Libri di Dieter Schlesak
Il farmacista di Auschwitz
Dieter Schlesak
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2021
pagine: 444
Viktor Capesius, il farmacista di Auschwitz, seleziona personalmente le vittime da mandare al rogo, le fa spogliare per mandarle a morire, distribuisce dosi di Zyklon B, il gas letale. Fra i condannati, non solo sconosciuti, ma anche tanti suoi antichi vicini di casa della cittadina rumena di Sighișoara, gli stessi che in una fotografia degli anni Trenta lo circondano sorridenti in uno stabilimento balneare. Tutti suoi compaesani, come Ella Salomon che da ragazzina entrava nella sua farmacia per ricevere in dono qualche caramella, e che ora si arrampica fino alla piccola feritoia del vagone dei deportati per cercare un po' d'aria, nel tentativo di non impazzire; il dottor Mauritius Berner, che appena arrivato al campo si vede strappare dalle braccia, mute e atterrite, le sue gemelline di soli sei anni, che moriranno poche ore dopo; o Adam, il deportato costretto a entrare a far parte del Sonderkommando Crematori, un uomo che ancora oggi, dentro di sé, custodisce ricordi che sono come bestie nere.
Parafrasi d'amore
Vivetta Valacca, Dieter Schlesak
Libro: Libro in brossura
editore: Book Editore
anno edizione: 2019
pagine: 96
Un dialogo d'amore ininterrotto, che costituisce il canto delle anime, colte nel momento in cui la luce dell'amore illumina il mistero ed esse sanno di essere "tornate a casa".
Luce-Licht. Zeit los brennt dieses licht hier
Dieter Schlesak, Vivetta Valacca
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: 185
Dieter Schlesak, è uno dei più importanti scrittori e poeti di lingua tedesca. Membro del PEN, ha ricevuto numerosi premi letterari e la laurea ad honorem dall’Università di Bucarest. Tra gli ultimi libri pubblicati in Italia: Il farmacista di Auschwitz (2009), Uomo senza radici (2011). Vivetta Valacca, saggista e poetessa ha inaugurato la poetica del “mitoesistenzialismo” con la trilogia di tema omerico: Il mare dai mille occhi, Lo specchio del mondo, La danza delle onde (2006-2007). Sue poesie e saggi sono apparsi su riviste, tra cui la tedesca «Matrix».
Poesia, malattia pericolosa
Dieter Schlesak
Libro: Copertina morbida
editore: Joker
anno edizione: 2008
pagine: 124
Friedrich Hölderlin, Heinrich von Kleist, Carlo Michelstaedter, Paul Celan. Queste le figure dei poeti, ma anche filosofi e narratori, indagate nelle quattro allarmanti narrazioni di "Poesia, malattia pericolosa" del poeta, saggista e romanziere tedesco Dieter Schlesak. Non si tratta di racconti biografici, anche se l'autore cita spesso frammenti delle vite, delle lettere, dei versi degli autori, ma piuttosto di indagini serrate e potenti, di aspre incursioni poetico-filosofiche nel tessuto vitale e poetico di quattro esistenze votate a una tragica fine. Il tema che traversa questo libro come un taglio aperto è la "parola strozzata", impronunciata, impossibile.
Settanta volte sete. Grenzen los
Dieter Schlesak
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2006
pagine: 240
Bandiere bucate. Viaggio dentro una rivoluzione
Dieter Schlesak
Libro
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 1997
pagine: 188
Luce-Licht. Zeit los brennt dieses licht hier
Dieter Schlesak, Vivetta Valacca
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2011
pagine: 162
Cone nell'alchimia tradizionale l'amore animico trasmuta la saliva in acqua della vita e fa scaturire "corpi di gloria" degli amanti: "Perché chi è innamorato ha bisogno della bocca. Piena d'acqua. Dentro la tua bocca c'è quest'acqua. Della vita si chiamava una volta che cos'è l'acqua? Ti cercavo".
L'uomo senza radici
Dieter Schlesak
Libro: Libro rilegato
editore: Garzanti
anno edizione: 2011
pagine: 452
"Andarmene da questa luce. Non sentire più il rintocco delle ore, non sentire più niente. Nascondermi, sparire. Non essere più nessuno. E così poter sopportate tutto. Anche l'angoscia di fronte alla morte, e l'angoscia di fronte alla morte di tutte le persone care. Mia madre non c'è più." Dopo decenni di peregrinazioni Terplan ha trovato un rifugio sicuro tra i boschi di cerro della Garfagnana, ad Agliano. Ma proprio quando pensava di poter godere i suoi ultimi anni in serenità, la morte della madre gli apre una voragine di vuoto interiore. Per riempire questo abisso e per esaudire le ultime volontà della donna, l'uomo si deve imbarcare in un viaggio a ritroso verso la sua patria, la Trsnsilvania, la terra dei suoi antenati, una terra di minoranze etniche, multiculturale, dove convivono tedeschi, ungheresi, rumeni. Un viaggio che per Terplan diventa anche un'indagine di sé steso e delle proprie radici e che lo spinge ad affrontare il passato. Un passato che porta dentro di sé la memoria dolorosa dei lager, della seconda guerra mondiale, del nazismo, ma anche le contraddizioni e le ombre del dopoguerra e del regime comunista. "L'uomo senza radici" è un romanzo che può essere considerato la continuazione ideale del "Farmacista di Auschwitz", di cui riecheggia le atmosfere e i contenuti, soffermandosi in particolare sulla condizione dei tedeschi dell'Est.
Il farmacista di Auschwitz
Dieter Schlesak
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2011
pagine: 437
Viktor Capesius, il farmacista di Auschwitz, seleziona personalmente le vittime da mandare al rogo, le fa spogliare per mandarle a morire, distribuisce dosi di Zyklon B, il gas letale. Fra i condannati, non solo sconosciuti, ma anche tanti suoi antichi vicini di casa della cittadina rumena di Sighisoara, gli stessi che in una fotografia degli anni Trenta lo circondano sorridenti in uno stabilimento balneare. Tutti suoi compaesani, come Ella Salomon che da ragazzina entrava nella sua farmacia per ricevere in dono qualche caramella, e che ora si arrampica fino alla piccola feritoia del vagone dei deportati per cercare un po' d'aria, nel tentativo di non impazzire; il dottor Mauritius Berner, che appena arrivato al campo si vede strappare dalle braccia, mute e atterrite, le sue gemelline di soli sei anni, che moriranno poche ore dopo; o Adam, il deportato costretto a entrare a far parte del Sonderkommando Crematori, un uomo che ancora oggi, dentro di sé, custodisce ricordi che sono come bestie nere.
Il farmacista di Auschwitz
Dieter Schlesak
Libro: Libro rilegato
editore: Garzanti
anno edizione: 2009
pagine: 380
"Victor Capesius era farmacista a Sighisoara, buon vicino di casa della famiglia Schlesak. Una fotografia del 1929 lo mostra sorridente in uno stabilimento balneare della cittadina, con alcuni conoscenti. Anni dopo, Capesius si trova ad Auschwitz, a inviare tanti di questi suoi vicini nella camera a gas, selezionandoli personalmente e dicendo loro di spogliarsi per andare a prendere un bagno. Dalla farmacia del Lager distribuisce le dosi dello Zyklon B, il gas letale. L'idillio di provincia diviene il più atroce e fetido mattatoio della storia, i commensali di liete tavolate domenicali nelle colline transilvane si dividono in assassini e assassinati, il familiare nido di provincia cova le uova di mostri. Capesius, condannato a nove anni di carcere, è poi vissuto e morto serenamente. Il possente libro di Schlesak - in cui c'è un unico personaggio immaginario, il deportato Adam, che tuttavia riferisce fatti oggettivi e parole realmente dette da vittime e da boia e in cui il narratore è solo un impersonale protocollo di eventi, deposizioni e dichiarazioni raccolte - è un indimenticabile affresco del male, degno del "L'istruttoria" di Peter Weiss e, nella sua secca sobrietà epica, altrettanto intenso." (dalla Prefazione di Claudio Magris)