Libri di Roberto Puggioni
Paesaggi e territorio nella modernità letteraria e culturale
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 192
Sospeso tra metodologie ed esiti di studio pluridisciplinari e il contesto del sentire soggettivo, il paesaggio manifesta un'«abilità mimetica» che salda passato e presente, asseconda i dispositivi di percezione del territorio e dei luoghi, mescola i tratti individuali, psicologici e morali, col senso della memoria collettiva. Nella piena rilevanza del dato culturale, il paesaggio si palesa come un'entità “fisiognomica”, che qualifica la soggettività; è il prodotto di un'ermeneutica attiva che configura una rappresentazione del reale insieme contingente e dinamica. Dialogando con la riflessione teorico-concettuale intorno alla categoria “paesaggio”, i contributi accolti nel volume ne descrivono, commentano e raffrontano un'ampia rassegna di espressioni. Esplorano narrazioni/rappresentazioni letterarie, artistiche, estetiche e progettuali, tutte conformi alla costante mediazione tra la soggettività creatrice e la sua oggettivazione in una forma-semema complessa e variamente articolata, compendio di testo e immagine, sintesi di una tradizione iconico-pittorica, e di un'altra, complementare, che si rifà alla prosa, sia storica che letteraria.
Filologia, teatro, spettacolo. Dai greci alla contemporaneità
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 534
Dai numerosi cantieri editoriali che hanno visto la luce negli ultimi decenni e dalla crescente attenzione per le arti performative sono emersi aspetti e problemi legati tanto alla ricerca scientifica quanto alle rappresentazioni contemporanee. Esiste una filologia dello spettacolo? Può accontentarsi dei canoni di una tradizione operativa o richiede una profonda revisione degli statuti disciplinari? Quali sono le specificità dell’edizione critica di un testo teatrale o di una sceneggiatura? E, se ve ne sono, dipendono dalle caratteristiche dell’oggetto o dall’approccio metodologico dello studioso che se ne occupa? Come si confronta la pratica del palcoscenico con le questioni che emergono dallo studio approfondito dei testi? Il volume nasce da un incontro di studi intorno a questi interrogativi e raccoglie saggi che propongono riflessioni, da prospettive diverse e su un lungo arco cronologico, sull’incontro/scontro fra l’esigenza di preservare lo spettacolo nella memoria e il suo carattere inevitabilmente effimero. Dai Greci alle avanguardie, dal Rinascimento alla scena dialettale, si tratta di cogliere caratteri permanenti e strategie di indagine e rilettura specifiche per ogni cultura, per ogni contesto produttivo.
D'Annunziana. Un itinerario nella parola dell'Imaginifico
Roberto Puggioni
Libro: Copertina morbida
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 2013
pagine: 120
D'Annunziana è il titolo di un numero monografico della "Tavola Rotonda" del dicembre 1893 ideato come vetrina della fortuna di d'Annunzio. Di quel fascicolo del periodico si parla nel terzo dei contributi critici qui pubblicati. Mutuandone il titolo per questo volume non si è inteso ripetere quella che fu una scaltra operazione promozionale governata dallo stesso poeta: D'Annunziana è piuttosto, per questo libro, l'intestazione dal valore unificante di un percorso in diversi ambiti della produzione dello scrittore, dal romanzo al giornalismo, dalla scrittura epistolare all'oratoria. I saggi affrontano momenti rilevanti dell'esperienza artistica di un interprete a tutto campo della modernità. Un autore che costruisce la propria mito biografia su un'incessante tensione sperimentale, cui fa da sponda, da una parte, un'inventio quanto mai prensile, un'inclinazione al riuso di letture e suggestioni intellettuali di rara ampiezza; dall'altra, una spregiudicata, avvertita sensibilità per le dinamiche del mercato culturale della nascente società di massa.
Drammaturgie. Generi teatrali e esperienze sceniche tra Cinquecento e Seicento
Roberto Puggioni
Libro: Copertina morbida
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 2013
pagine: 88
I quattro saggi del volume si occupano, da diverse angolature, di pratiche e opere destinate alla rappresentazione, elaborate tra il tardo Cinquecento e gli anni '70 del Seicento. Il libro include distinti percorsi di indagine centrati sulla esemplarità "di confine" di alcune esperienze sceniche, solitamente periferiche negli studi critici, che riverberano, invece, orientamenti non marginali della cangiante fisiologia teatrale tra i due secoli. Il fondale implicito da cui origina l'itinerario di ricerca qui suggerito è la sfaccettata sperimentazione attuata nell'officina drammatica di quei decenni, intercettata, in prima istanza, nel teatro pastorale, genere di punta di fine XVI secolo; poi considerata alla luce di due ibridazioni della forma tragica nel primo ventennio del secolo successivo; infine colta nell'espressione di un'opera scenica di dubbia collocazione di genere.