Libri di Gabriella Cinti
Polifema
Gabriella Cinti
Libro: Libro in brossura
editore: Progetto Cultura
anno edizione: 2024
pagine: 218
"La storia, costruita con maestria, nell’incontro tra il presente e il passato, fatta di tempi morti e tempi vivi e di spazi che sono sempre più luoghi di assenza, ruota sulla necessità, per il femminile, di un eroismo che spesso al maschile non serve.[...] Polifema è, per questo, il racconto di ogni creatura femminile, perché non ne esiste una che non abbia avuto il suo precipizio e non abbia cercato la strada per risalire. Forse è anche un libro che può illuminare le menti più giovani, in nome di una consapevolezza da acquisire ben presto, per potersi difendere dalle insidie dei sentimenti, da archetipi di comportamenti interiori stratificati nel tempo e fossilizzati. Per non diventare mai più Polifeme nel terzo millennio. Per imparare a proteggersi dai nemici interiori, i più pericolosi, perché abitano nel profondo di noi stessi ed è difficile individuarli e soprattutto combatterli. Ed è il romanzo di ogni creatura maschile che si rispecchi in Giorgio, per vedere come non vorrà più essere: un’opera polisemica e dalle molte forme, capace di attrarre il lettore, aprirgli la porta della storia e delle storie, finché non vorrà più uscirne." (Dalila Curiazi)
Iperborei. Il primo mito
Giacomo Maria Prati
Libro: Libro in brossura
editore: Passaggio al Bosco
anno edizione: 2024
pagine: 205
Se per noi contemporanei il mito rimanda alla Grecia antica, per la “culla della civiltà europea” questo era – in primo luogo – il canto del nobile e antichissimo popolo degli Iperborei, sacro ad Apollo ed Artemide. I guerrieri greci, per entrare nell’immortalità, dovevano compiere il viaggio più pericoloso: quello verso un estremo nord visto come un Eden senza tempo, nel solco di quelle terre eroiche vicine al cielo e agli Dei. Giacomo Maria Prati rilegge tutto il mito greco alla luce degli Iperborei, ai quali si deve la fondazione del santuario di Delfi e l’istituzione dei Giochi d’Olimpia. Per la prima volta, tutte le fonti greche e latine sono indagate e riassunte in un saggio ampio e approfondito, che sa anche assumere i toni dell’inno, del canto e della celebrazione epica. L’autore – il cui lavoro è arricchito da un saggio di Alessandro Coscia sullo sciamanesimo iperboreo e da un dialogo platonico con il figlio Raimondo – ci restituisce una spiritualità ancestrale vivissima, con al centro un Apollo totale e sciamanico. Prefazione di Gabriella Cinti. Introduzione di Beatrice Harrach.
Prima
Gabriella Cinti
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2022
pagine: 120
Gabriella Cinti risale alle origini, cerca la continuità inabissandosi nel passato delle specie, collegando quel magma primordiale, di cui non restano che labili tracce, al nostro presente, alla nostra e alla sua stessa vita, alla ricerca di connessioni, fili che colleghino a noi quel caotico abisso di casualità, ipotesi, vicoli ciechi dell’evoluzione e deviazioni impreviste. Siamo quindi in presenza di una poesia che privilegia l’asse verticale e che da un lato lancia fiaccole nel pozzo del passato, dall’altra non perde di vista un afflato cosmico diretto verso l’alto delle stelle, in una spiritualità panica che superi “prigione della materia” (p. 22) in cerca dell’“oltre dell’oltre” (p. 23). (Dalla Postfazione di Mauro Ferrari)
All'origine del divenire: il labirinto dei labirinti di Emilio Villa
Gabriella Cinti
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 558
I Labirinti di Emilio Villa costituiscono un materiale autografo di fogli sparsi inediti, a carattere poetico e non, appartenente per lo più alla sua produzione dei primi anni Ottanta del secolo scorso. In questa proposta editoriale ne viene pubblicata e analizzata per la prima volta una selezione che rappresenta un possibile percorso offerto dall’autrice, all’interno di questo corpus, in grado di evidenziare un filone portante dell’approccio villiano al tema. L’approfondimento di questo versante dell’opera di Villa si allarga alla sua intera attività seguendone le tracce sia biografi che sia attraverso la ricognizione della sua intera produzione testuale. A questo si riallaccia un’analisi dei temi di fondo della sua poetica, fi no a delineare una ipotesi di un’origine della parola nella chiave di un divenire di cui Villa si qualifica a suo modo come profeta, anticipatore di un eschaton in grado di riconnettersi all’arché.
Madre del respiro
Gabriella Cinti
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2017
pagine: 155
"Mitografa e saggista, Gabriella Cinti cerca di calarsi nello sguardo degli antichi, scavando nelle parole, mettendo a confronto echi e assonanze, sforzandosi di rivivere, nella profondità della coscienza, ciò che filosofi come Nietzsche e Heidegger o studiosi come Kerényi e Walter Friedrich Otto hanno portato alla luce nei loro scavi archeologici per entro un immaginario quasi del tutto sprofondato nelle lontananze più remote. Il titolo del primo Inno (perché alla tradizione innodica si riallaccia), Madre del respiro, che dà il titolo anche all'intera raccolta, riproduce per campate anaforiche quella forma di invocazione che veniva elevata collettivamente nel tempio in modo da restare perennemente nella memoria collettiva. 'Madre del respiro ... Madre del sorriso ... Madre delle stelle ... Madre degli occhi... Madre del senso ... madre dell'azzurro ... Madre della scintilla prima ... madre dell'essenza'. Sono parole che l'io poetante può pronunciare a buon diritto nella consapevolezza della propria irrevocabile modernità. Si tratta di una voce che, riallacciandosi, io credo, alla tradizione ermetica, scandisce nelle sillabe allitteranti e/o dissonanti, unicamente - diceva Montale - 'ciò che non siamo, ciò che non vogliamo', portando la melodia del verso a una tensione tale da deformarla nell'insensatezza del grido." (dall'introduzione di Alberto Folin)
Euridice è Orfeo
Gabriella Cinti
Libro: Copertina morbida
editore: Achille e la Tartaruga
anno edizione: 2016
"Già nota quale mitografa e saggista, Gabriella Cinti in questa sua raccolta poetica scava nel mito, tra allegoria e metafora, lungo un percorso simbolico nel quale figure e storie mitologiche (prevalentemente femminili) si convertono in realtà d'introspezione affettiva, sia verso le presenze familiari fondamentali, sia verso trascorrenze nel sentimento, o semplicemente nel sogno. Il linguaggio lirico è subliminale e 'sorgivo', e denota un vigore espressivo che potremmo definire, con qualche licenza, neo-simbolista: e ciò si nota anche meglio laddove la poetessa ricorre a ingegnose alterazioni della lingua, a certe parole archetipiche, 'fondative', fatte proprie e interiorizzate sul versante di un viaggio argonautico: che è il viaggio, a ben vedere, di ogni poesia" (Beppe Mariano)
Il canto di Saffo. Musicalità e pensiero mitico nei lirici greci
Gabriella Cinti
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2011
pagine: 231
Questo saggio è nato intorno al lavoro, che da anni l'autrice conduce, di interpretare i testi dei lirici greci per tradurli in uno spettacolo che fonde poesia, musica e danza. Tutto si muove intorno al modo di comunicare nel mondo antico fortemente permeato di immagini magico-mitologiche. Per questi motivi, l'autrice ha dato ampio spazio a magia e mito, come elementi ineludibili del discorso poetico e del mondo complesso che permea la creazione dei versi, illuminati da questa segreta fascinazione. Circola in essi un humus misterioso in cui alita la parola svincolata apparentemente da finalità pratiche, legata a una dimensione oracolare, in cui le stesse metafore scaturiscono da una sorta di attitudine vaticinante e scandiscono un autentico scarto dalla realtà, non solo di tipo verbale. L'intento della Cinti è quello di mostrare come sia necessario ancora oggi, anzi più che mai oggi, disvelare questi tesori del passato, restituendo loro vita corporea e anima vocale. Centrale è il recupero della lingua e quindi della antica civiltà ellenica come viva e vibrante attraverso il corpo-strumento della voce che interpreta ed anima i suoni ricreandone la magia. È un modo per compiere un recupero integrale di quel mondo, da cui tutti sono affascinati per la dimensione artistico-visiva ma che pochissimi possono fruire in quella dell'ascolto e del recupero fonico-musicale. Senza contare come la lingua ellenica, essendo il substrato di molte lingue, neolatine e non, appartiene all'occidente...
La lingua del sorriso. Poema da viaggio
Gabriella Cinti
Libro: Libro in brossura
editore: Prometheus
anno edizione: 2020
pagine: 160
"Gabriella Cinti scava e “penetra” in profondità il linguaggio, le parole, le sillabe, che poi sono la base primaria per la sua ricerca poetica, e con il loro uso sapiente, attraverso sofisticati strumenti linguistici del cui uso il lettore neppure si accorge, evoca presenze e suoni segreti, presagi da sibilla, consonanze misteriose e paesaggi della mente, facendo rimbalzare sentimenti ed emozioni del cuore contro verità dell’intelletto. Poesia e Conoscenza, Poesia è Conoscenza. Nella poetica complessa e raffinata di Gabriella Cinti diventa arduo tracciare un quadro completo dei viluppi, dei collegamenti e degli intrecci che si susseguono e si intersecano come in un labirinto mentale in consistenza di sogno: sostanze di miti che si aprono in mille rivoli di simboli, che poi si schiudono a loro volta in metafore e allegorie e a loro volta ancora si sviluppano attraverso un linguaggio che accende suggestioni ed emozioni, sia mentali sia fisiche… in una unità finale di senso." (Dalla Introduzione di Francesco Solitario)