Libri di Niccolò Pianciola
Le trasformazioni della Russia putiniana. Stato, società, opposizione
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 260
Il volume esplora l’evoluzione della società e del potere in Russia dopo l’aggressione all’Ucraina e offre un’analisi della complessa interazione tra apparati dello stato, opposizione e società civile. I saggi analizzano la deriva totalitaria del regime putiniano studiandone le istituzioni e la relazione tra stato e società, evidenziando come tendenze demografiche, rifugiati ucraini, politiche nataliste e migratorie abbiano ridefinito gli equilibri sociali del paese. Inoltre, pongono l’attenzione sulla società civile russa e sulle sfide che oppositori, artisti, accademici, minoranze e difensori dei diritti umani affrontano sia in un contesto sempre più repressivo in patria, sia nell’emigrazione.
Qishloq. Il secolo sovietico in una valle dell'Asia centrale
Sergej Abasin
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2022
pagine: 380
Con questa microstoria di un grosso villaggio (qishloq, in uzbeko) collocato in territorio tagiko nella valle del Fergana, ma abitato da uzbeki, il più importante antropologo russo specialista di Asia Centrale fornisce uno sguardo interpretativo nuovo sull’intera storia sovietica. Attraverso un lavoro etnografico e archivistico portato avanti fin dagli anni del crollo dell’URSS, Sergej Abašin analizza le gerarchie sociali e la loro evoluzione, il cambiamento culturale, le trasformazioni economiche e la politica locale. Emergono così i significati che abitanti così lontani dal centro dello stato attribuivano alla propria “sovieticità” e la loro appropriazione delle istituzioni sovietiche. Grazie a una ricerca che coniuga esemplarmente storia e antropologia, lo “sguardo locale” di Abašin trasmette al lettore tutta la ricca complessità di relazioni sociali, culturali e di potere che, durante il Novecento, ridefinirono cosa significasse considerarsi musulmani, uzbeki, comunisti. Questo libro è una pietra miliare nell’antropologica storica sia dell’Asia Centrale sia, più in generale, dello spazio ex sovietico.
L'età delle migrazioni forzate. Esodi e deportazioni in Europa 1853-1953
Antonio Ferrara, Niccolò Pianciola
Libro: Libro rilegato
editore: Il Mulino
anno edizione: 2012
pagine: 501
Fra la guerra di Crimea e la morte di Stalin (1853-1953) circa trenta milioni di persone in Europa furono vittime di migrazioni forzate: intere popolazioni vennero espulse, deportate e ricollocate altrove, o costrette a emigrare. Il fenomeno interessò in particolare quell'"Europa di mezzo" divisa fino alla Prima guerra mondiale fra gli imperi zarista, tedesco, asburgico e ottomano e si concentrò soprattutto nella prima metà del Novecento, a partire dalle guerre balcaniche, raggiungendo il suo culmine per opera dei due grandi regimi totalitari sovietico e nazista. Con un amplissimo raggio d'osservazione, che va dalla Russia asiatica ai profughi istriani di casa nostra, il volume affronta per la prima volta in maniera complessiva questo drammatico fenomeno che, spesso intrecciandosi a pratiche di pulizia etnica e a episodi di sterminio, ha accompagnato la faticosa e sanguinosa riconfigurazione dell'Europa e dei suoi confini nel corso del Ventesimo secolo.
Stalinismo di frontiera. Colonizzazione agricola, sterminio dei nomadi e costruzione statale in Asia centrale (1905-1936)
Niccolò Pianciola
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2008
pagine: 552
I nomadi kazachi soffrirono più di ogni altra popolazione sovietica la "rivoluzione dall'alto staliniana", e più di un un milione di loro morì nella grande carestia all'inizio degli anni Trenta del Novecento. Il libro, partendo dal problema della natura ambigua dello Stato sovietico in Asia, un potere in parte neocoloniale e in parte decolonizzatore, affronta l'evento più traumatico nella formazione dell'Asia centrale contemporanea, sulla base di anni di ricerche negli archivi ex sovietici della Federazione russa, del Kazakstan e dell'Uzbekistan.