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Libri di Enrico Mannucci

Ombre. La verità sui casi De Gasperi e Togliatti

Ombre. La verità sui casi De Gasperi e Togliatti

Enrico Mannucci

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2024

pagine: 320

Nella seconda metà del Novecento italiano, la reputazione di due fra i “Padri della Patria” repubblicana viene messa in discussione da altrettante lettere, entrambe apparentemente autografe, entrambe foriere di lunghe e velenose polemiche. Per Alcide De Gasperi si tratta di un messaggio che, nel 1944, avrebbe spedito agli inglesi dal rifugio in Vaticano perché non esitassero a bombardare Roma, in modo da convincere la popolazione italiana dell’abisso in cui il fascismo la stava precipitando. Emerso fra mille misteri, il messaggio viene riprodotto, nel 1954, da Giovannino Guareschi sul Candido. Il tribunale di Milano, però, lo giudica un falso e la pubblicazione costa un anno e mezzo di carcere al creatore di Don Camillo. Per Palmiro Togliatti, il caso nasce dalla corrispondenza – conservata negli archivi moscoviti e recuperata nel 1992 – con un compagno di partito rifugiato in Unione Sovietica. Il leader comunista suggerisce di trascurare il destino dei prigionieri dell’Armir perché la loro disgrazia incentiverà la Resistenza. Questa lettera, invece, è indubbiamente autentica, però la versione riprodotta in Italia contiene alcune grossolane deformazioni rispetto all’originale russo che ne annulleranno, in pratica, l’importanza storico-politica. Al di là dell’autenticità di queste missive, le due vicende sono curiosamente speculari e meritano di essere ricostruite in parallelo. La «colpa» è la medesima: stimolare l’opposizione al fascismo grazie al sangue versato dai connazionali. Analogamente disastrose – seppur diverse – le conseguenze sugli artefici degli scoop. Notevole l’impatto sulla scena politica nazionale di entrambe le lettere. Anche perché ne viziarono l’interpretazione le manovre connesse alle imminenti elezioni presidenziali – quelle che, non senza sorprese, portarono al Quirinale rispettivamente Giovanni Gronchi e Oscar Luigi Scalfaro. Ricorrenti alcuni dei personaggi che hanno avuto voce in capitolo nelle vicende, a partire da Giulio Andreotti. In tanti possono dire di aver concorso alla nascita della Prima Repubblica italiana. Ma due figure spiccano nell’elenco: Alcide De Gasperi e Palmiro Togliatti. Un destino curioso li accomuna quando si va a rovistare fra le ombre che, a un certo momento, hanno incrinato proprio la loro immagine di “Padri della Patria”. In entrambi i casi, lo strumento dell’eventuale delitto è una lettera…
20,00

Questione meridionale e Unità d'Italia

Questione meridionale e Unità d'Italia

Leo Valiani

Libro

editore: Fondazione Corriere della Sera

anno edizione: 2012

pagine: 124

Leo Valiani ed Henry Kissinger: un binomio a prima vista sconcertante, che invece animò un rapporto vivace nei primi anni Cinquanta, quando Kissinger, professore ad Harvard, creò una fitta rete di contatti internazionali, anche con larga parte degli intellettuali italiani. Nell'ambito di quel rapporto, Valiani scrisse un breve saggio sul sottosviluppo del Meridione e l'Unità d'Italia destinato alla rivista curata dal docente americano, "Confluence". L'articolo, per ragioni ignote, non venne pubblicato. Recuperato negli archivi di Harvard viene qui presentato come omaggio a una delle figure fondamentali della Repubblica italiana nonché autorevole fondista del "Corriere della Sera" in alcuni degli anni più difficili della nostra storia.
12,00

La vera storia del bandito Giuliano

La vera storia del bandito Giuliano

Tommaso Besozzi

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2017

pagine: 240

La vera storia del bandito Giuliano è l'unico libro pubblicato da Tommaso Besozzi, e ripercorre la vita del famoso bandito dai primi anni giovanili nella Montelepre della guerra fino alla sua morte avvenuta nel luglio del 1950. Besozzi seguì da vicino quegli avvenimenti. Si era recato in Sicilia come inviato dell'Europeo il giorno stesso della notizia dell'uccisione di Giuliano, e il suo articolo, poi divenuto famoso come "Il reportage perfetto", è stato il primo in cui veniva smentita la versione ufficiale fornita dai carabinieri. Nove anni dopo Besozzi, pubblica il suo unico libro, un testo che per la scarsa diffusione è rimasto praticamente inedito. Riproporlo a tanti anni di distanza e salvarlo dall'oblio editoriale in cui era finito ha una doppia valenza: storica innanzitutto, perché ripercorre la parabola del bandito siciliano proprio a settant’anni dalla strage del Primo maggio 1947 a Portella della Ginestra di cui Giuliano fu uno degli esecutori materiali; ma anche culturale, perché ci porta a riscoprire una delle più illustri firme del nostro giornalismo, maestro tra gli altri di Enzo Biagi e Oreste Del Buono. Il compito di riattualizzare la figura di Besozzi spetta a Enrico Mannucci, il suo biografo ufficiale, che ripercorre nella seconda parte del volume la sua travagliata vicenda umana e le sue grandi inchieste, portandoci nel mondo delle redazioni giornalistiche tra anni cinquanta e sessanta, dove il confine tra cronaca, ricostruzione storica e narrazione pura era spesso sottile, quando non invisibile.
15,90

Galtrucco. Una storia milanese

Galtrucco. Una storia milanese

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori Electa

anno edizione: 2020

pagine: 256

La storia di un'azienda nata 150 anni fa che, trasformatasi da negozio di tessuti a società immobiliare, ha contribuito attraverso i decenni alle tendenze del gusto e della moda, all'eleganza e al decoro della città di Milano. Il marchio Galtrucco deve la sua fama alla qualità dei tessuti, alla bellezza delle vetrine, al rapporto con i grandi stilisti quali Armani, all'architettura e agli arredi dei negozi (disegnati da Melchiorre Bega e da Guglielmo Ulrich). Da sempre è sinonimo di eleganza sobria, senza sfarzo, tipica del gusto milanese. Questo libro, che ne celebra i 150 anni attraverso fotografie e documenti d'archivio, è anche una dedica alla città di Milano, con la quale l'azienda condivide una storia di energia e rinascita, a partire dalla ricostruzione dopo i bombardamenti di piazza Duomo del '43 e dal restauro del negozio dopo il grave incendio del 1973. Dal 2001 l'attività commerciale ha lasciato il posto all'attuale gestione immobiliare nel segno di una continuità di stile e di intenti che comprende i negozi un tempo a insegna Galtrucco, quali quello ora occupato da Loro Piana in via Montenapoleone, e il Salone dei Tessuti di via San Gregorio, dagli anni '20 showroom ante-litteram e oggi spazio per eventi o esposizioni legati soprattutto alla moda e al design.
60,00

Casa Savoia. Ascesa e declino della più antica dinastia europea

Casa Savoia. Ascesa e declino della più antica dinastia europea

Enrico Mannucci

Libro: Copertina morbida

editore: Rusconi Libri

anno edizione: 2021

pagine: 504

L'Italia è stata per quasi metà del Novecento una monarchia. Eppure dei Savoia nei libri di storia si racconta pochissimo. La dinastia si è fatta conoscere di più dopo l'esilio, con gli ultimi eredi che hanno fatto parlare di sé occupando per decenni le pagine dei settimanali popolari e prestando il fianco alle cronache rosa e nere. Questo libro tenta di ricomporre due facce dello stesso nome: quella del figlio del re che celebra, incontrando Garibaldi, la raggiunta unità nazionale, e quella di un Emanuele Filiberto che trionfa sul palco di Sanremo al fianco di Pupo. Bisogna ammettere che si tratta di un salto notevole, tanto da giustificare un dubbio: ripensando allo slalom degli ultimi centodieci anni, avranno forse i Savoia sbagliato a ogni bivio?
22,00

Morire è poco. L'esilio di Edda Ciano

Morire è poco. L'esilio di Edda Ciano

Enrico Mannucci

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2023

pagine: 232

Fu per un ventennio una delle donne più potenti d’Europa, o per questo almeno passò, circonfusa da un’aura di leggenda che non l’abbandonò mai. Era la figlia del dittatore d’Italia: ne fu sempre consapevole anche se talvolta non a suo agio nel ruolo. Ma alla fine del 1943, Edda Ciano Mussolini era una donna disperata, in fuga, inseguita dai nazisti e aiutata da un passato amante che sarà tra i fondatori della moda Made in Italy. In quei giorni, il marito Galeazzo Ciano, uno dei delfini del regime fascista, stava per essere condannato a morte per aver votato, nella notte del Gran Consiglio, il 25 luglio 1943, contro il suocero Benito. Edda decise di fuggire, sotto falso nome, portando con sé i diari di Galeazzo. In Svizzera sarebbe rimasta per un anno e mezzo, dapprima isolata in un convento a Ingenbohl, poi – sempre sotto sorveglianza da parte delle autorità – in una casa di cura a Monthey, non senza imbarazzo del governo elvetico, che non sapeva bene come trattare questa ingombrante rifugiata. Lei, peraltro, non era tipo da rendere le cose facili; gli svizzeri non comprendevano i suoi sbalzi di umore, talvolta la inquadravano come una figura dissoluta; la sottoposero, infine, a numerosi esami clinici e psichiatrici. Il più importante fu quello del dottor Repond, il primario della clinica di Monthey, che compilò un approfondito rapporto dove descrisse, sotto una luce inedita, le dinamiche della famiglia Mussolini e inquadrò Edda come «una grande neuropatica». Dalla clinica, la Ciano riuscì a entrare in contatto con i servizi segreti americani, con Allen Dulles, colui che poi fonderà la Cia, e, dopo una lunga trattativa, gli cedette i Diari del marito, considerati dagli Alleati di valore strategico. Rientrata in Italia nell’agosto 1945, quattro mesi dopo la macabra esposizione del padre a piazzale Loreto, venne confinata a Lipari, l’isola dove erano stati reclusi tanti oppositori del regime. E dove, poco dopo il suo arrivo, la incontrò e intervistò Carlo Levi, l’autore di Cristo si è fermato a Eboli, antifascista militante che si trovò davanti la donna che non era più «la figlia del dittatore».
20,00

Emilio Pucci. Il principe del glamour italiano

Emilio Pucci. Il principe del glamour italiano

Enrico Mannucci

Libro: Libro in brossura

editore: DIARKOS

anno edizione: 2024

pagine: 368

Il marchese Emilio Pucci, geniale pioniere del made in Italy, che per primo fece conoscere la moda italiana nel mondo, diventò stilista quasi per caso sulle piste da sci di Zermatt. A partire dalla fine degli anni Quaranta e gli inizi degli anni Cinquanta, elaborò una nuova concezione di abbigliamento basata sull’idea di libertà del corpo, caratterizzata da drappeggi del tessuto, forme semplici ed essenziali, senza pieghe, unite a colori brillanti e motivi vistosi, che lo contraddistinsero da subito e che influenzarono marcatamente la moda di quegli anni. La stampa internazionale lo soprannominò "The Prince of Prints", ma nella sua vita il lato fatuo, la flànerie, ha convissuto e si è intrecciato con episodi tragici e a volte drammatici. Prima di diventare stilista, il suo legame sentimentale con Edda Ciano accese di pettegolezzi tutti i salotti buoni dell’Italia fascista. Lo portò a un susseguirsi di fughe mozzafiato dai servizi segreti alleati e tedeschi alla ricerca dei diari del marito Galeazzo, appena fucilato a Verona. E nel dopoguerra il successo internazionale nella moda e nel design, con uno stile inconfondibile. Uno spaccato del Novecento in cui Enrico Mannucci ricostruisce in modo mirabile le atmosfere e i personaggi dell’epoca che circondano e accompagnano la vita di Emilio Pucci.
20,00

Capri Jewels. The love and creation of beauty. Ediz. italiana e inglese

Capri Jewels. The love and creation of beauty. Ediz. italiana e inglese

Alba Cappellieri, Enrico Mannucci

Libro: Copertina rigida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2015

pagine: 221

"Siamo fortunati, per molte ragioni. Siamo nati, per un dono delle stelle, su un'isola magica che mantiene inalterato il suo fascino nei secoli. Circondati da tanta costante bellezza, abbiamo potuto imparare da due uomini speciali quali Pietro Capuano e nostro padre, Salvatore Aprea, l'arte di creare gioielli unici impregnati dello stesso spirito libero nel quale noi stessi siamo cresciuti. Ancora oggi, più di sessant'anni dopo l'inizio di questa avventura, Chantecler è un'azienda della quale siamo fieri, perché ogni azione nasce da scelte strategiche guidate dalla nostra eredità culturale che contiene, fra le altre cose, anche il profumo dei gelsomini, il colore del tramonto e l'aroma dei limoni di Capri. Il desiderio di realizzare questo libro è nato dalla nostra volontà di condividere una storia di passione e di celebrare l'affetto e il legame unico con la nostra meravigliosa terra che è un patrimonio di tutti, l'orgoglio per il nostro mestiere e per la tradizione orafa italiana, la gioia di poterci esprimere attraverso la bellezza manifesta. Per i nostri genitori, per tutti gli amici di Chantecler, per i nostri figli. Gabriele, Maria Elena, Costanza." (Dall'introduzione)
60,00

Kappa & altre Robe

Kappa & altre Robe

Enrico Mannucci

Libro

editore: Lupetti

anno edizione: 1992

pagine: 160

15,49

I giornali non sono scarpe. Tommaso Besozzi una vita da prima pagina

I giornali non sono scarpe. Tommaso Besozzi una vita da prima pagina

Enrico Mannucci

Libro

editore: Dalai Editore

anno edizione: 1995

pagine: 328

Il libro ricostruisce, passo dopo passo, la vita di Tommaso Besozzi. Nell'Italia del 1945 è uno dei tanti giornalisti a caccia di lavoro. Vigevanese, a quarantadue anni ha già una lunga carriera dietro le spalle. All'"Europeo" sarà, dal '45 al '54, una firma di spicco. Definito da Oreste Del Buono "il più grande giornalista italiano del dopoguerra", rivoluzionerà lo stile del cronista con una scrittura accurata e attenta ai particolari meno appariscenti. Sempre più impigliato in una disastrosa insicurezza esistenziale, mai a troppo agio con gli altri e con se stesso, muore suicida nel 1964.
16,53

Il sogno del settimo viaggio

Il sogno del settimo viaggio

Tommaso Besozzi

Libro

editore: Fazi

anno edizione: 1999

pagine: 150

Il volume raccoglie i reportage in Africa di Tommaso Besozzi. Protagonisti di queste cronache, veri e propri racconti, non sono tanto le popolazioni africane, ma quei camionisti italiani che si sono insabbiati sulle strade e nei villaggi sperduti dell'Africa orientale. Uomini poetici e disperati, eroici e folli, che hanno perduto quasi del tutto il contatto con la madre patria, vivono tra il deserto e le rare città africane e hanno stabilito lì la loro vita zingaresca, le loro donne, il loro futuro.
13,43

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