Libri di Simona Vinci
Tredici storie e tredici epitaffi
William T. Vollmann
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2025
pagine: 256
Popolato dalla variegata galleria di personaggi che riconosciamo dalle opere precedenti di Vollmann, questo dettagliato resoconto dal fronte della realtà ci accompagna nel mondo di persone disperate, ossessionate, spacciate o smarrite che cercano di capire in che momento tutto è andato storto e vivono nella speranza che un’altra dose, un’altra notte di sesso, un altro viaggio dall’altro capo del mondo porterà la pace interiore tanto bramata. Tredici storie che sfumano il confine tra l’invenzione e il reportage, la finzione e l’autobiografia, i mostri immaginati e quelli reali, e costituiscono uno dei più coraggiosi, approfonditi e sovversivi ritratti dell’America, un mosaico ardente sempre sospeso tra brutalità e romanticismo, in cui ogni storia si conclude con una piccola riflessione sulla morte, intesa come perdita irrecuperabile: piccoli epitaffi – per persone, animali, oggetti – che non sono un finale ma l’inizio di un nuovo modo di interpretare l’esistenza, per afferrare il senso di una vita in cui non c’è spazio per la paura perché tutto – il dolore, la violenza, la bellezza e l’amore – sono parte dello stesso percorso, voci che si sommano nello stesso grido di speranza.
Partire è breve, arrivare è lungo. Racconti dall’altra parte del mare
Libro: Libro rilegato
editore: Agra Editrice
anno edizione: 2016
pagine: 248
Cinque racconti in italiano di autrici migranti. Il viaggio come metafora di un brusco cambiamento, con la perdita degli affetti più cari, ma anche di un possibile percorso di rinascita e speranza per nuova vita. Il libro nasce dalla convinzione che la cultura crei integrazione, l’arma più efficace per sconfiggere il radicalismo e il terrorismo: chi ama la lingua, la storia e la letteratura di un paese ama anche i suoi abitanti. I racconti di Ubah Cristina Ali Farah, Rosana Crispim da Costa, Leyla Khalil, Elvira Mujčić e Anilda Ibrahimi sono preceduti dalla poesia “Gli emigranti” (1882) di Edmondo De Amicis e sono seguiti da un racconto di Simona Vinci che narra il viaggio “al contrario” verso Leros, l’isola dei profughi in attesa di un futuro. Chiude il volume, arricchito da fotografie concesse da Croce Rossa Internazionale e Oxfam Italia, un saggio di Laura Zanfrini, docente di sociologia delle migrazioni all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che inquadra il tema nel contesto socio-economico dell’UE.
Come prima delle madri
Simona Vinci
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2003
pagine: 330
Pietro apre gli occhi e vede una realtà sconosciuta: un collegio, un posto squadrato anche fisicamente, cinto da un muro oltre il quale s'intuisce l'acqua. Forse è un'isola. Ma lui non sa perché è lì. Nella sua mente ci sono sprazzi di Eden: c'è una ragazza che corre con lui, è Irina, la sua fata compagna di giochi. E da qualche parte, altrove, ci sono le immagini di un corpo femminile impossibilitato a muoversi, in un luogo misterioso. Tornato a casa, vedrà la madre, bellissima e terribile, intrattenersi con stranieri che lui solo non vuole riconoscere come nazisti e sulla lapide di Irina e fra le pagine del suo diario segreto apprenderà infinite cose sulle persone e sui tempi attorno a lui.
Brother and sister
Simona Vinci
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2004
pagine: 111
Una fiaba nera e misteriosa che si svolge tutta in una notte, fino all'alba. L'incanto sospeso della fiaba si affianca alla capacità del romanzo di andare fino al fondo dell'animo di due adolescenti di fronte alla morte della madre. Che vorrà dire per loro la perdita di ogni sicurezza, compresa la casa dove trascorrono questa inquieta vigilia del loro destino, che è la veglia funebre definitiva della fanciullezza. La notte e il bosco sono l'ambiente in cui i due fratelli affrontano le proprie paure, in un'atmosfera misteriosa in cui gli inserti della fiaba modulano su variazioni minime l'attesa e l'angoscia, ma anche le speranze per il futuro.
Come prima delle madri
Simona Vinci
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2004
pagine: 330
Pietro apre gli occhi e vede una realtà sconosciuta: un collegio, un posto squadrato anche fisicamente, cinto da un muro oltre il quale s'intuisce l'acqua. Forse è un'isola. Ma lui non sa perché è lì. Nella sua mente ci sono sprazzi di Eden: c'è una ragazza che corre con lui, è Irina, la sua fata compagna di giochi. E da qualche parte, altrove, ci sono le immagini di un corpo femminile impossibilitato a muoversi, in un luogo misterioso. Tornato a casa, vedrà la madre, bellissima e terribile, intrattenersi con stranieri che lui solo non vuole riconoscere come nazisti e sulla lapide di Irina e fra le pagine del suo diario segreto apprenderà infinite cose sulle persone e sui tempi attorno a lui.
La prima verità
Simona Vinci
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2016
pagine: 397
Nel 1992 Angela, giovane ricercatrice italiana, sbarca sull'isola di Leros. È pronta a prendersi cura, come i suoi colleghi di ogni parte d'Europa, e come i medici e gli infermieri dell'isola, del perdurante orrore, da pochi anni rivelato al mondo dalla stampa britannica, del "colpevole segreto d'Europa": un'isola-manicomio dove a suo tempo un regime dittatoriale aveva deportato gli oppositori politici di tutta la Grecia, facendoli convivere con i malati di mente. Quelli di loro che non sono nel frattempo morti sono ancora tutti lí, trasformati in relitti umani. Inquietanti, incomprensibili sono i segni che accolgono la ragazza. Chi è Basil, il Monaco, e perché è convinto di avere sepolto molto in alto "ciò che rimane di dio?" E tra i compagni di lavoro, chi è davvero la misteriosa, tenace Lina, che sembra avere un rapporto innato con l'isola? Ogni mistero avrà risposta nel tesoro delle storie dei dimenticati e degli sconfitti, degli esclusi dalla Storia, nell'"archivio delle anime" che il libro farà rivivere per il lettore: storie di tragica spietata bellezza, come quella del poeta Stefanos, della ragazza Teresa e del bambino con il sasso in bocca. Con "La prima verità" che, fin dal titolo, da un verso di Ghiannis Ritsos, allude a una verità di valore assoluto oltre e attraverso le vicende del libro, che si svolgono in luoghi e tempi diversi, e delle vite dei personaggi che si presentano al lettore, Simona Vinci torna al romanzo dopo molti anni, e vi torna con una felicità e una libertà mai raggiunte prima.
Parla, mia paura
Simona Vinci
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2017
pagine: 121
Simona Vinci si immerge nella propria paura e cerca un linguaggio per confessarla. L'ansia, il panico, la depressione spesso restano muti: chi li vive si sente separato dagli altri e incapace di chiedere aiuto. Ma è solo accettando di «rifugiarsi nel mondo» e di condividere la propria esperienza che si sopravvive. La stanza protetta dell'analista e quella del chirurgo estetico, che restituisce dignità a un corpo di cui si ha vergogna, l'inquietudine della maternità, la rabbia della giovinezza, fino allo strappo iniziale da cui forse tutto ha avuto origine. Scavando dentro sé stessa, Simona Vinci ci dona uno specchio in cui rifletterci. Si affida alle parole perché «le parole non mi hanno mai tradita». Perché nella letteratura, quando la letteratura ha una voce così nitida e intensa, tutti noi possiamo trovare salvezza. È cominciata con la paura. Paura delle automobili. Paura dei treni. Paura delle luci troppo forti. Dei luoghi troppo affollati, di quelli troppo vuoti, di quelli troppo chiusi e di quelli troppo aperti. Paura dei cinema, dei supermercati, delle poste, delle banche. Paura degli sconosciuti, paura dello sguardo degli altri, di ogni altro, paura del contatto fisico, delle telefonate. Paura di corde, lacci, cinture, scale, pozzi, coltelli. Paura di stare con gli altri e paura di restare da sola. Nel posto in cui vivevo allora arrivava il richiamo lacerante dei piccoli rapaci notturni nascosti tra i rami degli alberi. Di notte, l'inferno indossava la maschera peggiore. Di notte, quando nelle case intorno si spegnevano tutte le luci, tutte le voci, quando sulla strada il fruscio delle automobili e dei camion si assottigliava.
La scuola per le buone madri
Jessamine Chan
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 408
Frida Liu è una donna in crisi. Il suo lavoro non è all'altezza dei sacrifici fatti dai suoi genitori, immigrati cinesi, per permetterle di frequentare buone scuole. L'ex marito Gust l'ha lasciata per una ragazza più giovane di lei, fissata con il salutismo e magrissima. Solo quando è con Harriet, la sua splendida bimba di poco più di un anno, Frida sente di aver raggiunto quella perfezione che tutti pretendono da lei. Sì, Harriet è probabilmente tutto ciò che ha, ma è anche tutto ciò che desidera. Fino alla sua giornata peggiore. Perché lo Stato tiene d'occhio le madri come Frida. Quelle che al parco giochi leggono il "New Yorker", per dire, e intanto i loro figli si fanno male. E per un solo momento di debolezza, adesso il destino di Frida dipende dal giudizio di una serie di funzionari governativi, che devono decidere se inviarla in un istituto degno del Grande Fratello dove decretare il successo o il fallimento dei suoi sforzi genitoriali. Davanti alla possibilità di perdere Harriet per sempre, Frida deve dimostrare che una cattiva madre può essere salvata. Che può imparare a essere buona. "La scuola per le buone madri" è un classico contemporaneo che, con sottile e caustico umorismo, esplora gioie e dolori del legame più forte che possiamo provare.
Dei bambini non si sa niente
Simona Vinci
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2018
pagine: 152
Una bambina di dieci anni canta, in grembiule azzurro e anfibi rossi, davanti a un mare di grano. È Martina, che non fa domande, che cerca di capire con gli occhi. E attraverso il suo sguardo, che vede il mondo con lo stupore assorto, un po' imbambolato, dei grandi saggi, il lettore entra nel racconto perfetto di un mistero. Alla fine dell'anno scolastico, nel tempo breve e infinito di un'estate, tra i campi gialli e verdi di Granarolo dell'Emilia, lontano dallo sguardo degli adulti, un gruppo di bambini si esercita in giochi proibiti sempre più estremi. Buono e cattivo, gioia dolore e schifo, e anche l'orrore, ci sono, semplicemente. Attraverso il punto di vista di Martina, Matteo, Luca e Mirko, il ragazzo più grande, quindici anni, il capo del gruppo. L'esordio, di straordinaria maturità, di una scrittrice che, riallacciandosi a Marguerite Duras e Ian McEwan, sa raccontare l'universo dei bambini e quasi adolescenti tra innocenza e corruzione, tra giochi odori cose familiari e certezze spensierate di una volta, il rock acido dei Soundgarden e la scoperta del sesso, del corpo, e di come sia inevitabile e spaventoso crescere.
Stanza 411
Simona Vinci
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2018
pagine: 129
Una donna si guarda allo specchio, nuda in una stanza d'albergo, al centro esatto della città di Roma, a pochi passi dal Pantheon. Come la Shahrazàd delle Mille e una notte, inizia a raccontare una storia, rivolgendosi a un uomo. Racconta la storia di un amore, il loro, ma potrebbe essere benissimo un altro. La storia viene ripercorsa in tutti i suoi momenti, nella nascita della passione, nella voglia di lei di abdicare a sé stessa donandosi a lui, nella scoperta della violenza e del rifiuto. Una storia che somiglia a una confessione, ma è misteriosa come l'architettura di un tempio pagano.
In tutti i sensi come l'amore
Simona Vinci
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2018
pagine: 205
Una bambina in viaggio con la madre in una Maremma soffocata da una coltre nera di pioggia; una ragazza alla finestra su una strada di periferia che spia un uomo e lo invita in casa; solitudini di corpi alle prese con pulsioni elementari e assolute che potrebbero chiamarsi amore, o forse sesso cibo silenzio, nel confronto continuo con la figura materna, nella vendetta continua sulla figura paterna, spezzata e franta in tante patetiche figure maschili. Questi racconti di Simona Vinci, Premio Campiello 2016, sono diventati nel tempo un libro di culto per tutti i suoi lettori.
Buonanotte piccoli umarells
Danilo Masotti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2018
pagine: 142
"Gli amanti delle fiabe e favole classiche talvolta si spaventano a sentir parlare di attualizzazioni, come se certe storie appunto fossero costrette a indossare lo stesso abito per sempre. Da un autore come Danilo Masotti non ci si poteva certo aspettare una riscrittura troppo fedele alle varie tradizioni, piuttosto, una rivisitazione irriverente che va dove la porta il naso e soprattutto l'ironia. Così, Cappuccetto Rosso diventa Cappuccetto Grosso, un bambino un po' tondo che indossa una felpa nera col cappuccio con su scritto DISAGIO, ci sono puzzole burlone, donnole troppo belle, galline canterine (ma stonate), mosche fighette che non amano la cacca, gazze oneste e ghiri mangiamobili. I poveretti vivono nel nostro mondo e hanno a che fare, proprio come noi, con le insidie grottesche del mondo contemporaneo e i suoi disagi. Di solito, alla fine di una favola ci domandiamo: "E cosa succede dopo?". Beh, qui lo saprete. Almeno per i quattro anni successivi alla fine della storia. Che è già qualcosa." (dalla Prefazione di Simona Vinci). Età di lettura: da 10 anni.