Libri di Sara Antonelli
Via dalla pazza folla
Thomas Hardy
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2015
pagine: 488
Bathsheba Everdene è una donna appassionata, libera, affascinante, che eredita una fattoria nella campagna inglese di metà Ottocento e fa innamorare di sé tre uomini diversi per carattere ed estrazione sociale - il pastore Gabriel Oak, il fattore William Boldwood, il soldato Francis Troy sconvolgendo gli equilibri dell'intera comunità. Attraverso le contrastate vicende di Bathsheba, Hardy indaga i desideri, le fragilità, i conflitti nascosti dietro l'apparente immutabilità di un paesaggio millenario. Perché, come osserva Sara Antonelli nell'introduzione, "cosa c'è di sobrio e placido nella vita dei personaggi che abitano questo romanzo? Quasi nulla, giacché si accendono di passioni e si infiammano come gli esseri frenetici che si urtano tra le strade di una metropoli". Una storia d'amore e di riscatto, il primo grande successo letterario di Thomas Hardy in una nuova traduzione dell'edizione definitiva voluta dall'autore.
Gli americani e la Repubblica romana del 1849
Sara Antonelli, Daniele Fiorentino, Giuseppe Monsagrati
Libro
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2001
pagine: 320
Dai Sixties a Bush jr.: la cultura Usa contemporanea
Sara Antonelli
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2001
pagine: 128
Gli anni Sessanta hanno dato l'avvio negli Usa a un processo di cambiamento che ha investito la società e la cultura. Da allora gli Stati Uniti hanno attraversato momenti di grande tensione e si sono recentemente proposti come custodi del "nuovo ordine mondiale". Il libro ripercorre gli ultimi quarant'anni di questo paese che, parallelamente alla crisi seguita alla sconfitta in Vietnam e allo scandalo Watergate, ai conflitti sociali e alla deregulation, ha trasformato la propria identità nazionale grazie al confronto con le diversità di un contesto sociale multiculturale.
L'omicidio è una vecchia storia. Minority report: la favola noir da Philip Dick a Steven Spielberg
Sara Antonelli, Giorgio Fabbri
Libro
editore: Arcana
anno edizione: 2002
pagine: 60
Rinascita di una nazione. Le scrittrici americane e la guerra civile
Sara Antonelli
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2004
pagine: 270
La babele americana. Lingue e identità negli Stati Uniti d'oggi
Sara Antonelli, Anna Scacchi, Anna Scannavini
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2005
pagine: 280
Se c'è un luogo al mondo che più di ogni altro incarna nel nostro immaginario l'ideale e la concreta realizzazione della multiculturalità, è senz'altro quello che va sotto il nome di Stati Uniti. Europei dell'ovest e dell'est, centro e sudamericani, arabi, cinesi, indiani, giapponesi: non c'è popolo al mondo che non abbia esportato negli Usa una sua piccola o grande comunità. Eppure, a una così ricca e varia umanità non hanno corrisposto la diffusione e l'uso di una pluralità di lingue e l'inglese è diventato il tratto tangibile dell'integrazione. Ma di che inglese si è trattato e si tratta? Intrecciando storia culturale, linguistica e politica, l'autore presenta la storia della lingua inglese negli Usa e una rassegna delle sue principali varianti.
Racconti d'amore e di guerra
Louisa May Alcott
Libro: Libro rilegato
editore: Donzelli
anno edizione: 2008
pagine: XX-171
Il nome di Louisa May Alcott evoca immediatamente l'intramontabile "Piccole donne" e un variegato contorno di bontà, lacrime e commozione. Pochi ricordano, tuttavia, che nel 1863 una giovane Alcott firmò un lungo racconto che traeva ispirazione dalle sue esperienze di infermiera durante la guerra civile americana. Da quel momento il ricordo del conflitto e dei soldati feriti non l'abbandonerà mai, e percorrerà gran parte della sua letteratura, non solo i racconti apertamente bellici, considerati i migliori della sua produzione, ma anche la narrativa apparentemente più melodrammatica e tradizionale. Come si ricorderà, infatti, "Piccole donne" si apre sullo sfondo della guerra civile, e sarà questa tragedia a motivare non solo il ferimento del padre delle quattro ragazze, ma soprattutto il patriottico taglio di capelli della nostra eroina preferita, Jo March. Questo volume offre la trasposizione in forma narrativa delle esperienze della scrittrice tra i soldati nordisti e due tra i suoi racconti bellici più famosi. In queste pagine il lettore avrà modo di cogliere una prospettiva sulla guerra del tutto inusuale e di scoprire un'autrice dalla voce decisa, anticonformista e politicamente engagée.
L'età dell'innocenza
Edith Wharton
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2017
pagine: 378
Uscito nel 1920, “L'età dell'innocenza” vale alla sua autrice, Edith Wharton, il premio Pulitzer: sarà la prima donna a vederselo assegnare. Il libro è una critica spietata alla convenzionalità dell'alta società newyorchese: una vera aristocrazia immobiliare in cui le famiglie sono le stesse da generazioni, le donne un ornamento e gli uomini non fanno nulla neppure quando fingono di andare in ufficio. I ricchi personaggi dell'”Età dell'innocenza” vivono tutti nello stesso quadrilatero di strade, e d'estate si spostano tutti quanti a Newport. Sono sempre insieme, sono privilegiati e severi al contempo, e non concepiscono l'esistenza di un mondo fuori dal loro. Il mondo, ovviamente, progredisce, cambia e rischia di lasciarli indietro. Ai cancelli della vecchia New York premono l'aristocrazia imprenditoriale e bancaria - i Morgan, i Lehman, i Guggenheim -, gli operai migrati dall'Europa e soprattutto stili di vita dinamici e aggressivi. Il protagonista del romanzo, Newland Archer, è un giovane raffinato che nella prima parte vediamo emanciparsi lentamente dai valori della vecchia New York ma che poi si trova costretto a sposare una donna che non ama assolutamente.
Domani correremo più forte. Vita letteraria di F. Scott Fitzgerald
Sara Antonelli
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 400
F. Scott Fitzgerald è il soggetto biografico esemplare. Bello e affascinante, divenne celebre a ventitré anni, ebbe un unico grande amore, annegò il proprio talento nell’alcol e morì a soli quarantaquattro anni, malato, e dimenticato da tutti. Com’è possibile che un uomo dalla parabola esistenziale tanto decadente e disordinata abbia concepito un romanzo levigato e perfetto come "Il grande Gatsby"? Sara Antonelli, tra le più accreditate studiose dell’opera di Fitzgerald, compie in questo libro un’impresa d’eccezione e riesce a condensare una vita, che tante ne ha contenute, e un’opera, dall’attualità sorprendente, alternando alla fine analisi letteraria un vivace resoconto biografico dal quale spicca una eccezionale scoperta d’archivio, che questo libro presenta e discute per la prima volta. Con uno stile che ha il passo del romanzo, in "Domani correremo più forte" seguiamo “Scott” Fitzgerald nelle sue irrequiete peregrinazioni tra Stati Uniti ed Europa, per scoprire quanto gli stia stretta la definizione di “bello e dannato” e quanto fosse invece forte in lui la consapevolezza dei propri strumenti di scrittore innovativo, sempre all’altezza del proprio talento e sempre convinto della propria grandezza.
Negroland
Margo Jefferson
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2017
pagine: 256
Negroland non è Harlem a New York, né Bronzeville a Chicago, è un'enclave senza confini geografici, protetta da benessere e privilegi in un paese segnato dai conflitti razziali. Negroland è "l'elite di colore", una classe nascosta tra le pieghe di una nazione che ha creato il mito della società senza classi. È un microcosmo regolato da un'etichetta minuziosa, ossessionato dalla perfezione, dove si bada alla tonalità della pelle, alla forma del naso, a lozioni, parrucche e capelli. Figlia dell'alta borghesia nera, Margo Jefferson ha il lignaggio ideale per demolire una dopo l'altra le nostre convinzioni sulla "razza", trasformandola in un concetto mutevole in cui si intrecciano lingua, genere, censo, ingegno e ambizioni personali. E per riappropriarsi fin dal titolo di una parola diventata tabù — "Negro", con la N maiuscola —, in cui vibrano ancora, sedimentati sotto strati di significato, i proclami per i diritti civili, le taglie sugli schiavi fuggiaschi, gli scritti di W.E.B. Du Bois e James Baldwin. Il risultato è un "lessico famigliare" intessuto di illuminanti digressioni storiche: sui lasciti della segregazione e sul Black Power, ma anche su Lena Horne e Donyale Luna, feticci glamour di un'epoca passata, sugli schiavisti neri, sui film di Audrey Hepburn, sugli "esercizi di suicidio" delle ragazze di Negroland. Perché questo è un memoir sorprendente, sincero, con cui l'autrice si propone, come fanno Claudia Rankine e Ta-Nehisi Coates, di ampliare e ridefinire i contorni di una nuova coscienza afroamericana.
Belli e dannati
Francis Scott Fitzgerald
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2018
pagine: 547
Il viaggio nella "generazione perduta" americana compiuto da Fitzgerald conosce una tappa fondamentale nel 1922 con «Belli e dannati», romanzo in parte autobiografico che fotografa splendidamente la vita irrequieta degli Anni Ruggenti: un mondo di passioni e grandi sogni che si accompagnano, ma a volte si scontrano, con la realtà di un travolgente boom economico. Su questo sfondo seguiamo le vicende di Anthony e Gloria, giovane coppia benestante che tra vizi e dissipatezze inganna la logorante attesa di un'eredità destinata a cambiarle la vita. Un romanzo difficile da dimenticare, che precede «Il grande Gatsby» anticipandone temi e vicende. Postfazione di Francesco Pacifico, prefazione di Sara Antonelli.
Un antidoto contro la solitudine. Interviste e conversazioni
David Foster Wallace
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2018
pagine: 295
La brillante originalità dello stile e soprattutto la capacità di raccontare in maniera commovente e acuta le contraddizioni del nostro tempo hanno fatto di David Foster Wallace uno scrittore ammirato dai critici e amatissimo dai lettori. Benché la sua morte abbia tragicamente posto fine alla sua produzione letteraria, questa raccolta di interviste e conversazioni che ne ripercorre l'intera carriera ci permette di ascoltarne ancora una volta la voce. Dialogando con critici letterari, giovani editor o altri scrittori, Wallace racconta e analizza spassionatamente le proprie opere, espone le sue idee sulla scrittura e la letteratura, si lascia andare a commenti sulla società e la cultura americana e occidentale in genere; ne esce il ritratto di un intellettuale curioso e appassionato, lucidamente polemico ma anche animato da un autentico amore per il suo lavoro e da una straordinaria generosità verso il lettore.