Libri di Carlo Borgomeo
Welfare meridiano
Angelo Moretti
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 236
Nelle diverse classifiche sulla qualità della vita, le città del Sud non compaiono mai in “zona Champions”, e neanche a metà classifica: bisogna scorrere tutto l’elenco e arrivare verso il fondo per trovare un territorio del Mezzogiorno. È proprio così? Nel Sud non si vive bene rispetto al Nord e il Mezzogiorno diventerà più evoluto solo quando le sue strutture sociali assomiglieranno a quelle del Settentrione? Se analizziamo il quadro che ci ha dipinto la pandemia, sorgono molti dubbi al riguardo: carceri, Rsa, strutture educative collettive, sono le strutture “saltate in aria” per prime, rivelandosi le “case” più fragili del welfare italiano. Ma queste case erano in gran parte fuori dal Sud. Cosa, invece, ha retto difronte all’uragano Covid? Ha retto quella forma di stato sociale basato sulla “vicinanza”, i piccoli comuni che non hanno mai perso di vista la qualità di vita degli anziani chiusi in casa e isolati, il welfare delle maestre di strada che andavano a cercarsi i loro alunni dispersi, la progettazione personalizzata dei Budget di Salute, il sistema della “spesa sospesa” per gli indigenti, la costruzione dei patti educativi territoriali per i tanti adolescenti dispersi, l’accoglienza diffusa per i migranti. Hanno retto le comunità che si sono “fatte” welfare con la loro cura diffusa, annullando i gradi di separazione attraverso i quali lo stato sociale sembra voler incasellare le persone deboli in un sistema “prestazionale” e dei “posti letto”. Nonostante questo importante scossone abbia ribaltato indubbiamente la prospettiva del rapporto tra salute e territorio a favore di quelle aree in cui il legame sociale funziona, la ripresa dalla grande crisi economica che dovrebbe avvenire con il PNRR, il più grande piano di spesa pubblica dopo il piano Marshall, continua ad essere concepita alla luce dell’idea di “esportare” le strutture dello Stato Sociale del Nord al Sud, ignorando le strutture sociali formali e informali esistenti: con il Recovery Fund, il Sud viene finanziato solo se si “comporta come il Nord” nella logica di un “welfare separatista” che divide il disagio dall’agio. Se, invece, il welfare del futuro avesse la visione del “pensiero meridiano”, il nostro stato sociale potrebbe finalmente vivere un cambiamento inedito, da Sud. Prefazione di Carlo Borgomeo.
Sud. Il capitale che serve
Carlo Borgomeo
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2022
pagine: 184
Dopo oltre settant'anni di interventi straordinari e politiche per il Sud, il divario economico e sociale con il Centro Nord resta immutato e l'annosa 'questione meridionale' sembra irrisolvibile. Certamente il reddito e le condizioni di vita nelle regioni meridionali in questi decenni sono migliorati, ma il problema resta, e trova una grave e sempre più evidente manifestazione nell'esodo di migliaia di giovani. Quali sono le cause di questo fallimento? Le risorse assegnate al Sud sono state insufficienti? Il Sud non è stato capace di spenderle? Le politiche nazionali hanno privilegiato lo sviluppo del Nord? Le classi dirigenti meridionali si sono rivelate corrotte e in qualche caso colluse con la criminalità organizzata? Tutte queste motivazioni hanno una parte di verità, ma nel loro insieme non sono in grado di dare una risposta esaustiva e soprattutto di suggerire possibili soluzioni. Una visione a tutto tondo del problema e l'indicazione di una via d'uscita sono presentate qui da Carlo Borgomeo. La sua tesi è che, dopo i primi anni d'intervento straordinario della Cassa per il Mezzogiorno, con la realizzazione di importanti infrastrutture, la politica del Sud si è sostanzialmente ridotta al trasferimento di risorse finanziarie, nell'illusione che questo determinasse automaticamente sviluppo. Ma l'esperienza dimostra che se il sostegno non incrocia la responsabilità e la vitalità delle comunità locali, diventa assistenziale e genera dipendenza. Bisogna invece investire, come condizione prima ed essenziale, nello sviluppo nel capitale umano e sociale. È questo il 'capitale che serve'. A dimostrazione della sua tesi Borgomeo dedica spazio anche al racconto di esperienze concrete nate al Sud da gente del Sud per lo sviluppo economico e sociale di territori e persone del Sud. Progetti di contrasto alle mafie, di accoglienza delle diversità, di welfare locale, di proposta scolastica e formativa, di recupero delle bellezze, dei saperi e dei sapori del territorio. Progetti che generano comunità e sviluppo economico, lavoro e crescita sociale. Questa strada, tracciata anche attraverso difficoltà e ostacoli, può ora illuminare il cammino a interventi ben concertati tra pubblico e privato, tra Stato e Terzo Settore, che partano dalla conoscenza delle storie e delle esigenze specifiche delle comunità locali e dal loro coinvolgimento. È tempo ora di passare da politiche per il Sud a politiche con il Sud.
Surus, l'elefante bambino-Cornacchia, il cane giocoliere
Ivan Esposito
Libro: Libro in brossura
editore: Iemme Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 72
A piedi dalla Siria all’Italia. È il viaggio di Surus, lungo le sponde del Mediterraneo. L’elefante bambino diventerà un forte e coraggioso soldato dell’esercito di Annibale, ma capirà che la paura è l’unico nemico da combattere. Cornacchia ha un sogno e un grande amico: Caravaggio, un pittore un po’ strano che però è sparito. Il piccolo cane giocoliere lo cercherà a lungo, incontrando cavalieri bizzarri e scienziati curiosi: un viaggio che lo porterà a scoprire il segreto della Luce. Età di lettura: da 4 anni.
Crisci ranni. La città ripensata dalle periferie
Maurilio Assenza
Libro: Libro in brossura
editore: Il Pozzo di Giacobbe
anno edizione: 2017
pagine: 80
Saremo ancora città? Che ne sarà del Sud? Avrà riscontri l’invito di papa Francesco a ritrovarsi più giusti e fraterni partendo dalle periferie? Il racconto e la rilettura di un’esperienza concreta e polifonica – Crisci ranni – permette di cogliere la possibilità di una luce, umile ma decisa, dentro molteplici segni di oscurità. Si tratta della ripresa di un antico rito pasquale (lanciare in alto i bambini al suono delle campane e augurare loro di diventare grandi) con forte valenza educativa, che è diventato il nome di un cantiere educativo, il centro propulsivo di un processo educativo e civico che ogni anno coinvolge migliaia di bambini delle scuole e di famiglie, un’idea di città e di Chiesa coltivata con passione da un numero crescente di giovani animatori e di cittadini. Un’esperienza che in sette anni si è consolidata e, per gemmazione, si è replicata in altri sette città del territorio del Val di Noto (con tanti elementi che permettono creative riprese in atri territori). Un anticipo di speranza per il Sud, una pietra di incastro per una cittadinanza e un welfare generativo e comunitario, una testimonianza di Vangelo vissuta nella cordiale compagnia degli uomini e delle diverse fedi religiose.
L'equivoco del Sud. Sviluppo e coesione sociale
Carlo Borgomeo
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2013
pagine: 191
Parlare di Mezzogiorno è diventato perfino noioso: l'impressione è che sia una questione irrisolvibile. Metà degli italiani pensa che al Sud siano stati dati soldi; l'altra metà denuncia l'insufficienza delle risorse e l'incoerenza delle politiche adottate. Al di là di interventi sbagliati, sprechi, incapacità, c'è stato un errore di fondo: condannare il Sud a inseguire il livello di reddito del Nord, a importare modelli estranei alla cultura e alle tradizioni e a sviluppare, di fatto, una dimensione politica di dipendenza. Per spezzare questa logica bisogna introdurre una profonda discontinuità, a partire dalla consapevolezza della natura vera del divario. Il Sud è meno ricco del Nord, ma la distanza più grave è nei diritti di cittadinanza, nella scuola, nei servizi sociali, nella cultura della legalità. È da qui che bisogna ripartire convincendosi che la coesione sociale è una premessa, non un effetto dello sviluppo.
Cultura e Sociale muovono il Sud. Il modello Catacombe di Napoli
Carlo Borgomeo, Andrea Carandini, Giuliano Volpe, Philippe Pergola
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: San Gennaro F.S.G.
anno edizione: 2021
pagine: 560
Una cooperativa di giovani restituisce la luce a un sito archeologico piombato nell’ombra, un modello di valorizzazione della cultura dal basso che diventa “comunità di patrimonio” (Convenzione di Faro). La storia della Paranza e della sua azione di rottura per trasformare le Catacombe di San Gennaro in una delle destinazioni turistiche preferite di Napoli, e innescare la rinascita sociale, economica e culturale del Rione Sanità. Un’esperienza di “conversione territoriale” che ricercatori di differenti discipline (archeologi, architetti, urbanisti, economisti, sociologi) hanno analizzato per discutere di cultura e sviluppo sociale nel Mezzogiorno, in un convegno svoltosi a Napoli nel novembre del 2019. L’opera in tre volumi raccoglie le relazioni al convegno e il documento di sintesi dei “poeti sociali” che si sono incontrati in quei giorni per dimostrare perché «cultura è sviluppo»; descrive la genesi del progetto di recupero dell’antica cava di tufo accanto alle Catacombe per trasformarla in un luogo di dialogo interreligioso; spiega attraverso una rigorosa analisi di campo qual è stato l’impatto sociale, culturale ed economico dei dieci anni della cooperativa La Paranza nel Rione Sanità.