Libri di Nicola Merola
La luce delle ombre
Nicola Merola
Libro: Libro in brossura
editore: LFA Publisher
anno edizione: 2025
pagine: 194
Sullo sfondo del tema dell’emigrazione si svolge il dramma dei giovani Marco e Carmen, il cui amore viene sconvolto dall’improvvisa decisione di lui di trasferirsi da solo nel Nord Italia, in cerca di fortuna. Una tragica scelta che lo spingerà, pian piano, alla solitudine, assediato dal rimorso di una colpa commessa in gioventù e dalle ombre dei propri fallimenti. Tornato al paese natìo, si relega in un antico e fatiscente palazzo che ingigantirà quelle ombre, opprimendolo e facendolo oscillare tra il desiderio di scivolare verso un oblio totale e un ultimo, disperato, tentativo di reagire razionalmente. Eppure, sarà proprio dalla profondità più buia di quelle ombre che scaturirà una strana luce capace di ridargli nuova linfa. Marco sarà trascinato, senza scampo, in una nuova dimensione, in una assurda fusione tra il reale e l’irreale, in un dolce completamento del mondo esteriore con quello interiore, fino a non potere, e non volere più, scindere l’uno dall’altro.
In caso di poesia. Belli, D'Annunzio, Pierro
Nicola Merola
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 1998
pagine: 184
Il Pasticciaccio di Gadda: uno studio in giallo
Nicola Merola
Libro
editore: Ist. Nazionale di Studi Romani
anno edizione: 1978
pagine: 28
Un Novecento in piccolo. Saggi di letteratura contemporanea
Nicola Merola
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2000
pagine: 246
Pirandello e l'immaginazione. Con un prologo verghiano
Nicola Merola
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2024
pagine: 288
In Pirandello e l'immaginazione, Nicola Merola raccoglie, riveduti e corretti, alcuni dei suoi saggi usciti negli ultimi quindici anni. Dopo un prologo di argomento verghiano sulla reticenza metodica e funzionale di un'opera capace di valorizzare il complemento della lettura, si sviluppa un'organica riflessione sulla narrativa di Pirandello e soprattutto sulle sue novelle, considerate il crogiolo di una lenta elaborazione, da cui sarebbe infine nato il suo teatro nel teatro. La rivendicazione dell'identità complessiva del corpus delle novelle si fonda tra l'altro sul ruolo che in esse e, più che negli altri romanzi, nei Vecchi e i giovani, sostiene l'autonoma vitalità attribuita ai personaggi e governata da un'immaginazione criticamente ponderata. La stessa che a sorpresa si intravede già nell'esuberanza fantastica dei giochi infantili e negli adulti assegna una funzione terapeutica all'alternanza delle focalizzazioni o senz'altro alla distrazione.
Scrivere, leggere e altri soggetti letterari
Nicola Merola
Libro
editore: Vecchiarelli
anno edizione: 2002
pagine: 172
Le novelle. Volume Vol. 1
Giovanni Verga
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2006
pagine: LXXX-624
Nel 1874, con il «bozzetto siciliano» Nedda, Verga si accosta a un genere, la novella, in cui continuerà a cimentarsi per un ventennio facendone un laboratorio di sperimentazione dei temi e delle soluzioni espressive dei grandi romanzi. Nella ricca produzione spiccano il dittico formato da Vita dei campi (1880) – serie dedicata ai «primitivi» (La lupa, Jeli il pastore) e ai dannati della terra (Rosso Malpelo) – e dalle Novelle rusticane (1883), dove la materia si articola in un contesto di rapporti storico-sociali ed economici più evoluti, ma anche fortemente drammatici (Libertà) e ossessivi (Malaria, La roba). Ad accomunare le diverse raccolte, per lo più di ambientazione insulare ma con incursioni milanesi come nei racconti di Per le vie (1883), è la parsimonia dei mezzi stilistici e la ricerca di una essenzialità spinta coraggiosamente fino alla mutilazione. Come ha scritto Massimo Bontempelli: «La brevità estrema di Verga è fatta soprattutto di soppressione d'alcuni tratti del racconto. Non esistono più le zone di passaggio. La sicurezza con la quale esse sono state recise è spaventosa; sono tagli improvvisi e netti, che riempiono di coltellate tutta la narrazione». Il volume comprende: Nedda e le raccolte Primavera e altri racconti, Vita dei campi, Novelle rusticane, Per le vie, Drammi intimi. Introduzione e note di Nicola Merola.
Sul narrar breve e altre congiunzioni tra insegnamento e letteratura
Nicola Merola
Libro
editore: Vecchiarelli
anno edizione: 2008
pagine: 284
Appartenenze letterarie. Patrie, croci e livree degli scrittori
Nicola Merola
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2011
pagine: 264
"Appartenenze letterarie" raccoglie in un disegno di senso compiuto i momenti di una ricerca protrattasi nel tempo sui rapporti speciali che alcuni scrittori italiani degli ultimi secoli, da Belli a Alvaro, da D'Annunzio a Pasolini, da Di Giacomo a Pierro, hanno intrattenuto con le proprie piccole patrie (la regione, la città, il villaggio) o con alcuni ideali sentiti come identitari (la classicità, la poesia, la critica), riconducendoli a una lingua o a uno stile. Su questo paradigma, l'autore ha declinato consapevolmente le proprie generalità, a Roma e alla poesia assegnando i posti d'onore dell'apertura e della chiusura, con il calabrese Padula e il lucano Pierro documentando esperienze fondamentali di studio e di vita, di una difesa dell'indulgenza servendosi per smascherare le ipocrisie di ogni integralismo critico e il cinismo dei relativisti.
I Malavoglia
Giovanni Verga
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2015
pagine: LXXVII-368
Al centro della narrazione sta la "Provvidenza", la barca più illustre della letteratura italiana, la più vecchia delle barche da pesca del villaggio. La vicenda ruota intorno alla sventura dei Malavoglia, innescata proprio dal naufragio della "Provvidenza" carica di lupini presi a credito. Si snoda così tutta una trama straordinariamente complessa che non abbandona mai lo svolgersi doloroso del dramma. Il quale è una serie di rovesci, colpo su colpo contro i Malavoglia, ogni volta che a forza di rassegnazione e coraggio riescono a rialzarsi dal colpo precedente.