'informazione e dalla comunicazione commerciale e politica, quale consapevolezza del racconto è necessario riacquistare? Questo saggio traccia i principi di una epistemologia della narrazione basata sul sentire e sulla partecipazione, con l'intento di restituire alla comunicazione letteraria un ruolo peculiare e cardinale nella vita culturale ed economica.
La scrittura e l'intimità del reale. Hölderlin, Gadda, Bene
Vincenzo Cuomo, Daniele Goldoni, Fabrizio Scrivano
Libro
editore: Kaiak
anno edizione: 2024
pagine: 164
I testi che compongono il presente libro indagano le relazioni tra la scrittura e l'intimità del reale seguendo delle strade che, per così dire, si incrociano nel loro differire. La prima è la strada di una poesia che canta l'intimità delle radicali trasformazioni storiche senza bruciarsi; la seconda è la strada di una parola che brucia, consuma o modifica sia il suo oggetto quanto la memoria dell'esperienza; l'ultima è quella di una phoné che, come puro gesto muto e insensato, può essere, insieme, esposta e protetta dalla scrittura scenica. I saggi sono dedicati, rispettivamente a Friedrich Hölderlin, Carlo Emilio Gadda e Carmelo Bene.
Letteratura e cultura. Vent'anni di nuova critica
Michela Mancini
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2017
pagine: 124
All'inizio degli anni Novanta la necessità di un adeguato assetto epistemologico e di una dialettica tra le varie ipotesi di lavoro provenienti da ambiti disciplinari diversi, ha dato inizio a confronti fra linee di ricerca che studiavano la funzione della teoria e della critica della letteratura secondo una prospettiva della storia della cultura. Ma cosa era avvenuto e perché era necessario scrivere di "mutamento" e "cultura" con riferimento a quei campi della conoscenza e delle arti in cui è compresa anche la letteratura? Il volume risponde a queste domande dando riscontro di un'incoraggiante vitalità della critica letteraria attuale.
Caratteri degli Italiani. Avvertimenti per viaggiatori in Italia
Gregorio Leti, Fabrizio Scrivano
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2018
pagine: 76
La descrizione dei Caratteri degli Italiani di Gregorio Leti, pensatore libertino, figura un piccolo insieme di luoghi comuni e di attese, restituendo un’immagine non troppo inventata delle abitudini e dei costumi che il viaggiatore poteva incontrare nell’Italia del Seicento.
Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl’Italiani. Non gettate sassi nello stagno
Giacomo Leopardi, Fabrizio Scrivano
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2018
pagine: 200
Non è il Discorso un saggio umoristico, dominato da una ironia sostanziale, forse anche sottile e acuta, liberamente divertito nel smascherare i vizi degli italiani? Un saggio liberatorio che nei non costumi degli italiani ritrova un’esistenza positiva, vitale, spontanea, vicina all’immaginazione. Un testo senza indulgenza, senza blandizia, senza consolazione al perdersi delle proprie identità.
La fiaba prima della fiaba nella novella italiana dal Due al Seicento
Libro: Libro rilegato
editore: Morlacchi
anno edizione: 2018
pagine: 568
Prima che la fiaba sia riconosciuta come genere letterario, i temi, le situazioni, i personaggi e gli stupori circolano nel mondo della novella. Un incontro felice e necessario. Fiaba e novella hanno in comune due aspetti: la narrazione è breve, l’azione veloce; tramandano in forma scritta il racconto orale. L’apparire del fiabesco nella novella sembra una velata poetica del narrare, una burla sul dire e il non dire, sul credere e il non poterci credere. La fiaba prima della fiaba è un’antologia di brevi narrazioni che tracciano le diverse scie del fiabesco disseminate lungo le maggiori opere della tradizione novellistica: il "Libro de’ Sette Savi", il "Novellino", il "Decameron" di Boccaccio, il "Pecorone" di Ser Giovanni, le novelle di Sercambi, Il "Paradiso degli Alberti" di Gherardi, la "Favola" di Machiavelli, le "Novellae" di Morlini, "Le piacevoli notti" di Straparola, "Il peregrinaggio dei tre giovani figlioli del re di Sarendippo" dell’Armeno, "Le sei giornate" di Erizzo, "La lucerna di Pona". Dodici capitoli che illustrano l’incubazione e la liberazione di un genere di racconto in cerca del suo spazio letterario.