Libri di Carlo Galli
Guerra
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2004
pagine: 270
La complessità e la pluralità degli itinerari teorici attraverso i quali la cultura filosofica, giuridica e politica dell' Occidente ha pensato la questione cruciale della guerra. Carlo Galli insegna Storia delle dottrine politiche presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bologna.
Lectura Dantis Bononiensis. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2011
pagine: 128
I comandamenti. Non nominare il nome di Dio invano
Carlo Galli, Piero Stefani
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2011
pagine: 168
Per il catechismo significa soprattutto non nominare il nome di Dio senza rispetto e non bestemmiare. In realtà, nella sua formulazione più autentica, il comandamento biblico vieta di servirsi del nome del Signore per coprire ogni forma di ingiustizia: dal giurare il falso alle giustificazioni dell'oppressione, alle guerre sedicenti giuste. In un non lontano passato gli Stati moderni hanno definito giuste le loro guerre trovandone la legittimazione anche in simboli religiosi; e ancor oggi, in età globale, il connubio tra Dio e violenza resta più che mai all'ordine del giorno. Il nome di Dio continua perciò a dirsi in molti modi carichi di ambiguità, mentre la sua santificazione - prospettata nel "Padre Nostro" - dovrebbe essere uno spazio di libertà e rifrangersi nella costruzione di relazioni umane pacificate.
Il diritto e il suo rovescio
Carlo Galli
Libro: Libro in brossura
editore: Forum Edizioni
anno edizione: 2010
pagine: 68
Il nostro Paese sta vivendo un'emergenza etica che coincide sostanzialmente e formalmente con la questione della legalità e delle regole, e con una progressiva forzatura di ogni spetto del gioco democratico che denota anche la crisi della legittimità repubblicana. Siamo di fronte al rischio di abdicazione etica di un'intera società, o possiamo ancora invertire la rotta e aprire una nuova stagione che restituisca forza alla democrazia? Il volume intende indagare le cause profonde di questa deriva, e come sia possibile recuperare i legami virtuosi e necessari tra cultura e politica, idee e prassi e, in definitiva, tra etica e politica.
Dialettica dell'illuminismo
Max Horkheimer, Theodor W. Adorno
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2010
pagine: XLIII-281
Scritta in stretta collaborazione dai due pensatori tedeschi durante la guerra, l'opera risponde al bisogno di tradurre sul piano speculativo una duplice esperienza: quella dell'Europa devastata dal fascismo, che gli autori si erano lasciata alle spalle, e quella della società americana che li aveva accolti. Entrambe le esperienze provano - ed è la tesi del libro - che l'illuminismo ha la tendenza a rovesciarsi nel suo contrario, non solo nell'aperta barbarie del fascismo, ma anche nell'asservimento totalitario delle masse attraverso la blandizie dell'industria culturale. Secondo gli autori, la libertà nella società è inseparabile dal pensiero illuministico. Il concetto stesso di questo pensiero, tuttavia, implica già il germe di quella regressione che oggi si verifica ovunque. Per questo essi affermano che se l'illuminismo non accoglie in sé la coscienza di questo momento regressivo, firma la propria condanna, e che è un dovere di tutti riflettere sull'aspetto distruttivo del progresso. Gli autori vollero qui dare un contributo, poi risultato essenziale, a questa che è una "comprensione teoretica dell'oggi". Già edita una prima volta nel '47, l'opera è tra l'altro uscita nei "Paperbacks" nel 1980.
Perché ancora destra e sinistra
Carlo Galli
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2010
pagine: 87
"Questo non è l'ennesimo libro dedicato alle sorti contingenti della sinistra o della destra, all'analisi teorica dei loro mali, ai consigli (peraltro non richiesti) sugli argomenti da porre a oggetto delle loro politiche, e a rispondere alla questione se la prassi debba essere moderata o antagonista, istituzionale o radicale": in questo volume si ragiona attorno all'origine comune delle categorie di destra e sinistra, ossia l'avvento della modernità e della nozione di soggetto. Se la destra e la sinistra sono modalità distinte e inscindibili, opposte e complementari, dall'età moderna a oggi, hanno ancora un campo di battaglia - la nozione di soggetto - su cui dividersi: la destra fa prevalere l'autorità, le esigenze del mercato o le radici etniche mentre la sinistra privilegia lo sviluppo libero e uguale delle persone. Sono due modalità differenti scaturite dalla stessa moderna struttura originaria della politica, in bilico fra natura e artificio. "Se e quando la soggettività non sarà più una categoria che ha valore strategico al fine di formare lo spazio politico e sarà anzi del tutto consumata e il suo fiorire non sarà più per nessuno la questione politica centrale; se e quando la politica si organizzerà intorno ad altri assi categoriali (ad esempio, inquinatori contro ambientalisti), allora destra e sinistra non significheranno più nulla. Ma fino ad allora destra e sinistra continueranno a dire, forse flebilmente, forse ad alta voce, qualcosa di moderno sui destini politici postmoderni".
Genealogia della politica. Carl Schmitt e la crisi del pensiero politico moderno
Carlo Galli
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2010
pagine: 983
Galli offre una interpretazione complessiva dell'opera di Schmitt e del contributo che essa ha recato alla moderna filosofia politica. Egli analizza i testi schmittiani soffermandosi sui concetti chiave di sovranità, decisione, eccezione, rappresentanza e definisce la posizione di Schmitt all'interno del dibattito novecentesco su liberalismo e democrazia, politica e tecnica, politica e guerra, secolarizzazione. Galli poi individua nelle diverse fasi dell'opera schmittiana un tratto unificante costituito dalla riflessione sull'origine contraddittoria della politica moderna, nel momento della sua crisi più profonda: una riflessione provocatoria dove coesistono grandezza e miseria, forza conoscitiva e tentazione autoritaria.
Contingenza e necessità nella ragione politica moderna
Carlo Galli
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2009
pagine: VIII-245
Un viaggio originale e intenso attraverso la ragione politica moderna, colta nei suoi momenti cruciali, tra genesi e crisi (Machiavelli, Gentili, Hobbes, i controrivoluzionari cattolici, i maestri della Scuola di Francoforte, Voegelin). Un libro che aiuta a capire, con radicalità teorica, le trasformazioni e le derive della politica contemporanea. La grande questione del pensiero politico moderno è quella di pensare e tentare di ordinare la contingenza (il disordine storico, ma anche la nuova libertà mondana del soggetto). A partire dal razionalismo di Hobbes, la contingenza è stata ritrascritta dalla ragione politica moderna all'interno dell'orizzonte della necessità e della legalità, facendo dell'analisi realistica e senza agganci alla tradizione dell'individuo e delle sue interazioni una risorsa per legittimare un nuovo ordine artificiale. Tuttavia, questa rimozione della contingenza non riesce a eliminarne del tutto le tracce, che permangono nella necessità come sua interna contraddizione.
L'umanità multiculturale
Carlo Galli
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2008
pagine: 85
Con lo sfondamento dei confini spaziali, politici ed economici, l'età globale ha portato con sé l'intreccio e la contaminazione delle culture tradizionali e moderne. Mondi diversi sono venuti a fondersi e confondersi e, insieme ad essi, si sono fuse e confuse diverse immagini dell'uomo. L'umanità che ne risulta ha tratti caratteristici del tutto nuovi rispetto al passato: è un'umanità minima, frammentata, plurale e non singolare, differenziata e non omogenea, di cui ciascuno fa esperienza pratica quotidiana. È con questa nuova situazione che sono chiamate a fare oggi i conti la politica e la cultura, nella consapevolezza che non è possibile tornare al passato, né fingere che nulla stia accadendo. Sgombrando il campo da soluzioni vacue e pericolose (l'assimilazione piena dello straniero, ma anche l'integrazione all'interno della cittadinanza), Carlo Galli indica nel modello multiculturale l'unica strategia che può vincere la nuova sfida, una strategia capace di depotenziare il conflitto e di salvare l'umanità nella concretezza e nella differenza delle persone.
Lo sguardo di Giano. Saggi su Carl Schmitt
Carlo Galli
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2008
pagine: 177
Carlo Galli torna ad occuparsi di Schmitt, circoscrivendo l'attenzione ad alcuni aspetti del suo universo intellettuale: le attitudini fondamentali di Schmitt verso lo Stato, la vasta gamma di significati che la nozione di "teologia politica" assume nel lungo svolgersi della sua riflessione, il confronto che lo impegna a più riprese con gli altri pensatori della politica (Machiavelli, Spinoza), la perdurante validità dei paradigmi schmittiani per la comprensione dell'età globale. Una approfondita analisi - quella contenuta in queste pagine - che illumina magistralmente uno dei più discussi protagonisti della cultura filosofica del Novecento, costantemente sospeso fra decostruzione e costruzione, tradizione e spregiudicatezza, prevedibilità e intuizione geniale, ideologia e dottrina, e tuttavia sempre capace di attingere alla struttura profonda della modernità.
I riluttanti. Le élites italiane di fronte alla responsabilità
Carlo Galli
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: 130
Al centro di questo libro sono le élites, senza distinzioni tra élites sociali ed élites politiche. Il tema è perché c'è una crisi delle élites in Italia, da dove viene questa crisi, quali forme prende e come si può eventualmente ovviarvi. Ci sono molti motivi per censurare le élites italiane, ma una loro condanna generalizzata e sommaria non ha senso. È vero che possono essere accusate di cinismo, pigrizia, mancanza di cultura e di senso della responsabilità, ma è anche vero che in alcune circostanze hanno dato discreta prova di sé. Carlo Galli muove da questa riflessione per capire con quale spirito e con quali capacità le élites del nostro paese si sono rapportate alla politica e hanno interagito con la classe dirigente dei partiti. Dialogando con alcuni letterati italiani dei secoli scorsi (fra cui Machiavelli, Leopardi, Manzoni, Carducci, D'Annunzio) e filosofi e scienziati della politica (da Platone a Gramsci), Galli ripercorre il rapporto fra le élites italiane e la democrazia, rileva continuità e discontinuità, riflette su come esse non siano tanto riluttanti a esercitare dominio e predominio quanto piuttosto a essere qualcosa di più che un insieme di privilegiati. A smettere di oscillare, come un pendolo, tra l'assenza e il salvataggio in extremis di situazioni compromesse. Ad assumersi finalmente le responsabilità proprie del loro status.
Il disagio della democrazia
Carlo Galli
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: 93
Mentre chi non ne gode lotta per realizzarla, chi l'abita da tempo sperimenta l'esaurirsi della sua forza vitale. Mentre sembra l'unica forma politica legittima, la democrazia conosce molti gravi problemi che la sfidano dall'esterno e dall'interno, e che possono sfociare in una crisi complessiva della democrazia. Un'analisi di questi e di altri paradossi, condotta attraverso una genealogia storica e concettuale, getta luce sull'intricata vicenda della democrazia, sui suoi molti significati, sulle sue contraddizioni e sulle principali riflessioni che l'hanno accompagnata e criticata. E suggerisce che, se la democrazia non è un destino, tuttavia, rivisitata senza dogmatismi e senza trionfalismi, custodisce in sé la fragile speranza in un'umanità capace di dare legge a se stessa, nella dignità e nella libertà di tutti.