fbevnts Vendita online di DVD e libri di narrativa, tascabili, per ragazzi, professionali | Libreria Storielleria
Vai al contenuto della pagina

Libri di Cesare Segre

Le strutture e il tempo. Narrazione, poesia, modelli

Le strutture e il tempo. Narrazione, poesia, modelli

Cesare Segre

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

"Le strutture e il tempo", uscito nel 1974, si è imposto subito come libro di svolta negli studi letterari. Come tutti i libri di Segre, aveva una parte teorica e una parte di analisi dei testi. La prima, dedicata alla narratologia, riepilogava il pensiero dei maggiori studiosi di modelli narrativi, intervenendo con alcune messe a punto personali rivelatesi decisive. Il titolo indica esplicitamente il tema del libro: le strutture, cioè l’elaborazione di modelli formali per catalogare e interpretare fenomeni ricorrenti, e il tempo, elemento fondamentale di qualsiasi narrazione. Ogni storia ha una sua intrinseca sequenza logico-temporale che in molti casi è una struttura profonda di racconti che si snodano mescolando la cronologia delle vicende narrate. Segre ha capito l’importanza delle strategie temporali elaborando i modelli più duttili per individuarle e interpretarle, come fa nella seconda parte del volume, con saggi diventati punti di riferimento sul Decameron, sul Chisciotte, su Beckett e altri autori e testi della letteratura europea. Ma il titolo del libro indica anche una cifra più generale della metodologia di Segre: la volontà di tenere insieme le istanze formalizzanti dello strutturalismo con le ragioni dello storicismo. Ogni opera non può essere astratta dal suo tempo e da tutte le altre espressioni culturali che le stanno accanto o l’hanno preceduta. La “via italiana” della semiotica ha avuto in Segre il suo capofila e nelle Strutture e il tempo uno dei suoi capisaldi. Ripubblicare questo libro a cinquant’anni di distanza significa rileggerlo come un classico, ma anche, grazie alla postfazione di Clelia Martignoni, verificare se e come sono cambiati nel frattempo i termini delle questioni affrontate da Segre e, più in generale, i nodi teorici e pratici della critica letteraria. Con un saggio di Clelia Martignoni.
22,00

Le strutture e il tempo

Le strutture e il tempo

Cesare Segre

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 1997

pagine: IX-279

22,00

Diario civile

Diario civile

Cesare Segre

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2024

pagine: 312

“Diario civile” testimonia il lato militante di uno dei più importanti intellettuali della seconda metà del Novecento. Una raccolta, a cura di Paolo Di Stefano, degli interventi apparsi sul Corriere della Sera in cui Cesare Segre ha indagato inquietudini, dubbi, malesseri e speranze del nostro tempo. È il 1988 quando il filologo e semiologo Segre inizia a ragionare pubblicamente sui temi che ogni giorno lo interrogano e stimolano le sue riflessioni. Ne nasce un dialogo sul contemporaneo che lo coinvolgerà per venticinque anni: venticinque anni di domande, analisi, critiche, ragionamenti, discussioni e anche accese polemiche intorno a letteratura e politica, società e religione, cultura e cambiamento. In queste pagine emergono infatti i molti volti di Segre: l’individuo attraversato dalla storia, che salda ricordi personali e narrazione collettiva ripercorrendo il suo essere scampato ai rastrellamenti nazisti, la tragedia della Shoah e «l’enorme sollievo» della Liberazione; il professore che ha a cuore l’istruzione dei giovani e il lavoro dei docenti, minacciato da riforme sempre più insensate; il linguista, preoccupato per l’appiattimento dei registri nell’uso dell’italiano e per il sempre maggiore ricorso, anche nei contesti più alti, al turpiloquio; il critico letterario, che si esprime senza concedere sconti a nessuno, saldo sostenitore della responsabilità etica di ogni intellettuale. “Diario civile” è assieme il testamento culturale di un grande letterato e un invito alla meditazione attiva sul mondo: a rendere vivo il passato, interpellare il presente e immaginare il domani.
26,00

Orlando furioso

Orlando furioso

Ludovico Ariosto

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2022

pagine: 1552

Nelle ottave dell'«Orlando Furioso» – composto tra il 1505 e il 1532, durante l'intera carriera letteraria di Ludovico Ariosto – il mondo cavalleresco appare come una finzione letteraria di cui celebrare i valori, sempre attuali, dell'eroismo, dell'onore e soprattutto dell'amore, e attraverso i cui personaggi esaltare la varietà e la grandezza dell'azione umana. Assai complesse e variegate sono infatti le figure che incontriamo, così come le loro vicende e i loro sentimenti: esplorazioni avventurose, storie d'amore contrastato e di delicati idilli, combattimenti, azioni d'amicizia e lealtà... Il Furioso si presenta così come un vero atlante della natura umana, il punto culminante del Rinascimento e della sua scoperta dell'uomo.
22,00

Il canto delle sirene

Il canto delle sirene

Maria Corti

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2018

pagine: 192

Le sirene non sono solo figure mitologiche misteriose ma da sempre il simbolo della seduzione intellettuale: il loro canto è micidiale come la parola e l'immaginazione. Metà donne metà animali (uccelli prima e pesci poi), queste manifestazioni divine e mostruose sono stabilmente nell'immaginario collettivo come enigmi. Come le incantatrici marine, un libro dalla duplice natura: un po' saggio, un po' romanzo. Maria Corti, compone un racconto rivelatore in quattro atti, che conduce il lettore dai remoti tempi omerici all'oggi. Gli esiti sono a tratti drammatici a tratti ironici: una strana avventura di seduzione per cui «sirene e naviganti si desideravano reciprocamente».
11,00

Antologia della poesia italiana. Volume Vol. 1

Antologia della poesia italiana. Volume Vol. 1

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Einaudi

anno edizione: 2018

pagine: XXIV-1216

Tomo primo: Gozzano, i Crepuscolari, Lucini, Palazzeschi, Marinetti e il Futurismo, Rebora, Boine, Jahier, Campana, Sbarbaro, Onofri, Cardarelli, Saba, Ungaretti, Montale, Quasimodo, Penna, Pavese, Gatto, Sinisgalli, Betocchi, Bertolucci, Sereni, A. Pozzi, Caproni, Parronchi, Bigongiari. Tomo secondo: Luzi, Poesia in dialetto, Fortini, P. Levi, Pasolini, Orelli, Sinigaglia, Erba, A. Rosselli, Pagliarani, Sanguineti, Zanzotto, Giudici. Note filologiche e bio-bibliografiche, indice alfabetico degli autori, indice alfabetico delle opere, dei titoli e degli incipit.
25,00

Mito e significato. Cinque conversazioni

Mito e significato. Cinque conversazioni

Claude Lévi-Strauss

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2016

pagine: 128

"Mito e significato", ora riedito dal Saggiatore e corredato di una introduzione di Cesare Segre, si serve di un'esposizione semplice per illustrare i presupposti e le implicazioni del complesso metodo strutturale di Claude Lévi-Strauss: cinque conversazioni con il grande antropologo che dimostrano appieno, ancora una volta, come la sua forza risieda nella lucidità con cui ha problematizzato il reale e nell'ampiezza dello sfondo teoretico su cui ha operato. Al centro del discorso c'è una tipica interpretazione lévi-straussiana di un mito amerindio, che spazia dal Perù al Canada e attraversa i secoli dall'epoca della Conquista a oggi. L'assioma è: il numero di procedimenti a cui la natura ricorre è molto limitato, e si ripresenta ai più vari livelli. Attraverso la ragione, bisogna scoprire l'ordine e quindi il significato delle cose; cosi anche la natura diventa traducibile in formule e schemi. Lingua, mito, musica, matematica: tutto è un procedimento di simbolizzazione, che dunque può essere decriptato, fatto divenire modello conscio anziché inconscio. Perciò non è reale la distinzione tra pensiero mitico e pensiero scientifico, né la contrapposizione tra «primitivo» e «civilizzato»; perciò la nostra specie è sostanzialmente unitaria. Lévi-Strauss scopre inattese analogie e scardina l'identificazione di primitivo con barbaro e incivile e di occidentale con razionale e civilizzato, antinomia che ha giustificato, nei secoli, i peggiori genocidi e le più bieche prevaricazioni. È questo, forse, il suo maggiore lascito: una sofisticata ed esemplare dimostrazione di come, adottando una prospettiva unificante anziché antagonistica, elementi apparentemente anti nomici possano essere invece concepiti come polarità di una dialettica feconda di risultati; di come, in una parola, nella convivenza umana le differenze culturali possano avere un valore positivo.
18,00

Opera critica

Opera critica

Cesare Segre

Libro: Copertina rigida

editore: Mondadori

anno edizione: 2014

pagine: 1696

Il Meridiano si propone di mettere in rilievo la figura esemplare di uno studioso convinto che ai testi ci si debba accostare per interrogarli e per goderne, comunque rispettandoli, e che non debbano essere utilizzati per altri fini. La ricca autoantologia, strutturata in dodici sezioni, raccoglie per ciascuna delle "aree di curiosità" i saggi che rappresentano i vertici dell'attività di Segre nelle diverse discipline: si va così dalle motivazioni per cui segre dall'originaria vocazione di un critico stilistico si sia spostato su posizioni di tipo strutturalistico-semiologico, ai suoi studi sul Medioevo, ai problemi della filologia, a studi su stile e sintassi dei prosatori italiani, all'analisi delle fonti, alla dinamica delle varianti d'autore, allo studio della linea espressionistica sulla scia di Contini, ai "mondi altri", ai meccanismi della narrazione smontati grazie all'approccio semiologico, all'arte, per concludere con il rapporto tra etica e letteratura. L'introduzione è firmata dal critico Gianluigi Beccaria.
80,00

Critica e critici

Critica e critici

Cesare Segre

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2012

pagine: 238

Le teorie letterarie e le metodologie critiche non sono elaborazioni concettuali astratte, fuori dalle contingenze storiche, spersonalizzate. Sono ideate e messe in pratica da studiosi che hanno i loro percorsi biografici e intellettuali, hanno maestri da cui a un certo punto si distaccano, incontrano altri studiosi, modificano il loro pensiero, affinano le loro tecniche. In questo suo nuovo libro, Cesare Segre parte proprio da una serie di profili di grandi personaggi: Spitzer e Auerbach, paladini della critica stilistica, cosi simili nelle vicende biografico-accademiche, cosi diversi nell'approccio alla letteratura; un critico d'arte di impostazione warburghiana come Meyer Schapiro e uno di tradizione crociana come Cesare Brandi; e poi Gianfranco Contini tra filologia, critica e politica; il geniale Starobinski; l'amico e contraddittore di una vita, Cesare Cases; l'inquieto Lotman, che a ogni libro sembra abbandonare le posizioni di quelli precedenti. Ripercorrendo il lavoro di queste grandi figure con analisi del pensiero e, a volte, della lingua, Segre ci offre una "piccola storia della critica" che è anche una grande pagina di storia della cultura. Dopo una seconda sezione teorica in senso stretto, che non manca mai nei libri di Segre, la terza parte è dedicata alla lettura dei testi ed è centrata su due capolavori assoluti: l'"Orlando furioso" e il "Don Chisciotte", visti singolarmente, nel loro rapporto e nelle differenti fortune.
19,00

Forte come la morte è l'amore. Tremila anni di poesia d'amore ebraica
18,90

Pittura, linguaggio e tempo

Pittura, linguaggio e tempo

Cesare Segre

Libro: Libro in brossura

editore: Monte Università Parma

anno edizione: 2006

pagine: 65

Un saggio inedito di Cesare Segre, unanimamente considerato tra i maggiori filologi italiani. Segre si interroga sulla reciprocità dei linguaggi e dei segni - immagine, scrittura, suono - conducendo una significativa riflessione sul mondo contemporaneo. Nei suoi numerosi studi si registrano anche significativi contributi rivolti all'approfondimento dei possibili legami esistenti tra iconologia e linguaggio letterario, studi che hanno aperto in generale nuovi orizzonti alla profondità del processo critico-ermeneutico, studi che qui si concretizzano in un testo che assume il carattere di una luminosa "plaquette". Che cosa implica descrivere a parole un'opera d'arte? Che differenze si possono trovare tra il linguaggio visivo e quello musicale? Quali processi mentali portano al disvelamento dei significati di una determinata opera? Il filologo Cesare Segre si interroga su queste tematiche nella prolusione all'anno accademico 2005-2006 che ha tenuto presso la Facoltà di Architettura dell'Università degli Studi di Parma, qui pubblicata assieme a tre articoli apparsi su "Il Giorno" in cui Segre dialoga con due dei massimi storici dell'arte del Novecento: Meyer Schapiro ed Ernst Gombrich.
15,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.