Libri di Arnaldo Di Benedetto
Poesia e critica del Novecento. Studi e frammenti critici
Arnaldo Di Benedetto
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 1999
pagine: 282
Scandito in due parti, il volume presenta una serie di sondaggi critici su figure e momenti essenziali, o comunque significativi, della cultura novecentesca. Le pagine dedicate alla poesia trattano in particolare di un poemetto di Pascoli, di aspetti dell'opera di Gozzano, di Saba, di Montale, di Luciano Erba, di Giovanni Giudici, di Rodolfo Quadrelli; un posto di rilievo è dato a Tomasi di Lampedusa. Nella parte dedicata alla critica ampio spazio è riservato a Benedetto Croce; inoltre un omaggio viene rivolto a due grandi critici d'arte: Bernard Berenson e Roberto Longhi. Due brevi interventi, infine, riguardano due scrittori non europei: Yukio Mishima e Norberto Fuentes.
Tra Sette e Ottocento. Poesia, letteratura e politica
Arnaldo Di Benedetto
Libro
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 1991
pagine: 200
Le passioni e il limite. Un'interpretazione di Vittorio Alfieri
Arnaldo Di Benedetto
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 1994
pagine: 256
Ippolito Nievo e altro Ottocento
Arnaldo Di Benedetto
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 1997
pagine: 300
Poesia e comportamento. Da Lorenzo il Magnifico a Campanella
Arnaldo Di Benedetto
Libro
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2002
pagine: 204
Assaggi di Novecento letterario. Ezra Pound, Eugenio Montale, Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Arnaldo Di Benedetto
Libro: Libro in brossura
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2022
pagine: 204
Arnaldo Di Benedetto ha inviato all’Editore i saggi qui raccolti a fine luglio 2021, e non ha potuto seguirne le fasi di stampa: il libro è diventato la sua ultima fatica, un commiato. Questi saggi, da lui attentamente riveduti, con aggiornamenti bibliografici al 2021, sono stati elaborati, tolto uno, tra il 2008 e il 2020, e hanno le loro radici lontane nel biennio 1957-58, quando lo «studente liceale, allora persuaso della propria vocazione di scrittore» (p. 29), conobbe personalmente Pound e Montale e seguì il dibattito suscitato dal «Gattopardo». Sono un ritorno dello studioso provetto sugli scrittori che probabilmente furono decisivi nell’orientare la sua vita agli studi letterari, un modo anche per rivivere quei tempi: si spiega il filo rosso memoriale che percorre il volume. Pure il suo respiro internazionale e le pagine sull’identità italiana hanno la loro origine nell’ambiente italo-tedesco degli anni giovanili.
Fra Germania e Italia. Studi e flashes letterari
Arnaldo Di Benedetto
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2008
pagine: VIII-198
Sono trattati autori e momenti particolarmente significativi dei rapporti culturali, soprattutto letterari, intercorsi e intercorrenti tra Germania (da intendere in senso lato: paesi germanofoni) e Italia tra XVIII e XX secolo. Dalle prime avvisaglie della straordinaria fortuna delle fiabe teatrali di Gozzi in Germania si giunge, passando per autori quali Alfieri, Schiller, Heine, fino alla reciproca stima che avvicinò Croce e Mann. Chiudono il libro due studi dedicati all'opera di grandi narratori e artisti sudtirolesi.
Dante e Manzoni
Arnaldo Di Benedetto
Libro: Libro in brossura
editore: Lavegliacarlone
anno edizione: 2009
pagine: 211
L'autore si è proposto di fornire l'immagine d'un "Dante tra noi": cioè con poca polvere antiquaria, ma non riduttivamente attualizzato. Per Manzoni, sono stati messi a fuoco momenti decisivi del suo pensiero estetico, storico, politico e linguistico: con, fra l'altro, alcune puntualizzazioni circa il trattamento artistico dell'amore e circa l'accettazione del principio che la forza è un momento ineliminabile della società, nella quale si manifesta la natura dell'uomo. È convinzione dell'Autore del presente libro che, più che banalmente "attualizzati", o meramente e acriticamente (o ideologicamente) "storicizzati", i classici vadano ascoltati. Che siano essi a giudicare noi e non il contrario.
Libri che hanno fatto (e disfatto) gli italiani
Arnaldo Di Benedetto
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2012
Con e intorno a Vittorio Alfieri
Arnaldo Di Benedetto
Libro: Copertina morbida
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2013
pagine: 216
I saggi qui raccolti trattano in prevalenza del maggior poeta italiano, che fu anche uno dei maggiori europei, di fine Settecento: Vittorio Alfieri. Ma non a lui essi sono esclusivamente dedicati. L'esperienza militare dell'illuminista milanese Pietro Verri, l'importanza delle traduzioni per il rinnovamento del gusto nella cultura letteraria di lingua italiana tra Sette e Ottocento, sono anch'essi temi di queste pagine. Ma Alfieri certo domina o almeno autorevolmente affiora in tutte. Con la sua innovativa concezione del poeta; la sua arte bicefala, sublime e anti-sublime; la sua autobiografia (probabilmente la più bella della letteratura italiana); i suoi rapporti con le arti figurative; il suo amore per i viaggi; il suo contributo alla fissazione del canone dei "quattro poeti"; il suo assorbimento nella cultura risorgimentale, forse fonte del declino della sua fama fuori d'Italia. Lo sfondo del discorso di Arnaldo Di Benedetto non è unicamente "nazionale" - in tempi nei quali la stessa nozione di "letteratura nazionale" è palesemente in crisi e si fa sempre più evanescente.
Alfieri
Arnaldo Di Benedetto, Vincenza Perdichizzi
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2014
pagine: 315
Di formazione internazionale, Vittorio Alfieri fu uno dei massimi poeti e intellettuali europei della fine del XVIII secolo, e il suo valore fu ampiamente riconosciuto in Europa tra Sette e Ottocento. Goethe fece tradurre e rappresentare a due riprese il suo capolavoro: Saul (opera, scrisse Sismondi, "completamente diversa da tutte le altre tragedie d'Alfieri"). Puskin riecheggiò un luogo del "Filippo" in una sua lirica, e citò un passo di "Del Principe e delle Lettere" in una lettera scritta in difesa d'un decabrista. Byron e Landor videro in lui un modello di scrittura teatrale. "La Vita", ancora apprezzata da Aldous Huxley, è la più bella autobiografia scritta in lingua italiana nel Settecento: "piedestallo che il grande tragico predispose per farvi collocare la sua statua", scrisse Eugenio Montale. E un eccellente documento diaristico è il suo "Giornale". La sua carriera intellettuale e artistica e inseparabile dal contesto culturale e politico europeo: la svolta post-illuminista; l'innovativo, radicale, e al suo interno variamente orientato, neoclassicismo; gli scuotimenti politici che agitarono il Vecchio continente; la formazione delle ideologie nazionaliste. Se hanno perso attualità le sue scelte politiche, i suoi atteggiamenti profetici, la sua stessa poetica, resta viva la sua non facile poesia. Gli autori tratteggiano l'opera alfieriana senza tralasciare gli scritti minori.
Carteggio
Vittorio Cian, Carlo Dionisotti
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2016
pagine: XIV-306
Il carteggio qui raccolto è parte del carteggio di Vittorio Cian (1862-1951) conservato presso l’archivio dell’Accademia delle Scienze di Torino, e del quale è stato pubblicato il catalogo in questa stessa collana. Il volume comprende 187 missive di Cian e 69 del suo allievo Carlo Dionisotti (1908-1998). Le lettere di Cian, come quelle del suo allievo, introducono, oltreché al mondo dei loro affetti familiari e delle simpatie e antipatie, al loro lavoro di studiosi.