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Libri di Vincenzo Moro

Con piedi di cerva. Il profeta Abacuc

Con piedi di cerva. Il profeta Abacuc

Vincenzo Moro

Libro: Libro in brossura

editore: EDB

anno edizione: 2025

pagine: 152

Nell’ambito del profetismo biblico, Abacuc, sulla scia di Geremia e di Giobbe, in un periodo travagliato della Giudea, si pone quelle domande angoscianti sulle quali ogni essere umano si interroga di fronte al male e al dolore degli innocenti: «Perché, Signore?», «Fino a quando?». Sono domande che attraversano molti testi biblici e giungono fino all’uomo d’oggi. «Perché Dio non interviene contro l’assurdità dei crimini e delle immani ingiustizie, ma appare come uno spettatore smemorato?». Il messaggio è chiaro: la soluzione all’eterno problema del male non può venire da ragionamenti umani, ma unicamente dalla piena fiducia nel Signore, alimentata dalla preghiera.
18,50

Aggeo. Il coraggio della rinascita

Aggeo. Il coraggio della rinascita

Vincenzo Moro

Libro: Libro in brossura

editore: EDB

anno edizione: 2023

pagine: 168

In un tempo segnato da profonda desolazione, la figura di Aggeo, profeta di rinascita, proclama una parola di speranza e di ricostruzione dopo la distruzione dell'esilio. Con l’umanità che lo contraddistingue, con il suo stile e il suo sofferto entusiasmo si incarica di destare la fiducia di una nazione e renderla salda nell’attesa di un futuro migliore.
18,00

Giona. La profezia incompiuta

Giona. La profezia incompiuta

Vincenzo Moro

Libro: Libro in brossura

editore: EDB

anno edizione: 2022

pagine: 152

Il Libro di Giona, nonostante la sua solida posizione tra i dodici profeti, potrebbe trovare una congrua collocazione anche tra gli scritti sapienziali. Dal punto di vista letterario, infatti, contiene solo un brevissimo oracolo di minaccia/conversione rivolto a Ninive. Tutto il resto è costituito da un racconto/parabola e da una preghiera, in cui il profeta recupera il dialogo con Dio e ritrova la fiducia in lui, l’unico che lo può “risollevare dall’abisso”, anche se dovrà lottare per riuscire a comprendere il suo agire misterioso. Frequenti sono i momenti di humor e di sottile ironia che attraversano questa fiction storica. Tuttavia, non si tratta di letteratura divertente; il ruolo centrale dato a YHWH, protagonista di tutta la narrazione, mostra che la motivazione è primariamente teologica. La parabola è imperniata sul confronto/scontro tra il profeta e il suo Dio. Giona viene spesso dipinto in chiave sarcastica come un personaggio egoista, testardo, incapace di entrare nel progetto di Dio. Obiettivamente il suo comportamento non ha nulla di eroico. Ma ciò non autorizza a definirlo una sorta di "caricatura" del profeta. Anzi, Giona è una figura che appassiona e suscita simpatia nella sua lotta senza speranza con YHWH. Vive il suo dramma esistenziale forse non rendendosi conto di essere uno strumento importante nelle mani del Signore. Il narratore, in modo geniale, fa emergere progressivamente un dato rilevante: nonostante la fragilità del profeta e la sua incoerenza, è soltanto grazie a lui che si assiste a una serie di conversioni: prima i marinai, poi i niniviti e in seguito anche YHWH “si pente” del male minacciato. La “conversione” di Dio è il punto focale del libro e l’approdo di tutta la storia.
18,00

Qohelet. Oltre l'illusione di un soffio

Qohelet. Oltre l'illusione di un soffio

Vincenzo Moro

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2019

pagine: 180

Qohelet è il libro di un saggio che ci invita al banchetto della sapienza sempre sfuggente e affascinante. Il testo è attraversato dalla costante ricerca di un senso del vivere. Il "bene" non si trova nell'avidità insaziabile di ricchezze, nella longevità e neppure nel dominio sugli altri. Anche il lavoro fatto per accumulare il profitto, si riduce a una esperienza frustrante. In un mondo pieno di contraddizioni, perfino assurdo e crudele, il Qohelet ci invita alla vera sapienza che consiste nel "temere Dio" e nell'accogliere quei piccoli, quotidiani piaceri che la vita ci offre come dono di 'elohim. "Sotto il sole", all'ombra oscura della morte, tutto appare un soffio di vento, ma «il giusto e il saggio con le loro opere sono nelle mani di Dio?» (9,1). Nonostante la palese caducità del reale, il nostro autore rimane un sostenitore della felicità dell'uomo, pur con tutti i suoi limiti creaturali. Paradossalmente potremmo dire, con il Qohelet, che l'esistenza è a un tempo vanità, grazia e gioia.
12,00

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