Libri di Velio Abati
La memoria delle piante
Velio Abati
Libro: Libro in brossura
editore: Manni
anno edizione: 2023
pagine: 112
"La memoria delle piante" è un romanzo polifonico, procede per accumulo attraverso i secoli, narra i giorni e le opere di un'umanità che soffre e non si rassegna all'anonimato, allo sfruttamento del lavoro e alle sconfitte sociali, ma può, nel muto trascorrere delle generazioni, ritrovare la memoria e il senso della propria consapevolezza. Uomini e bestie hanno un comune destino, si muovono nella terra con le piante e i colori, i suoni, i profumi delle stagioni, su cui si affaccia l’oscura minaccia delle rovine ecologiche. La voce narrante, allora, sprofonda nelle epoche, si fa storia corale di tante storie, in un pluristilismo accentuato che va da presenze liriche a dialoghi serrati, alla complessità della meditazione, con neologismi, arcaismi, dialettismi, richiami letterari, per far risuonare l’eco delle classi subalterne di ogni tempo.
Note per un trittico. Metafisica, tempo, storia
Velio Abati, Roberto Bongini, Lelio La Porta
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2022
pagine: 64
“Tutte le cose che sono, sono buone, e quel male, di cui cercavo da dove fosse, non è sostanza, perché se fosse sostanza, sarebbe bene”, afferma Agostino nelle Confessioni nel rifiutare la dottrina manichea in precedenza abbracciata, in questo modo rivendicando, con il nesso buono-sostanza, la piena conoscibilità del mondo. La creazione - “il mondo non era, dove sarebbe stato creato, prima che fosse creato, affinché fosse” – è né più, né meno la libertà, la quale apre con ciò il tempo: “senza variazione dei moti i tempi non sono”. Cosicché se la libertà è l’irruzione del nuovo non determinato da nessuna concatenazione e solo essa irruzione origina la storia, quale conoscibilità umana è possibile del mondo e della storia? Prima ancora, quale spazio si apre alla libertà, dunque all’attività creatrice umana, oltre la residuale volontà negativa di omettere il bene? Che cosa di utile ci consegna, quella mossa metafisica?
L'arbulu nostru. Il nostro albero
Giuseppe Cinà
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2022
pagine: 140
Questo libro, in dialetto siciliano con traduzione a fronte, si pone nel solco di un ineludibile ricorso alle origini, un nòstos che prende corpo sulle tracce dell’ulivo, albero e principio fondativo come pochi altri della patria mediterranea. Sul filo di una sommaria genealogia dell’Àrbulu nostru e della sua persistenza nel formarsi della civiltà intorno al Mare nostrum, le poesie si compongono in un mosaico di appunti, fatti e personaggi che richiamano alcune delle tante voci secondo cui l’ulivo ci ha parlato e ancora ci parla. A questa coralità di fondo fa riscontro un nucleo di poesie dal registro lirico, dove echeggia l’intenso rapporto che lega l’uomo e l’ulivo dall’alba dei tempi e il suo esaurirsi nel mondo globalizzato. «Giuseppe Cinà, che sa ‘legger di greco e di latino’», scrive nella prefazione Velio Abati, «ha scoperto che lu jardinu e ancor più la cura di l’alivu fanno letteralmente, inscindibilmente tutt’uno con la materia viva del dialetto.» Le dolcezze e le ruvidità dell’ulivo trovano infatti perfetto riscontro nel dialetto e nelle sue inesauribili scorte lessicali, semantiche ed espressioniste.
Fughe
Velio Abati
Libro
editore: Manni
anno edizione: 2020
pagine: 176
La scrittura di Velio Abati nasce dall'allarme del presente, dando vita a racconti, figure, meditazioni. Ogni fuga rinnova la sua energia contro le ottusità, le violenze, gli smarrimenti dell'oggi, in vista di un orizzonte di senso del sé e del mondo da riconquistare, sempre muovendo dalla concretezza dura dell'esistenza. In primo piano sono le amicizie, l'impegno civile e intellettuale, l'insegnamento, l'amata letteratura, la comunicazione, il paesaggio, il lavoro manuale.
Questa notte. Canzoniere
Velio Abati
Libro
editore: Manni
anno edizione: 2018
pagine: 80
Nel solco illustre del «Canzoniere», la presente raccolta si nutre di una pluralità di movenze ritmiche, cerimonie, occasioni, tuttavia sospinte all'allegoria dell'exemplum. Così il titolo indica il gusto e insieme la necessità della concretezza di fatti, di circostanze.
Quel toscano cielo verdazzurro. Quando il cinema si appoggia sulle spalle degli scrittori toscani
Stefano Beccastrini, Donatello Santarone, Velio Abati
Libro: Copertina morbida
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 240
La Toscana è terra non soltanto di grandi architetti ed artisti, ma anche di scrittori, di letterati, di narratori e poeti, novellieri e versificatori che hanno saputo far diventare parola, pagina, espressione verbale le vicende plurisecolari della gente di Toscana. Da Dante a Boccaccio, da Machiavelli a Benvenuto Cellini, da Federico Tozzi a Vasco Pratolini, da Dino Campana a Mario Luzi, da Gianna Manzini a Lorenza Mazzetti e Luciano Bianciardi. I letterati toscani sono riusciti a raccontare, dar voce, trasformare in novelle od in versi personaggi, situazioni, modi di pensare e di agire di questo popolo. Poteva il cinema, arte errabonda e curiosa quant'altre mai, ignorare gli sterminati giacimenti d'ispirazione che la letteratura e i letterati di Toscana rappresentavano per lui e per la sua insaziabile ricerca di storie, di memorie, di umane vicissitudini?
Domani
Velio Abati
Libro
editore: Manni
anno edizione: 2013
pagine: 400
Domani si dispone lungo una linea mitico-storica che intende fare di un particolare contesto storico-geografico un exemplum di storia generale. Muovendo dalla sofferenza per la deprivazione del futuro, ovvero dall'avvertimento della frattura politica e antropologica che fa vivere il presente come assoluto, Abati porta il lettore in una realtà scaraventata nel rimosso, rinunciando a condurlo e obbligandolo a entrare direttamente in mezzo alle cose. Le date estreme, presenti per quanto sempre dissimulate, sono il 1797 e il 1944, lo spazio, appena riconoscibile, è la bassa Toscana, la vicenda un'epopea corale. I molti personaggi sono sottoposti a due linee di forza imperniate su due comunità confinanti, al cui interno predominano due diverse famiglie. Altre fratture, più classicamente sociali e politiche, complicano i giochi di alleanze e di conflitto. La lotta per la terra, le trasformazioni del primo Novecento, le guerre, le rivolte risorgimentali ed europee, la resistenza, le migrazioni, la religione si dipanano intorno ai destini personali multiformi e fermentanti.