Libri di Horacio Quiroga
Ombre del tropico. Storie gotiche latinoamericane
Leopoldo Lugones, Horacio Quiroga, Rubén Darío
Libro
editore: Edizioni Arcoiris
anno edizione: 2025
pagine: 252
Cuentos de la selva. Cuatro relatos
Horacio Quiroga
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Black Cat-Cideb
anno edizione: 2008
pagine: 96
Sette racconti neri e fantastici
Algernon Blackwood, Howard P. Lovecraft, Guy de Maupassant, Edgar Allan Poe, Horacio Quiroga, Bram Stoker, Edith Wharton
Libro
editore: Orizzonte Milton Editore
anno edizione: 2025
Edith Wharton, Bram Stoker, Algernon Blackwood, Edgar Allan Poe, Horacio Quiroga, Guy de Maupassant e Howard Phillips Lovecraft sono gli autori dei racconti che abbiamo scelto di riunire in questa raccolta. Tra i più grandi nomi della letteratura orrorifica, hanno saputo fare della loro narrativa il catalizzatore di suggestioni e ossessioni in un continuo gioco dove incubo e realtà si intersecano e si parlano. In queste pagine l’occulto e il soprannaturale assumono forme ambigue ed enigmatiche che hanno la consistenza evanescente di un’ombra intravista nelle stanze di una vecchia casa di campagna o lungo le sponde del Danubio, il suono terrificante di una risata udita nella notte o che sembra rimbombare ossessivamente nella testa, il tormento persecutorio di occhi che ci osservano sardonici alterando la percezione comune delle cose. L’orrore e il sublime di un mistero, che non potrà mai essere definitivamente svelato, attraversano questi racconti del fantastico in cui la rivelazione di un attimo trascina verso la follia, lo sgomento pietrifica chi spinge lo sguardo oltre il limite consentito, il turbamento perseguita chi si inabissa nell’oscurità della propria coscienza.
Anaconda
Horacio Quiroga
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: La Spiga Edizioni
anno edizione: 2000
I racconti della foresta
Horacio Quiroga
Libro
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2003
pagine: 136
"I racconti della foresta" sono ambientati in una lontanissima parte del mondo, ancora oggi solitaria e selvaggia: la provincia di Misiones, nel nordest dell'Argentina. Inizialmente pubblicate su giornali riviste, queste storie vennero in seguito raccolte nel libro "Racconti della foresta per bambini", un classico nell'America di lingua spagnola. Tutti laggiú conoscono gli yacaré che odiano le navi da guerra, il pappagallo spiumato e la cerbiatta con gli occhi gialli. L'uruguaiano Horacio Quiroga (1878-1937) trascorse gran parte della sua vita tra le foreste di Misiones, in Argentina. Ispirandosi in parte a Kipling e in parte a Poe, ha scritto piú di 200 racconti.
Anaconda
Horacio Quiroga
Libro: Libro in brossura
editore: Nova Delphi Libri
anno edizione: 2014
pagine: 112
Anaconda è la regina di tutti i serpenti, presenti e futuri. Guardiana vigile e fatale per chiunque osi invadere il suo territorio. Il pericolo è alle porte e ancora una volta sarà la presenza dell'Uomo a sconvolgere gli equilibri della Natura, costringendo il popolo dei serpenti a una battaglia all'ultimo sangue contro l'invasore... Quiroga narra, attraverso gli occhi di bellissime yararás, l'eterna lotta tra uomo e belva, fra civiltà e natura. La sua è una scrittura di confine, dove non valgono le leggi dell'uomo ma quelle della selva, e dove il limite tra la vita e la morte può essere deciso da un solo, unico momento fatale. Il volume, con la presentazione dello scrittore uruguaiano Mauricio Rosencof, raccoglie i racconti "Anaconda" (1921) e "Il ritorno di Anaconda" (1926).
Miss Dorothy Phillips, mia sposa e altri racconti di cinema
Horacio Quiroga
Libro: Libro rilegato
editore: Nova Delphi Libri
anno edizione: 2014
pagine: 140
Fra i numerosi interessi di un artista eclettico quale fu Horacio Quiroga è impossibile non menzionare il cinema. Il padre del racconto breve latinoamericano, che visse negli anni d'oro del cinema muto e nei primi anni del sonoro, fu un precursore della relazione cinema-letteratura in America latina, come testimoniano, fra gli altri, numerose note, recensioni e brevi saggi apparsa sui periodici dell'epoca. In particolare in quattro racconti qui riuniti per la prima volta in edizione italiana - si capisce quanto forte fu l'influsso della "settima arte" sulla creazione letteraria di Quiroga: "Miss Dorothy Phillips, mia sposa", "Lo spettro", "Il puritano" e "Il vampiro". Introduzione di Giacomo Scarpelli.
Tigre per sempre. Racconti (1917-1935)
Horacio Quiroga
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2016
pagine: 348
"I migliori personaggi di Quiroga, o meglio di Misiones, sono generalmente 'ex uomini', spesso incrocio di provenienze diverse e di vite possibili, tutte bruciate, frontiere incarnate e non piú riconoscibili. Quiroga trova per loro una figura memorabile, 'nati con l'effetto' li definisce, come le palle di biliardo, che toccano normalmente la sponda ma rimbalzano nei modi piú inaspettati. Ne fa un breve sommario all'inizio del racconto 'Gli emigrati': 'Cosí Juan Brown, che venne a Misiones per qualche ora a vedere i ruderi e ci rimase venticinque anni; il dottor Else, che per colpa del distillato d'arancia scambiò sua figlia per un ratto; il chimico Rivet, che si spense come una lampada, stracolmo di alcol denaturato...' Tornano, questi personaggi, e incontrano pure loro simili in racconti come 'Magione-Tacuara', 'Il tetto d'incenso', 'I distillatori d'arance', sono vite consumate, senza più 'letteratura', vite della disperanza, vite cioè senza speranza ma senza disperazione, elementi naturali con il volto d'uomo. Gli ex uomini di Quiroga non supplicano, non spiegano, non piangono, come gli animali". (dalla prefazione di Ernesto Franco)
Il delitto dell'altro
Horacio Quiroga
Libro: Libro in brossura
editore: Pellegrini
anno edizione: 2017
pagine: 120
“Nel 1902, Horacio Quiroga aveva ucciso, senza volere, uno dei suoi migliori amici, lo scrittore Federico Ferrando, membro con lui del Consistorio del Gay Saber, una sorta di circolo letterario di cui facevano parte anche Alberto Brignole (che compare, in questo volume, nel racconto "l'hascisc"), Julia Jaureche, Fernández Saldaña, José Hasda e Asdrùbal Delgado. In quella circostanza, i due amici furono personaggi accompagnati per mano da un altro autore, il destino. Ferrando aveva ricevuto sulla stampa qualche giudizio malevolo per un suo testo, e il diverbio con l'autore delle critiche era trasceso in una sfida a duello. Quiroga si incaricò di controllare la pistola che sarebbe stata impiegata nella contesa, ma dall'arma partì un colpo accidentale che raggiunse Ferrando in volto. All'arrivo della polizia, Quiroga era sconvolto. Dopo quattro giorni di carcere, la sua buona fede fu creduta, ed egli fu rilasciato. Ma la sua vita, ormai segnata, sarebbe completamente cambiata. Decise allora di abbandonare Montevideo, e andò a vivere a Buenos Aires.” (dal Postscritto di Luigi Marfè)
Gli esiliati
Horacio Quiroga
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2022
pagine: 132
Oltre a essere un grande narratore, Horacio Quiroga è uno straordinario fotografo: la prima volta che esplora la foresta amazzonica ne rimane stregato. Alberi imponenti, vegetazione ricca, un pulsare di vita animale, versi, luci e ombre che lo travolgono tanto da convincerlo a trasferirsi a Misiones. “Misiones, come ogni regione di confine, è ricca di tipi pittoreschi,” scrive in questa raccolta di otto racconti tra loro collegati a comporre un seducente mosaico. La giungla e gli uomini, la migrazione e la violenza contro i propri simili: storie forti, che lasciano una ferita come una zampata di belva o un morso di serpente. La zona di frontiera tra Argentina e Brasile è una terra selvaggia, teatro di un doppio esilio. L’uomo è lontano dalla civiltà senza più regole o vincoli morali, mentre la natura un tempo incontaminata ha perduto irrimediabilmente la purezza, violata dalle forze dell’uomo.
Aldilà
Horacio Quiroga
Libro: Libro in brossura
editore: De Piante Editore
anno edizione: 2023
pagine: 204
Secondo Julio Cortázar, molto semplicemente, non si può essere scrittori senza leggere a fondo Horacio Quiroga. Nel 1925, tra l’altro, Quiroga compilò un Manuale del perfetto scrittore di racconti in cui, tra diverse cose, scrisse: “Racconta come se la narrazione non avesse interesse che per il circoscritto ambiente dei tuoi personaggi, uno dei quali avresti potuto essere tu”. Insegnava il raffinato disinteresse verso il giudizio degli altri - amici o nemici che fossero - e una miliare concentrazione nell’opera. Nato in Uruguay, cresciuto a Buenos Aires, Quiroga aveva la barba fitta e un’eleganza innata. Preferì vivere a Misiones, in mezzo alla giungla: lo descrivono come un uomo rude, arrabbiato, un amante selvaggio. I suoi racconti di belve, di tigri, serpenti e fiumi imbizzarriti sono indimenticabili. Alcuni videro in lui un discepolo di Rudyard Kipling, un cugino di Jack London: in realtà, Quiroga ha un cuore più cupo, una più austera profondità. Racconta l’uomo immerso nel rischio, al cospetto della propria bestia interiore. Sapeva costruire canoe.