Libri di Paola Drigo
Maria Zef
Paola Drigo
Libro: Libro in brossura
editore: Barbara di Fiore
anno edizione: 2019
Il romanzo “Maria Zef” affronta tematiche forti e attuali come l'abuso e lo sfruttamento delle donne, argomenti presenti in molte opere della letteratura italiana. La descrizione dettagliata dell'abuso subito dalla giovane protagonista Mariute da parte dello zio Barbe Zef, denuncia un problema ancora presente nella società contemporanea. Il romanzo si focalizza anche su temi come la povertà, la solitudine, la malattia e il duro lavoro nei contesti rurali dell'Italia settentrionale preindustriale. Grazie alla descrizione realistica e accurata della vita quotidiana di persone comuni, Paola Drigo è stata riconosciuta come una delle voci più importanti e originali della narrativa italiana del primo Novecento.
Maria Zef
Paola Drigo
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2011
pagine: 200
Maria Zef
Paola Drigo
Libro: Libro in brossura
editore: GAEditori
anno edizione: 2018
pagine: 170
Pericolosa è la storia di Maria Zef che è la metafora della rivalsa, pericolosa per tutti gli oppressori, per tutte quelle persone che sottovalutano la bontà, che scherzano con l’apparente rassegnazione degli “ultimi”, i quali, tuttavia, dimostrano di essere muniti di un’arma molto più potente: il coraggio. Prefazione di Elisa Quinto.
Codino
Paola Drigo
Libro: Libro in brossura
editore: Barbara di Fiore
anno edizione: 2023
Dall'incipit del libro: "– Dove mai l'ho visto? – si chiese Lilì Margot fissando coi suoi insolenti occhi azzurri l'individuo che la cameriera aveva appena introdotto. – Dove mai ho visto quella faccia? E all'improvviso ricordò. A Montreux, due mesi innanzi, mentre aspettava sul quai il battello in partenza, si era fermata oziosamente a guardare una vetrina d'ombrelli: quella faccia l'aveva vista sul manico di un en-tout-cas di seta grigia. Ella gettò la sigaretta, soffiò con veemenza il fumo dalle nari, si sollevò a metà dalla dormeuse dove stava sdraiata. Le gambe fine e nervose, strette nella calza di seta rosa, sbucarono fuori fin quasi al polpaccio."
Maria Zef
Paola Drigo
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2022
pagine: 208
Carnia, anni Trenta, nel cuore di un Friuli povero e isolato. Dopo la morte della madre, Mariute e Rosùte, di quattordici e otto anni, vengono ospitate per un breve periodo presso un convento e poi affidate allo zio, Barbe Zef, che si rivela presto un uomo violento. Confinate in un casolare sperduto, le due sorelle conducono un'esistenza durissima cercando di proteggersi a vicenda da una convivenza che si fa sempre più opprimente. Pubblicato nel 1936, Maria Zef, è il ritratto crudo di un mondo nel quale la sopraffazione maschile domina incontrastata e qualunque forma di riscatto sociale è un'utopia. Il lirismo di alcune pagine - come quelle che raccontano l'amore di Mariute per il giovane Pieri - il profondo senso di pietà per i diseredati, il rifiuto di ogni facile retorica in pieno ventennio fascista lo rendono, ancora oggi, un romanzo di profonda attualità, che merita una riscoperta. «Un vero piccolo capolavoro, uno di quei libri capaci di lasciare un segno indelebile nella memoria. Paola Drigo ha la forza di raccontare una vita indicibile». (Claudio Magris).
La partenza di Sise
Paola Drigo
Libro: Copertina morbida
editore: GAEditori
anno edizione: 2022
pagine: 50
Questa novella del 1923 imperniata prevalentemente nel corso della prima guerra mondiale, narra le vicende di un piccolo cavallo friulano chiamato Sise, dal nome del monte Sisemol, trasferito da un padrone all'altro, sullo sfondo della grande guerra. Arrivato a Roma, Sise vuole tornare a casa per tornare a vivere il patriottismo di quei luoghi. Primo numero della collana mensile "brevis".
Maria Zef
Paola Drigo
Libro: Libro in brossura
editore: Ad Astra Edizioni
anno edizione: 2023
Quella della quindicenne Mariùte, ambientata tra le montagne innevate della Carnia, se pur presumibilmente negli anni Trenta (ma in realtà nessun indizio esplicito lo chiarisce) è in realtà una storia senza tempo di miseria e di violenza. Rimasta sola con la sorellina Rosùte di sette anni dopo la morte della madre, vive con lo zio, uomo rozzo e per certi aspetti primitivo, che possiede conoscenze e abilità tecniche, ma non conosce la comunicazione empatica. Succube anche di un senso di riconoscenza e di inferiorità verso lo zio, Mariute vedrà gradualmente impallidire e spegnersi le sue speranze innocenti, precipitando nel gorgo vischioso di una quotidianità fatta di abuso e silenzio. Paola Bianchetti, coniugata Drigo, era nata a Castelfranco Veneto nel 1876. Cresciuta in un ambiente familiare culturalmente stimolante, si dedicò alla scrittura in una prima fase pubblicando, nel secondo decennio del secolo, due raccolte di racconti dal titolo "La fortuna" (1913) e "Codino" (1918). Successivamente alla morte del marito, avvenuta nel 1922, fu costretta ad occuparsi dei dissestati beni di famiglia, ritornando poi alla scrittura a partire dagli anni Trenta, con La signorina Anna nel 1932 e con un romanzo breve intitolato "Fine d'anno", del 1934, in cui si richiamano in parte le sue vicende personali. "Maria Zef", il suo ultimo romanzo, viene scritto e pubblicato nel 1936 quando l'autrice ha sessant'anni, due anni prima della morte. Per quanto possa stupire, visto che fu pubblicato in piena epoca fascista, il romanzo non passò inosservato, sia in Italia che all'estero. La crudezza del tema trattato, la violenza e l'incesto, la dimensione tragica costruita grazie alla nuda rappresentazione dei fatti, colpirono molto i lettori che riconobbero il valore letterario di Paola Drigo, scrittrice che merita di essere oggi riscoperta nella sua modernità.
La partenza di Sise
Paola Drigo
Libro: Libro in brossura
editore: Barbara di Fiore
anno edizione: 2023
La Partenza di Sise di Paola Drigo - Dall'incipit del libro: Oggi parte Sise. Par questa circostanza solenne gli hanno fatto un'accurata toilette; gli hanno tosato il mantello roano che il freddo aveva reso un po' ispido e lungo; gli hanno regolato la coda e la criniera, messo una bella coperta verde-scuro filettata di giallo, come a cavallino rispettabile si conviene. Oggi parte. Dell'importanza di questo avvenimento Sise non si rende conto. E poichè è giovane, ed è vivace, drizza le orecchie, sbuffa dalle frogie, sgambetta gaiamente verso la stazione, e di tanto in tanto fa qualche salto d'allegria. Nina, la cavallina bianca, che è stata per quattro anni la sua compagna, quando l'ha visto uscire dalla stalla, lo ha salutato con due nitriti lunghi e appassionati, ma certo senza sapere, anche lei, – per abitudini di amitié amoureuse, – e Sise, sgambettando distratto, le ha risposto con un nitrito breve e impaziente, quasi per convenienza, come a dire: – Che anticaglie! Sise va a Roma. È chiamato a più alti destini. Fra pochi giorni si pavoneggerà per il Corso o per Villa Borghese. Non tornerà mai più quassù. Ma non lo sa, e perciò non si volta neppure indietro guardare il Grappa, e i paesini arrampicati a mezza costa dove ci ha portati tante volte col suo bel trotto preciso facendo giulivamente tintinnare il campanello, nè la villa colle due torri, e la bella scuderia dove trovava sempre un fieno profumato e un alto e soffice letto. Non si volta neppure a guardare Pig, l'uomo di stalla, che per quattro anni ogni mattina lo ha strigliato e spazzolato amorevolmente; Pig, l'uomo brutto dal cuor dolce e dall'aspetto feroce, sopranominato in casa «il buon Venerdì».