Libri di Victor Segalen
Noa Noa
Paul Gauguin
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2023
pagine: 112
Nel 1891 Paul Gauguin arriva a Tahiti, dove si fermerà per tre anni e dove ritornerà nel 1895, dopo un breve, penoso rientro in Francia. Tahiti e, più tardi, le Isole Marchesi sono l’approdo definitivo, quasi inevitabile, del suo percorso umano ed artistico, lontano dalle regole e dai preconcetti di una ‘civiltà’ che l’artista non riesce più ad accettare. Gli anni di Tahiti rappresentano così senza dubbio il periodo più fecondo della sua intera esistenza. Gauguin va alla scoperta dell’anima tahitiana, del profumo (noa-noa significa appunto ‘che profuma’) di quella nuova e insieme antica civiltà con la quale vorrebbe fondersi. Ed è Teura, la tredicenne sposa tahitiana, a guidarlo; la dolce, piccola Teura, quasi una sacerdotessa di quel magico, inestricabile paradiso: «È entrata nella mia vita al momento giusto: più presto forse non l’avrei capita e, più tardi, sarebbe stato troppo tardi. Ora sento quanto l’amo e, grazie a lei, penetro finalmente misteri che fino a qui mi restavano ribelli». Prefazione di Victor Segalen.
Immaginari. Tre racconti cinesi
Victor Segalen
Libro
editore: O Barra O Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 70
Appena giunto in Cina, nel 1909, Victor Segalen intraprende un avventuroso tour delle province dello Shanxi, dello Shaanxi e del Sichuan, per poi imbarcarsi su una giunca lungo lo Yangtze (il Fiume Azzurro) fino a Shanghai. Da questo viaggio trae innumerevoli spunti per progetti letterari sulla Cina, primi tra tutti i tre scritti qui raccolti: La testa, La sede dell'anima e Un grande fiume. Testi molto diversi tra loro che oscillano tra esperienza autobiografica e invenzione fantastica, tra Reale e Immaginario, ma che contengono già tutti gli elementi della poetica matura di Segalen e rappresentano i primi tasselli della sua multiforme e personale "visione della Cina".
Preghiera orientale. Testo francese a fronte
Victor Segalen
Libro: Copertina rigida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2019
pagine: 205
Cime irraggiungibili, disumani silenzi e vertigini solari. Sono questi i luoghi della poesia di Victor Segalen: preghiere dedicate al Vuoto e all'Altezza, all'Infinito e al Diverso, raggrumate nelle sue due uniche raccolte in versi, Odes e Thibet, e consegnate ora per la prima volta al lettore italiano. Medico della Marina francese, viaggiatore e archeologo, Segalen è stato il naturale successore dei suoi connazionali e maestri Charles Baudelaire e Arthur Rimbaud, con i quali condivide l'immaginario lirico e metrico e le mappe interiori di un voyage da consumarsi sublimemente tra le geografie ignote della propria fantasia. Spirito inquieto - si spinse dalla Francia agli Stati Uniti, dal Giappone all'Africa, dalla Manciuria alla Polinesia -, Segalen viaggiava più per ossessione che per piacere, più per inerzia che per diletto: marinaio, odiava il mare; storico dell'arte, era convinto che la bellezza risiedesse nell'immaginazione e non nelle tracce dell'essere umano sulla Terra. Anche per questa sua smisurata e apolide sensibilità, arrivato in Cina, dove le due raccolte sono ambientate, ciò che lo coinvolse non furono le miserie e lo splendore dell'Impero, ma la sottile, invisibile soglia che separa il regno degli uomini da quello degli spiriti, di cui si odono canti nascosti tra le rocce che il poeta è convocato ad ascoltare. Con la traduzione e la cura di Federico Pietrobelli e un illuminante scritto di Giorgio Agamben, "Preghiera orientale" è l'ultimo lascito di una delle voci più importanti della poesia moderna, e un invito commovente al silenzio e alla meditazione.
Il figlio del cielo. Cronaca dei giorni sovrani
Victor Segalen
Libro: Libro in brossura
editore: O Barra O Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 216
Pubblicato postumo nel 1975, "Il figlio del cielo" è considerato al pari di "René Leys" e "Stele" uno dei testi cardine dell’opera di Segalen e del suo concetto di esotismo come estetica del diverso. Dando prova di una grande dimestichezza con il canone della tradizione letteraria e storiografica cinese, Segalen concepisce questo romanzo come la cronaca di un Annalista particolare incaricato dall’Imperatrice-Vedova Cixi di registrare gli atti, le parole e gli scritti “caduti dal pennello” del penultimo sovrano della dinastia Qing, l’Imperatore Guangxu. Ne emerge la figura di un giovane malinconico, tormentato dalla sua carica di Figlio del Cielo, ovvero di mediatore tra Cielo e Terra, e schiacciato dall’eredità degli antenati e dalle immutabili tradizioni di un impero millenario. Sullo sfondo della vita quotidiana di corte e di rivolgimenti epocali che minano le già fragili fondamenta dell’Impero di Mezzo – la guerra sino-giapponese, la Riforma dei Cento giorni, il colpo di Stato di Cixi, la rivolta dei Boxer e la sua reppressione da parte dei “Barbari stranieri” – va in scena la tragedia metafisica di un Amleto cinese che si dibatte in cerca di una propria identità e di un proprio posto nella storia. Prefazione di Alessandra C. Lavagnino e postfazione di Henry Bouillier.
René Leys. L'incanto della città proibita
Victor Segalen
Libro: Libro in brossura
editore: O Barra O Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 213
Pechino, 1911. Durante gli ultimi giorni della dinastia Qing, alla vigilia della Rivoluzione che porrà fine a un impero con oltre duemila anni di storia, il giovane professore belga René Leys, personaggio sfuggente e misterioso, sembra essere testimone delle vicende e degli intrighi che avvengono nelle stanze inaccessibili della Città Proibita. Confidente del defunto Imperatore Guangxu, amico dell’attuale Reggente, agente della polizia segreta e, per di più, amante dell’Imperatrice vedova, la figura di René Leys e i suoi straordinari racconti offrono a Victor Segalen la possibilità di mettere in scena un serrato confronto tra Reale e Immaginario e di esprimere il suo personale concetto di esotismo, il cui “potere di concepire l’altro” è la chiave per penetrare nel cuore della Cina. Un’opera venata di ironia e leggerezza, che oscilla tra il romanzo storico, il poliziesco, lo scritto autobiografico e costituisce una delle prove più enigmatiche e raffinate del primo Novecento.
Equipée. Da Pechino al Tibet. Viaggio nei paesi del reale
Victor Segalen
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2014
pagine: 128
Considerato testo di riferimento da personaggi come Bruce Chatwin, Fosco Maraini e Tiziano Terzani, "Equipée" fu redatto in occasione di una spedizione archeologica attraverso la Cina e pubblicato postumo nel 1929. Un diario di viaggio ma soprattutto una scorribanda nel cammino e nella scrittura, un libro sul viaggio e sulla filosofia del viaggio. In una lettera del 1914 a Jules de Gaultier, l'autore scrive: "il mio viaggio prende decisamente il valore di un'esperienza genuina: un confronto vero e proprio sul terreno dell'immaginario e del reale, tutto guardato con gli occhi del Poeta". Qui, in questo poema in prosa di altissima visionarietà e al tempo stesso di totale aderenza al reale, dove tutto è impronunciabile, Segalen racconta i paesaggi reali e sensoriali con una potenza e una leggerezza che incantarono Debussy e Claudel e che tuttora scuotono il lettore attento. Non meraviglia dunque che l'evasione fisica e intellettuale nella parola di Victor Segalen abbia trasformato per sempre il senso e il destino della letteratura di viaggio.
Gauguin nel suo ultimo scenario
Victor Segalen
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2012
pagine: 102
"Questo scenario fu sontuoso e funerario, proprio come s'addiceva a una tale agonia. Fu splendido e triste, paradossale per qualche verso, e circonfuse con le giuste tonalità l'ultimo remoto atto d'una vita vagabonda illuminandola e decifrandola. Ma di riflesso la forte personalità di Gauguin illumina a sua volta il quadro prescelto - l'ultima elettiva dimora -, lo ricolma, lo anima, lo dilata; al punto che possiamo abbracciare in una stessa visione, con scientifica esattezza, il protagonista, le sue comparse indigene, il contesto decorativo."
René Leys o il mistero del palazzo imperiale
Victor Segalen
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 211
Saggio sull'esotismo. Un'estetica del diverso. Pensieri pagani
Victor Segalen
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2001
pagine: 128
Le isole dei senza memoria
Victor Segalen
Libro
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2000
pagine: 208
I "senza memoria" sono gli ultimi pagani delle isole della Polinesia, i Maori ormai dimentichi dei loro costumi, del loro sapere, delle loro divinità familiari. In questo romanzo Segalen rovescia in modo radicale lo stereotipo della scrittura antropologica: a parlare non è più lo studioso ma un vecchio tahitiano, Terii a Paraurai, Capo-dall'alto-parlare, che mentre racconta la perdita della propria storia, si interroga sul significato della colonizzazione condotta dagli europei in nome della religione cattolica, il cui esito è stato la morte di una cultura e la scomparsa di un popolo.