Libri di Max Stirner
L'unico e la sua proprietà
Max Stirner
Libro: Libro in brossura
editore: Ortica Editrice
anno edizione: 2024
pagine: 426
"Io mi considero unico. Ogni essere superiore a me stesso, sia Dio o l’uomo, indebolisce il sentimento della mia unicità e impallidisce appena risplende il sole di questa mia consapevolezza. Se io fondo la mia causa su di me, l’unico, essa poggia sull’effimero, mortale creatore di sé che se stesso consuma, e io posso dire: Io ho riposto la mia causa su nulla. Il linguaggio, la “parola”, è il nostro peggior tiranno, poiché solleva contro di noi un esercito d’idee fisse. Le verità non sono altro che parole, vanità."
L'unico e la sua proprietà
Max Stirner
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1999
pagine: 428
"La vera 'filosofia del martello', che Nietzsche non sarebbe mai riuscito a praticare, perché troppo irrimediabilmente educato, si compie nelle brevi, tempestanti, offensive frasi che compongono l'Unico." (Roberto Calasso)
La società degli straccioni. Critica del liberalismo, del comunismo, dello Stato e di Dio
Max Stirner
Libro: Libro in brossura
editore: Clinamen
anno edizione: 2023
pagine: 84
«Anche l’ultimo straccio è caduto, resta la vera nudità, spogliata da tutto ciò che le è estraneo. Lo straccione ha tolto via da sé la straccioneria stessa e con ciò ha cessato di essere ciò che era, uno straccione. Iosono stato uno straccione, ma non lo sono più!». Il volume –esaurito nelle prime tre edizioni ed ora riproposto in una forma ulteriormente riveduta ed aggiornata –raccoglie quel che di più esplosivo c’è nella critica politica, sociale e religiosa di Stirner. Leggendo queste polemiche pagine sul liberalismo, sul comunismo, sullo stato e su Dio ci si può “scottare a quel fuoco” che “appiccato prima del 1848” oggi avvampa, quasi specchio profetico di quanto segna le vicende in cui, nostro malgrado, ci troviamo coinvolti, “ostaggi” di un potere globale che del plebiscitario consenso intorno a presunti “valori condivisi” fa dispositivo di “democratico governo”. Stirner ci insegna a non fidarci, ad esercitare una critica spietata e radicale, a far conto soltanto sulla nostra intelligenza e sulle nostre capacità senza delegare ad alcuno diritti di rappresentanza.
L'unico e la sua proprietà. Testo tedesco a fronte
Max Stirner
Libro: Libro rilegato
editore: Bompiani
anno edizione: 2018
pagine: 992
La nuova traduzione del capolavoro di Max Stirner (1806-1856) ha la pretesa di essere una 'bella fedele', contro le 'belle infedeli' che l'hanno preceduta. Ancora oggi l'anarchico Stirner, pensatore controcorrente della sinistra hegeliana, è considerato da molti un matto e ancora oggi molti altri fanno iniziare da lui una nuova epoca dell'umanità, appunto perché era un anarchico. Stirner in realtà fu un uomo silenzioso, nobile, che nessun potere e nessuna parola sarebbero riusciti a corrompere, un uomo così unico che non trovò un posto nel mondo, e di conseguenza visse in povertà. L'obiettivo della sua opera fu quello di difendere l'unicità di ogni individuo, soprattutto dei diseredati, dei misconosciuti, dei calpestati in primo luogo ad opera dello Stato, della legge, delle religioni, dei sistemi etici e di tutte le istituzioni sorte con fini positivi, ma che fin troppo spesso, già solo per l'imperfezione umana (ma per Stirner di per se stesse, sempre), deragliano e richiedono continuamente interventi correttivi. Nella sua forma paradossale ed eccessiva, spesso urtante e urticante, espressione della sua indignazione e ribellione morale, "L'unico" difende un'esigenza umana fondamentale, che viene fin troppo spesso negata o elusa dai fanatismi, dai veri egoismi, che si abbeverano e si ubriacano di devastanti astrattezze.
L'unico e la sua proprietà
Max Stirner
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Anarchismo
anno edizione: 2020
pagine: 298
Nessun libro come questo ha forse meno bisogno di una introduzione. Si presenta da solo, come ogni libro maledetto che si rispetti. Ne consegue che molti, se non proprio tutti, prima di prenderlo in mano, oppure dopo averlo letto anche più volte con supponenza, credono di sapere la potenziale dirompenza contenuta nelle sue pagine. Non è così. E non è nemmeno questione di capire quello che Stirner dice, entrando fra la spesso non facile tecnica di datate discussioni filosofiche. Piuttosto si tratta di quello che uno intende fare della propria vita. Ebbene, può un libro avere a che fare con la vita di chi lo legge? Quasi sempre no, rarissimamente sì. L’“unico” è uno dei pochi casi in cui questa affermazione assume le caratteristiche di un estremo coinvolgimento. O questo c’è, penetrando fino in fondo, fino alle lacrime, nelle nostre miserie quotidiane, oppure è bene che riponiamo il libro nello scaffale da cui lo abbiamo improvvidamente prelevato. Introduzione di Alfredo M. Bonanno.
Educazione, arte e religione
Max Stirner
Libro: Copertina morbida
editore: Ortica Editrice
anno edizione: 2020
pagine: 80
Se si sveglia nell'uomo l'idea di libertà, gli uomini liberi andranno incessantemente di nuovo liberando se stessi; se invece si formano soltanto degli uomini colti, costoro si adatteranno sempre alle circostanze nel modo più educato ed elegante e si forgeranno in sottomesse anime di servi. Che cosa sono per la maggior parte i nostri intellettuali e colti sudditi? Sogghignanti padroni di schiavi, e schiavi essi stessi. Vi è nell'uomo l'impulso a non essere unico ma a sdoppiarsi, a non contentarsi di sé, ma a cercare il secondo uomo, l'uomo spirituale. L'arte crea sdoppiamento, in quanto pone l'Ideale di fronte all'uomo, ma la vista dell'Ideale si chiama religione. L'arte è il principio, ma anche la fine della religione; ne è la compagna. Senza l'arte e gli artisti creatori d'Ideale, la religione non sorgerebbe. L'arte segue l'impulso a fare sbocciare lo spirito in tutta la sua pienezza; a liberare lo spirito dalle tenebre che lo circondano. Allora l'uomo si trova di fronte a Dio. La religione segue una via opposta, mira a conciliare l'ideale o Dio con l'uomo, col soggetto, e a spogliarlo della sua rigida oggettività.
Scritti minori
Max Stirner
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Anarchismo
anno edizione: 2021
pagine: 312
Questa raccolta viene pubblicata seguendo un criterio diverso da quello che John Henry Mackay applicò nella sua seconda edizione, quella del 1914. Ciò significa che essa si presenta in modo diverso anche dalla traduzione di Angelo Treves che segue strettamente l’ordine fissato da Mackay. In effetti quest’ordine aveva delle pecche considerevoli mettendo insieme scritti di grande importanza, frutto della riflessione filosofica di Stirner, con note redazionali e piccole cronache quotidiane che fanno parte del suo lavoro giornalistico. Eppure, anche in questi “pezzi” di scarso significato e di improbabile lettura si trovano importanti spunti.
L'unico e la sua proprietà
Max Stirner
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clandestine
anno edizione: 2022
pagine: 351
Nella sua opera Stirner afferma che l'individuo è dominato da concetti illusori e superstiziosi. Questi concetti rappresentano il mondo dello spirito e della sacralità che ogni individuo deve rispettare e servire con tutto se stesso senza alcun interesse. L'uomo non ha bisogno di Dio, perché egli solo è Dio di se stesso. Il suo interesse deve essere rivolto al suo "esclusivo" benessere. Per acquistare la libertà l'Unico deve raggiungere da solo il suo potere, senza che esso gli venga concesso da altri, sia persone sia enti quali lo Stato. Questo non significa che l'Unico debba realizzare l'ideale di libertà, sotto cui altrimenti sarebbe ancora schiavo; egli deve invece raggiungere la libertà sottoponendola al suo potere.
Scuola e anarchia
Michail Bakunin, Pëtr A. Kropotkin, Francisco Ferrer, Max Stirner, Lev Tolstoj
Libro: Libro in brossura
editore: Ortica Editrice
anno edizione: 2023
pagine: 150
La scuola, nella società attuale, non è che l’anticamera della caserma, dove si compirà alla perfezione l’addestramento finalizzato all’asservimento. La scuola imprigiona i fanciulli fisicamente, intellettualmente e moralmente, per dirigere lo sviluppo delle loro facoltà nel senso voluto; li priva del contatto con la natura per poterli modellare a sua guisa. La preoccupazione dei governi è di dirigere l’educazione dei popoli, in modo che siano frustrate le speranze degli uomini di libertà. Occorre far sì che i fanciulli siano abituati ad obbedire, a credere e a pensare secondo i dogmi sociali che ci reggono. Dato questo, l’istruzione non può essere altro che quello che è. Non si bada ad assecondare lo sviluppo spontaneo delle facoltà del fanciullo, di lasciargli liberamente cercare la soddisfazione dei suoi bisogni fisici, intellettuali e morali; si tratta solo di imporgli delle idee già fatte; si tratta di impedirgli per sempre di pensare altrimenti di come si è voluto per il mantenimento delle istituzioni attuali: si vuole insomma farne un individuo che sia ingranaggio, adatto e sommesso, del meccanismo sociale.