Libri di Emilio Cecchi
I pittori italiani del Rinascimento
Bernard Berenson
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2024
pagine: 320
«Fu mia intenzione abbozzare in questo volume una teoria delle arti; specialmente delle arti della figura, ed in quanto si manifestano in forme pittoriche. Prescelsi esempi italiani, non soltanto perché mi trovo ad avere più intima conoscenza dell'arte italiana, ma perché l'Italia è il solo Paese dove le arti della figura siano passate per tutte le fasi: dall'inetto al sublime, da forme semibarbare agli estremi fastigi della bellezza intellettuale; per ricadere in condizioni barbariche a malapena dissimulate sotto gli spogli logori e stinti dell'età superba. Trattai di ciò che costituisce le arti del disegno, e, più precisamente, le arti della figura». Con uno scritto di Flavio Caroli.
Saggi e viaggi
Emilio Cecchi
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 1997
pagine: 2040
Il volume raccoglie tutte le opere creative (impressioni di viaggio, bozzetti, ritratti e immagini) di uno dei protagonisti della vita intellettuale del Novecento. I testi, che Cecchi stesso strutturò nelle nove raccolte qui presentate, mostrano la capacità dell'autore toscano di rifuggire dall'enfasi con un discorso dai toni colloquiali e si caratterizzano per un'eleganza volutamente dimessa, capace di accogliere una gamma illimitata di contenuti.
Americana
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2023
pagine: 1296
Pubblicato nel 1941 a cura di Elio Vittorini, Americana propone una scelta antologica della letteratura statunitense che in quegli anni stava diventando in Italia e non solo un modello per gli scrittori più giovani. Il libro divenne subito un classico, raccoglie i brani dei più significativi autori americani – dai primi dell’Ottocento alla fine degli anni trenta del Novecento – tra cui Edgar Allan Poe, Nathaniel Hawthorne, Jack London, Willa Cather, John Steinbeck, tradotti da alcuni fra i maggiori scrittori italiani come Montale, Pavese e Moravia. La lingua è semplice e sciolta, duttile nel misurarsi con lo slang americano, con la prosa scarna di Ernest Hemingway, con le parole cariche di significati simbolici di Herman Melville. Fu grazie all’introduzione di Emilio Cecchi, proposta qui in appendice, che il libro poté essere ristampato dopo il primo sequestro a opera della censura fascista. Le introduzioni di Vittorini alle sezioni, proibite a suo tempo dal regime, insieme alle immagini e alle didascalie originali, costituiscono un’affascinante interpretazione dello sviluppo letterario americano e una guida alla scoperta o alla riscoperta di grandi narratori e narratrici.
Carteggio Cecchi-Praz
Emilio Cecchi, Mario Praz
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1985
pagine: XXV-158
La pittura italiana dell'Ottocento
Emilio Cecchi
Libro: Copertina rigida
editore: Firenzelibri
anno edizione: 1988
pagine: 156
L'onestà sperimentale. Carteggio di Emilio Cecchi e Gianfranco Contini
Emilio Cecchi, Gianfranco Contini
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2000
pagine: 175
Nel 1932 un diciannovenne Gianfranco Contini pubblica sulla "Rivista Rosminiana" una disamina di strepitosa perspicacia, "Emilio Cecchi, o della Natura", e l'affermato critico, di ventotto anni più anziano, non esita a inviare all'ignoto recensore una lettera di ringraziamento, la prima di un carteggio che copre l'arco di oltre un trentennio e attraverso il quale è possibile ricostruire non solo un esemplare percorso ermeneutico, ma soprattutto un dialogo, acutissimo, sulla natura del lavoro intellettuale.
I pittori italiani del Rinascimento
Bernard Berenson
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2009
pagine: VI-299
In questo volume Berenson passa in rassegna le grandi scuole e i massimi maestri della pittura italiana del Rinascimento. Scrisse Benedetto Croce: "Nel rileggere il libro su "I pittori italiani del Rinascimento", mi pareva di leggere quasi una continuazione della "Storia della letteratura italiana" del De Sanctis, col suo insistere sul carattere poetico proprio dei poeti, e qui di ciascun pittore. E vorrei osservare che le idee del Berenson hanno bisogno di abbandonare le angustie nelle quali sinora si sono rinserrate, ed essere accolte nei grandi saloni della filosofia, dove troveranno sede degna e possibilità di svolgimenti adeguati".
Viaggio in Grecia. Et in Arcadia ego
Emilio Cecchi
Libro: Copertina morbida
editore: Tarka
anno edizione: 2015
pagine: 192
Emilio Cecchi attraversò la Grecia nel 1934, in tempi in cui viaggiare era ancora un modo per conoscere culture diverse e diversi modi di vivere. Visitò Corfù, Creta, Cnosso, Delfi, Micene, Corinto, il Peloponneso, Atene, in cerca delle più importanti tracce artistiche e archeologiche. La Grecia di allora offriva ancora scenari in cui l'uomo non soverchiava la natura, ma vi si integrava: le immagini dei capri neri che si infrattano tra le rocce del paesaggio brullo si contrapponevano e si fondevano a quelle chiassose da bazar dei villaggi e delle stazioni, dove contadini con visi "da sculture ellenistiche" sventolavano "mazzi di tacchini e gallinelle". Atene invece già risentiva di una globalizzazione selvaggia: sul retaggio ottomano, che le dava un'"aria orientale e turbolenta", da fiabesco caravanserraglio, s'innestava il brutto stile "neoellenico" di ascendenza tedesca e quell'edilizia mastodontica che la porterà all'aspetto attuale.
Pesci rossi
Emilio Cecchi
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2015
pagine: 124
Questa raccolta di brevi testi e appunti, opera di uno dei maggiori critici italiani del Novecento, vide la luce nel 1920. Alcuni anni prima Emilio Cecchi, in occasione di una mostra, aveva avuto modo di ammirare "I pesci rossi" di Matisse: al quadro lo scrittore si ispirò per un articolo, suscitando interesse e curiosità. Proprio con questo scritto, una riflessione sugli abitanti dei laghi orientali dalla inquietante natura bifronte, si apre questa raccolta, per poi proseguire con notazioni su argomenti tra i più diversi, quali il potere estetico e annichilente della neve sul paesaggio, l'incredibile boria umana nella creazione dei giardini zoologici o la elivagazione sul valore delle piccole cose che dimentichiamo di possedere. Ogni oggetto e ogni osservazione critica e quotidiana evocano uno scenario mentale di ricordi e suggestioni, creando la misura perfetta di un testo che va oltre i confini della critica letteraria. Introduzione di Emanuele Trevi.
Roma, non basta una vita
Silvio Negro
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2018
pagine: 399
"Chi ha rivelato Roma ai romani è stato un non romano, un veneto, Silvio Negro, capo della redazione romana del Corriere della Sera e vaticanista di fama europea", scrive Stefano Malatesta nell'introduzione a questa nuova edizione di "Roma, non basta una vita", l'opera più nota del giornalista e scrittore considerato il creatore della nuova informazione vaticana, l'inventore del vaticanismo moderno. Volume postumo, pubblicato per la prima volta dopo due anni dalla morte di Negro - il titolo si deve a Dino Buzzati, grande amico dell'autore -, il libro segna una svolta rilevante tra i cultori della "romanità". Prima di Negro imperavano, come scrive Malatesta, "romanisti, cultori e retori di una romanità medio-borghese, che avevano come numi tutelari non il grandissimo Belli ma Trilussa e Pascarella". Con Negro, scrittore che aveva vinto il Premio Bagutta nel '36, dopo Gadda, Palazzeschi e Comisso, l'aneddotica romanesca assurge a genere letterario in grado di illuminare, più di numerosi e ponderosi saggi, l'arte e la storia autentica della capitale. Come il flâneur di benjaminiana memoria, Negro conduce il lettore negli angoli più riposti della capitale, là dove "l'anima e il corpo" della Città eterna possono offrirsi davvero allo sguardo. Non soltanto, dunque, il Colosseo, San Pietro, i Fori, il Campidoglio e così via, ma la piazzetta che si schiude inaspettata, con la sua luce insolita, tra i palazzi. Prefazione di Emilio Cecchi.