Libri di Lorenzo Di Chiara
Giorgio Locchi: l'intellettuale, il filosofo, il risvegliatore. Atti del convegno (Rieti, 25 novembre 2023)
Adriano Scianca, Pierluigi Locchi, Stefano Vaj, Venner Clotilde
Libro: Libro in brossura
editore: Passaggio al Bosco
anno edizione: 2025
pagine: 92
Giorgio Locchi rappresenta una delle più profonde ed autorevoli figure del pensiero “non conforme”: la sua opera - tremendamente attuale e per questo rilanciata con forza negli ultimi anni - ha contaminato interi filoni culturali ed ha stimolato decine di intellettuali, offrendo nuove prospettive, perenni riferimenti e precise linee di vetta. Questo testo - che raccoglie gli Atti del convegno reatino a lui dedicato - vuole essere uno stimolo a guardare avanti: l’insegnamento locchiano, del resto, è il tamburo battente di un’avanguardia europea - popolata da custodi e da rifondatori – che alla lunga memoria dei nostri popoli vuole affiancare una tenace volontà di riconquista. Dal senso delle origini al significato del Mito, passando per la tensione sovrumanista, per l’interpretazione sferica del tempo, per l’approccio alla tecnica e per la concezione della storia. E quest’ultima, che per Giorgio Locchi resta sempre “aperta”, ci impone di contaminare l’esistente ed essere - qui ed ora - i padroni del nostro destino.
Agrippa e la sua magia secondo Arturo Reghini
Nicola Bizzi, Lorenzo Di Chiara, Luca Valentini
Libro: Libro in brossura
editore: Aurora Boreale
anno edizione: 2021
pagine: 328
L’opera di Agrippa commentata da Arturo Reghini ripropone tutta la dottrina magico-sapienziale degli Arcani Vetusti, in cui si riverbera tutta la valenza simbolica del serpente ouroborico dell’Hecate Celeste, una primordiale origine intellettiva ed iniziatica, esplicitazione cosmogonica di un’unica realtà noetica. In tale prospettiva, le componenti sia filosofiche sia cultuali dell’evo antico già si connettevano direttamente ad una dimensione magico-teurgica così come rimanifestatasi nel platonismo rinascimentale, con cui costituivano un unicum sapienziale, che solo la miopia moderna ed accademica ha potuto sezionare analiticamente, smarrendo il senso comune della complementarietà delle parti. Nel rito segreto a cui allude Agrippa vi è la convergenza di un sapere filosofico ed intellettuale, rappresentato, per esempio, dai citati Plotino e Porfirio, con una propensione tipicamente ermetica con quella espressa sia da Giamblico che da Proclo, che si ritrovano nella Scuola Pitagorica e negli insegnamenti non scritti di Platone.
Ascensioni. Studi vari dal punto di vista della tradizione
Lorenzo Di Chiara
Libro: Libro in brossura
editore: Fonte di Connla
anno edizione: 2015
Con il presente volume ci proponiamo di analizzare argomenti relativi ad ambiti piuttosto vari: in primo luogo, considerando i domini della religione e dell’esoterismo, verranno prese in esame talune importanti questioni proprie alla spiritualità d’Oriente e d’Occidente: il tantrismo, l’ascesi taoista e l’«agire senza agire», l’illuminazione superrazionale ermetica e la crisi della scienza contemporanea, la continuità della tradizione primordiale nel buddhismo: ciò non rende che un inquadramento molto generale. Inoltre, nel pericolo di tralasciare la dimensione «critica» e la pars denstruens, si sono aggiunti due saggi consacrati all’esame di una crisi che, se non può più esser negata, è accusata oggi in forme sempre più accentuate e drastiche. Non privo di relazione col resto, conclude la rassegna un breve scritto, dal carattere prevalentemente impressionistico, dedicato a Nicolàs Gòmez Davila.
La liberazione secondo lo Shivaismo del Kashmir
Lorenzo Di Chiara
Libro: Libro in brossura
editore: Fonte di Connla
anno edizione: 2015
Il libro offre un’indagine ad ampio raggio intorno ad una delle correnti più estreme e di ardua comprensione dell’universo religioso indù: quella tantrico-shivaita. Partendo da un inquadramento preliminare del substrato etno-culturale sul quale le dottrine shivaite poterono fiorire nella regione del Kashmir in un periodo assai più tardo (VIII-IX sec.), la presente ricerca cerca anzitutto di sistematizzare brevemente l’orizzonte delle varie dottrine che nel termine alquanto generico di “tantrismo” sono venute a confluire, pervenendo infine a indicare le linee direttrici di una “dottrina della liberazione”, per come essa fu concepita in base ai testi riguardanti la parte metafisica o assoluta della suddetta corrente religiosa, il Pratyabhijña o “dottrina del riconoscimento”. Di là dai lati prettamente storici e filologici, i quali comunque non sono stati lasciati da parte, un alto valore lo mantiene qui la ricerca del significato più profondo, e appunto metafisico degli insegnamenti illustrati, senza mai trascurare il fine esistenziale e realizzativo che essi possono ancor oggi continuare ad incarnare per un certo tipo umano.
Confessione Indogermanica
Walther Wüst
Libro: Libro in brossura
editore: Thule Italia
anno edizione: 2023
pagine: 296
"Il 1942 è un anno fatidico per la Germania. Tenebre sempre più fitte s'addensano nel cielo d'Occidente. Mentre nell'ombra già si vanno profilando le fiamme del rogo di Stalingrado, il Reich di Adolf Hitler innalza da Narvik a Creta il vessillo crociuncinato quale simbolo d'un nuovo ordine europeo. Ma nel segno della grande croce solare dei primordi, vede la luce, nello stesso anno, Indogermanisches Bekenntnis, questa silloge in cui Walther Wüst ha raccolto alcuni fra i suoi più notevoli scritti. Dal 1937, quest'insigne orientalista e detentore d'una cattedra all'Università di Monaco ha assunto la guida della Forschungsgemeinschaft Deutsches Ahnenerbe, l'importante centro di ricerca per l'eredità ancestrale fondato due anni prima da Heinrich Himmler ed Herman Wirth. Benché questi saggi ci presentino una varietà assai ricca d'argomenti attraverso uno stile quasi rapsodico, ad un'attenta lettura non sfuggirà la trama sottile che li unisce tutti. Dietro il velo delle indagini erudite e la preziosità un poco ricercata delle precisazioni filologiche, noi vediamo prender forma la sostanza lucente del mito nordico-indoeuropeo quale forza unificatrice delle genti d'Europa. È quel «mito del sangue» che già Alfred Rosenberg aveva sentito costituire la coscienza della nuova epoca virile e l'anima della visione del mondo antiborghese inaugurata dalla rivoluzione nazionalsocialista. Che in tale mito si debba ravvisare non il frutto di un'invenzione arbitraria né l'espressione retorica d'una vuota ideologia, ma, al contrario, la confessione stessa dell'uomo europeo inveratasi lungo i millenni della storia, è ciò che Wüst si propone di rivelarci in questo libro, che Thule Italia presenta per la prima volta al lettore italiano."