Libri di Israel Zangwill
The big Bow mystery
Israel Zangwill
Libro: Libro in brossura
editore: Intra
anno edizione: 2024
pagine: 152
Il grande mistero di Bow
Israel Zangwill
Libro: Copertina morbida
editore: Polillo
anno edizione: 2023
pagine: 192
Alle sei e quarantacinque del mattino di una fredda e nebbiosa giornata di dicembre, la signora Drabdump sale le scale della sua misera casa nel povero quartiere di Bow, a Londra, e bussa forte alla porta di Arthur Constant, il suo inquilino. Quindi scende in cucina, mette il bollitore sul fuoco e aspetta. Brava persona quel Constant, un vero gentiluomo. Aveva chiesto lui di essere svegliato presto, ma ormai sono le sette e mezzo e ancora non si vede. La signora Drabdump torna di sopra e bussa di nuovo. Nessuna risposta. Forse il mal di denti della sera prima è peggiorato e Constant ha deciso di rimanere a letto ancora un po'. Ma non compare neppure alle otto né alle otto e trenta. Un orribile presentimento s'insinua nella mente della donna che decide di chiedere aiuto a George Grodman, il famoso investigatore in pensione che abita dall'altra parte della strada. I due salgono di sopra e Grodman prova la maniglia della porta: chiusa. Non rimane che forzarla; un paio di spallate e l'uscio è sfondato e il chiavistello divelto. La stanza è silenziosa; dalle finestre, anch'esse sbarrate, entra un filo di luce. Constant giace nel letto, con la gola tagliata. Scritto nel 1891, questo libro è entrato nella storia della letteratura gialla: è infatti il primo romanzo in cui si mette in scena il fortunato motivo del "delitto nella camera chiusa".
I sognatori del ghetto
Israel Zangwill
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2018
pagine: 559
L'opera di Israel Zangwill ha svolto un ruolo fondamentale per la conoscenza del mondo ebraico. Prima di lui, l'ebreo era solitamente rappresentato nella letteratura come un individuo gretto e furbo, dedito a loschi traffici di denaro e di merci, sulla falsariga dello Shylock del Mercante di Venezia. Nei libri di Zangwill, nato e cresciuto nel ghetto di Londra, i suoi correligionari appaiono invece per quello che sono, «uomini come tutti gli altri, a volte miseri e a volte sublimi, che solo a differenza degli altri uomini formano una nazionalità senza nazione, sottoposti alle condizioni più tragiche che la Storia registri, esposti non solo allo sprezzo e ai dileggi, ma alle persecuzioni e ai massacri». I protagonisti de I sognatori del ghetto dedicano sé stessi alla ricerca di una formula spirituale che li consoli della morte e appaghi la loro curiosità del Mistero, sono dei sognatori che perseguono un sogno che non si è avverato e che i più pensano che non si avvererà mai. Pur nella loro autonomia e nonostante l'azione si svolga in epoche e in luoghi diversi – da Amsterdam a Roma, da Venezia a Londra e Berlino –, le storie che compongono questa raccolta costituiscono una narrazione unitaria e armonica. Gian Dàuli, che le ha tradotte, annota: «Un unico filo corre per i quindici racconti, li tiene uniti attraverso lo spazio e il tempo, mostra quanto poco possono gli eventi e i secoli mutare l'anima dell'uomo, e come i vivi non siano che la continuità dei morti, da formare quasi un'unica anima immortale».
Fantasie italiane
Israel Zangwill
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 434
Il saggio “Fantasie italiane” (“Italian Fantasies”, London - New York, 1910), rappresenta la summa del pensiero di Israel Zangwill. Il lettore troverà, racchiuse nella dimensione ideale del travelogue, non solo sorprendenti fantasie odeporiche ma, riverberate in un medium poetico e letterario, intuizioni in straordinaria coincidenza con il pensiero scientifico e critico più all'avanguardia del tempo, dagli studi sull'ambiente del biologo Jakob von Uexküll, alla critica d’arte di Bernard Berenson. Il punto di partenza per questa agnizione ideale con la modernità va ritrovato in un luogo ben preciso, l’acquario di Napoli, la stazione zoologica fondata da Anton Dohrn che Zangwill visitò nel 1901, durante uno dei non pochi soggiorni italiani. Presentate in traduzione integrale, le “Fantasie italiane” sono precedute dal saggio introduttivo “Italian Fantasies tra Bernard Berenson e Jakob von Uexküll”, e corredate dagli articoli in lingua inglese pubblicati da Zangwill sullo “Harper’s Montly Magazine” tra il 1903 e il 1904 con le illustrazioni di Louis Loeb. Con un saggio introduttivo di Marco Catucci.
Il re degli Schnorrer
Israel Zangwill
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2014
pagine: 232
Con il suo savoir faire e la sua stupefacente erudizione Manasse Bueno Barzillai Azevedo da Costa merita il titolo di re degli schnorrer per la sublime maestria nell'arte di scroccare ai ricchi della comunità con ingegno e "aristocrazia". Impareggiabile modello di letteratura umoristica, "Il re degli schnorrer" è una sequenza ininterrotta di situazioni e dialoghi esilaranti, scaturiti dalla penna del creatore della narrativa ebraica moderna.
Racconti del ghetto
Israel Zangwill
Libro: Copertina morbida
editore: Guanda
anno edizione: 2014
pagine: 232
Mentre i ghetti ebraici restano ancor oggi il simbolo della più rigida segregazione, dell'isolamento coatto, nessuno di questi racconti si conchiude completamente all'interno del ghetto. Gli ebrei di Zangwill sono tutti figure di frontiera, in bilico tra la legge di Mosè e quella della ragione, o del cuore. I suoi dotti adolescenti, diligenti studiosi della tradizione talmudica, sembrano rosi da un tarlo segreto, da un'intima inquietudine che li spinge a scoprire cosa vi sia oltre le alte e solide mura del ghetto, che sia il fascino conturbante e decadente di Venezia o la Roma del XVI secolo e del sogno visionario della riunificazione delle due religioni e dei due popoli. La legge sabbatica è deliberatamente infranta, con i toni della commedia - dal commerciante della piccola cittadina che non vuol perdere i clienti cristiani - o con quelli del dramma - dalla vecchia che percorre di sabato trentasette miglia per vedere un'ultima volta il figlio morente. Eppure il richiamo delle radici ebraiche resta fortissimo e inesorabile... Alternando comico, tragico ed epico, Zangwill rappresenta un mondo ebraico affollato dei personaggi più diversi, ideale punto d'incontro tra la ricostruzione storica minuziosa e fedele e il gusto per un'affabulazione leggendaria, a tratti magica. Introduzione di Attilio Brilli.
Il grande mistero di Bow
Israel Zangwill
Libro: Libro in brossura
editore: Polillo
anno edizione: 2008
pagine: 192
Alle sei e quarantacinque del mattino di una fredda e nebbiosa giornata di dicembre, la signora Drabdump sale le scale della sua misera casa nel povero quartiere di Bow, a Londra, e bussa forte alla porta di Arthur Constant, il suo inquilino. Quindi scende in cucina, mette il bollitore sul fuoco e aspetta. Brava persona quel Constant, un vero gentiluomo. Aveva chiesto lui di essere svegliato presto, ma ormai sono le sette e mezzo e ancora non si vede. La signora Drabdump torna di sopra e bussa di nuovo. Nessuna risposta. Forse il mal di denti della sera prima è peggiorato e Constant ha deciso di rimanere a letto ancora un po'. Ma non compare neppure alle otto né alle otto e trenta. Un orribile presentimento s'insinua nella mente della donna che decide di chiedere aiuto a George Grodman, il famoso investigatore in pensione che abita dall'altra parte della strada. I due salgono di sopra e Grodman prova la maniglia della porta: chiusa. Non rimane che forzarla; un paio di spallate e l'uscio è sfondato e il chiavistello divelto. La stanza è silenziosa; dalle finestre, anch'esse sbarrate, entra un filo di luce. Constant giace nel letto, con la gola tagliata. Scritto nel 1891, questo libro è entrato nella storia della letteratura gialla: è infatti il primo romanzo in cui si mette in scena il fortunato motivo del "delitto nella camera chiusa".
Il grande mistero di Bow
Israel Zangwill
Libro
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 1994
pagine: 171
E' a questo scrittore inglese che dobbiamo il primo "giallo a camera chiusa". Se un uomo viene ucciso in una camera apparentemente inaccessibile dall'esterno, grande è la sfida per l'intelligenza del lettore, e maggiore lo sforzo dell'autore per trovare soluzioni nuove all'enigma. Scritto per dimostrare l'impossibilità del delitto perfetto, questo libro ne espone una soluzione semplice e geniale.