Libri di Marina Formica
L'araba fenice. Crisi e resilienza nella Roma pontificia (1656-1870)
Marina Formica, Donatella Strangio
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2025
pagine: 428
Il volume analizza l’evoluzione della Roma papale dalla peste del 1656 fino al 1870, anno in cui divenne capitale del Regno d’Italia. Le autrici, attraverso l’uso di fonti originali, indagano le principali crisi che hanno attraversato la città, dai flagelli sanitari come la peste, il vaiolo e il colera, alle calamità ambientali legate al Tevere, alle carestie e alla gestione delle risorse naturali. Si esaminano anche le crisi politiche e quelle finanziarie, con il peso del debito pubblico e i bilanci di uno Stato in trasformazione, esplorando le sfide identitarie di una Roma cosmopolita, cuore del Barocco e meta privilegiata del Grand Tour. Attraverso questi temi, il libro mostra come Roma abbia saputo reagire con resilienza di fronte a eventi drammatici, trasformando le crisi in occasioni di adattamento e rinnovamento politico, economico e sociale.
Poteri al femminile nella Roma dei Papi
Libro: Libro in brossura
editore: LuoghInteriori
anno edizione: 2023
pagine: 212
Il volume presenta una serie di donne, quali più quali meno note, tutte di potere: per nascita, per matrimonio, per cultura. Seguendo un criterio cronologico, compaiono donne diverse tra loro per origine, formazione e fini sociali, ma un filo conduttore sembra legarle ed è quello di vivere poteri, naturali o costruiti, diversi e distinti da quelli degli uomini. Emerge chiarissimo come il potere maschile spesso sia connesso – non oso dire sottomesso – con l’attività femminile: mogli, amiche, nobildonne, che si stringono accanto alla corte pontificia. Roma accoglie queste figure che abbandonano l’atteggiamento passivo delle donne rispetto a quello degli uomini, come se ci fosse stata non solo una incapacità, ma anche una mancanza di volontà – errore, questo di pessimo valore.
Una piccola casa sulla roccia. La storia della nostra conversione
Marina Formica, Giuseppe Formica
Libro: Libro in brossura
editore: Ares
anno edizione: 2023
pagine: 136
Giuseppe e Marina si incontrano nella Milano da bere Anni ‘90 e, nonostante lei sia già sposata, si lasciano travolgere da una passione incontenibile. Ci vorrà un lungo cammino, fatto di separazioni e sofferenze, e una drammatica perdita, per far emergere dalle macerie di quella relazione apparentemente clandestina, un incredibile disegno della Provvidenza. Attratti dalla storia di conversione di san Francesco e guidati dalla spiritualità francescana, si lasceranno spogliare di tutte le loro certezze e ricchezze, scendendo sino agli abissi dei propri limiti, per incontrare la grandezza della Misericordia di Dio e arrivare a realizzare la loro «casa sulla roccia», quella famiglia solida e unita che avevano sempre sognato.
L'invenzione del passato nel Settecento
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2022
pagine: 464
Nel corso del Settecento il passato è riscoperto e al tempo stesso reinventato attraverso una grande varietà di pratiche e metodi, che spaziano dalla ricerca antiquaria alla costituzione di musei, da proposte storiografiche, filologiche e giuridiche all'appropriazione ideologica e filosofica di particolari ambiti della tradizione. In questo volume di saggi vengono proposte ricerche mirate sulla dilatazione degli usi della storia ai fini di proposte sociali, politiche, culturali, giuridiche, economiche, filosofiche, per il presente e per il futuro.
I «misteri» di Roma. Personaggi e stereotipi della Roma ottocentesca
Libro: Libro in brossura
editore: LuoghInteriori
anno edizione: 2022
pagine: 342
La Roma ottocentesca ha fornito un ricco repertorio di protagonisti, figure e attori per il romanzo storico, che, nel corso del XIX secolo, vide la sua affermazione a livello europeo specialmente nel genere della cronaca nera e dei cosiddetti fait-divers. Il volume intende per l’appunto iniziare una ricognizione di tale narrativa di ambientazione romana, riconducendola a diversi contesti, da quelli del cattolicesimo intransigente agli autori stranieri e italiani che alimentarono il genere anticlericale dei “Misteri” sulla base del fortunato modello Les Mystères de Paris di Eugène Sue. Ne emerge un doppio livello di lettura: da un lato, quello legato alla realtà politica, economica e sociale della “città del papa” avviata a trasformarsi nella capitale della nazione italiana; dall’altro, il collegamento tra questo immaginario romano e la circolazione di analoghi clichés e modelli letterari nel contesto europeo.
Lumi, diritti, democrazia nel Settecento Mediterraneo. Nicola Fiorentino (1755-1799)
Giuseppina D'Antuono
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2020
pagine: 324
Frenetico, convertito, martire, precursore: tutte definizioni per Nicola Fiorentino (1755-1799), identitarie di correnti storiografiche otto-novecentesche che questa ricerca ha inteso superare ponendo al centro la domanda "come si diventava democratici nel secondo '700". Il volume, lontano da ogni forma di teleologismo tra Illuminismo e Rivoluzione, arricchisce il mosaico composito del movimento patriottico meridionale, a lungo gravato da letture distorte del Saggio storico sulla rivoluzione di Napoli di Cuoco, e centra il nesso scienza-rivoluzione nei discorsi del gruppo di scienziati - a oggi poco noti - allievi di Genovesi, ricostruendone il contesto, la genesi della cultura democratica, l'ermeneutica dei linguaggi politici, le forme dell'autocensura e proponendo nuove interpretazioni rispetto alle più consolidate acquisizioni della tradizione storiografica. Prefazione di Marina Formica.
Il Settecento e la religione
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2019
pagine: 470
Letto da alcuni studiosi come il momento fondativo della laicità, da altri soltanto come fase di cauto rinnovamento delle idee e delle istituzioni religiose, il Settecento presenta spinte contraddittorie: da un lato, la difesa della tolleranza religiosa; dall'altro, la riproposizione di forme dogmatiche delle fedi o addirittura atteggiamenti di fanatismo. Prendendo atto di tali letture contrastanti e tenendo conto delle profonde trasformazioni del secolo, il volume intende soffermare l'attenzione sui rapporti reciproci tra questi cambiamenti e la sfera religiosa.
Roma, Romae. Una capitale in Età moderna
Marina Formica
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2019
pagine: 263
Roma, dalla fine del Quattrocento alla fine dell'Ottocento, è una città-laboratorio. Un luogo dove, più che altrove, la storia locale diviene storia mondiale. Centro universale della cristianità e dell'orbe cattolico, capitale votata all'esaltazione della propria missione cosmopolitica, Roma resta però anche una città 'normale', il luogo di quel reticolo di relazioni, culturali, politiche, economiche e antropologiche, che rende ogni spazio urbano uno spazio dinamico, vitale. Solo mettendo a confronto queste due dimensioni riusciamo a comprendere l'ineludibile singolarità della 'città eterna'. Il libro intende per l'appunto ripercorrere problemi e forme, eventi e dinamiche della storia della capitale dello Stato della Chiesa ricostruendo l'evoluzione delle strutture cittadine, della vita e delle consuetudini quotidiane dei Romani, dei flussi di pellegrini e dei viaggiatori. Un panorama complessivo in cui trovano spazio le trasformazioni del tessuto urbano e della società, i luoghi dell'aggregazione intellettuale e le dinamiche linguistiche e dialettali, le componenti di gender e quelle delle diverse nazioni, nonché le forme di rappresentazione e di autorappresentazione, interne ed estere, dell'Urbe. Un ritratto, insomma, di una capitale che c'interroga sulla natura e sulle identità delle città mediterranee, plurali per natura, cosmopolite per storia.
La città nel Settecento. Saperi e forme di rappresentazione
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2014
pagine: 384
L'idea di nazione nel Settecento
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2013
pagine: 400
Il volume affronta il problema della nascita dei concetti di patria e nazione prima della formazione dello Stato unitario e, specificamente, nel Settecento: fu infatti nel secolo dei lumi e degli anti-lumi, che, all'interno di un gioco di dialettiche linguistiche e concettuali, affiorarono percezioni e sentimenti di appartenenza nuovi verso le collettività stanziate su uno stesso territorio, segnate dalle medesime origini e tradizioni, e, soprattutto, sottoposte a uno stesso governo e alle medesime leggi. Ritenendo le distinzioni tra "nazioni territoriali", come la Francia e l'Inghilterra, e "nazioni culturali", come la Germania e l'Italia, alla stregua di strumenti concettuali utili alla ricerca ma non per questo necessariamente dotati di validità ontologica, illustri studiosi hanno scelto di percorrere l'impervio terreno dell'indagine empirica, diretta, delle occorrenze di patria e nazione nei testi e nei linguaggi, noti e meno noti, del XVIII secolo, un'età ancora poco indagata da questa prospettiva eppure centrale per chiarire lo svolgersi di quelle dinamiche che, nell'Ottocento, avrebbero poi portato a più mature consapevolezze.
Lo specchio turco. Immagini dell'altro e riflessi del sé nella cultura italiana d'età moderna
Marina Formica
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2012
pagine: 232
Avversario ammirevole, anche se temibile; abietto infedele; violento e crudele; rozzo, ignorante, barbaro; nemico dei propri nemici e perciò utile alleato; sodale inaffidabile e scaltro; modello di suddito devoto e obbediente. Viste allo specchio, le immagini del Turco in età moderna, lungi dall'essere univoche o statiche, riflettono i timori e le aspirazioni dell'Occidente, le sue preoccupazioni e i suoi conflitti. In un'Europa disorientata dagli imprevedibili orizzonti delle nuove scoperte geografiche e dilaniata da innumerevoli lacerazioni interne, l'esigenza di difendere un'identità vacillante si pone all'origine di una rappresentazione dell'alterità giocata sul contrasto e sull'opposizione. E così che il Turco diventa l'Altro, per antonomasia, anche se né gli scontri né le rivalità con la Mezzaluna riusciranno a bloccare, di fatto, le persistenti trame dei rapporti commerciali e diplomatici tra gruppi di differente fisionomia etnica e religiosa. Nel lungo arco di tempo che va dalla fine del Quattrocento sino agli anni della Rivoluzione francese, la letteratura turchesca conosce in Europa le forme più diverse, dalla trattatistica politico-militare ai filoni profetici, dalle cronache ai racconti di viaggio, dai fogli volanti ai giornali. In Italia, in particolare, i discorsi sull'Altro assumono un ruolo centrale nella formazione della nostra cultura politica e nell'elaborazione della nostra appartenenza identitaria.
Roma e lo Stato Pontificio
Marina Formica
Libro: Libro rilegato
editore: Touring
anno edizione: 2006
pagine: 220
Il sesto volume della collana è dedicato alla storia di Roma e dello Stato Pontificio. Con questa denominazione si fa riferimento ai domini temporali dei papi dalle loro origini (VIII secolo) sino al 1870; anno in cui il potere terreno della Chiesa si concluse definitivamente con la spedizione guidata da Cadorna e l'ingresso delle truppe italiane a Roma. Durante questi secoli l'autorità del papato su un territorio eterogeneo dovette confrontarsi con una molteplicità di poteri e signorie locali d'origine medievale. L''autrice del volume, Marina Formica, professore associato di Storia Moderna, racconta le vicende che hanno scandito la storia dello Stato della Chiesa dal medioevo all'unità, dallo Scisma d'Occidente movimento controriformistico.