Libri di Luigi Santucci
Orfeo in paradiso
Luigi Santucci
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 228
Disperato dopo la morte della madre, il giovane Orfeo medita di lanciarsi dalle terrazze del Duomo di Milano, quando tra le guglie gli appare un misterioso personaggio, abbigliato all'antica, forse il diavolo stesso. L'astuto Tentatore, che sembra rispondere al nome di Monsieur des Oiseaux, offre un balsamo alla sua sofferenza: potrà tornare indietro nel tempo, a prima che la madre nascesse, per essere spettatore della sua intera vita. Orfeo si ritrova così nel 1892, in quella Milano piccola e civile, «rimpicciolita entro la cerchia dei Navigli, resa al quieto traffico delle carrozze e dei primi tram elettrici», che tanto ammirava. È il paradiso, questo? O piuttosto una sua parodia? Alimentato da un lacerante dolore personale, Orfeo in paradiso fonde elementi topici della letteratura universale - il mito del divino cantore che tenta di riscattare la vita dell'amata defunta, il patto faustiano - con l'urgenza di un'inchiesta metafisica su Dio, sul male, sul dolore, in una felice, originalissima trama romanzesca ambientata nella Milano umbertina, tra i cannoni di Bava Beccaris e Caporetto.
Milano fine Ottocento
Raffaele Calzini
Libro: Libro in brossura
editore: Firenzelibri
anno edizione: 1991
pagine: 213
Pochi sanno che Raffaele Calzini, il forse troppo dimenticato autore di Segantini o il romanzo della montagna, scrisse pagine molto belle sulla Milano (e dintorni) della sua infanzia cioè la Milano di fine Ottocento. Sul filo della memoria, il Calzini fa rivivere, in queste pagine, da noi ora ristampate, la Milano appunto di fine Ottocento, in tutti i suoi aspetti. Le donne, innanzitutto. Di tutti i ceti sociali. Dalle nobili e aristocratiche, alcune delle quali, non certo le più giovani, potevano ricordare, sia pur vagamente, di aver visto Stendhal in qualche salotto, a quelle della piccola e media borghesia che sempre più avanzavano sul teatro cittadino, a quelle dei ceti più umili che venivano dal contado in città "per servire". A queste ultime il Calzini dedica una pagina commovente, in cui polemica e poesia armoniosamente s'intrecciano. Dopo le donne gli uomini. Generalmente attivi ed intraprendenti ma con qualche ingenua mania. Per esempio di essere iscritti a qualche prestigioso circolo. Prefazione di Luigi Santucci.
Il velocifero
Luigi Santucci
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: XVIII-350
Il velocifero era, negli ultimi anni dell'Ottocento, la diligenza per i viaggi celeri. Nel cortile del Cascinone, dove è ambientato in parte questo romanzo, se ne conserva un esemplare, ormai in disuso. La malridotta carrozza, luogo di giochi spensierati, diventa emblema di una saga familiare tra Ottocento e Grande Guerra, tra la Milano belle epoque e il contado, raccontata con gli occhi di due bambini, i fratelli Renzo e Silvia Bellaviti, che trasformano la loro pittoresca famiglia in una sorta di arca di Noè carica di parenti e animali. Un'arca, tuttavia, destinata a naufragare tra gelosie, debiti, le celle di un convento e le trincee del Carso. Introduzione di Alessandro Zaccuri.
Una vita di Cristo. Volete andarvene anche voi?
Luigi Santucci
Libro
editore: San Paolo Edizioni
anno edizione: 1995
pagine: 236
Questa Vita di Cristo, uscita nel 1969, viene riproposta con una prefazione di Gianfranco Ravasi sulla teologia narrativa. Santucci traduce il testo evangelico, guardando ai personaggi da angolazioni diverse: ora con suggestivi squarci d'anima, ora con icastica pittura dei fatti, ora con espedienti di genere autobiografico (il diario ai posteri di Pilato), ora con originali interpretazioni (Cristo risorge per onnipotenza di carità, sotto l'impulso supremo dell'amore per gli altri, ossia dell'impossibilità di abbandonarli).
La letteratura infantile
Luigi Santucci
Libro: Libro in brossura
editore: Firenzelibri
anno edizione: 1994
pagine: 426
La nuova edizione è stata riveduta e corretta ed ha, come prefazione, una conversazione tra il professor Marcello Bernardi e l'autore.
Una vita di Cristo
Luigi Santucci
Libro: Libro in brossura
editore: San Paolo Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 288
I quattro vangeli sono veri e propri capolavori di tecnica narrativa. Luigi Santucci traduce con vigore poetico il testo evangelico, guardando ai personaggi da angolazioni diverse: ora con suggestivi squarci d'anima, ora con icastica pittura dei fatti, ora con espedienti di genere autobiografico, ora con originalissime interpretazioni. Suo grande successo, Una vita di Cristo viene riproposto in un'edizione con una prefazione di Gianfranco Ravasi sulla teologia narrativa.
La libertà e la fede
Luigi Santucci
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Feeria
anno edizione: 2018
pagine: 238
La parabola artistica di Luigi Santucci attraversa tutto il Novecento e la presente raccolta di saggi ne affronta tutta la ricca e variegata attività di scrittore.
Brianza in mongolfiera
Luigi Santucci
Libro
editore: Meravigli
anno edizione: 2020
pagine: 184
Una “fuga” in Brianza, del milanesissimo Luigi Santucci, che si lascia guidare da un “vecchietto, spesso sbronzo, ma sempre lucido”, "ol Picch", un uomo senza tempo, un “Virgilio brianzolo”, sorvolando, a bordo di una poetica mongolfiera (che funge anche da macchina del tempo), ameni paesaggi e luoghi ricchi di storie e favole. Un atto d’amore verso le proprie radici, alla ricerca di un “paradiso” in gran parte perduto, sul filo della memoria e del sogno. Un libro le cui pagine “stanno tra la storia e la mitologia, la vita vissuta e una scatenata immaginazione” e sono “popolate da tutti i grandi, da Stendhal al Manzoni, dal Parini a Sant’Agostino, che in Brianza nacquero, vissero o semplicemente passarono”. Il volume contiene una raccolta di 48 disegni “brianzoli” del pittore Camillo Cima, suocero di Luigi Santucci, che li realizzò già nonagenario.
Natale. Memoria, silenzio, utopia
Johann Baptist Metz, Ladislaus Boros, Luigi Santucci
Libro: Libro in brossura
editore: Queriniana
anno edizione: 2019
pagine: 80
Un prezioso invito a riflettere sui significati autentici del Natale, secondo la prospettiva e la sensibilità di tre autori molto diversi fra loro. Metz individua nel Natale una memoria liberatrice. Il rischio oggi è quello di una grave mistificazione del Natale: perdere il suo vero contenuto, la sua proposta sovversiva. Il ricordo critico interviene invece a sostenere le lotte per la libertà, la giustizia e la pace. Il filo rosso della riflessione di Boros sul Natale è il desiderio di silenzio: il Dio che svela se stesso nell’uomo Gesù richiama a non disperdersi sulla superficie delle cose. Solo dal silenzio, esteriore e interiore, può scaturire la nostalgia del Mistero. Infine Santucci piange su un Natale divenuto ostaggio dei bottegai, degli uffici turistici, degli allevatori di tacchini. E raccomanda di scorgervi, piuttosto, l’utopia della gioia: celebrando la gioia, esorcizzando i nostri Erode, il Natale del Verbo di Dio si svela allora come nascita dell’uomo.
L'astuccio dei ricordi
Gian Carlo Maria Rivolta
Libro: Libro in brossura
editore: SugarCo
anno edizione: 2019
pagine: 224
Le strade e le case di Milano, le Alpi e le Prealpi lombarde, le rive del lago di Como fanno da sfondo agli «elzeviri» qui raccolti. L'autore ritrova immagini e voci del passato. Il tempo della memoria personale, risalente fino agli ultimi anni della seconda guerra mondiale, si dilata attraverso la memoria degli ascendenti e degli amici, fino al tardo Ottocento. Tanto da costruire, come scriveva Piero Cigada su Il Sole-24 Ore «un quadro complessivo della civiltà lombarda nelle sue dimensioni contadina, cittadina e borghese e nelle sue rapide trasformazioni. L'autore vi dipinge con evidente nostalgia figure tra il patetico e il divertente, personaggi umili e talvolta offesi, animati però tutti da forti convinzioni morali e religiose e resi degni di rispetto dal raro rigore della coerenza. Ma sa evitare sempre la caduta nel sentimentalismo con il gioco ben retto dell'ironia e, soprattutto, dell'autoironia che smorza in un sorriso bonario ogni immagine che rischi l'enfasi. Sa soprattutto governare la pagina col sicuro possesso della lingua, un italiano letterario amabile, sfumato, colto». Prefazione di Luigi Santucci.