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Libri di Gigi Riva

Bergamo mon amour. Un'eterna passione a fumetti

Bergamo mon amour. Un'eterna passione a fumetti

Gigi Riva

Libro: Libro in brossura

editore: Guida

anno edizione: 2025

pagine: 80

Un biglietto stropicciato con un indirizzo: Bergamo, via Donizetti 21. È tutto quel che resta all’ormai anziano Sasha di Adriana, la ragazza italiana conosciuta a Parigi, sul Pont des Arts, cinquant’anni fa. Fu un colpo di fulmine a spingerli l’una nelle braccia dell’altro: lui giovane ufficiale serbo, lei giovane donna in carriera, entrambi in trasferta a Parigi in missione di lavoro. Furono solo tre mesi, ma incredibili, incancellabili. Ora Sasha vaga incerto e disorientato per le strade di Bergamo, alla ricerca della sua amata Adriana. Ha atteso tutti quegli anni, fedele ai suoi obblighi coniugali ma il ricordo di quella breve ma intensa passione non si è mai sopito. Vivide tornano a galla le immagini di quell’amore lungamente cullato e sublimato nella sua mente. Sasha adesso è rimasto solo. Inesorabile, la vita gli ha portato via i suoi legami familiari e affettivi, ha cancellato i suoi doveri di militare. Ora è libero da tutto. Libero anche di credere che, dopo tutti questi anni, Adriana sia lì ad attenderlo. Che ci possa essere ancora il tempo di ritrovare con lei quell’incredibile magico momento, sfuggito tra le dita.
20,00

Ingordigia. Vita, morte e truffa del broker dei vip

Ingordigia. Vita, morte e truffa del broker dei vip

Gigi Riva

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2024

pagine: 204

Il 19 giugno 2022 Massimo Bochicchio - definito dalla stampa "il broker del vip" - si schianta con la sua BMW K75 contro un muro perimetrale dell'aeroporto dell'Urbe. Il corpo è carbonizzato al punto che per accertarne l'identità bisogna ricorrere all'esame genetico. Il giorno dopo, Bochicchio sarebbe dovuto comparire in tribunale per la terza udienza nel processo a suo carico. Le accuse: riciclaggio, abusiva attività finanziaria, truffa. A denunciarlo erano stati trentasette clienti, tra cui l'ex CT della Nazionale di calcio Antonio Conte e altri personaggi di spicco dello sport italiano. Molti di più i raggirati che non si sono rivolti alla giustizia, tra cui un altro ex CT della Nazionale, Marcello Lippi. Come è possibile che così tante persone abbiano consegnato al broker centinaia di milioni di euro? Combinando lo studio maniacale delle vastissime carte processuali a interviste realizzate ad hoc, Gigi Riva ricostruisce con il passo del thriller la parabola incredibile di un uomo capace di vivere per anni nel jet-set tra Roma, Londra, Capalbio, Cortina e i paradisi fiscali del pianeta, erigendo attorno a sé una facciata di rispettabilità sottilissima eppure infrangibile. Colto, fascinoso, sposato con Arianna Iacomelli, seconda a Miss Italia 1990, Massimo Bochicchio è riuscito a raggirare imprenditori, professionisti, ambasciatori, alti funzionari di Stato. E a tradire amici carissimi. Così carismatico che molti dei truffati ancora soffrono verso di lui di una sorta di sindrome di Stoccolma, mentre altri non credono alla sua morte e sono convinti che prima o poi tornerà e restituirà loro quanto dovuto. Ma il racconto delle truffe di Massimo Bochicchio, che si vantava di avere maneggiato un miliardo e ottocento milioni di euro, serve anche a far luce sulle dinamiche mentali delle vittime, e in generale su quell'ossessività all'accumulo tutta contemporanea, un'ingordigia di denaro che è ormai l'ottavo peccato capitale. Servendosi dei più affilati strumenti della narrazione, Gigi Riva racconta un caso clamorosamente sottaciuto della recente storia d'Italia, confermandosi una delle più efficaci voci contemporanee della letteratura del vero.
19,00

Mi chiamavano Rombo di tuono

Mi chiamavano Rombo di tuono

Gigi Riva

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2023

pagine: 208

Monumento assoluto del calcio, Gigi Riva è un uomo profondamente riservato e finora non solo si è sempre tenuto lontano dalle cronache, ma non si è nemmeno mai raccontato. Eppure stregò il mondo con il suo istinto per il gol, diventò un mito (le due star più attese al Mondiale del Messico 1970 erano lui e Pelé) e dimostrò sempre una personalità forte e decisa, anche con la scelta di legare tutta la propria carriera al Cagliari, rifiutando offerte stellari. In questa eccezionale confessione autobiografica affidata alla penna esperta di Gigi Garanzini, Riva ci riporta a un mondo antico, forse irriconoscibile per i giovani di oggi, ma proprio per questo di grande ispirazione. L’infanzia segnata dai lutti familiari nell’Italia impoverita del Dopoguerra; l’aereo a elica che a diciott’anni lo portò da Varese a Cagliari; la Sardegna che lo accolse come la madre che non aveva più; la cavalcata del Cagliari verso il suo primo e ultimo scudetto; la gloria con i 35 gol segnati per la Nazionale. Però le fiabe più belle finiscono sempre troppo presto e fu proprio la Patria, a cui Riva sacrificò ben due gambe, a interrompere bruscamente la sua formidabile avventura. Chissà quanto ancora ci avrebbe fatto sognare se fosse durata anche solo un po’ di più.
12,00

Mi chiamavano Rombo di tuono

Mi chiamavano Rombo di tuono

Gigi Riva

Libro: Libro rilegato

editore: Rizzoli

anno edizione: 2022

pagine: 208

"Vado per gli ottanta. L’ultima partita l’ho giocata che non ne avevo trentadue, e sarà anche vero che dura un attimo la gloria ma poi portarsela dentro per tutto questo tempo senza più la possibilità di rinverdirla è durissima. Anche un po’ crudele." Inizia così Gigi Riva la sua lunga, eccezionale confessione autobiografica che in questo libro affida alla penna esperta di Gigi Garanzini. Monumento assoluto del calcio, Riva è un uomo profondamente riservato e finora non solo si è sempre tenuto lontano dalle cronache, ma non si è nemmeno mai raccontato. Eppure – sono pochi ormai quelli che possono ricordarselo –, per alcuni anni Gigi Riva stregò il mondo con il suo istinto per il gol, diventò un mito (le due star più attese al Mondiale del Messico 1970 erano lui e Pelé) e dimostrò sempre personalità forte e decisa, anche con la scelta di legare tutta la propria carriera al Cagliari, rifiutando offerte stellari. Queste pagine schiudono un mondo antico, forse irriconoscibile per i giovani di oggi, ma proprio per questo di grande ispirazione. Dopo un’infanzia segnata da diversi lutti familiari nell’Italia impoverita del Dopoguerra, a diciott’anni Riva salì su un aereo a elica che in tre tappe lo portò da Varese a Cagliari, una destinazione che allora sembrava più lontana dell’Antartide. Ma la Sardegna lo accolse come la madre che non aveva più, e non dovette passare molto tempo perché partisse la cavalcata del Cagliari verso lo scudetto ed esplodesse – per lui eroe schivo e affascinante come Hud il Selvaggio interpretato da Paul Newman – la gloria con i 35 gol segnati per l’Italia. Però le fiabe più belle finiscono sempre troppo presto e fu proprio la Patria, a cui Riva sacrificò ben due gambe, a interrompere bruscamente la sua formidabile avventura. Chissà quanto ancora ci avrebbe fatto sognare se fosse durata anche solo un po’ di più.
18,00

Ucraina-Russia. Guerra, diritto e interessi nazionali

Ucraina-Russia. Guerra, diritto e interessi nazionali

Alessandro Gentili, Antonio Li Gobbi, Vincenzo Santo, Antonio Venci

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Artestampa

anno edizione: 2022

pagine: 274

L'aver affidato a quattro generali della Forze Armate italiane la scrittura del libro Ucraina-Russia. Guerra, diritto e interessi nazionali costituisce un unicum nel mondo dell'editoria italiana di questi ultimi mesi. La prefazione è stata affidata all'editorialista de L'Espresso Gigi Riva. L'"operazione militare speciale" che la Federazione Russa ha avviato sul territorio ucraino il 24 febbraio si è subito trasformata in una vera e propria guerra convenzionale, per la pronta reazione dell'esercito ucraino. Ad oggi, non è dato sapere esattamente perché ciò sia avvenuto e se l'aggressione dell'Ucraina non sia invece considerabile come fisiologica conseguenza del trascorso storico e culturale russofono. Vi è infatti chi sostiene che la Russia abbia voluto muovere un attacco all'Occidente o che voglia ricostituire l'Impero Russo degli zar, ma vi è pure chi asserisce che siano gli Stati Uniti a voler muover guerra "per procura" alla Russia attraverso l'Ucraina. Ma più verosimilmente potrebbe trattarsi di una ineluttabile conseguenza dell'imminente implosione connessa alla fine del mondo globalizzato così come l'abbiamo sin qui teorizzato, conosciuto e attuato. Certo, siamo di fronte ad una guerra sui generis, combattuta anche con tutti gli strumenti mediatici: se è sempre esistita la documentazione di guerra, assistiamo oggi a una pervasività quasi voyeuristica. Altrettanto irrituali, destabilizzanti e plateali, se non irresponsabili, sono le esternazioni di vertici di istituzioni internazionali e di capi di Stato e di Governo, cointeressati, degli opposti schieramenti. Ad oggi questa guerra ha visto giungere nelle librerie oltre un centinaio di titoli che veicolano pensieri, esperienze e valutazioni di una moltitudine di soggetti i quali non sempre, tuttavia, parlano di ciò che conoscono. È per queste ragioni che si è chiesto a quattro alti ufficiali generali, ora in congedo, di scrivere questo libro. Dei testi scritti dai quattro autori, ciascuno verte su settori di specifica competenza; i singoli contributi rappresentano il pensiero del loro autore e non necessariamente quello dei coautori: ciò contribuisce a fornire al pubblico una lettura multivocale. I contenuti da loro offerti in quest'opera permetteranno al lettore di considerare valutazioni fino ad ora inedite di avvenimenti tragici, apportatori di sofferenze e crisi epocali.
20,00

Il più crudele dei mesi. Storia di 188 vite

Il più crudele dei mesi. Storia di 188 vite

Gigi Riva

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2022

pagine: 204

Fino all'inizio del 2020, Nembro era semplicemente un comune in provincia di Bergamo, simile per certi versi a tanti altri in Italia. Dopo non più, perché diventa il paese più colpito dal Covid-19. Tra le vittime, molti personaggi conosciuti, che rivestivano ruoli di primo piano nella comunità: il presidente della casa di riposo, il presidente degli artiglieri, il presidente del Motoclub che fu campione del mondo, lo storico bibliotecario, l'impiegata dell'anagrafe, l'ostetrica, un dottore, l'ex capo dei vigili urbani, il factotum del cine-teatro, due sacerdoti, l'intellettuale di riferimento, il proprietario dell'unica, leggendaria balera, il pensionato-volontario che faceva attraversare le strisce pedonali agli scolari. Gigi Riva, originario di Nembro, ricostruisce con la tecnica narrativa della letteratura del vero quelle fatali settimane, tracciando una Spoon River vividissima in cui si rincorrono le vite di molte vittime, le loro storie e la loro eredità morale, ma anche le vite e le storie di chi le ha assistite o non ha potuto nemmeno fare quello, e che poi, proprio nel loro ricordo, ha trovato il coraggio e la forza di ripartire. Il racconto di un dramma particolare che si fa presto universale, diventando la radiografia della più drammatica tra le stagioni del nuovo presente di tutti noi.
18,00

Non dire addio ai sogni

Non dire addio ai sogni

Gigi Riva

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2020

pagine: 228

Sa essere amara la vita in Senegal, se nasci in uno dei suoi tanti paesi spazzati da vento e povertà. Nonostante le difficoltà, però, Amadou è cresciuto circondato dall'affetto della sua famiglia, e ora, a quattordici anni, ha il cuore e la mente gonfi di sogni. Quello più grande riguarda il calcio, e per Amadou è naturale immaginarsi lontano, magari proprio in quell'Europa dove giocano i suoi idoli. E così, quando due procuratori lo avvicinano alla fine di una partita fortunata, affermando che ha tutte le carte in regola per entrare nelle giovanili di una grande 'équipe' francese, Amadou si convince che il suo desiderio stia per avverarsi. Vedono il riscatto a portata di mano anche mamma e papà, perché un figlio in Europa significa più possibilità economiche per tutti, e così nessuno mette in discussione la proposta ricevuta… nemmeno quando i due procuratori chiedono soldi per avviare l'impresa. Amadou ancora non lo sa, ma ad attenderlo all'orizzonte c'è un'odissea in cui tanti suoi coetanei sono naufragati. Toccherà anche a lui la stessa sorte? La strada sembra segnata, ma non c'è ragazzo più forte di quello che non vuole dire addio ai propri sogni. Ispirato a drammatici fatti di cronaca, il nuovo romanzo di Gigi Riva – autore del libro "L'ultimo rigore di Faruk" – è una storia di formazione che racconta una nuova, terribile forma di tratta degli schiavi.
18,00

Ingordigia. Vita, morte e truffa del broker dei vip

Ingordigia. Vita, morte e truffa del broker dei vip

Gigi Riva

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2024

pagine: 204

Il 19 giugno 2022 Massimo Bochicchio – definito dalla stampa "il broker del vip" – si schianta con la sua BMW K75 contro un muro perimetrale dell'aeroporto dell'Urbe. Il corpo è carbonizzato al punto che per accertarne l'identità bisogna ricorrere all'esame genetico. Il giorno dopo, Bochicchio sarebbe dovuto comparire in tribunale per la terza udienza nel processo a suo carico. Le accuse: riciclaggio, abusiva attività finanziaria, truffa. A denunciarlo erano stati trentasette clienti, tra cui l'ex CT della Nazionale di calcio Antonio Conte e altri personaggi di spicco dello sport italiano. Molti di più i raggirati che non si sono rivolti alla giustizia, tra cui un altro ex CT della Nazionale, Marcello Lippi. Come è possibile che così tante persone abbiano consegnato al broker centinaia di milioni di euro? Combinando lo studio maniacale delle vastissime carte processuali a interviste realizzate ad hoc, Gigi Riva ricostruisce con il passo del thriller la parabola incredibile di un uomo capace di vivere per anni nel jet-set tra Roma, Londra, Capalbio, Cortina e i paradisi fiscali del pianeta, erigendo attorno a sé una facciata di rispettabilità sottilissima eppure infrangibile. Colto, fascinoso, sposato con Arianna Iacomelli, seconda a Miss Italia 1990, Massimo Bochicchio è riuscito a raggirare imprenditori, professionisti, ambasciatori, alti funzionari di Stato. E a tradire amici carissimi. Così carismatico che molti dei truffati ancora soffrono verso di lui di una sorta di sindrome di Stoccolma, mentre altri non credono alla sua morte e sono convinti che prima o poi tornerà e restituirà loro quanto dovuto. Ma il racconto delle truffe di Massimo Bochicchio, che si vantava di avere maneggiato un miliardo e ottocento milioni di euro, serve anche a far luce sulle dinamiche mentali delle vittime, e in generale su quell'ossessività all'accumulo tutta contemporanea, un'ingordigia di denaro che è ormai l'ottavo peccato capitale. Servendosi dei più affilati strumenti della narrazione, Gigi Riva racconta un caso clamorosamente sottaciuto della recente storia d'Italia, confermandosi una delle più efficaci voci contemporanee della letteratura del vero.
19,00

Jugoslavia, il nuovo Medioevo. La guerra infinita e tutti i suoi perché

Jugoslavia, il nuovo Medioevo. La guerra infinita e tutti i suoi perché

Gigi Riva, Marco Ventura

Libro

editore: Mursia

anno edizione: 2022

pagine: 264

Si chiama Jugoslavia il nuovo Medioevo, ed è un Medioevo che ci sta sulla soglia di casa. Una mattanza infinita, un bagno di sangue che può anche risultare a prima vista incomprensibile, ma che ha invece una serie di precise ragioni storiche, economiche, culturali, religiose. I leader dell'Occidente avrebbero potuto, forse, prevenire la guerra con gli strumenti della diplomazia. Sono rimasti inerti e la guerra è esplosa, nel cuore dell'Europa, cartina di tornasole del nuovo "disordine" mondiale, segnale della progressiva disgregazione dell'Est.
13,00

Che Guevara cinquant'anni dopo

Che Guevara cinquant'anni dopo

Bruno Manfellotto

Libro: Libro rilegato

editore: Gedi (Gruppo Editoriale)

anno edizione: 2017

pagine: 287

Un volume nato da un progetto editoriale di Bruno Manfellotto, a cura di Wlodek Goldkorn e Gigi Riva. Indagine intorno a una leggenda, a mezzo secolo dalla morte. E narrazione a più voci, impreziosita da foto e da testi.
12,90

L'ultimo rigore di Faruk. Una storia di calcio e di guerra

L'ultimo rigore di Faruk. Una storia di calcio e di guerra

Gigi Riva

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2016

pagine: 184

Nella tragica e violentissima dissoluzione della Jugoslavia un calcio di rigore sembrò contrassegnare il destino di un popolo. Un "penalty" divenne nei Balcani il simbolo dell'implosione di un intero paese, e dei conflitti che sarebbero seguiti di lì a poco. Intuendo la complessità di un evento che sembrava soltanto sportivo, Gigi Riva racconta con attenzione da storico e sensibilità da narratore un tiro fatale, sbagliato il 30 giugno del 1990 a Firenze da Faruk Hadzibegic, capitano dell'ultima nazionale del paese unito. La partita contro l'Argentina di Maradona nei quarti di finale del mondiale italiano portò all'eliminazione di una squadra dotata di enorme talento ma dilaniata dai rinascenti odi etnici. Leggenda popolare vuole che una eventuale vittoria nella competizione avrebbe contribuito al ritorno di un nazionalismo jugoslavista e scongiurato il crollo che si sarebbe prodotto. Proprio per la sua popolarità il calcio è sempre servito al potere come strumento di propaganda. Basti pensare all'uso che Mussolini fece dei trionfi del 1934 e 1938, o a come i generali argentini sfruttarono il Mondiale in casa del 1978, durante la dittatura. Oppure, ai giorni nostri, a come lo Stato Islamico abbia deciso di colpire lo Stadio di Francia durante una partita per amplificare il suo messaggio di terrore. Ma si potrebbe sostenere che in nessun luogo come nella ex Jugoslavia il legame tra politica e sport sia stato così stretto e perverso. Attraverso la vita del protagonista e dei suoi compagni (molti dei quali diventati poi famosi in Italia, da Boban a Mihajlovic, da Savicevic a Boksic, da Jozic a Katanec), si scopre il travaglio di quella rappresentativa nazionale e del suo allenatore Ivica Osim, detto «il Professore», o «l'Orso». Nelle loro gesta si specchia la disgregazione della Jugoslavia e la spregiudicatezza dei suoi leader politici, che vollero utilizzare lo sport e i suoi eroi per costruire il consenso attorno alle idee separatiste. In questo senso il calcio è stato il prologo della guerra con altri mezzi, il rettangolo verde la prova generale di una battaglia. Non a caso si attribuisce agli scontri tra i tifosi della Dinamo Zagabria e della Stella Rossa di Belgrado il primato di aver messo in scena, in uno stadio, il primo vero episodio del conflitto. Ed è nelle curve che sono stati reclutati i miliziani poi diventati tristemente famosi per la ferocia della pulizia etnica a Vukovar come a Sarajevo. Per il loro valore emblematico le vicende narrate, risalenti a un quarto di secolo fa, sono ancora tremendamente attuali. E non è così paradossale scoprire in esergo a queste pagine le parole beffarde che Diego Armando Maradona rivolse all'autore: «Occupati di politica internazionale, il calcio è una cosa troppo seria».
15,00

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