Libri di Raoul Vaneigem
La scuola spiegata ai ragazzi
Raoul Vaneigem
Libro
editore: Marotta e Cafiero
anno edizione: 2025
Età di lettura: da 10 anni.
Il libro dei piaceri
Raoul Vaneigem
Libro: Libro in brossura
editore: Ortica Editrice
anno edizione: 2024
pagine: 160
La società dei consumi, pienamente sdoganata dopo il fallimento dei sogni rivoluzionari del Sessantotto ed estesasi a macchia d’olio sulla superficie del pianeta, ha inevitabilmente piegato la natura dei desideri degli esseri umani verso forme di dominio su persone e cose, alla spasmodica ricerca del profitto e dell’accumulazione di capitale. Alla pura volontà di vivere è subentrata la volontà di potenza, che nella sua accezione capitalistica non è che feroce competizione in cui solo il più adatto alla lotta fratricida ha la meglio a scapito degli altri. È in risposta a questa catastrofe che Raoul Vaneigem diede alle stampe Il libro dei piaceri nel 1979, lucida analisi della condizione umana e al contempo manifesto per una nuova vita, radicalmente opposta a quella che ancora oggi stiamo vivendo: una società dei piaceri, senza lavoro, obbedienza, rinunce, vergogna e paure, una società finalmente libera da subdole repressioni, dove a regnare torni la volontà di vivere, amare, creare.
La scuola è vostra
Raoul Vaneigem
Libro: Libro rilegato
editore: Marotta e Cafiero
anno edizione: 2019
pagine: 100
Una scuola nuova, dove non si utilizzano le mani solo per chiedere di andare in bagno. Un libro contro l’educazione carceraria, la castrazione del desiderio: “Imparare senza desiderio vuol dire disimparare a desiderare”. Smilitarizzare l’insegnamento e ricordare agli studenti che errore non vuol dire colpa. Prediligere l’autonomia e non la dipendenza. "La scuola è vostra" smantella completamente il sistema educativo occidentale e invita gli studenti alla rivoluzione.
Sull'autogestione della vita quotidiana. Contributo all’emergenza di territori liberati dall’impresa statale e mercantile
Raoul Vaneigem
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2019
pagine: 135
Raoul Vaneigem è l'autore del "Trattato del saper vivere ad uso delle giovani generazioni" (1967), scritto che non fu estraneo a quel che il Movimento delle occupazioni del maggio 1968 ha sviluppato di più radicale. Da allora, la maggior parte delle sue opere è impegnata a difendere la vita contro la morbosità e la dittatura del profitto. Le sue riflessioni sull'autogestione della vita quotidiana gettano le basi di una civiltà umana chiamata a soppiantare la civiltà mercantile che impoverisce milioni di uomini e donne rovinando le risorse naturali e la vita. Scritto prima dell'apparizione in Francia dei «gilets jaunes», il libro trova nell'evoluzione radicale di questo Movimento la conferma delle sue tesi principali.
Disumanità della religione
Raoul Vaneigem
Libro
editore: Massari Editore
anno edizione: 2016
pagine: 192
Dallo sciopero selvaggio all'autogestione generalizzata
Ratgeb, Raoul Vaneigem
Libro: Libro in brossura
editore: Gwynplaine
anno edizione: 2013
pagine: 163
Pubblicato originariamente nel 1974 dall'ex situazionista Vaneigem con lo pseudonimo di Ratgeb, l'opuscolo rivoluzionario che avete fra le mani è una vera e propria cavalcata anticapitalista, un inno al desiderio della rivoluzione, nonché un elenco appassionante di metodologie e mezzi per realizzarla. La nuova traduzione italiana, finalmente completa, è caratterizzata da un'introduzione dell'autore scritta appositamente per l'occasione, che riprende e pone in una nuova prospettiva alcuni degli incitamenti all'insurrezione libertaria contenuti nel suo pamphlet del '74. Il tutto viene accompagnato da un saggio di Carmine Mangone, il quale non fa altro che rilanciare l'opzione sovversiva anarchica e "comunizzatrice" agganciandola a vecchi sogni e a nuovi concetti.
Né vendetta né perdono. Giustizia moderna e crimini contro l'umanità
Raoul Vaneigem
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2010
pagine: 116
"Mai più questo orrore!" è l'indignata invocazione che ha ispirato la definizione di crimine contro l'umanità adottata nel 1945 per punire i criminali nazisti. Ma da allora massacri e genocidi non sono cessati. Anzi. Viviamo in un mondo nel quale il potere esige sempre più disordine per imporre la sua protezione mafiosa, maggiore disumanità per dare smalto alla menzogna umanitaria. Che cosa può voler dire "giustizia" in un mondo simile? Vaneigem affronta questo paradosso, rivisitando i fondamenti della giustizia moderna e ricostruendo i presupposti che hanno portato a stabilire, nell'ambito di un umanesimo di facciata, che cosa sia un "crimine contro l'umanità" e quali le pene adeguate. E mette a nudo la logica di un potere giudiziario transnazionale che può giudicare e condannare il singolo atto criminale ma volutamente ignora il contesto economico, sociale e culturale che lo ha istigato. La giustizia moderna è una giustizia "in libertà condizionata" che riesce solo a smussare "gli eccessi di un sistema disumano". Le istituzioni giudiziarie, al contempo necessarie e insufficienti, dice Vaneigem, non possono essere altro che un punto di partenza per una lotta più ampia contro la barbarie universale.
Trattato di saper vivere ad uso delle nuove generazioni e altri scritti
Raoul Vaneigem
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2004
pagine: 334
"Non si sfugge alla banalità che manipolandola, dominandola, immergendola nel sogno, affidandola al buon piacere della soggettività... La lotta del soggettivo e di ciò che lo corrompe allarga ormai i limiti della vecchia lotta di classe. La rinnova e la inasprisce. Il partito preso della vita è un partito preso politico. Noi non vogliamo un mondo dove la garanzia di non morire di fame si scambi con il rischio di morire di noia. L'uomo della sopravvivenza è l'uomo sbriciolato nei meccanismi del potere gerarchizzato, in una combinazione di interferenze, in un caos di tecniche oppressive che, per darsi un ordine, attende solo la paziente programmazione dei pensatori programmati." (Raoul Vaneigem)
Trattato sul saper vivere. Ad uso delle giovani generazioni
Raoul Vaneigem
Libro: Libro in brossura
editore: Golena
anno edizione: 1999
pagine: 254
"Il Trattato del saper vivere rientra in una corrente d'agitazione di cui non si è finito di sentir parlare. Ciò che vi è esposto è un semplice contributo fra altri alla ricostruzione del movimento rivoluzionario internazionale. La sua importanza non dovrebbe sfuggire a nessuno, perché nessuno, col tempo, sfuggirà alle sue conclusioni". (Dal libro)
Situazionismo. Materiali per un'economia politica dell'immaginario
Guy Debord, Raoul Vaneigem
Libro
editore: Massari Editore
anno edizione: 1998
pagine: 288
Banalità di base
Raoul Vaneigem
Libro: Libro in brossura
editore: Gwynplaine
anno edizione: 2012
pagine: 102
Il saggio "Banalità di base" è il primo grande scritto teorico di Raoul Vaneigem, apparso originariamente sui numeri 7 e 8 della rivista "Internationale Situationniste". Nell'ottica di un rovesciamento radicale del mondo capitalista, l'autore critica le basi dell'asservimento e le dinamiche consumiste della società contemporanea, interrogandosi sull'eventuale ruolo rivoluzionario della "cultura" e introducendo concetti (come quelli di spettacolo e détournement) che faranno la fortuna postuma dei situazionisti. Il testo di Vaneigem è accompagnato da un breve saggio di Carmine Mangone, che contestualizza e critica la brillante esperienza situazionista alla luce dei processi storico-culturali che ne hanno visto l'emergenza e il repentino recupero culturale.
Avviso agli studenti-Terrorismo o rivoluzione
Raoul Vaneigem
Libro: Copertina morbida
editore: Piano B
anno edizione: 2010
pagine: 104
Insegnanti annoiati, studenti annoiati, genitori annoiati: «una scuola dove la vita si annoia insegna solo la barbarie», è l'incisivo incipit di questo saggio. Il libro destinato agli studenti e alle loro cicliche contestazioni, ma anche a insegnanti e genitori, presenta uno stile aforistico, incisivo, illuminante e provocatorio al tempo stesso. Così Vaneigem lancia l'allarme e denuncia la deriva "produttivistica" della scuola in un mondo governato da una logica consumistica inquinante e folle. «Da come una società organizza la scuola si capisce il livello di libertà a cui sono destinati i suoi soggetti». Una scuola che insegna il conformismo, basata sul più superficiale nozionismo, disposta a tutto pur di creare studenti indifferenti è una scuola che risponde solo a interessi di natura economica più che umana, ed è capace solo di soffocare la spontanea creatività dei bambini e dei ragazzi. Chiude il volume il breve saggio "Terrorismo o rivoluzione", dove Vaneigem propone una critica laica e radicale del capitalismo ormai volto alla sua fase tirannica. La tesi è quella di un'autogestione generalizzata perchè l'uomo si possa riappropriare della vita e della vera felicità. L'uomo si deve liberare da un'esistenza trasformata in valore di scambio, da una società fondata sulla merce, dove la felicità si identifica con l'immediatezza del profitto, e la forza vitale si trasforma in forza lavoro, che vanamente viene spesa in oggetti di consumo.