Libri di Franca Mancinelli
Feelers
Stefania Zampiga
Libro: Libro in brossura
editore: AnimaMundi Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 96
Questa poesia nasce dallo studio dell’universo animale indagato all’interno di tre regni: l’acqua, la terra, l’aria. Con il suo sguardo nutrito di scienza, Zampiga porta il lettore in immersioni totali in territori selvaggi, consegnati al non dicibile o a una lingua altra, non ancora tradotta. La scrittura come esplorazione, sonda (questi alcuni dei significati del verbo inglese feel), ricerca di un’energia vitale e di forme non addomesticate di stare al mondo. Con una nota introduttiva di Franca Mancinelli.
Camminando nel bosco
Maria Dek
Libro: Libro rilegato
editore: AnimaMundi Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 64
Camminando nel bosco è uno straordinario invito a scoprire la natura come luogo sia per il gioco immaginativo che per la contemplazione. La foresta prende vita in tutta la sua misteriosa bellezza nelle affascinanti immagini ad acquerello e nel testo poetico di Maria Dek. Un libro come una passeggiata per risvegliare i sensi. Un piccolo pezzo di foresta da avere con te. Età di lettura: da 4 anni.
Ho smesso di reggere i muri
Franca Mancinelli
Prodotto: Taccuino
editore: AnimaMundi Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 64
Tacete o maschi. Le poetesse marchigiane del '300 accompagnate dai versi di Antonella Anedda, Mariangela Gualtieri e Franca Mancinelli
Antonella Anedda, Mariangela Gualtieri, Franca Mancinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Argolibri
anno edizione: 2020
pagine: 64
Nel Trecento, in Italia, più precisamente nel territorio marchigiano, quando nel porto di Ancona arriva la «bianca carta» dall'Oriente e sorgono, a Fabriano, le prime cartiere del mondo cristiano, alcune giovani autrici, probabilmente le prime in Italia a costituire un vero nucleo letterario composto di sole donne, si scrivono l'un l'altra messaggi in forma di sonetto, affrontando, in netto anticipo sulla «Querelle des femmes» che avrebbe infiammato il Rinascimento, temi specifici quali la contestazione delle norme patriarcali e la particolarità della loro condizione di subordinazione alla poetica e al dominio maschile nel mondo della Politica e delle Lettere. Settecento anni dopo, nella complessità dell'odierno globalizzato, la questione di genere è ancora, con una forza e una vitalità senza precedenti, una questione fondamentale per l'intera società. Proprio per questo, abbiamo chiesto a Mariangela Gualtieri, Antonella Anedda e Franca Mancinelli, poetesse tra le più autorevoli del nostro tempo, di rispondere in versi, secondo l'uso antico, alle scrittrici marchigiane, ciascuna secondo il proprio stile e le proprie affinità, in un dialogo intimo, ma apertissimo, tra epoche, scritture e, appunto, tra generi. A scandire il dialogo, valicando la «bianca carta» come un confine aperto, le visioni senza tempo dell'artista Simone Pellegrini, che estendono il discorso intrapreso verso il superamento di ogni distinzione, trapassando i generi nell'intreccio dei corpi e delle parole.
Tutti gli occhi che ho aperto
Franca Mancinelli
Libro: Copertina morbida
editore: Marcos y Marcos
anno edizione: 2020
pagine: 144
La voce di Franca Mancinelli si affida a un difficilissimo equilibrio, tra esattezza del dettato e concentrazione semantica, ottenuta con l'esercizio costante di due forze complementari, quella che accentua e amplifica e quella che elimina e abrade. L'esattezza agisce a tutti i livelli: nella formulazione del singolo verso, nella miscela di immagini e giri sintattici, ma anche nella strutturazione calcolatissima delle sezioni, dei raccordi e persino delle pagine bianche, su cui si accampano minuscole, perfette spirali. Per raggiungere questa giustezza espressiva, l'autrice ha dovuto operare neurochirurgicamente sulla propria scrittura, condensando il senso e eliminando tutto il superfluo: non a caso il titolo felice dell'opera, "Tutti gli occhi che ho aperto", denuncia il prezzo pagato nel verso che gli fa seguito, sono i rami che ho perso. Queste poesie nascono da un'urgenza tangibile che non si fa mai aperta confessione: urgenza privata, biografica, e urgenza etica, sempre riferita alle zone più fragili, più terribili della nostra vita, associata o dissociata, dove è giorno, il vento / non si alzerà. Da qui, Franca Mancinelli parla per brevi frammenti, si oppone alla dissoluzione e al silenzio con la forza del niente / del non avuto mai / niente da barattare. Lungo questa via perigliosa, i gesti ricompongono una lingua / si allaccia al mio corpo un'armatura.
Come tradurre la neve. Tre sentieri nei Balcani
Maria Grazia Calandrone, Alessandro Anil, Franca Mancinelli
Libro: Libro in brossura
editore: AnimaMundi Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 112
Nell’inverno 2018 un gruppo scelto di artisti e poeti ha attraversato la Bosnia Erzegovina e la Croazia per raccogliere “immagini e parole sui percorsi dei rifugiati”. Tra diario di viaggio e reportage poetico, i lunghi versi di Calandrone e Anil e i frammenti in prosa di Mancinelli, restituiscono l’immagine di una terra gelata, tagliata da confini spinati, dove le tracce dei migranti transitati di recente, si uniscono a quelle di una guerra che ha lasciato case abbandonate e un presente che sembra chiedere ai giovani soltanto di partire. Le ferite della memoria e quelle aperte dall’assenza abitano “le case infinite” di Calandrone, con le voci dei superstiti, di chi resta chiedendosi “dove sia l’origine, l’errore di tutto questo” (Anil). La Slavonia che Mancinelli attraversa nel suo taccuino croato assomiglia a un deserto di ghiaccio, nei cui confini si svolge il crudele “gioco” dei respingimenti illegali. Come tradurre in parole questa esperienza? Come tradurre la neve? Le voci di questi tre poeti affrontano temperie ostili e inospitali, mantenendosi fedeli alla nudità dell’inverno e insieme a quel “nucleo di calore sepolto” che conserva nella parola l’origine della nostra umanità.
A un'ora di sonno da qui
Franca Mancinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Italic
anno edizione: 2018
pagine: 160
"Con la grazia di un bisturi la poesia di Franca Mancinelli raggiunge zone nevralgiche dell'esperienza, attraverso una nudità vicina all'esercizio spirituale. Dettagli quotidiani e schegge di vissuto vengono messi a fuoco fino a ricongiungerli alle regioni dell'inconscio. La sua voce sembra provenire da un luogo altro rimanendo fedele, allo stesso tempo, a un irriducibile nocciolo di natura esistenziale che germina, già nel suo libro d'esordio, in una dimensione antropologica e di apertura al 'ritmo della specie'."
La città bucata
Antonella Palermo
Libro: Libro in brossura
editore: Interno Poesia Editore
anno edizione: 2018
pagine: 84
Dalla prefazione di Franca Mancinelli: "La città bucata di Antonella Palermo è la mappatura di una geografia interiore costellata di faglie e distanze che aprono vuoti tanto più dolorosi quanto a essere in gioco è la possibilità di un legame con l’altro. Questo rapporto con un tu è cercato costantemente, oltre il senso di estraneità e di perdita che si ripresenta nelle vicende, con quella forza tenace e sempre intatta di chi è pronto a combattere inerme, «a ferri scoperti / con l’anima a vista». Il proprio bisogno di fondamento non arretra di fronte alle mancanze dell’altro, alle cavità profonde del terreno che gli è concesso".
Libretto di transito
Franca Mancinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Amos Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 72
Libretto di transito di Franca Mancinelli funziona come un resoconto di viaggio attraverso territori onirici: mondi prossimi a sparire e atmosfere eteree fanno da specchio deformante ai gesti e agli accadimenti più banali. Per il tramite di una messa a punto continua della pronuncia del mondo, allusività e precisione, densità ed evanescenza si corrispondono e si integrano. A mezza strada tra desiderio e rinuncia, tra possibilità destinate a estinguersi e compiutezza assoluta, Mancinelli volge in musica anche la quotidianità più liminare e inappariscente.
Pasta madre
Franca Mancinelli
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2013
"C'è un filo elettrico che percorre i versi di Franca Mancinelli, uno stato d'allarme, qualcosa che ci costringe all'attenzione. Sono stati scritti alla finestra, in una zona di frontiera e di dogana. E sono stati scritti dopo un difficile cammino tra le parole, con pagine lasciate bianche e silenziose. Di tale cammino portano il peso, la ferita e la tensione, ma anche il sapere. [...] Tutto il libro è un sottrarre e un levigare, uno sforzo di purificarsi, di giungere a una nudità che è conoscenza." (Milo De Angelis)
Mala kruna
Franca Mancinelli
Libro: Copertina morbida
editore: Manni
anno edizione: 2007
pagine: 64
"Mala kruna", ossia piccola corona di spine, raccoglie versi costruiti intorno all'idea del viaggio del treno del proprio essere, scandito da progressivi perdite e abbandoni, in tre età della vita. Essenziali, incisivi, affilati sono la storia di un'esistenza, un romanzo poetico di formazione.