Libri di Domenico Calcaterra
Il sistema Calvino. Saggi, ritratti, interferenze
Domenico Calcaterra
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 112
L’affaire Calvino, tra condanna ed esaltazione, non ha mai smesso di impegnare generazioni diverse di critici e scrittori. Nel ripercorrere, con sguardo verticale, il ‘sistema Calvino’ e gli assiomi del calvinismo (fiaba, ragionamento, regola), Domenico Calcaterra, oltre a dimostrare testi alla mano la continuità tra il Calvino degli esordi e quello cosmicomico e combinatorio, è interessato più di tutto a contornare il perimetro di una ricezione negli anni guastata da rimestati pregiudizi e fraintendimenti, come ergerlo ad arroccato abitatore d’un Olimpo di gelide ed eleganti astrazioni. Al contrario, le variazioni su metodo e nevrosi, contenute negli scritti qui radunati, propongono l’inquadramento del ligure nel novero di quella singolarissima genealogia di autori segnati dal difficile destino di non riuscire a tenere insieme facciata e ferita.
L'anno del bradipo. Diario di un critico di provincia
Domenico Calcaterra
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2021
pagine: 368
Rapsodico journal, diario in pubblico che travalica i generi: dal ritratto critico alla nota descrittiva, dalla scheggia autobiografica al recupero dei momenti cruciali d’un apprendistato, fino a farsi, in taluni passaggi, arioso romanzo che convoca sulla pagina i vivi e i morti. O, più semplicemente, regesto quotidiano del lavorio mentale del critico nell’intento di restituire, per dirla con Boine, quella “compresenza di cose diverse nella brevità dell’attimo”.
Gli archi e gli strali. Foscolo inattuale
Libro: Libro in brossura
editore: Aguaplano
anno edizione: 2021
pagine: 208
A che serve un volume su Ugo Foscolo oggi? La scommessa è riuscire a dimostrare la vitalità del genio e dell'opera di Foscolo, attraverso la rilettura di testi noti e meno noti, la messa a fuoco di problematiche cruciali, la sua ricezione critica, la sua formazione e cultura, il rapporto del Novecento con questo autore, le ragioni delle ostilità, idiosincrasie, banalizzazioni dentro e fuori la scuola, l'università e la «repubblica delle lettere». A confrontarsi con la sua eredità sono stati invitati non solo studiosi e accademici, ma anche critici e scrittori, a mettere insieme punti di vista mai scontati e differenti sull'uomo, il poeta, il critico, privilegiando un comune sguardo "verticale" che ci aiuti a riaccostarlo alla nostra sensibilità di contemporanei. Ché il suo essere inattuale possa forse giovare come monito ad essere noi diversamente contemporanei del nostro tempo. Saggi e testi di: Domenico Calcaterra, Mario Baudino, Filippo La Porta, Matteo Palumbo, Gandolfo Cascio, Stefano Adami, Angelo Favaro, Marco G. Ciaurro, Alberto Granese, Aurelio Picca, Renzo Paris, Filippo Tuena, Graziano Versace, Luciano Curreri e Guido Baldi.
Il giorno in cui Signora Aria partì
Graziano Versace
Libro: Libro in brossura
editore: Città Nuova
anno edizione: 2018
pagine: 120
«Ambientato in Calabria all'inizio degli anni Ottanta, "Il giorno in cui Signora Aria partì" racconta la storia di una famiglia allo sbando, ed è, nel contempo, la storia di una formazione letteraria strampalata, come la definisce Luca, Io narrante del romanzo. La madre è andata via anni prima, lasciando lui e la sorellina Matilde nelle mani di un padre/marito che vive di espedienti, piccolo truffatore di provincia con velleità letterarie. Per farsi pagare un lavoro da un tipografo, infatti, gli commissiona mille copie di un suo libro scritto in gioventù, che poi caricherà su un'Ape per andare a venderlo porta a porta. Da qui una serie di avventure a tratti picaresche che porteranno padre e figlio in giro per la campagna e la periferia di Taurianova, paese dell'hinterland calabrese. Solo che Luca avrà il suo da fare con la sorellina, e con un'amica immaginaria che lei ha battezzato Signora Aria. Sarà lei a dispensare, pur nella sua invisibilità, attraverso la bocca innocente di Matilde, il giusto equilibrio e la giusta saggezza per affrontare quel momento per loro critico della vita» (dalla Prefazione di Domenico Calcaterra).
Perriera sentimentale. L'umanesimo gentile di un soave eroe della mitezza
Domenico Calcaterra
Libro: Libro in brossura
editore: Algra
anno edizione: 2016
pagine: 108
Reperto d'intima autobiografia intellettuale, il "Perriera sentimentale" di Domenico Calcaterra è sì un libro di critica, ma soprattutto la testimonianza di un decisivo incontro, di un'amicizia fondata sul riconoscersi, nutrita dal piacere della conversazione. Le prospezioni su alcuni cruciali snodi della narrativa perrieriana ("Romanzo d'amore", "A presto", "Il romboide"), contenuti in questo empatico libretto, sono perciò da leggersi come amoroso tributo verso un autore il cui umanesimo visionario meriterebbe senz'altro di essere riscoperto.
Lo scrittore verticale. Conversazione con Vincenzo Consolo
Vincenzo Consolo, Domenico Calcaterra
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 87
Sembra che Vincenzo Consolo, in questa serratissima conversazione-racconto del suo apprendistato e del singolare destino di narratore, abbia voluto schizzare il suo più fedele (pubblico) autoritratto intellettuale. Troviamo, infatti, tutte le parole-chiave che compongono il suo credo civile e barocco, la sua geografia metaforica: il memorare e il ritorno; il rapporto tra storia e letteratura (e dunque tra potere, scrittura e racconto); l'imperativo categorico dell'impegno, epperò senza mai nulla concedere a fiduciose deleghe verso l'immediatezza bugiarda d'un linguaggio corrotto; al quale opporre, invece, un'archeologia di parola, un verticale contro-codice di rottura che ne tradisce, "malgré lui", il sogno inconcepibile (e forse anche il destino misconosciuto fino al silenzio) di "essere poeta"; di essere, in fondo, l'ultimo aedo civile del Novecento che Antonio Franchini, nella Prefazione, ricorda così: "Era un uomo piccolo che esprimeva una grande forza, enorme determinazione, una fede incrollabile nella letteratura".
Il secondo Calvino. Un discorso sul metodo
Domenico Calcaterra
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 180
Il saggio approfondisce le ragioni di quello che si è voluto battezzare il "secondo Calvino": dalla rivoluzione immaginativa delle storie cosmicomiche ai raccontini palomariani; passando per le opere di stampo più combinatorio degli anni Settanta (Le città invisibili, Il castello dei destini incrociati, Se una notte d'inverno un viaggiatore). Quel Calvino convinto assertore di una letteratura cosmica, entro una visione meno angusta, per forza di cose sovrastorica e antiantropocentrica, della realtà. L'auspicato ritorno a una filosofia della natura, favorita dal virtuoso incontro con la scienza. Così, oltre al Calvino di un solo romanzo, l'esordio del "Sentiero dei nidi di ragno" (1947), oltre all'autore dalla levità e dall'estro ariosteschi della trilogia dei "Nostri antenati" (1960), oltre al Calvino letto sui libri di scuola delle peregrinazioni in città di "Marcovaldo" (1963), esiste un secondo Calvino appunto, frettolosamente rubricato come combinatorio e postmoderno, e che è invece scrittore, profondo, della natura e della memoria. Prefazione di Alessandro Zaccuri.
Niente stoffe leggere
Domenico Calcaterra
Libro: Copertina morbida
editore: Meligrana Giuseppe Editore
anno edizione: 2014
pagine: 218
La critica, nel suo paradossale spazio d'esistenza, somiglia a un fuggire per ritornare. Un ricercare che ha il sapore dello scostare il velo, scrollarsi di dosso la polvere dalla propria esistenza. Inforcando le lenti dell'immaginazione e scartando, come il Lousteau delle Illusioni perdute di Balzac, tra le stoffe della letteratura quelle meno resistenti, giacché "la critica è una spazzola che non si può usare sulle stoffe leggere, o si porterebbe via tutto". L'equilibristico aggirarsi al confine estremo tra passione e analisi: sta qui, forse, il punto di massimo di distanza del critico puro dal puro scrittore.