Libri di Stefano Massini
Donald. Storia molto più che leggendaria di un Golden Man
Stefano Massini
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 224
Sembra che l’esistenza di ogni essere umano si giochi su un totale di dieci minuti, la somma di quei fatidici istanti in cui nelle nostre vite succede qualcosa di decisivo. Questo libro è la storia dei dieci minuti di un uomo che da quando ha avuto coscienza di sé ha sempre desiderato una cosa soltanto: il dominio. Una biografia dunque? Semmai una ballata, vorticosa e trascinante, picaresca, onirica, graffiante eppure terribile. Narrata dalla voce inconfondibile di Stefano Massini, che con “Lehman Trilogy” ha portato per la prima volta un italiano al trionfo negli Stati Uniti, ecco l’odissea inesorabile di un bambino che diventa ragazzo d’oro e poi imprenditore senza scrupoli, fino all’attimo esatto in cui decide di indossare la maschera che tutti, oggi, conosciamo come Donald J. Trump. Si può narrare l’uomo più potente della terra come lo farebbe un cantastorie dei secoli passati, intrecciando la storia e la leggenda, la cronaca e il mito, l’orrore e la parodia? Nel raccontare la vita del suo ingombrantissimo, esagerato, predestinato protagonista, Stefano Massini parte dal principio: una famiglia di origini tedesche, un vialetto curato che attraversa un prato tagliato perfettamente, una casa immersa nella quiete idilliaca del Queens. Per stemperare la leggenda nell’umorismo e sabotare la mitologia con il sarcasmo, la parola incantatrice di Massini scende nei dettagli infinitesimali e li annoda alla traiettoria di un’esistenza affollata di personaggi: i genitori, il preside, l’autista, la Golden Wife. E poi l’avvocato, colui che di Donald annusa il potenziale e per primo ne percepisce il fluido, che gli insegna il disincanto e l’utilitarismo. Che lo spinge verso il successo, fino alla conquista di New York, fino alla torre più alta di tutte che porta il suo nome. Nel mondo, intanto, la storia continua a scorrere: i discorsi incendiari di Malcolm X, Lee Oswald che esce di casa armato di fucile, Elvis Presley e Frank Sinatra, Muhammad Ali che vola come una farfalla... Ma mentre accade tutto questo, i nostri occhi sono rivolti esclusivamente alle avventure di quel ragazzo con la pelle arrossata e i capelli biondi che velocemente diventa uomo, si fa chiamare «Golden Boy», seduce le ragazze e non rispetta l’autorità degli altri. Accarezziamo l’erba dei campi da baseball dove gioca, lo vediamo indossare il primo vestito elegante e salire su una Cadillac, lo scortiamo lungo la sua scalata trionfale del mercato immobiliare… Finché vediamo prendere forma l’ultima grandiosa idea: la politica come “exit strategy”. Al disastro finanziario, all’inattualità, alla vecchiaia, forse alla morte. Stefano Massini ha scritto la “chanson de geste” di un personaggio opaco, inafferrabile, che fa della menzogna un’arte e del successo un’ossessione. Ecco a voi la storia dei dieci minuti cruciali e delle fatalità che hanno reso Donald J. Trump l’antieroe del secolo scorso e il grande terrore del millennio appena iniziato.
Quattro storie: Balkan Burger-Credoinunsolodio-Processo a Dio-La fine di Shavuoth
Stefano Massini
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2013
pagine: 288
Quattro storie per il teatro dalla penna di Stefano Massini: due monologhi (autentico banco di prova per attrici) e due opere fra le più rappresentate in Italia negli ultimi anni. "Balkan Burger" racconta come una fiaba la surreale vicenda di Razna, costretta dagli eventi della follia umana a traghettare nel corso della vita da una religione all'altra, in quella tragica terra chiamata Yugoslavia. "Credoinunsolodio" ci porta invece nel dilaniato Medio Oriente ebraico-palestinese, offrendo all'interprete la sfida di essere tre donne diverse, di diversa fede, le cui vicende si intrecceranno indissolubilmente in un potente gioco di specchi. "Processo a Dio", portato al successo da Ottavia Piccolo, è la cronaca dello spietato Tribunale allestito in un magazzino da cinque ebrei sopravvissuti al Lager, per investigare le colpe del silenzio divino davanti al sommo male. "La fine di Shavuoth" ci porta invece agli albori del Novecento, in un fumoso cafè di Praga, per spiare l'incontro fra un giovane Kafka e l'attore yiddish Jitzach Löwy. Con sei scritti di: Mario Brandolin, Gioele Dix, Andrea Nanni, Moni Ovadia, Gianandrea Piccioli e Ottavia Piccolo.
Qualcosa sui Lehman
Stefano Massini
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: 773
Questa incredibile storia inizia sul molo di un porto americano, con un giovane immigrato ebreo tedesco che respira a pieni polmoni l'entusiasmo dello sbarco. È da questo piccolo seme che nascerà il grande albero di una saga familiare ed economica capace davvero di cambiare il mondo. Acuto e razionale, Henry Lehman (non a caso soprannominato "Testa") si trasferisce nel profondo Sud degli Stati Uniti, dove apre un minuscolo negozio di stoffe. Ma il cotone degli schiavi è solo il primo banco di prova per l'astuzia commerciale targata Lehman Brothers (perché nel frattempo Henry si è fatto raggiungere dai due fratelli minori Emanuel e Mayer, rispettivamente detti "Braccio" e "Patata"). In un incalzare di eventi, i tre fratelli collezionano clamorosi successi e irritanti passi falsi mentre la grande calamita di New York li attira nel suo vortice inebriante. Nel frattempo, al vecchio cotone si sono sostituiti il caffè, lo zucchero, il carbone, e soprattutto la nuova frontiera di un'industria ferroviaria tutta da finanziare. È questa la seconda appassionante tappa del libro, intitolata "Padri e figli", incentrata sulla rocambolesca scalata al potere del glaciale Philip Lehman, circondato dai cugini Sigmund, Dreidel, Herbert e Arthur. Le loro esistenze parallele compongono un mosaico di umanità diverse, assortite, contraddittorie, in cui l'angoscia dei sogni notturni va di pari passo a una corsa implacabile per stare al ritmo di Wall Street.
L'interpretatore dei sogni
Stefano Massini
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2017
pagine: 360
Immaginato come un quaderno-diario di Sigmund Freud, questo romanzo - scritto da Stefano Massini in oltre sette anni di appunti e studi - è a tutti gli effetti un falso letterario. Perché nessuno ha osato origliare dentro i segreti di quel volume - "L'interpretazione dei sogni" - destinato a rivoluzionare la nostra percezione del mondo. Cosa c'è oltre quel libro? E soprattutto chi c'è dietro? Per rispondere, Massini indaga l'animo dell'indagatore stesso e conduce il lettore all'esaltante scoperta di un Sigmund Freud reinventato, un personaggio meno scienziato e più Prometeo, intriso di un immenso fascino letterario: è come se il capolavoro di Freud venisse a sua volta sognato e riproposto in una forma anarchica, suggestiva e intensa. Scorrono allora, pagina dopo pagina, decine di casi, decine di sogni, decine di pazienti e di umanissimi conflitti. Il tutto all'insegna di una grande domanda: come si legge un sogno? In questa epopea, l'emozione di sentirsi coinvolti è fortissima fin dall'inizio, fin dal primo incubo infantile nel quale Freud veniva "derubato di se stesso". Prende così forma un viaggio meraviglioso, in cui Massini ricostruisce passo per passo l'elaborazione di un metodo, usando i sogni come veri e propri "casi" che Freud risolve come se fosse Sherlock Holmes, con la capacità di deduzione e intuizione propria dei più grandi detective della storia. E in un susseguirsi di fallimenti e di trionfi, tutto si intreccia con il caso più difficile, quello dell'isterica Tessa W., il cui sogno cela inauditi traumi da far riaffiorare.
Io non taccio. Prediche di Girolamo Savonarola
Stefano Massini, Andrea Gallo
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Promo Music
anno edizione: 2011
pagine: 105
Lo schifo. Omicidio non casuale di Ilaria Alpi nella nostra ventunesima regione
Stefano Massini
Libro: Libro in brossura
editore: Promo Music
anno edizione: 2012
pagine: 180
Una reporter vittima di un agguato in una polverosa strada di Mogadiscio. Un ripostiglio della Terra, la Somalia, dove inaudite efferatezze vengono compiute da decenni nella totale indifferenza dell'opinione pubblica occidentale. La possibilità di informare, svelare, ottemperando sempre all'antico ruolo di coscienza critica. Al centro di tutto, il traffico dei rifiuti tossici, un vortice di connivenze e corruzione mascherato dalle attività della Shifco, in apparenza una semplice flotta di pescherecci, dono dell'Italia ai marinai somali. Una narrazione dal vero, immediata, autoptica, scandita in frammenti taglienti come istantanee. A metà fra un'inchiesta e un romanzo, "Lo Schifo" è il racconto della tremenda semplicità con cui la Somalia rivelò tutti i segreti che nascondeva.
Madama Pozzale. Un'esperienza di scrittura della memoria
Stefano Massini
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2014
pagine: 112
Frutto dei laboratori di scrittura della memoria condotti da Stefano Massini nel quadro della 60a edizione del Premio Pozzale Luigi Russo, "Madama Pozzale, ovvero per favore non chiamatemi frazione", è un testo teatrale ironico e velato di leggera malinconia, che il drammaturgo fiorentino ha scritto tessendo insieme ricordi, immagini, suggestioni condivisi dai singoli partecipanti del workshop. L'esperienza di scrittura collettiva, vissuta nello stesso ambiente della Casa del Popolo di Pozzale, dove il Premio è nato nel 1948, ha preso forma e corpo in un monologo spavaldo, che si legge tutto d'un fiato, brillantemente portato in scena da Luisa Cattaneo. Si configura come un tentativo propositivo di riannodare un filo tra la storia e il suo divenire e di gettare le basi di un "ponte generazionale" costruito sulla passione per i libri capaci di suscitare un vero dibattito e confronto d'idee.
Mein Kampf. Da Adolf Hitler
Stefano Massini
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 72
Scriveva Primo Levi che niente è più necessario della conoscenza per evitare il ripetersi della tragedia, soprattutto se essa prende forma lentamente nella progressiva seduzione delle masse. A un secolo di distanza da quando Adolf Hitler dettava il suo manifesto politico in una cella di Landsberg am Lech, quelle pagine sono diventate uno dei simboli del male assoluto, e come tali sottoposte all’anatema laico che ne ha fatto un libro proibito. Ma questo cono d’ombra, figlio di una freudiana rimozione, ha contribuito ad accrescerne la mitologia fino a quando, nel 2016, la Germania ha deciso di consentirne nuovamente la distribuzione in libreria proprio per smontarne la leggenda e percepirne gli echi nel presente, con la consapevolezza che niente può distruggere l’orrore più del senso critico, e dunque la riconversione del mostro nei perimetri della realtà. Sì, perché “Mein Kampf” è in fondo solo l’autobiografia di un trentacinquenne delirante alla ricerca di capri espiatori e di sfoghi esistenziali, con l’aggravante però di una spiccata propensione all’empatia, agli albori di un Novecento che nel carisma avrebbe eletto la propria apoteosi. Da questa formula, ripetibile e tuttora emulata a ogni latitudine, discende l’urgenza di confrontarci ora più che mai con un testo mai morto, capace di riproporsi sotto marchi e colori diversi soprattutto in un’epoca in cui la propaganda si è ramificata online, e ci raggiunge ormai capillarmente. Dopo molti anni di ricerca e di scrittura, notomizzando parola per parola del testo originario, con l’innesto di centinaia di discorsi e dichiarazioni dello stesso Hitler, Stefano Massini ci consegna la sua biopsia del testo maledetto, un feroce distillato in cui la religione nazista di rabbia e paura, il culto dell’io e l’esaltazione della massa ci appaiono in tutta la loro forza di potentissimo déjà-vu.
Lehman Trilogy
Stefano Massini
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: IX-332
Centosessant'anni di storia del capitalismo vengono squadernati in un continuo saltare fra terzietà saggistiche, flussi romanzeschi, narrazioni di incubi e vaneggiamenti, il tutto punteggiato da isole realistiche in cui l'improvviso andamento da sceneggiatura filmica è inframmezzato di continuo dal commento in contrappunto di un ignoto narratore onnisciente [...] È questo congegno, ambizioso e riuscito, di continua osmosi fra dentro e fuori, a farmi avvicinare 'Lehman Trilogy' ai fluviali atti di 'Strano interludio' di Eugene O'Neill, ed è notevole che questa ardita soluzione drammaturgica mantenga la sua vigorosa efficacia nel corso di un trittico quasi wagneriano, dove l'Oro del Reno di un'Alabama negriera giungerà, inevitabile, al Crepuscolo dei divini indici di Wall Street." (Dalla prefazione di Luca Ronconi)
7 minuti. Consiglio di fabbrica
Stefano Massini
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2015
pagine: 74
Una vecchia e gloriosa azienda tessile viene comprata da una multinazionale. Sembra che non si preparino licenziamenti, operaie e impiegate possono tirare un sospiro di sollievo. Però... Però c'è una piccola clausola nell'accordo che la nuova proprietà vuole far firmare al Consiglio di fabbrica. Chiuse in una stanza a discutere, undici donne dovranno decidere se accettare la riduzione di sette minuti della pausa pranzo. Sette minuti sembrano pochi e la delegata del Consiglio di fabbrica all'inizio è la sola ad avere dei dubbi. Ma a poco a poco il dibattito si accende e ognuna delle donne dovrà ripercorrere pubblicamente la propria vita prima di arrivare al voto. L'originale percorso di Stefano Massini nei territori del teatro politico e sociale lo riporta, in questo caso, sui binari di uno schema classico basato su un fitto dialogo a molte voci in una scena fissa. Il modello potrebbe essere quello di "La parola ai giurati", un famoso film scritto da Reginald Rose e diretto da Sidney Lumet. Come in quel film i componenti della giuria rappresentavano uno spaccato della variegata società americana degli anni Cinquanta, così in "7 minuti" emerge la complessità della società europea di oggi (la pièce è ambientata in Francia, dove è avvenuto il fatto di cronaca da cui Massini prende spunto): le undici protagoniste sono diverse per età, provenienza, esperienze di vita, paure e ossessioni; alcune più conformiste altre più ribelli.
Lavoro
Stefano Massini
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2016
pagine: 131
Si può parlare di lavoro in molti modi. Questo libro esplora tutti i meandri di una parola insidiosa e corrotta nell'uso, resa spesso inefficace dal suo rimbalzare tra i dialoghi sguaiati dei talk show. Davanti a noi si apre così una prospettiva inedita, quella del drammaturgo che si addentra per un sentiero tanto impervio quanto suggestivo. Il sipario si alza, la parola va in scena: sul palcoscenico si avvicendano personaggi storici e della fantasia, figure del cinema e della letteratura, uomini e umanoidi, ma soprattutto risuona la vita e il dramma del lavoro nel nostro presente.
Una quadrilogia: L'odore assordante del bianco-Processo a Dio-Memorie del boia-La fine di Shavuoth
Stefano Massini
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2017
pagine: 247
Nel 2006 Franco Quadri fece uscire da Ubulibri un volume che riuniva i primi quattro testi di Stefano Massini. "L'odore assordante del bianco", che aveva vinto il premio Tondelli nel 2005, mette in scena Van Gogh nei giorni del suo ricovero in manicomio. "Processo a Dio" (interpretato da Ottavia Piccolo, è stato il primo importante successo di Massini) si svolge in un campo di concentramento liberato, dove un'attrice ebrea accusa Dio di essere il vero responsabile dell'Olocausto. "Memoria del boia", ambientato nel 1829, è il dialogo tra il leggendario boia di Parigi, Charles Sanson, e un giovane misterioso che poi si svela essere ben noto agli spettatori. "La fine di Shavuoth" si svolge nel 1911 in un caffè di Praga: uno dei tre personaggi è Kafka. A distanza di dieci anni viene riproposto quel volume con l'aggiunta di una premessa scritta dall'autore per l'occasione.