Libri di Alessandro Anil
Movimenti, acque, soliloqui. Poesia bengalese moderna. Testo originale a fronte
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2025
pagine: 200
La poesia moderna in India si scrive in oltre quindici lingue, inglese compreso. La poesia moderna bengalese può vantare un indiscusso primato: dal 1913, data del premio Nobel per la letteratura conferito a Rabindranath Tagore, è stata tradotta in quasi tutto il mondo. In realtà a essere tradotte sono state prevalentemente le opere di Tagore, molto noto in Italia e nel resto d’Europa. Gli altri poeti, coevi o posteriori, sono poco conosciuti nel nostro paese, nonostante la loro raffinata produzione e i fermenti letterari ai quali si ricollegano. Questo volume intende presentare, per la prima volta in italiano, alcune di quelle voci tra le più espressive, dalla seconda metà del Novecento ai giorni nostri. Il volume si compone di un saggio introduttivo, che riannoda tradizioni letterarie classiche, medioevali e moderne al senso della contemporaneità della poesia. È presente un saggio su Buddhadeb Basu, figura chiave del Modernismo bengalese e la traduzione di sue tre poesie. Seguono i versi dei poeti Nazrul Islam, Jibanananda Das, Shakti Chattopadhyay, Sankha Ghosh, Joy Goswami, nella traduzione di Alessandro Anil, candidato al premio Strega Poesia, e quella di tre voci femminili del Minimalismo contemporaneo. Tutte le poesie sono corredate dal testo a fronte in lingua originale.
Come tradurre la neve. Tre sentieri nei Balcani
Maria Grazia Calandrone, Alessandro Anil, Franca Mancinelli
Libro: Libro in brossura
editore: AnimaMundi Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 112
Nell’inverno 2018 un gruppo scelto di artisti e poeti ha attraversato la Bosnia Erzegovina e la Croazia per raccogliere “immagini e parole sui percorsi dei rifugiati”. Tra diario di viaggio e reportage poetico, i lunghi versi di Calandrone e Anil e i frammenti in prosa di Mancinelli, restituiscono l’immagine di una terra gelata, tagliata da confini spinati, dove le tracce dei migranti transitati di recente, si uniscono a quelle di una guerra che ha lasciato case abbandonate e un presente che sembra chiedere ai giovani soltanto di partire. Le ferite della memoria e quelle aperte dall’assenza abitano “le case infinite” di Calandrone, con le voci dei superstiti, di chi resta chiedendosi “dove sia l’origine, l’errore di tutto questo” (Anil). La Slavonia che Mancinelli attraversa nel suo taccuino croato assomiglia a un deserto di ghiaccio, nei cui confini si svolge il crudele “gioco” dei respingimenti illegali. Come tradurre in parole questa esperienza? Come tradurre la neve? Le voci di questi tre poeti affrontano temperie ostili e inospitali, mantenendosi fedeli alla nudità dell’inverno e insieme a quel “nucleo di calore sepolto” che conserva nella parola l’origine della nostra umanità.
Versante d'esilio
Alessandro Anil
Libro: Libro in brossura
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2019
pagine: 96
"Versante d’esilio", - titolo che consente varie letture, tra le quali non ne manca una evangelica - è un poemetto dialogico dove l’interlocutore del poeta - lettore o divinità che sia - ha un compito ben preciso: ascoltare e tentare di concedere all'autore l’acquisizione della consapevolezza che, se pure non è possibile conoscere e unificare tutto, si può, attraverso la poesia, non vanificare la ragione a discapito del sentimento. "La pienezza di un canto, il compimento di qualcosa di molto lontano, il non evadere il seme dell’abbandono, lento ritorno sulle acque" sono versi che ci ridonano il senso e ciò che ne deriva nella poesia, dalla poesia, recuperando la forza dell’uomo, e abbandonando quella linea di indebolimento progressivo che lo aveva portato alla deriva, per mano di alcune correnti letterarie novecentesche. Qui, siamo finalmente di fronte non più solo al poeta ospite precario ma al poeta che abita le proprie parole "come una patria, come un dono".