Libri di Fabrizio Cavallaro
Dico di te
Fabrizio Cavallaro
Libro: Libro in brossura
editore: LietoColle
anno edizione: 2025
pagine: 68
«Dico di te va ad affiancare altre memorie di poeti che hanno dichiarato l’incontenibilità del bene per la propria madre: dalla Mater dolcissima (così la nomina Quasimodo) alla supplica pasoliniana in esergo alla silloge, dal rapido sospiro della madre di Ungaretti al coro delle coturnici per la mamma del Nobel Montale, dalla luziana eterna margherita passando per la preghiera del Saba (ieri in tomba obliata, oggi rinata / presenza,). Ma il privilegio di includere l’Eterno femminino – così titola il potente e delicato progetto fotografico di Laura Daddabbo – rappresenta un valore aggiunto per quest’opera, dove “poesia e immagine appaiono come le declinazioni di una fonte comune dalla quale possono generarsi vicendevolmente e appartenersi”.» (dalla prefazione di Augusto Pivanti)
In febbre e sudori
Fabrizio Cavallaro
Libro: Libro in brossura
editore: A & B
anno edizione: 2019
pagine: 105
Nella silloge che il poeta propone in queste pagine affiora umidità, fin dal titolo, e a questa è intrecciata un'eco di visioni, talvolta quasi cinematografiche, che si contengono l'un l'altra e ne rilanciano di nuove. C'è desiderio, malinconia, muschio, muffa, saliva, rancore, soddisfazione, pezzi di pelle, languore. L'umidità allatta il corpo, che qui emerge prepotente e rabbioso, e quasi aspetta un morso per schizzare un rivolo di sangue e/o veleno a seconda che il liquido che nutre sia felicità o infelicità. Così pure i disegni che rimandano a vicinanza, addirittura a sovrapposizione, a mischiamento, a scambio, a contorni che sconfinano.
Lodi del corpo maschile
Riccardo Di Salvo, Fabrizio Cavallaro
Libro: Copertina morbida
editore: Croce Libreria
anno edizione: 2009
pagine: 64
Di seconda virtù
Fabrizio Cavallaro
Libro
editore: Interno Poesia Editore
anno edizione: 2017
pagine: 88
Il catanese Fabrizio Cavallaro propone un'opera che accarezza e mette a fuoco spaccati di vita quotidiana, solitudini urbane, intrecci amorosi e ricordi che riaffiorano nell'intimità domestica. Come riporta Gandolfo Cascio nella prefazione della silloge poetica, l'autore :"con questa sua raccolta ci mostra – e dimostra – come la lirica amorosa abbia anche la possibilità, non dico di gridare a più non posso la smania di stare al mondo, ma almeno di goderne finché la «gioventù / rimarrà vita beata». Cavallaro, insomma, è convinto che l'esistenza, a volte balorda, ci accorda comunque degli attimi di letizia, ci conceda quella «liberazione improvvisa» che quasi ci pare di non meritare".
Dieci cento mille Sandro Penna. Florilegio per un poeta
Libro: Libro in brossura
editore: Forme Libere
anno edizione: 2018
pagine: 88
Noi crediamo che Penna sia un fenomeno della poesia, della letteratura e della stessa vita. Perciò, avvicinarsi al suo emisfero "narrativo" poteva voler dire solo imbastire un omaggio di gratitudine alla sua figura di poeta e di uomo libero, un tributo assolutamente scevro da qualsiasi tono didascalico, così come lo abbiamo concepito e come si sono configurati i contributi poetici che hanno via via composto il libro. Abbiamo lasciato piena libertà di scelta, diremmo espressiva, evocativa, agli amici poeti che hanno accettato di essere coinvolti in questa antologia: alcune delle voci più importanti del panorama letterario italiano, che tanto generosamente hanno voluto partecipare. L'idea era che ognuno contribuisse con una Poesia Per Penna, ovvero un regalo, quasi che Sandro Penna potesse accogliere (immaginiamo con l'eleganza caustica e definitiva dei suoi giudizi) nelle proprie mani questo cadeau in forma di poesia, attestato di stima, di amicizia personale (per chi l'ha conosciuto personalmente) o di riconoscimento, ascendenza, filiazione.
Estività
Fabrizio Cavallaro
Libro
editore: Ensemble
anno edizione: 2018
pagine: 56
La nuova raccolta poetica di Fabrizio Cavallaro.
Le mani sulle nuvole. Haiku e altre cose
Fabrizio Cavallaro
Libro: Libro in brossura
editore: Algra
anno edizione: 2024
pagine: 208
Il libro si compone di due parti, nate in due segmenti di vita diversi dell’autore. La prima parte è composta da piccoli componimenti, brevi poesie che si ispirano alla tradizione orientale degli haiku, rivista (soprattutto metricamente in libertà) secondo il verso libero occidentale, moderno, ma che della tradizione giapponese conserva l’ispirazione tematica. La seconda parte, invece, è composta da poesie dedicate alla madre del poeta, scritte quasi tutte dopo la morte della stessa, ed è stata inserita nel libro in un secondo tempo, più recente cronologicamente.
Haiku
Fabrizio Cavallaro
Libro: Copertina morbida
editore: corpo11
anno edizione: 2020
Secondo R. Barthes, lo haiku non descrive, ma si limita ad immortalare un'apparizione, a fotografare un attimo. Alla maniera della grande poesia antica giapponese, fiorita nel XVII - XVIII secolo e consistente in componimenti brevi di 5-7-5 sillabe privi di titolo, l'autore condensa qui impressioni poetiche nella forma più essenziale e di effetto possibile, come chiamandosi fuori dalle sue stesse poesie, per lasciar parlare, anzi cantare la realtà stessa. Diventa impressionista in maniera fatalmente luminosa, appunto grazie all'essenzialità delle composizioni.
Casa mia non ha le ringhiere
Lorenzo Mele
Libro
editore: Ensemble
anno edizione: 2020
pagine: 42
«La poesia di Lorenzo Mele è semplice e complessa assieme. Semplice nel linguaggio, come la poesia di Franco Arminio, ma variegata nei piani di lettura, soprattutto sul versante biografico ed esistenziale. La sua è una "memoria tattile", fa riferimento ai sensi come scatole cinesi dove tutto è possibile, tutto è ritrovabile. La memoria è la casta sorella dell'oblio, ed è impossibile rinnegare il suo accento vibrante sulle nostre ore. "Cenere e spavento": Lorenzo Mele si serve dell'ossimoro per raccontare il flusso delle sue memorie; ci tiene all'azione taumaturgica delle stesse, ma allo stesso tempo sa che il passato può tirare i remi in barca, lasciarci immobili in una palude perniciosa. Mele si salva con la poesia, e rimedia di ciò che la vita gli ha tolto fermando in istantanee, in "gergo di fotografia" quel che la vita gli ha tolto e, per converso, gli ha regalato» (dalla prefazione di Fabrizio Cavallaro).
I silenzi
Fabrizio Cavallaro
Libro: Libro rilegato
editore: Archilibri
anno edizione: 2021
pagine: 117
La vita di un poeta non è molto differente da quella di tutti, e nel contempo lo è radicalmente. I fatti, le relazioni di ogni giorno, seguono un canovaccio che ci accomuna tutti: la chiave di lettura, l'interpretazione degli stessi, come s'imprimono nella singola percezione, è poi tutt'altra questione. Ciò, non per rivendicare una nobiltà o superiorità del poeta. Anzi. E' solo che il punto di osservazione può rivelarsi favorito, nitido o distorto che sia. In fondo, cos'è mai la realtà? Così, in questa nuova raccolta, com'è d'altronde sua cifra abituale Fabrizio Cavallaro punta lo sguardo sulla vita personale, sulle passioni, sulle lacerazioni d'amore, come filtri di interpretazione del vissuto comune – se è vero, come l'autore sembra voler farci intendere, che nella nostra unicità, e nella apparente banalità della matassa dei rapporti esistenziali, la vita (o solo la contemplazione di essa) per il poeta assume un'originalità di visione e di azione difficilmente riscontrabili nelle esperienze dei suoi simili. E, nel caso di Cavallaro, nel "chiasso" dell'esistenza, nel gorgo delle passioni, o presunte tali, il silenzio del poeta è la cifra essenziale di decrittazione del reale...