Libri di Giuseppe Leone
Shakespeare: veleno e tragedia
Giuseppe Leone
Libro
editore: Firenze Atheneum
anno edizione: 2009
pagine: 112
Veleno: una parola che ricorre con insistenza nelle tragedie di Shakespeare. Quali motivazioni hanno spinto il grande drammaturgo inglese a inserire in tutte le sue opere almeno una volta il "veleno"? In questo saggio accurato e originale Giuseppe Leone indaga le ricorrenze del termine e si sofferma anche su un altro curioso particolare: tutti i personaggi che muoiono per soffocamento sono innocenti, mentre tutti quelli che sono uccisi (o si suicidano) col veleno sono colpevoli.
Sicilia terra madre. Ediz. italiana e inglese
Giuseppe Leone
Libro: Libro rilegato
editore: Kalós
anno edizione: 2007
pagine: 184
I quattro elementi, l'aria, la terra, il fuoco e l'acqua, in Sicilia si manifestano con particolare forza e bellezza, dal fiammeggiante vulcano Etna alle azzurre profondità del mare, dalla campagna, ora verde ora brulla, alla tersa limpidezza dei panorami dalle vette dei monti.
Ricordi di Natale. Fotografie e novene del Natale in Sicilia
Giuseppe Leone, Salvatore Silvano Nigro, Girolamo Garofalo
Libro: Libro in brossura
editore: Kalós
anno edizione: 2004
pagine: 144
Il ragusano. Storie e paesaggi dell'arte casearia
Diego Mormorio, Giuseppe Licitra, Giuseppe Leone
Libro
editore: 24 Ore Cultura
anno edizione: 1999
pagine: 208
Immaginario barocco. Ediz. italiana e inglese
Giuseppe Leone
Libro: Libro rilegato
editore: Kalós
anno edizione: 2010
pagine: 184
La contea di Modica
Leonardo Sciascia, Giuseppe Leone
Libro
editore: Edizioni di Passaggio
anno edizione: 2009
pagine: 144
La ballata del vecchio marinaio
Samuel Taylor Coleridge
Libro: Libro in brossura
editore: Clinamen
anno edizione: 2010
pagine: 108
I giorni della clessidra o la libertà del cuore
Giuseppe Leone
Libro: Libro in brossura
editore: Guida
anno edizione: 2025
pagine: 268
I segreti del fuoco
Alberto Casiraghy
Libro: Libro in brossura
editore: Book Editore
anno edizione: 2019
pagine: 168
"Una selezione di poesie che già nell'ossimorico titolo rispecchia l'unicità e la complessità della ricerca di Alberto Casiraghy, editore, aforista, scrittore, violinista, pittore, stampatore. Un parlar breve ma intenso, frutto di schegge, trasparenze metaforiche, allusioni simboliche, evocazioni, che illuminano dintorni e "immediate lontananze" del suo io; frammenti lirici che non scadono affatto nel nonsense, anzi, per dirla con Giuseppe Pontiggia, vi entrano nel senso delle cose e della vita". (Prefazione di Giuseppe Leone)
L'ultima scena
Massimo Arrigoni
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2025
pagine: 60
questo un ritratto del commediante da giovine attraverso i campi di una memoria emotiva ancora lucida e viva. Una piccola autobiografia che colloca e giustifica nell’infanzia i motivi e le ragioni del mio percorso artistico. La presenza e la rappresentazione scenica di una icona come la Morte è il filo rosso, o nero per meglio dire, che lega una buona parte dei lavori teatrali e delle partiture sonore da me trattate nell’arco di decenni. Quando la commedia soccombe al dramma la parola si fa memoria storica, diventa confessionale, veglia funebre, rito e mito, si fa tritono in musica, in verso poetico, stride in urlo, interroga il delirio. Teatro di parola o di poesia, teatro da camera. Un ritratto in nero alla signora che danza obliqua con la falce e la clessidra. Prefazione di Giuseppe Leone.
Il trovante e altri luoghi
Nicola Dal Falco, Gaetano Orazio
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2023
pagine: 96
"Si presentano come venuti dal nulla, senza antenati né posteri, senza altre referenze che quelle di una pura innocenza. Eppure Gaetano Orazio, pittore e poeta, e Nicola Dal Falco, poeta nonché scrittore di racconti e saggi, ne avrebbero avute di storie da raccontare, se solo avessero voluto, per averne viste di belle e di brutte salendo e scendendo per l’impervia salita che li porta sulle rive del rio Toscio, sopra Civate. Dicono di essere capitati lì non perché qualcuno ve li abbia mandati per una loro colpa personale o originale di madri, sorelle e fratelli scomparsi; o, portati da un esercito che li abbandonò sotto un campanile. A loro discolpa, aggiungono anche che possa essere stato il luogo a sceglierli oppure che siano stati scelti a un giro di carte o di comete. E, in ultimo, che siano risaliti lungo l’asse magnetico «perché il nord gli piace per analogia con il sud dove il colore liturgico è sempre il blu della notte». [...] Quello che colpisce, leggendo queste pagine, è che, pur essendo un’opera scritta in tempi diversi e a quattro mani, come si suol dire, il testo ha un’organicità di fondo che non lascia trasparire alcuna discontinuità o dicotomia tra gli autori, sia nell’impostazione complessiva, sia nella strutturazione interna: si direbbe che, pur essendo diverse le mani che scrivono e diverso il pensiero che le guida, identico tuttavia riesce il modo di argomentare e soprattutto lo scopo da perseguire." (dalla prefazione di Giuseppe Leone)
Il Silone per cui mi batto. Lettere (1999-2002)
Vittoriano Esposito, Darina Silone
Libro: Libro in brossura
editore: Ianieri
anno edizione: 2022
pagine: 200
Il volume “Il Silone per cui mi batto. Lettere (1999-2002)” è un carteggio sulla vita e l’opera di Ignazio Silone che Vittoriano Esposito, critico letterario, e Darina Silone, moglie dello scrittore, vennero scambiandosi nel mezzo di una temperie culturale decisamente antisiloniana, a causa delle pesanti dichiarazioni di Dario Biocca e Mauro Canali che accusavano lo scrittore abruzzese di essere stato, negli anni Venti del secolo scorso, una spia della polizia segreta fascista. Le lettere, poco meno di una quarantina, non sfuggono a quel contesto, fino ad aprirsi (per la prima volta) sulla vita matrimoniale di Darina e Silone, nonché sul ripudio di alcuni libri da parte dello scrittore. Uno scambio “di mente e di spirito, di cuore e di animo”, rimasto a lungo dentro un cassetto nello studio di Vittoriano Esposito, che giunge a questa prima edizione, curata da Giuseppe Leone, grazie all’interessamento della nipote Emanuela, a cui l’illustre nonno aveva fatto esplicita raccomandazione di pubblicarlo all’indomani della sua scomparsa avvenuta nel 2012.

