Libri di Bartolo Anglani
Il romanzo di Londra. Avventure e disavventure di Vittorio Alfieri in Inghilterra
Bartolo Anglani
Libro
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2024
pagine: 180
Solitudine di Gramsci. Politica e poetica dal carcere
Bartolo Anglani
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2007
pagine: 330
Che cosa resta di Antonio Gramsci, morto settant'anni fa dopo aver trascorso l'ultima parte della sua vita nelle carceri di Mussolini? Questo libro si propone di leggere Gramsci come un 'classico' che, come tutti i classici, parla alle generazioni future in termini sempre nuovi e imprevedibili. Fare di lui uno scrittore non significa però rimuovere la sostanza politica del suo pensiero ma prenderla come materia bruciante sulla quale Gramsci ha elaborato un progetto teorico che, come avrebbe detto Pirandello, "non conclude".
Goldoni. Il mercato, la scena, l'utopia
Bartolo Anglani
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 1983
pagine: 256
Il mestiere della metafora. Giuseppe Baretti intellettuale e scrittore
Bartolo Anglani
Libro
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 1997
pagine: 378
«L'uomo non si muta». Pietro Verri tra letteratura e autobiografia
Bartolo Anglani
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2012
pagine: 202
I lumi della notte. Progresso e poesia in Giuseppe Parini
Bartolo Anglani
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Setteponti
anno edizione: 2023
pagine: 296
Bartolo Anglani, che analizza il rapporto tra la poesia pariniana e il tema illuministico del progresso, non si propone di sentenziare se Parini sia stato o no un “progressista”, convinto com’è che l’ideologia pariniana sia sostanzialmente interna al progressismo “moderato” settecentesco e che i conflitti con Verri non siano tanto laceranti da spingere il poeta fuori e contro l’Illuminismo. E tuttavia l’opera principale di Parini, Il Giorno, composta laboriosamente lungo l’arco di circa un quarantennio, non può essere letta in chiave ideologica, né come manifestazione né come negazione del pensiero riformatore settecentesco. La poesia del Giorno non è catalogabile come ideologia ma è “altrove”, e non certo perché si astragga dal presente e vagheggi mondi immaginari estranei alla realtà. È come se in Parini agissero due logiche, razionalmente inconciliabili: quella dell’intellettuale e poeta “civile” che condivide le conquiste della modernità e in generale il pensiero dei Lumi pur criticandone alcuni esiti estremi, e quella del poeta ironico e nichilista che esclude il progresso in quanto tale dal meccanismo della storia e fa precipitare il trionfo dei Lumi nell’abisso della Notte.
La lumaca e il cittadino. Pietro Verri dal benefico dispotismo alla Rivoluzione
Bartolo Anglani
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2012
pagine: 218
Nel 1789 Pietro Verri era e si sentiva estraneo alla politica dopo le ultime delusioni ricevute, e si era persuaso di dover vivere il resto dei suoi giorni da "lumaca", dedito agli studi ed agli affetti familiari. Eppure, man mano che le notizie parigine cominciarono ad arrivare in un'Italia ancora immersa nelle strutture statiche dell'Ancien Régime, Verri cominciò ad analizzare gli eventi rivoluzionari sia in scritti destinati a rimanere inediti, sia nelle lettere inviate al fratello Alessandro ormai stabilmente emigrato a Roma. La riflessione sulla Rivoluzione fece rinascere in Verri la passione per la politica e lo spinse a trasformarsi - in una sequenza non lineare e segnata da crisi e ripensamenti - in "cittadino". In questo libro si segue questo itinerario che, compiuto da Verri al riparo dalla pubblicità, registra in tempo reale e con fedeltà assoluta i pensieri di uno dei più grandi intellettuali del Settecento. L'analisi si arresta alle soglie del breve ma intenso impegno pubblico al quale Verri si sentì chiamato dopo l'invasione napoleonica.
Che cos'è questa crisi? Divagazioni sul teatro di Goldoni e sui suoi interpreti
Bartolo Anglani
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2015
pagine: 632
Verso la fine degli anni Cinquanta del Novecento, per impulso della critica marxista, Goldoni diventò lo scrittore "organico" alla borghesia del Settecento, ottimista e progressista. Poi, negli ultimi trent'anni del secolo, cominciò a imporsi l'immagine di un Goldoni espressione di una "crisi" che via via assumeva caratteri sempre più "neri" e decadenti. Ma questa "crisi" c'è davvero stata? Davvero si può mettere in scena Goldoni come interprete di un mondo in rovina? Davvero il secolo dell'Illuminismo è stato un'epoca di sfascio e di rovina? A queste, e ad altre domande, cerca di rispondere questo libro che, con le sue "divagazioni", passa in rassegna più di mezzo secolo di interpretazioni goldoniane.
Il «soave mestiere della Birba». I ciarlatani di Goldoni e altri saggi
Bartolo Anglani
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2016
pagine: 360
Nel volume si analizza la funzione svolta dai ciarlatani e dagli imbroglioni, dagli impostori, dai bugiardi nel teatro goldoniano, dai primi intermezzi giovanili fino alle commedie degli anni Cinquanta. I ciarlatani non sono semplici portavoce di una condizione sociale, che il commediografo allinea con gli altri nelle sue scene per dare completezza alla sua rappresentazione del Mondo, e non sono nemmeno residui della Commedia dell'Arte in via di essere superati, ma sono "figure" del Teatro in quanto tale. Senza di loro non scatterebbe il gioco drammaturgico inquietante che rende Goldoni così "moderno". Goldoni inaugura così la serie moderna degli scrittori che comprendono la natura ciarlatanesca della creazione letteraria. Alla parte dedicata esplicitamente alla fenomenologia dei ciarlatani segue una parte che comprende vecchi saggi (sulle Prefazioni, su Pietro Verri, su Don Giovanni) nei quali già l'autore aveva avviato l'analisi del "comico" goldoniano sotto il profilo della ciarlataneria e della menzogna.
Pupazzi di pioggia
Bartolo Anglani
Libro: Libro in brossura
editore: Formebrevi Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 300
Cinque personaggi – un Signore Irrequieto, un maggiordomo chiamato Domani, una Signora Grassa, un Commendatore Distratto, un Giovane Timido – si imbarcano per un viaggio di piacere e di avventura su una nave guidata da un Capitano e governata da un marinaio di nome Perfetto Imbecille. Ma il piacere e le avventure non vengono, perché un Impiegato dell’Agenzia Viaggi ha truccato l’itinerario e con le sue strane istruzioni costringe la nave ad errare sui mari. I personaggi si rifugiano allora nel racconto di avventure immaginarie. Ma, approdati su una costa sconosciuta, dopo aver scoperto che i personaggi del racconto inventato – il Re Incerto VII e sua moglie la Regina Giubilosa, insieme con molti altri più o meno secondari – esistono davvero, finiscono per rimanere implicati nelle loro storie.
L'altro io. Alfieri. Autobiografia e identità
Bartolo Anglani
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2018
pagine: 236
"Il volume raccoglie alcuni saggi, gravitanti attorno al problema dell’autobiografia e dell’identità, elaborati in anni precedenti per le occasioni fornite dalle celebrazioni alfieriane 1999-2003 e solo in parte pubblicati. Il primo, Il personaggio della 'Vita', analizza la costruzione dell’identità intrapresa da Vittorio Alfieri fin dalle giovanili notazioni diaristiche. L’'Io' per Alfieri non esiste in sé prima di essere analizzato e dunque costruito: l'autoconoscenza è per lui, in termini modernissimi, sempre autocostruzione. I termini della sua riflessione sono Montaigne da una parte e Rousseau dall'altra. Il secondo saggio ('Autre d’un autre. Maschera e identità in Alfieri e in Montaigne') tenta di ricostruire il rapporto complesso e decisivo intrattenuto dal poeta con il pensatore di Bordeaux, maestro di una visione dell’Io fondata sulla compresenza di 'forme maitresse' e di oscillazioni e variazioni continue dell’Io. Rousseau (Contro Rousseau) costituisce il polo negativo dal quale Alfieri prende le distanze per tutta la vita, dopo aver subito come tanti giovani intellettuali del suo tempo il fascino del pensiero rousseauiano".
La tragedia impossibile. Alfieri e la profanazione del tragico
Bartolo Anglani
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2018
pagine: 480
Il volume raccoglie i saggi e gli interventi su Vittorio Alfieri nati in occasione delle celebrazioni alfieriane tra il 1999 e il 2003, insieme ad altri composti in tempi successivi. Quelli già pubblicati sono stati rivisti e riscritti. Il primo capitolo, "La tragedia impossibile", passa in rassegna le interpretazioni novecentesche del problema della 'tragedia' in Alfieri. Il secondo, 'La profanazione dell'eroico', tenta di ricostruire la vocazione alfieriana a un tragico intrecciato e compromesso con il comico. Il terzo, L''astrattezza', analizza le interpretazioni offerte dalla cultura democratica e di sinistra dell'Alfieri 'politico'. Il quarto, Vittorio sul lettino, discute le interpretazioni psicoanalitiche del teatro alfieriano. Gli ultimi due capitoli sono dedicati alla lettura di tre composizioni tragiche: i due Bruti e il Filippo, sempre nell'orizzonte della profanazione del tragico.