Libri di Adelino Zanini
Filosofia economica
Adelino Zanini
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2025
pagine: 526
A vent’anni dalla prima pubblicazione, riproponiamo, in una nuova edizione ampliata, quello che nel frattempo è diventato un testo classico nell’analisi del rapporto tra Politico ed Economico. Cinque i nodi problematici: Adam Smith, Karl Marx, Joseph A. Schumpeter, John M. Keynes, l’Ordoliberalismo tedesco. Punto cruciale, secondo l’autore, non la banale negazione del Politico a opera dell’Economico, bensì la sua inesauribile riqualificazione. Fine della «grande politica»? Indubbiamente, ma quest’esito avrebbe costituito sin dagli albori l’asse mediano dell’esperienza della Modernità, della sua tragicità, della sua rappresentazione possibile. Prima dell’ibridazione neutralizzante, di cui l’Europa odierna incarnerebbe la più solerte interprete.
Retoriche della verità. Stupore ed evento
Adelino Zanini
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2003
pagine: 112
La verità è padrona esigente, che legittima i lunghi tormenti del filosofo antico e di quello moderno, del teologo e del poeta, di chi la cerca e di chi pretende di crearla. Ma la verità è ancora attuale? Non è scomparsa dentro la melassa postmoderna e dietro la cortina fumogena dell'onnivisione? Il libro considera alcune delle movenze che il concetto di verità assume; "sorvola" autori quali Agostino, Leopardi, Arendt, Heidegger, Deleuze, dei quali interseca frammenti di pensiero "rubati", per ricavarne un'essenza non "originaria", all'altezza dei tempi e, quindi, all'incrocio tra "vedere", "dire", "rappresentare", "agire".
Joseph A. Schumpeter. Teoria dello sviluppo e capitalismo
Adelino Zanini
Libro
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2000
pagine: 224
Grande interprete di Marx e fiero avversario dela teoria economica keynesiana, Schumpeter seppe muoversi con originalità tra scienza economica, sociologia, storia economica. La sua fama è legata alla definizione della teoria dell'innovazione, dell'imprenditore, del credito e alla conseguente analisi circa le sorti del capitalismo, le cui fluttuazioni economiche cicliche non appaiono affatto accidentali, ma specifiche del modo di produzione capitalistico. Il saggio di Adelino Zanini segue passo per passo l'evoluzione dell'opera schumpeteriana; ne offre una sintesi unitaria, nella quale sono evidenziati gli elementi di originalità e di rottura rispetto alle vecchie e nuove "tradizioni" di pensiero della Scienza economica.
Resoconto della vita e delle opere di Adam Smith
Dugald Stewart
Libro: Libro rilegato
editore: Liberilibri
anno edizione: 2008
pagine: 142
Lettere 1740-1790
Adam Smith
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 841
La figura di Adam Smith è ancora avvolta nel mistero. Sorprendentemente, di lui conosciamo poco: non esiste nemmeno un ritratto ufficiale, ma solo un medaglione. Allo stesso tempo, la sua opera continua a essere al centro di accese dispute che cercano di collocarlo ora in un contesto, ora in un altro, come spesso accade ai grandi classici. La corrispondenza che ci è pervenuta costituisce allora un tassello fondamentale per scoprire, accanto allo studioso, un Adam Smith più umano, presentandoci le sue riflessioni e interazioni con i contemporanei. Da queste lettere, per lo più inedite, emerge infatti non solo la figura del padre dell’economia politica, ma anche quella del filosofo morale, i cui interessi abbracciano una vasta gamma di temi, dalla giustizia sociale all’importanza dell’educazione. Un’opera imprescindibile per chi desidera comprendere non solo le idee di Smith, ma anche il contesto in cui sono nate. Prefazione di Adelino Zanini. Premessa di Maria Pia Paganelli.
Principi e forme delle scienze sociali. Cinque studi su Schumpeter
Adelino Zanini
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2013
pagine: 205
Quale che fosse la fondatezza della profezia schumpeteriana circa le sorti infauste del capitalismo, essa era frutto di una scrupolosa analisi dello svolgersi dei processi di "democratizzazione". In essi l'autore austriaco aveva individuato la causa principale dell'implodere del sistema sociale cresciuto a ridosso del primo conflitto mondiale e giunto a maturazione negli Stati Uniti del secondo dopoguerra. Una tale interpretazione, per molti aspetti debitrice nei confronti di numerosi autori di lingua tedesca, si esplicò, in particolare, nella formulazione di una peculiare teoria del ciclo economico. Richiese però anche una concomitante definizione degli strumenti interpretativi delle scienze sociali, sviluppatesi e impostesi tra Otto e Novecento. A esse Schumpeter diede un contributo di rilievo, interrogandone la storia, problematizzandone i metodi, delineandone i possibili contenuti. Alla ricostruzione dettagliata di tale impegno è dedicato il presente volume. Accanto ai testi più noti sono prese in considerazione le loro varianti ed è analizzato un ampio numero di scritti "minori" e di semplici abbozzi, grazie ai quali è possibile definire in modo adeguato l'impegno profuso da Schumpeter nei confronti del dibattito sulle Sozialwissenschaften.
Adam Smith. Morale, jurisprudence, economia poltica
Adelino Zanini
Libro: Copertina rigida
editore: Liberilibri
anno edizione: 2014
pagine: 320
Ordoliberalismo. Costituzione e critica dei concetti (1933-1973)
Adelino Zanini
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2022
pagine: 568
In molte delle analisi che accompagnano le vicende dell'Europa odierna, «ordoliberalismo» ed «economia sociale di mercato», intesi come un'unica dottrina, sono i termini a cui più spesso si ricorre per definire concetti politici e principi economici sorretti da forme ideologiche derivate dal predominio del cosiddetto «modello tedesco» e come tali canonizzate nei Trattati europei. Quale che sia il senso di ricondurre a una sintesi novecentesca, centrata sullo Stato-nazione, i molti problemi che nell'Europa contemporanea sono frutto sì di un'ideologia neoliberale, ma ibrida, legittimata da una logica sistemica «governamentale», l'autore ritiene essere concettualmente comunque semplificatorio invocare un'unitarietà dottrinale di fatto problematica. Sarebbe piuttosto utile procedere per differenze, onde cogliere ciò che distingue ordoliberalismo (W. Eucken, F. Böhm) ed economia sociale di mercato (A. Müller-Armack), in un arco temporale che va dalla crisi di Weimar al secondo dopoguerra tedesco, sino a giungere a lambire la crisi degli anni Settanta del Novecento europeo. L'intento non può che essere storico-concettuale; ma l'ambizione è anche quella di indirizzare uno sguardo politico più disincantato e radicale verso l'Europa.
Postfordismo e oltre
Libro: Libro in brossura
editore: Clinamen
anno edizione: 2023
pagine: 118
Il concetto di postfordismo ha avuto e continua ad avere una notevole rilevanza. Nella sua ricezione critica è stato soprattutto utile per inquadrare al meglio alcuni sviluppi del capitalismo negli ultimi decenni del secolo scorso. I due curatori di questo testo, autori del fortunato e assai diffuso Lessico postfordista (Feltrinelli 2001), si propongono nel presente volume di saggiare la fertilità di quel concetto a partire dalle ulteriori e recenti trasformazioni dell’attuale modo di produzione. Nei differenti contributi qui proposti, l’intento è sottolineare proprio ciò che si è modificato negli ultimi tempi, fino al punto da richiedere un aggiornamento risoluto degli strumenti di analisi del capitalismo contemporaneo, anche di quello che si è soliti appunto definire con la nozione di postfordismo. Andare avanti senza pigrizie con l’analisi critica è in fondo l’invito degli studi di poco più di una ventina di anni fa ed è – tale invito – ancora da considerare con rinnovata risolutezza e capacità di indagine nel momento in cui si fanno i conti con il “dopo” del postfordismo, con quello che è accaduto e accade oggi nel nostro tempo di vita individuale e collettiva.
Foucault, l'economia politica e il liberalismo
Jean-Yves Grenier, André Orléan
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2023
pagine: 72
Nell'opera di Michel Foucault, la fine degli anni Settanta e l'inizio degli Ottanta rappresentano un periodo di importanti cambiamenti. L'interesse del filosofo si sposta dai dispositivi disciplinari all'ermeneutica del soggetto, dall'assoggettamento all'esercizio della libertà. Eppure, osservano Jean-Yves Grenier e André Orléan, il ruolo centrale che in questo passaggio dalla disciplina alla sicurezza è svolto dall'economia politica è stato piuttosto trascurato dai commentatori. Di Sicurezza, territorio e popolazione e di Nascita della biopolitica si è ignorato, soprattutto, l'uso che in essi è fatto della storia del pensiero economico quale dispositivo governamentale. Un uso mirato, basato su di un corpus di testi abbastanza limitato, inteso ad avvalorare una "visione" dell'economia politica strettamente finalizzata alla tesi che Foucault vuole sostenere. Nei due Corsi si darebbe perciò una duplice emarginazione, della politica e del diritto, la quale permetterebbe a Foucault di concentrarsi sulla rilevanza dell'economia politica in rapporto all'autolimitazione governamentale. A ciò seguirebbe però l'esclusione di un tema centrale per l'economia politica stessa, ossia il diritto di proprietà. Esclusione giustificata dall'onnipresente richiamo alle nozioni di "natura" e di "naturalismo", grazie alle quali "autonomia" e "razionalità" renderebbero superfluo l'intervento del sovrano e centrale la nozione di "popolazione". Prefazione di Adelino Zanini.
Invarianze neoliberali. A proposito di Michel Foucault
Adelino Zanini
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2024
pagine: 176
Lo scopo di questo breve libro è di ricercare nella vastissima opera di Michel Foucault una trama a cui si leghi lo svolgersi del «discorso economico». Considerato con specifica attenzione nell’ambito delle scienze umane come analisi delle ricchezze (Adam Smith, David Ricardo), il sapere economico ha via via assunto nella riflessione di Foucault un ruolo apparentemente marginale rispetto ai temi classici della follia, della sessualità, della pena. Si trattava però di una marginalità apparente. Lo testimonieranno le fortunatissime Lezioni al Collège de France e l’ampio svolgimento dei temi legati all’analisi della biopolitica. Sarà con essa, infatti, che il filosofo francese reinterpreterà, in un certo senso, la propria opera, tramite una magistrale lettura delle dottrine neo e ordoliberali novecentesche. Una lettura che susciterà un vastissimo e attualissimo dibattito internazionale. Con un saggio di Geminello Preterossi.