Libri di Arthur Symons
Il simbolismo nella letteratura
Arthur Symons
Libro: Libro rilegato
editore: Tipheret
anno edizione: 2025
pagine: 252
Symons esplora l'origine e l'evoluzione del simbolismo, una delle correnti più influenti della letteratura moderna. Pubblicato nel 1899 e ampliato nel 1908, il libro analizza le opere di autori chiave quali Baudelaire, Verlaine, Mallarmé e Rimbaud, mostrando come il simbolismo abbia trasformato il linguaggio poetico attraverso immagini evocative, musicalità e suggestioni oniriche. Symons pone il simbolismo in relazione al decadentismo e ne evidenzia il carattere universale, superando i confini della letteratura francese per evidenziarne l'influenza anche sulla letteratura inglese. Con il suo stile raffinato, l'autore non si limita a descrivere il movimento, ma lo interpreta come una chiave di lettura della realtà, in cui il simbolo diventa il mezzo per esplorare l'invisibile. Arricchito dai saggi di Cristina Trinchero e Daniela Frisone, il libro rappresenta un riferimento fondamentale per comprendere il simbolismo e il suo impatto sulla modernità letteraria.
Esther Kahn
Arthur Symons
Libro: Libro in brossura
editore: In Transito
anno edizione: 2023
pagine: 108
Londra, inizio del secolo scorso, quartiere ebreo dell'East End. Le durezze della vita quotidiana e l'ostilità dei familiari, che non vedono per lei altro che una esistenza interamente devota al lavoro a cottimo e magari un matrimonio con un insignificante cugino, hanno reso la giovane Esther Kahn taciturna e introversa. L'incontro casuale con il teatro svela alla ragazza la strada di un sogno da realizzare con determinazione.
The symbolist movement inliterature
Arthur Symons
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2017
Firenze, non c'è città dove si vive meglio
Arthur Symons
Libro: Libro in brossura
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2016
pagine: 40
Pagine tratte dal Cities of Italy. Il poeta britannico elogia Firenze, definita “un corridoio di eleganza e bellezza” per la sua arte senza eguali: se Roma ha identificato la propria magnificenza con Michelangelo e Venezia la propria magia con Tiziano, Firenze con Donatello mostra la sua delicatezza.