Libri di Pier Damiano Ori
L'ultimo degli oblati
Pier Damiano Ori, Giovanni Perich
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2023
pagine: 131
Nel 1859 scoppia a Bologna il primo scandalo dell’Italia risorgimentale: il piccolo Edgardo Mortara è stato rapito l’anno precedente da gendarmi pontifici e portato a Roma applicando, per l’ultima volta, un’antica usanza secondo la quale gli ebrei che avessero ricevuto il battesimo dovessero essere “oblati”, cioè educati dalla Chiesa. Si apre un processo giudiziario contro padre Feletti, indicato dalle indagini quale mandante del sequestro; ma sarà destinato più a confondere che a chiarire. Edgardo non tornerà mai dai suoi genitori, prenderà i voti e diverrà uno dei più celebri predicatori del suo tempo; ma nel suo animo la verità non riuscirà mai a farsi strada: qual è la sua vera fede? Quella ebraica della sua famiglia o la nuova, cristiana e cattolica? Così, sui due piani dei fatti e del sentimento, si dipana questo volume, una “cronaca narrativa” asciutta e insinuante. Prefazione di David Kertzer.
Non so
Nicola Manicardi
Libro: Libro rilegato
editore: I quaderni del Bardo
anno edizione: 2018
pagine: 60
"Manicardi coglie occasioni: alternativamente un polemico satirista, un lirico trattenuto, un poeta 'tentato' dal pensiero: 'Come ci si sente/ essere il quadrato nero/ di una settimana enigmistica?'. Manicardi non tanto cattura il giorno, la giornata che passa ma la sovverte: 'scrivo cercando di raccontare il giorno/ e finisco per esserne mangiato'. Questo libro si compone di poesie all'attacco e di poesie di meditazione di un autore sempre all'erta. Qui ci troviamo di fronte a un caso particolare. Un poeta educato che cerca la diseducazione. Per il quale ogni ora ogni diversa luce può essere un indizio di un percorso che può portare davvero molto 'altrove' rispetto al suo inizio". (Dalla prefazione di Pier Damiano Ori)
Occhio e orecchio
Pier Damiano Ori
Libro: Libro in brossura
editore: Corsiero Editore
anno edizione: 2016
pagine: 96
"In un percorso di luoghi e situazioni, attraverso le storie piccole e quotidiane e i ricordi personali e collettivi, la voce di Ori parla da un altro dove, quello dell'alterità e dell'ironica di illusione, di due occhi che osservano, due orecchie che ascoltano, un autore, infine, che prende nota, poi prende atto, fino alla pagina scritta, cosciente della propria alienazione e a questa teneramente affezionato, che scrive da una dimensione casalinga di complicità e conquistata, seppur momentanea, pacificazione. La materia variegata che il poeta dispone con sapiente eleganza è il risultato di un 'osservazione precisa in modo innato, originariamente inclinata verso un'analisi morale delle immagini subite, naturalmente orientata alla (laica) sacralità della vita domestica nelle sue manifestazioni più minute e circoscritte, ai flussi dei movimenti cittadini che accompagnano le narrazioni, ai comuni meccanismi che regolano lo spirito dell'uomo inteso come uomo qualunque, e che si autointende tale nel momento in cui dice io in senso più evidentemente autobiografico." (Dalla nota critica di Chiara Bernini).
Perso nel mio paese
Pier Damiano Ori
Libro: Copertina morbida
editore: Book Editore
anno edizione: 2011
pagine: 48
Se c'è, come deve esserci, oggi più che mai, un punto di contatto per cosi dire naturale fra poesia e prosa narrativa; fra io che s'interroga sulla propria liceità esistenziale non meno che pronominale e sul suo voler essere plurale, antinarciso; fra fittissima capacità di auscultazione interiore e istinto dialogico; fra straniamento del soggetto e spazio antropologico del racconto: ebbene, questo "Perso nel mio paese" del giornalista culturale e narratore Pier Damiano Ori realizza in felice scioltezza linguistica, prosodica e argomentativa proprio questo cortocircuito, necessario si, ma mai troppo in concreto perseguito, entro una letteratura come la nostra, che pretende tassonomie fortemente storicizzate sul lato critico; e che rimane altrettanto fortemente petrarchista, su quello poetico.
Talleyrand
Pier Damiano Ori, Giovanni Perich
Libro
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 1996
pagine: 214
Il pensiero degli oggetti
Pier Damiano Ori
Libro
editore: Aliberti
anno edizione: 2005
Da "asola" a "binari", da "tegola" a "uovo": dodici racconti flash che sono una riflessione irresisitibilmente umoristica in difesa dei diritti degli oggetti. Le cose non sono le cose, secondo l'autore, e così ha deciso di vendicare gli oggetti e di farsi portavoce del loro pensiero, meglio del pensiero che essi possono suscitare in noi.
Piazza Grande
Pier Damiano Ori
Libro
editore: Aliberti
anno edizione: 2004
pagine: 128
È il secondo episodio, dopo "Di applausi si muore", della saga poliziesca che ha per protagonista il giornalista-detective bolognese Guido Speier. Questa volta l'indagine è ambientata nel mondo degli "homeless", i barboni di città, che hanno nella Piazza Grande di Bologna la loro tradizionale "casa". Un quadro di grande valore viene trafugato dalla Galleria d'Arte moderna della città. Implicato nel furto, un barbone che viene trovato poi misteriosamente ucciso. L'indagine di Speier si addentra nel mondo degli ultimi e pian piano ne scopre non solo le storie, ma i riti e le abitudini. Al contempo, Guido entra a contatto con l'ambiente dei collezionisti d'arte. Sofisticato, colto e, qualche volta, perverso.
Di applausi si muore
Pier Damiano Ori
Libro: Libro in brossura
editore: Aliberti
anno edizione: 2003
pagine: 130
Bologna: l'affollato, competitivo mondo dei teatri della città dove convivono palcoscenici di grande tradizione e i luoghi più radicali dell'antagonismo culturale. Il regista e animatore del teatro che raccoglie la Bologna bene è trovato morto nel suo appartamento. La polizia archivia subito il caso come morte accidentale per choc allergico, ma il figlio della vittima non è convinto. Si rivolge a Guido Speier, che conosce molto bene il mondo culturale della città. Speier è un ex giornalista appena licenziatosi dalla sua redazione, che indagherà sulla morte del regista, scoprendo una vicenda di rivalità tra l'ucciso, un tempo guru del teatro d'avanguardia, e il suo compagno e caro amico di allora rimasto fedele alla scena underground.