Libri di Luigino Bruni
Taccuino di economia civile. È tempo di una nuova economia. A portata di mano
Leonardo Becchetti, Luigino Bruni, Stefano Zamagni
Libro: Libro in brossura
editore: Ecra
anno edizione: 2016
pagine: 96
"L'economia civile è un'esperienza antica, che affonda le radici nella tradizione economica italiana del '700, tuttavia non è affatto datata e - come questo libro testimonia - può davvero essere un antidoto efficace al rischio di deriva del mercato senza regole, alla crisi di valori e di partecipazione. In una parola alla crisi della speranza. La cultura bancaria mutualistica è minoritaria. Va costantemente alimentata. Ecco perché dobbiamo far sì che i luoghi dove si insegna, come la Scuola di Economia Civile (sede principale a Loppiano, Firenze), e dove si discute di una economia anch'essa 'differente', possano essere centri vivi di cultura e di crescita individuale e collettiva. Nell'interesse del bene comune." (Dalla Presentazione di Sergio Gatti)
Microeconomia. Un testo di economia civile
Leonardo Becchetti, Luigino Bruni, Stefano Zamagni
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2014
pagine: 496
La microeconomia si è aperta negli ultimi tempi a nuovi stimoli, integrando fra loro argomenti della ricerca psicologica e sociologica da un lato e dell'economia sperimentale e comportamentale, dall'altro. Il microcredito, l'economia verde, il commercio equo e solidale, il variegato mondo dell'associazionismo, l'imprenditorialità sociale, non più realtà di nicchia, contribuiscono in modo rilevante a creare valore sociale e ambientale, oltre che economico, per migliorare le prospettive di felicità pubblica. Questa nuova edizione aggiornata si arricchisce di un paragrafo dedicato alla problematica dei beni comuni.
Le levatrici d'Egitto. Un economista legge il libro dell'Esodo
Luigino Bruni
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2015
pagine: 200
Il libro dell'Esodo si apre sotto il segno delle donne che salvano la vita. La madre di Mosè disobbedisce all'ordine di gettare il figlio nel Nilo, lo nasconde e, quando non può più tenerlo nascosto, costruisce un cesto di papiro, ve lo pone dentro e lo affida alle acque del fiume. Un'altra donna, la figlia del faraone, trova il cesto che galleggia sull'acqua e quando vede che contiene un bambino ne ha compassione. Non a caso il popolo ebraico - popolo nomade dai parti difficili nelle tende mobili - ha posto all'origine della sua grande storia di liberazione le figure di due levatrici d'Egitto, Sifra ("la bella") e Pua ("splendore", "luce"). Di loro sappiamo ben poco, ma di certo furono le prime obiettrici di coscienza: "Le levatrici temettero Dio: non fecero come aveva loro ordinato il re d'Egitto e lasciarono vivere i bambini". Il loro gesto riecheggia il mito greco di Antigone, che disobbedisce al re per ubbidire alla legge più profonda della vita: seppellire suo fratello morto in battaglia. La lettura del libro dell'Esodo è un grande esercizio spirituale ed etico per chi vuole prendere coscienza dei "faraoni" che opprimono, alimentare il desiderio della libertà, udire il grido di oppressione dei poveri e imitare le coraggiose levatrici d'Egitto, le amanti dei bambini di tutti. Lo sguardo singolare dell'economista mostra infatti come le vicende della Bibbia abbiano molto da dire al nostro presente. Prefazione di Giovanni Casoli.
Fidarsi di uno sconosciuto. Economia e virtù nel tempo delle crisi
Luigino Bruni
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2015
pagine: 96
Perché dovrei fidarmi di uno sconosciuto? A questa domanda fondamentale di ogni economia di mercato si potrebbe rispondere che la storia degli scambi e dei commerci ha lungamente beneficiato della fiducia e della giustizia e che nel tempo delle crisi anche tutte le altre virtù - dalla speranza alla prudenza, dalla fortezza alla temperanza - hanno svolto e svolgono un ruolo importante. La spersonalizzazione delle relazioni economiche dipende in larga parte da un sistema finanziario lontanissimo e indipendente dai rapporti umani di fiducia, retto sulla ricerca del massimo tornaconto dei proprietari delle grandi banche, delle assicurazioni e delle imprese multinazionali. Per superare questo modello di sviluppo, de-mercantizzare la società, sottrarsi alla logica esclusiva delle merci, dei prezzi e del consumo, ridare valore alle cose oltre il calcolo utilitaristico servirebbero un coraggio civile e una forza di pensiero pari almeno a quelli che generarono il movimento cooperativo europeo. All'alba del capitalismo esso aveva tentato un'altra via al mercato e all'impresa, e per questo metteva in discussione i diritti di proprietà, la distribuzione del reddito (un tema ormai uscito dai libri di economia), il potere, l'uguaglianza delle opportunità tra i soggetti economici, senza negare né la libertà né il mercato.
Le imprese del patriarca. Mercato, denaro e relazioni umane nel libro della Genesi
Luigino Bruni
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2015
pagine: 192
Il primo angelo della Bibbia viene inviato a consolare una serva, Agar, cacciata dalla sua padrona. La prima volta che compare la parola "mercato" è quando Abramo compra dagli Ittiti una tomba per la moglie Sara. Il "profitto" fa il suo esordio nell'episodio in cui Giuseppe viene venduto dai fratelli. E il primo riferimento a un salario riguarda Giacobbe, che lavora sette anni per avere in sposa Rachele "bella di aspetto", ma sarà ingannato e dovrà prima sposare la sorella Lia "dagli occhi smorti". Il libro della Genesi, con cui si apre la Bibbia degli ebrei e dei cristiani, è un testo sorprendente per chi cerca nuove parole e nuove riflessioni da affidare all'economia di oggi, che ha impoverito i beni soffocandoli con le merci e ha tolto dall'orizzonte tutto ciò che non è in vendita. Le prassi contrattuali dell'antica cultura mediorientale, le cui tracce non sono del tutto scomparse dai suq di Damasco o di Teheran, ci ricordano che gli scambi economici sono primariamente incontri tra persone. Che il denaro e il profitto confinano con l'amore e la vita, ma anche con l'odio e la morte. Che la terra promessa va amata e arricchita, ma non occupata, perché la si abita provvisoriamente, ma non la si possiede. E, infine, che le imprese - siano esse avventure, sogni o concretissime aziende possono risultare vane e ingannevoli, ma anche responsabili e pregevoli.
L'economia civile
Luigino Bruni, Stefano Zamagni
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2015
pagine: 135
Un bimbo che oggi nasce in Congo, o una bambina che nascerà in Europa tra vent'anni, hanno il diritto di porre domande sul nostro modello di sviluppo e sui nostri stili di vita, perché le nostre scelte di oggi stanno già modificando la loro vita, a volte in meglio ma altre in peggio. L'economia civile, di cui il libro illustra genesi e campi di applicazione, cerca risposte non fuori dall'economia di mercato ma all'insegna di un mercato diverso, "civile" dove le parole felicità, onore, virtù, bene comune, possono essere riscoperte proprio in chiave economica, lasciando spazio ad una prospettiva etica e non puramente individualistica.
Il mercato e il dono. Gli spiriti del capitalismo
Luigino Bruni
Libro: Libro in brossura
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2015
pagine: 224
Il tema cruciale del libro è l'invenzione del capitalismo e dei suoi diversi "spiriti": quello protestante e quello cattolico. In particolare l'autore ricostruisce le ragioni storiche e filosofiche, di matrici nordiche, che hanno portato al capitalismo attuale. Perché il modello latino dell'economia sociale o civile ha avuto diversa sorte? L'idea smithiana di scambio economico come reciproca indifferenza e quella di mercato come luogo delle relazioni anonime e impersonali reggono ancora l'intero impianto dell'economia contemporanea. Si è passati dalla condanna dello "sterco del demonio o mammona" al culto del denaro, trasformato in una vera e propria religione. I capitalismi, però, non sono tutti uguali - o almeno non lo erano fino a un'epoca recente. L'Europa, in particolare, aveva generato una sua propria via al capitalismo. Un capitalismo sociale, un'economia di mercato civile che dobbiamo riscoprire di fronte ai fallimenti del capitalismo finanziario.
La distruzione creatrice. Come affrontare le crisi nelle organizzazioni a movente ideale
Luigino Bruni
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 2015
pagine: 100
Il coraggio e la forza per sconfiggere dinamiche e prassi che in passato sono state decisive per la crescita e che ora possono essere diventate un limite. Le organizzazioni e le comunità non sono tutte uguali. Le Organizzazioni a Movente Ideale (OMI) nascono attorno a degli ideali, grazie all'azione di persone portatrici di doni o carismi e raggiungono il loro scopo - servire il 'carisma' che le ha originate - solo se sono ogni tanto capaci di morire e risorgere. Molta parte della saggezza istituzionale dei dirigenti di movimenti e comunità 'carismatiche' sta nell'avere il coraggio e la forza per 'uccidere' prassi e norme che in passato erano state decisive per la loro crescita, e spesso volute dagli stessi fondatori. Ma sta solo in questa 'distruzione creatrice' il futuro e la salvezza di OMI e movimenti carismatici.
La foresta e l'albero. Dieci parole per un'economia umana
Luigino Bruni
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2016
pagine: 96
Merito, efficienza, competizione, leadership, innovazione? Sono parole che appartengono al lessico economico, ma che hanno ormai valicato i confini del mondo del lavoro e della produzione per occupare tutti gli ambiti della vita. Di più, sono diventate una sorta di grammatica universale, di pensiero unico per esprimere virtù vincenti in tutti campi dell'umano. Eppure, quest'invasione di frasi, espressioni, slogan provenienti dal mondo delle imprese si rivela di una povertà incolmabile quando si tratta di accedere alle cose più profonde e vere della vita. E in tempi come questi, di crisi non solo economica ma anche antropologica, si avverte un'acuta indigenza d'espressione, che svela l'inadeguatezza di queste nuove 'parole d'ordine'. Il libro di Luigino Bruni torna allora ad altre parole, a quel patrimonio spirituale e civile che è stato dissipato e infragilito, se non addirittura messo al bando e rinnegato. Parole come mitezza, lealtà, generosità, compassione, umiltà, che esprimono virtù 'preeconomiche' e si rivelano essenziali alla piena fioritura umana. Non si tratta di un'operazione nostalgica: riscoprire queste virtù significa soprattutto far dire cose nuove alle vecchie parole, rigenerarle per andare incontro allo spirito del tempo e soccorrerlo. Perché anche la grande cultura aziendale ha bisogno dell'ossigeno di queste virtù che non è capace da sola di generare. Come una foresta, ricorda Bruni, vive di biodiversità, di tante specie diverse, oggi l'albero dell'economia, per tornare a crescere bene, ha bisogno più che mai di essere affiancato da tutti gli altri alberi dell'esperienza umana, da quelle antiche e rigenerate virtù che consentono lo sviluppo integrale delle persone, dentro e fuori il mondo del lavoro.
Gli imperi di sabbia. Logiche del mercato e beatitudini evangeliche
Luigino Bruni
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2016
pagine: 104
La povertà di gioia che l'Europa e l'Occidente conoscono ormai da tempo è conseguenza diretta dell'oblio della logica e della sapienza delle beatitudini evangeliche. Esse incorporano ed esprimono i valori scartati e disprezzati dal capitalismo, e quindi dal nostro mondo sempre più costruito a immagine e somiglianza del "dio business". Mitezza, costruzione di pace, povertà, misericordia, purezza, non sono le parole dell'economia capitalistica e della sua finanza, perché se le prendessimo sul serio dovremmo disfare i nostri imperi di sabbia e iniziare a edificare la casa dell'uomo. Non a caso, nel risveglio, inatteso e sorprendente, delle beatitudini in molta parte d'Europa, i grandi assenti sono le grandi imprese e le banche, che continuano indifferenti le loro produzioni e i loro riti.
Il Dio visibile. Le radici religiose del nostro rapporto con il denaro. Conversazione con Manfred Osten
Peter Sloterdijk, Thomas Macho
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2016
pagine: 144
Le banche, che nella loro architettura somigliano a templi o chiese, sono le custodi di una divinità visibile – il denaro – e celebrano l’insolita religiosità del capitalismo. Ciò rende evidenti le profonde radici teologiche e religiose del nostro rapporto con i soldi, i debiti e le tasse in un mondo in cui la monetizzazione ha ormai raggiunto ogni campo della vita.Gli autori analizzano un romanzo popolare tedesco dei primi del Cinquecento considerandolo una prefigurazione fantastica dell’Euro: un uomo è dotato di una borsa magica che si riempie continuamente di denaro; egli non deve preoccuparsi della provenienza dei soldi; se lo facesse rientrerebbe nella schiera dei perdenti e dovrebbe lavorare. Eppure, troppa fortuna gli arrecherà solo infelicità e alla fine prenderà la decisione di ritirarsi in un convento. Sempre nei primi decenni del Cinquecento, l’umanista spagnolo Juan Luis Vives compone il primo trattato europeo sulla politica sociale, in cui espone l’idea che le istituzioni, e non solo le strutture assistenziali della Chiesa, debbano occuparsi dei poveri. Alla moltiplicazione miracolosa del denaro da spendere (metafora del capitalismo) e alla ridefinizione dei compiti dello Stato con le argomentazioni dell’amore cristiano verso il prossimo (metafora dello Stato sociale) si aggiungerà un terzo elemento: la «generosità obbligatoria» dei cittadini disposta dallo Stato moderno attraverso l’ampliamento dell’obbligo fiscale generale.