Libri di Paolo Di Stefano
Una giornata meravigliosa
Paolo Di Stefano
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 208
Quante cose possono accadere in un giovedì qualunque della vita, in una giornata immersa nel caldo di un’estate che non vuole finire? Davanti agli occhi stralunati (e all’orecchio finissimo) di un misterioso passante invisibile, nel fluire vorticoso dei minuti e delle ore, incontriamo un’umanità inquieta e confusa: due giovani amiche minacciate da un marito violento, un venditore senegalese che spera di cambiare il mondo, la bimba di uno spot televisivo alle prese con una pesca, la sorella di un pluriomicida che corre sul luogo della strage, un vincitore milionario del Superenalotto in fuga dalla moglie e la moglie che non vede l’ora di restare sola, un pittore e un giornalista in dialogo sul senso dell’arte, un’impiegata bergamasca che ama, riamata, un operaio sardo, una youtuber regina del food meridionale, una massaggiatrice cinese, un padre che parla con il gatto di sua figlia, appena uscita da un reparto pediatrico… Dalla prima mattina alla sera inoltrata, il romanzo è un continuo vagare tra Milano e la Sicilia orientale, tra campagna, provincia e metropoli, dentro il mondo tormentato da guerre e da catastrofi ambientali. "Una giornata meravigliosa" interroga il presente raccontandone dissociazioni e smarrimento, vite fatte di banalità, chiacchiere, poesia, esplosioni di gioia e di follia, incontri sessuali, sguardi fatali, svolte, epifanie, incidenti, riflessioni sublimi, depressioni, bombe e macerie, settimane della moda, annunci ridicoli, notiziari spaventosi, borborigmi insopportabili, piccoli riti quotidiani. Tutto, il meglio e il peggio, viene dalla notte e si conclude (o ricomincia) nella notte – come sa il passante ubiquo, un Ulysses del nostro tempo che da quei fili spezzati di storie si vede restituire, forse, qualcosa di sé.
La catastròfa. Marcinelle, 8 agosto 1956
Paolo Di Stefano
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2011
pagine: 249
"Ma alla fine abbiamo mandato giù papà al cimitero, mentre noi abbiamo rimasto qui in Belgio e non ce l'ho mai domandato alla mamma, che ora ha novantasei anni, perché ha voluto prendere questa decisione di non muoversi più dal Belgio". Il messaggio più scomodo che viene, in queste pagine, dalle parole dei superstiti è che essi furono e si sentirono orfani non solo della miniera ma, una seconda volta, orfani della patria. Marcinelle, Belgio, 8 agosto 1956, la Catastròfa (nell'espressione metà dialetto metà francese) è l'incendio scoppiato a 975 metri sottoterra in una miniera del distretto carbonifero di Charleroi. 262 morti, 136 immigrati italiani, caduti per un banale accidente ma uccisi soprattutto dall'imprevidenza premeditata, dalla mancanza di misure protettive e dalla disorganizzazione. Al di fuori delle celebrazioni rituali, la tragedia di Marcinelle è caduta in un colpevole oblio: questo libro la racconta, riportando alla memoria l'epica spesso dolorosa della nostra emigrazione. Una sorta di romanzo-verità, a mezzo secolo di distanza, che non usa altre parole se non quelle ricche di fervore delle vittime e quelle avare dei documenti ufficiali di raggelante insensibilità.
Azzurro, troppo azzurro
Paolo Di Stefano
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2022
pagine: 192
Una vita come altre, quella di Rizzo, immigrato dal sud in una città del nord, grigia e anonima. Un’esistenza di profonda solitudine che cresce a dismisura fino a sfociare in una spirale di morti annunciate. La claustrofilia del protagonista è figlia del rifiuto di aprirsi agli altri, e Rizzo dall’osservatorio privilegiato del suo divano cova rancori che diventeranno odi e si crogiola nell’ossessione tassonomica della raccolta di ritagli di cronaca nera. Fino a sprofondare sempre più in se stesso, nel buio della malattia dell’anima. L’azzurro, troppo azzurro della canzone di Paolo Conte è non solo colonna sonora delle sue azioni ma anelito, bisogno disperato di evadere dal nero della quotidianità e delle relazioni che Rizzo non si è saputo coltivare. Un romanzo potente, che parla dell’incapacità di trovare una misura di sopportazione della realtà in cui a volte non ci riconosciamo più.
Aiutami tu
Paolo Di Stefano
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2005
pagine: 205
Pietro ha tredici anni e scrive a Marianna, unica interlocutrice, una presenza sfuggente, anche eroticamente. Scrive perché ha assolutamente bisogno di raccontare, di evocare desideri, di squadernare misteri, di dare una forma al caos della sua vita famigliare. Pietro e la sorellina, la "mocciosa", sono in balia dei genitori che si detestano e di un'anziana coppia di bigotti ipocriti, i Nespola, ai quali vengono spesso affidati. Vicini di casa e legati alla madre da un oscuro legame di dipendenza, i Nespola pregano, tramano nell'ombra e sparlano del padre. È anche colpa loro - Pietro ne è convinto se i genitori sono sempre più in ostili. Serve giustizia. A tutti i costi.
Tutti contenti
Paolo Di Stefano
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2007
pagine: 324
Nino Motta, tipografo, abbandona Milano e la famiglia (una famiglia disperata e ostile) e torna a Messina, sotto le mentite spoglie del giornalista, per "indagare" sulla sua infanzia in collegio che, da sempre, è rimasta intrappolata da una memoria "a macchie", incerta, segnata da un misterioso trauma. Una volta in loco non ha difficoltà a far parlare quelli che tanto tempo prima sono stati i suoi compagni, anzi il suo invito a parlare li trasforma in generosi narratori orali. E così le molte testimonianze si incrociano affollandosi intorno a due immagini che hanno accompagnato la vita di Nino Motta: il cappello del padre appeso in corridoio e la figurina della madre Marietta che sale verso il collegio nel suo cappottino striminzito...
Per più amore
Paolo Di Stefano
Libro: Copertina morbida
editore: Manni
anno edizione: 2009
pagine: 40
Giallo d'Avola
Paolo Di Stefano
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2013
pagine: 331
Avola, 6 ottobre 1954. In una masseria di montagna, ricca di non pochi terreni e armenti, convivono le famiglie di Salvatore e Paolo Gallo, fratelli. Si odiano quotidianamente e metodicamente. Liti ripetute che coinvolgono mogli e figli, sedate a fatica dai vicini, futili motivi di rancore e dispetto. È l'alba di un giorno di lavoro, quando Paolo sparisce: restano di lui un basco e qualche macchia di sangue sul terreno. L'incriminazione è facile: la galera pronta per Salvatore e suo figlio Sebastiano, analfabeti e in più confusi. Intervengono a loro difesa due abilissimi avvocati, i due principi del foro di Siracusa, i quali sanno dare gambe legali alla spontanea versione difensiva: che Paolo è scomparso volontariamente e la moglie ha inscenato un omicidio. Si apre così un legal thriller in terra contadina che trova il suo diapason nei processi e si articola nelle vite quasi ubriacate dalla vicenda (amori e inganni, emigrazioni e ritorni, ribellione e mansuetudine), in centinaia di indizi raccolti e falsificati da una parte e dall'altra, testimonianze e avvistamenti acclarati e smentiti di volta in volta. Un inestricabile labirinto di verità e menzogna. Silenzi, rivelazioni, colpi di scena, rovesciamenti dopo che la giustizia-monstre ha macinato più vite. Un romanzo verità sul "morto-vivo di Avola" (così venne denominato), che restituisce il sapore di un'epoca e di un mondo a sé.
Terremobili. Tullio Pericoli. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2025
pagine: 192
La terra cede nei nuovi dipinti di Tullio Pericoli, un omaggio a un paesaggio che oggi sta diventando sempre più fragile e in continua mutazione. Il tema del paesaggio, presente fin dagli esordi nel lavoro di Pericoli, torna oggi al centro della sua opera in questo volume. Introdotto da un testo di Paolo di Stefano, si presenta come una storia per capitoli e raccoglie una selezione del lavoro realizzato fra il 2023 e il 2024. Ottantatré dipinti inediti, di dimensioni diverse ma tutti di formato quadrato. Inserite in questa geometria perfetta, le "terre" di Pericoli diventano "mobili", "mosse" dalle trepidazioni che arrivano "dalle tante finestre aperte sul mondo", rivelando un equilibrio ormai instabile, nella fragilità dei nostri scenari naturali. Dal ciclo Geologie, risalente ai primi anni settanta, fino ai Frammenti della mostra a Palazzo Reale (2021), Pericoli ha costruito immagini stratificate, sezioni materiche, strutture sismiche, mappe fatte di segni e di solchi. Con "Terremobili" la pittura si sgretola, come certi edifici forati che richiamano le incisioni rupestri dei camuni e rivela, con la leggerezza del gioco, la precaria condizione della natura. Un'ampia scelta delle opere contenute in questo volume è oggetto di un'esposizione presso la Galleria Consadori di Milano, Via Brera 2, dall'8 maggio al 28 giugno 2025.
Ogni altra vita. Storia di italiani non illustri
Paolo Di Stefano
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2015
pagine: 260
C'è chi vende uova dopo la guerra e chi usa la stoffa dei paracadute per cucire gonne. Chi fugge dall'Italia per fare fortuna all'estero e chi se ne va per scampare a un padrino violento. Ci sono donne che si buttano con l'elastico dai ponti e ragazzi che cadono da una finestra per non rialzarsi più. Partigiani e sarte, minatori e cameriere, maestri di scuola. Madri, padri, figli, figlie. E poi c'è uno scrittore, Paolo Di Stefano, che legge i diari o ascolta le parole di questi italiani non illustri - forse assurti agli onori o ai disonori della cronaca per lo spazio breve di un'indignazione, ma poi subito dimenticati - e restituisce loro la voce che avevano smarrito, o di cui erano stati privati. Dalla Sicilia arcaica e petrosa delle guerre mondiali alla Milano grigia ma bella di oggi, Di Stefano racconta di innamoramenti e matrimoni, di bombe che cadono dal cielo e di battaglie che si combattono in famiglia; di litigi, incomprensioni, rotture; di piccole rivincite e grandi rivoluzioni del costume. Il ventennio fascista, gli anni sessanta e settanta delle proteste studentesche, e poi i decenni a noi più vicini, quelli in cui la Storia si fa storia, cronaca o memoria commossa di chi c'era e ricorda chi invece non c'è più.
Milano
Marco Balzano, Francesco M. Cataluccio, Neige De Benedetti, Paolo Di Stefano, Giorgio Fontana, Helena Janeczek
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2015
pagine: 200
Milano o la città. Così, attraverso frammenti di esistenze eccentriche, questi racconti vogliono rappresentare che cosa vuol dire vivere insieme in una città oggi. E che cosa vuol dire vivere una città nell'epoca in cui sembra smarrita la possibilità di riconoscerne un'identità. Giorgio Fontana raffigura "la capacità di Milano di essere più reale di ogni sogno o perversione" attraverso l'estate "atlantica" di un giovane sbandato, l'estate degli sgomberi dei centri sociali. Per Helena Janeczek la metropoli emerge come un ologramma colorato dagli sprazzi di conversazione di un ragazzino che parla dentro un gioco elettronico con un partner che sta lontano, a Caltanissetta, e, a poco a poco, diventa presente e amico più dei compagni vicini. L'ingegnere slavo di Di Stefano confessa al commissario la sua assurda ribellione perché "Milano non era più il paradiso grigio che avevo conosciuto all'arrivo". L'esperienza urbana del supplente di Marco Balzano culmina nell'incontro con un alunno ricoverato in una casa alloggio per pazienti psichiatrici. Neige De Benedetti trova la città in un tram perché "l'unica cosa di cui si parla a Milano è partire". E "dove voi siete io sono già stato, dove vado io è dove voi non arriverete" conclude il suo racconto il fuggitivo di Francesco M. Cataluccio: una specie di eterno viandante, profugo siriano mezzo ebreo che nelle architetture pretenziose della stazione rivive luoghi percorsi da generazioni passate.
La bella politica e altre anomalie
Paolo Fai
Libro: Libro in brossura
editore: Sampognaro & Pupi
anno edizione: 2016
pagine: 135
Una raccolta di articoli, dal 1994 al 2015, tratti da tante testate locali e nazionali, in cui traspare l'umanità, la passione e gli ideali di Paolo Fai, così come la sua grande cultura e l'amore per i classici greci e latini, sempre validi e mai banali. Un libro rivolto a tutti, in cui si passa dal rapporto Stato-Chiesa a Berlusconi, dalla missione del professore alle nuove prospettive offerte dai curricula umanistici. Come scrive nella prefazione Paolo Di Stefano, "non deve meravigliare che il punto di svolta civile prospettato dal professore (siciliano) Fai sia l'educazione continua e capillare, di tutta la società, a cominciare dai giovani, i soli veri banditori della speranza che la legalità, cioè l'interesse dello Stato, prenda stabilmente il sopravvento sugli interessi privati". L'educazione e la cultura: due aspetti su cui continuare a puntare. Sempre e comunque.
Respirano i muri
Paolo Di Stefano, Massimo Siragusa
Libro: Libro rilegato
editore: Contrasto
anno edizione: 2018
pagine: 152
Per Paolo Di Stefano il legame che unisce un uomo alla propria casa è qualcosa di profondo e fondante. Le case vengono arredate, vissute, curate e a volte abbandonate, assorbono gli odori, gli umori, i sentimenti, le vite di chi le abita e contemporaneamente le influenzano, diventando parte fondamentale della memoria più intima di un uomo. Il volume racconta questo rapporto a partire dalla descrizione della casa in cui è nato. Dalla Sicilia dove l’odore di peperoni arrostiti si mischia a quello delle muffe, alla Svizzera, dove resta impregnato nelle tende e nei tappeti che la madre mostra con fierezza ai parenti in visita. Le abitudini familiari sono descritte nei particolari, in gesti semplici e significanti messi in atto da personaggi reali, strettamente legati all’autore, con ironia ma anche un velo malinconico. Velo che si ispessisce nelle interviste che occupano la seconda parte del libro, dove protagonisti insieme agli ambienti sono persone costrette all’abbandono delle loro case. Di Stefano dà voce a emigranti, senzatetto, con la confidenza di un diario e la sottigliezza di un poeta. La casa che proteggeva dal caldo e dal freddo come una madre, gli utensili di cui ci si è presi cura, in uno scambio di utilità e attenzione quasi pari, come se anche arredi e suppellettili potessero penare della separazione, avere nostalgia. L’intreccio d’arte narrativa e visiva custodito nel libro esplora e rende reali le emozioni trattenute dalle mura domestiche. Mura fatiscenti, che respirano insieme ai corpi e si sbriciolano come le anime che hanno vegliato prima di lasciarle. Nelle immagini, luoghi straripanti di oggetti che restituiscono storie intime di persone assenti. Le parole affollano le immagini, che diventano la scenografia della narrazione, sottolineano un distacco potente, quasi luttuoso. Introduzione di Goffredo Fofi.