Libri di Renzo Paternoster
A noi! La repressione totalitaria fascista: dal confino ai campi
Renzo Paternoster
Libro: Libro in brossura
editore: Tra le righe libri
anno edizione: 2025
pagine: 238
Il regime fascista italiano è stato un progetto totalitario nell’ideologia e nelle forme, un governo che ha cercato di far coincidere i confini geografici, compreso quelli conquistati, con quelli politici e razziali. Un progetto totalitario, dunque, fondato sulla comunità di destino, un destino a cui nessun cittadino doveva sottrarsi e fondato sul legame mistico del Duce col suo popolo e forzatamente viceversa. Volontà del regime fu pertanto non la costruzione del cittadino-fascista, ma del fascista-cittadino. In quest’ottica creò una radicale identità di gruppo, dividendo il mondo in “noi” e “voi”. Un “noi” esclusivo, attraente e respingente che permise di decidere non solo chi poteva vivere e chi poteva morire, ma anche come doveva vivere e a quali condizioni. Da qui la logica della repressione per chi “non voleva essere come noi”. Da qui la logica dell’esclusione in regime di extra moenia per chi “non era come noi o non poteva essere come noi”. In un contesto di controllo e repressione, la pratica del confino di polizia, divenne così il continuum istituzionale dell’intimidazione violenta attuata originariamente dallo squadrismo con l’etica del manganello.
Dalla guerra alla pace e non viceversa. Un ideario
Renzo Paternoster
Libro: Libro in brossura
editore: Tra le righe libri
anno edizione: 2024
pagine: 183
Nelle attuali condizioni internazionali, con venti di guerra che spirano da ogni dove, parlare di pace, per conoscerla, apprezzarla e concretizzarla, diventa urgente. Conosciamo cos’è la guerra, sappiamo anche definirla, ma non sappiamo dare un significato autonomo della pace, qualificandola spesso semplicemente come “assenza di guerra”. Di conseguenza ogni ragionamento sulla pace presuppone il discorso sulla guerra, svuotando la pace della sua autonomia concettuale. Quello della pace come volersi bene è mito sviante, perché potrebbe bastare il “non odiarsi” per avvicinarsi ad essa. Il “voler bene” depotenzia storicamente e concettualmente la pace, perché il conflitto esiste, è sempre in agguato, è parte quotidiana delle relazioni umane e interstatali. È da questo che bisogna iniziare il discorso sulla pace, senza stereotipi devianti, “stando” nei conflitti, dunque affrontarli e risolverli. Generalizzando, il concetto di pace ha assunto due declinazioni: pace individuale, intesa come stato di benessere interiore, spirituale e psicologico, raggiunto dalla persona; pace sociale e politica, intesa come assenza di conflitto nella società e tra gli Stati.
La banalità del bene. Dalla pena capitale agli stermini: la morte come progetto politico
Renzo Paternoster
Libro: Libro in brossura
editore: Tra le righe libri
anno edizione: 2023
pagine: 344
C’è un filo logico che collega la pena capitale a uno sterminio: entrambi sono una decretazione di morte inclusa in una volontà politica: la prima individuale, la seconda in massa. Per spiegare la morte come progetto politico l’autore ha risposto con un approccio multidisciplinare a delle semplici domande: cos’è? Perché? Chi la fa? A chi? Con chi? Dove? Quando? In quale contesto? Con quali conseguenze? Prendendo poi le mosse dal costrutto della «Banalità del male» di Arendt, l’autore ha elaborato un nuovo punto di vista sugli esecutori, che proprio banali non sono. Non si è trattato di ribaltare completamente il pensiero di Hannah Arendt, ma di aggiungere un’aggravante ai loro comportamenti. Per questo l’autore preferisce utilizzare l’espressione «banalità del bene». La banalità del male presuppone un vuoto cognitivo, di giudizio; mentre al contrario la banalità del bene è un pieno di nuove norme morali, di nuovi giudizi, di premeditazione e di passione. In questo contesto è un bene che diventa banale, perché instaura una precisa grammatica di potere che decide chi deve vivere e chi deve morire. Un potere che conduce l’Essere all’essere solo un principio biologico.
Il vizio dello stupro. L'uso politico della violenza sulle donne
Renzo Paternoster
Libro: Libro in brossura
editore: Tra le righe libri
anno edizione: 2021
pagine: 262
Un saggio che affronta l’infinito sgranarsi dei dolori delle donne, da sempre relegate in un soffocante spazio simbolico: un simbolico che ha permesso un terribile reale. Se già in tempo di pace la considerazione della donna come essere umano autonomo, indipendente e uguale al maschio fa fatica a emergere e realizzarsi, figuriamoci in tempo di contese politiche. Partendo da una disamina su quali e cosa sono in generale le prepotenze sulle donne, l’autore ricerca i significati di queste violenze in politica. È un lavoro, quindi, che porta fuori dall’ombra i tormenti di chi la luce è stata tolta, per rischiararli e ricostruire spiegazioni che fanno comprendere che non sono “bestialità naturali”, ma brutalità razionali che assolvono funzioni precise: non violenze sessuali, dunque, ma violenze sessualizzate. Nella storia delle donne ogni volta che si pensa di aver raggiunto il fondo, arriva sempre qualcosa che fa ricredere, comprendendo che il fondo proprio non c’è.
La politica dell’esclusione. Deportazione e campi di concentramento
Renzo Paternoster
Libro: Libro in brossura
editore: Tra le righe libri
anno edizione: 2020
pagine: 488
Nella storia i campi di concentramento sono serviti per demolire ciò che doveva essere, per convertire le volontà, per annichilire l’essere umano nel corpo e nella personalità. Insomma, si è trattato «di costruire un’umanità riunificata e purificata, non antagonista». In questo modo, «da una logica di lotta politica si scivola presto verso una logica di esclusione, quindi verso una ideologia dell’eliminazione e […] dello sterminio di tutti gli elementi impuri», oppure della loro rieducazione e del loro controllo. I campi per civili (di internamento, di concentramento, di sterminio) sono un prodotto della politica che si fa totalitaria, dispotica, violenta, padrona, manifestando la volontà di dominare la storia, per accelerarla, deviarla, modificarla, indirizzarla. Sono politica oscena, che cerca il trionfo anche nella carne e nel sangue. Sono il paradigma biopolitico della modernità. Infatti, è con la modernità che la violenza politica si esprime in forme sempre più degradanti dell’essere umano in quanto tale. Questo saggio affronta il tema della politica dell’esclusione dove il corpo dell’individuo, del nemico, diventa la posta in gioco delle strategie politiche.
La politica del male. Il nemico e le categorie politiche della violenza
Renzo Paternoster
Libro: Libro in brossura
editore: Tra le righe libri
anno edizione: 2019
pagine: 298
È questa un'indagine multidisciplinare sulla natura del male politico, sui modi concreti in cui esso si è manifestato e sulle origini delle pratiche che l'hanno reso sempre più crudele. Attraverso la violenza, la politica assegna determinati valori alla vita e alla morte, decidendo quale funzione assegnare al corpo del nemico suppliziato, violentato, imprigionato, da uccidere, ucciso e da far svanire. Un'antologia dei dolori del mondo prodotti da una politica che mortifica la vita e finanche la morte. È dunque, questo, un lavoro che, smontando la tesi della "belva umana", secondo la quale lo stato di natura degli esseri umani è violento, spiega che la violenza politica è frutto di atti consapevoli e di utilità programmata per il dominio totale sulle persone. Questo per stimolare il lettore e proiettarlo nella difesa ad oltranza dei diritti umani, dinanzi a qualsiasi politica che si fa criminale, per riconoscersi in valori positivi che devono essere comuni a tutta l'umanità.
Campi. Deportare e concentrare. La dimensione politica dell'esclusione
Renzo Paternoster
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2017
pagine: 456
Da Fenestrelle a Guantánamo, il campo rappresenta la più alta forma di ingegneria sociale per rimodellare un ordine sociopolitico. Il saggio spiega, anche attraverso testimonianze inedite, che i campi non sono buchi neri nella storia dell'umanità, non sono un equivoco irrazionale, ma il risultato di atti consapevoli e di utilità programmata; non costituiscono neppure una prerogativa di regimi politici non democratici, manifestandosi in tempi, luoghi e contesti politici molto diversi. I campi sono il simbolo dell'eccedenza e dell'esclusione politica. Sono il paradigma biopolitico della modernità. Sono politica oscena, che cerca il trionfo anche nella carne e nel sangue. I campi sono il luogo dove tutto è davvero possibile.
La politica del terrore. Il terrorismo. Storia, concetti, metodi
Renzo Paternoster
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2015
pagine: 400
Non esiste paese al mondo che non abbia dovuto in qualche modo confrontarsi col terrorismo e con le sue logiche. Il terrorismo è un fenomeno complesso, dalle molteplici modalità e dalle diverse motivazioni. Esso è un'azione politica con una violenta strategia comunicativa: uccide e attraverso le vittime drammaticamente si esprime. Questo saggio porta alla memoria eventi che spesso, più che insegnarci qualcosa, sono stati "terribilmente" strumentalizzati con luoghi comuni, perché il terrore non sta, non è mai stato, né mai starà da una parte sola.
Guerrocrazia. Storia e cultura della politica armata
Renzo Paternoster
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2014
pagine: 380
Cos'è la guerra? Perché si fa? Come si fa e con quali armi? Come sono cambiate le guerre? La guerra è l'evento a più alta concentrazione di valore che si possa immaginare. Nulla ha coinvolto, e coinvolge, in modo profondo e totalizzante gli esseri umani quanto la guerra, con la morte, il dolore e le ferite, con l'impegno assoluto che impone, con la mobilitazione di ogni risorsa (sociale, economica e scientifica). La guerra è politica della forza, che si sostituisce alla forza della politica. Questa è un'analisi storica, antropologica, filosofica e politologica sulle ragioni e il significato che la guerra ha nella storia dell'umanità. Conosciamo la guerra per apprezzare la pace.
Terrore e terrorismi. La storia a mano armata dall'antichità ai giorni nostri
Renzo Paternoster
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Associate
anno edizione: 2011
pagine: 466
La storia di governi criminali che non hanno esitato a utilizzare l'arma del terrore al fine di mantenere e perpetuare il proprio potere. Scheletri fatti uscire dagli armadi; eventi portati alla memoria che, più che insegnare, sono stati "terribilmente" strumentalizzati con luoghi comuni.